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Autore: ilikeit    14/11/2012    2 recensioni
Avevo addosso, come al solito, la sua camicia.
Non c'era niente di più confortante nell'indossarla se stavo male.
Io e la sua camicia, di lui mi era rimasta solo quella, qualche messaggio salvato nel telefono, qualche chiamata ogni tanto, nient'altro.
E lui crede che io stia bene, non ho nemmeno avuto il coraggio di dirglielo nell'ultima chiamata, e non ho nemmeno avuto il coraggio di dirgli che lo amo da morire.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per l’ennesima volta mi ritrovai distesa sul divano del soggiorno con addosso la sua camicia. Per l’ennesima volta stavo male, per l’ennesima volta rileggevo i suoi messaggi, per l’ennesima volta andavo tra le chiamate ricevute per vedere quanto tempo eravamo stati al telefono l’ultima volta.

Per l’ennesima volta sola.
 

«Ammettilo che ti piace! Mentiresti se dicessi che questa camicia è brutta.»
«Il problema è che è veramente brutta!»
«Non è vero!»

 
Non mentivo, la camicia era veramente brutta. Ma ora è ciò che difenderei con la vita. Ora quest’obbrobrio di camicia è ciò che mi fa stare bene. Mai come la sua presenza, ma è meglio di niente. È stato il suo regalo d’addio dopo il mio soggiorno, a casa sua, per una vacanza studio. La cosa più brutta che ti possono regalare diventa il tuo unico appiglio per farti capire che non è un sogno, è la realtà. Lui e i suoi occhi che mi sono entrati dentro, lui e i suoi capelli mossi portati la vento di qua e di là, la sua voce profonda, il suo profumo che nessuno è ancora in grado di riprodurre. Lui e il suo essere così dannatamente perfetto ai miei occhi.
 

«Questo è il mio regalo per te, così sai, non ti dimenticherai mai di me»
«Tu stai scherzando vero? Cioè tu, per far in modo che non mi dimentichi di te mi regali questa cosa orribile?»

 
Ma come ci si può dimenticare della prima persona che ti ha fatto battere il cuore? Che ti ha portato a conoscere la sensazione che i libri descrivono migliaia e migliaia di volte, “le farfalle nello stomaco”? Ma io quelle farfalle non le avevo solo nello stomaco, erano ovunque nel mio corpo, appena i miei occhi incontravano i suoi.
La camicia, si, la camicia che mi accompagna ogni volta che sto male. La camicia che mi tiene al sicuro ogni volta. Ma come si può rendere una camicia così dannatamente viva? Perché si, per me questa camicia è viva. Perché per me è come se ci fosse lui ad abbracciarmi.
 

«Dimmi che non senti i brividi quando ti sfioro, dimmi che non mi ami e io la smetto»
«Li sento i brividi e si, credo di amarti, quindi non smettere di farlo, ma..»
«Ti prego no, non dirlo»

 
La porta si aprì di colpo e la bolla di ricordi esplose all’istante. La testa bionda di mio fratello comparì al lato del muro.
«Che cosa ti hanno detto? Non dire ‘niente’ perché giuro ti butto giù dalla finestra, e poi sicuramente c’è qualcosa che non va dato che hai la camicia di Liam addosso»
Lo guardai sconfortata.
«Devono operarmi ancora, semplicemente non so che fare»
Le braccia di Fede mi circondarono il bacino e le sue labbra si posarono sui miei capelli.
«Senti Kat, sei forte, sei più forte di chiunque altro io conosca, sei solamente un po’ sfigata»
Presi il cuscino alla mia destra e glielo lanciai in faccia.
«La smetti di prendermi per il culo una volta tanto? Stiamo parlando di una cosa seria e tu che fai? Sfotti»
Alzò gli occhi al cielo.
«Glielo hai detto?»
No, non questa domanda, perché? No, non glielo ho detto, non glielo voglio dire. Starebbe male, io con lui e renderebbe il fatto che siamo distanti ancora più insopportabile.
Abbassai lo sguardo e cominciai a rigirarmi tra le mani un lembo della camicia a quadri.
 

«Liam, non posso, non posso continuare a baciarti immaginando un futuro assieme a te, non posso continuare ad innamorarmi di te sempre di più ogni giorno che passa, non posso, domani parto e ritorno a casa. Ne tu ne io crediamo ai rapporti a distanza, non possiamo far finta di nulla.»
«Ma io ti amo»

 
«Non ce la posso fare»
Fede alzò nuovamente gli occhi al cielo e sbuffò.
«Cavolo Kat, riprenditi, per parlare con chiunque altro non ti fai problemima appena senti pronunciare il nome ‘Liam’ diventi la persona più vulnerabile che ci sia sulla faccia della terra. Non gli avrai nemmeno mai detto che non l’hai mai dimenticato, che se giravi su internet e vedevi le sue foto con l’altra tipa con cui sta assieme stavi male, giusto?»
Gli occhi cominciano a bruciarmi, scuoto la testa.
«Con cui stava assieme, si sono lasciati»
Esasperato sospira e scuotendo la testa si alza dal divano.
«Per farti prendere una decisione su ciò che ti hanno detto i medici hai bisogno di lui?– annuisco – Per riuscire a vedere anche un sorriso tiratissimo sul tuo viso, hai bisogno di lui? – annuisco – Per farti alzare il culo da quel divano, hai bisogno di lui o basto anche io?»
Sono di nuovo sola, c’è poco da fare, devo cavarmela da sola. Devo pensare a cosa fare. Fede è uscito con degli amici e io sono ancora qui, distesa sul divano con addosso la sua camicia e con sopra alle gambe una coperta. Fa freddo, troppo freddo per essere solo novembre. Ad un tratto il telefono squilla. Non guardo nemmeno chi è che mi cerca, butto giù e ritorno a deprimermi.
 

«Cosa stai tentando di fare?»
«Sto tentando di fare l’unica cosa che mi passa per la testa quando ti ho vista per la prima volta»
«E se io non volessi?»
«Mentiresti, perché vuoi baciarmi anche tu, dal primo giorno che mi hai visto»

 
Il telefono suona di nuovo, ma lo lascio suonare, non ho nemmeno più voglia di prenderlo per schiacciare un tasto e chiudere la possibile conversazione con chissà chi.
 

«Questa sera che si fa?»
«Un film, voglio vedere un film! Scelgo io però!»
«Non si può fare altro?»
«No»
«Che palle, Kat!»
«Che film hai scelto?»
«Toy story, non fiatare, ho scelto questo e si guarda questo, niente obbiezioni»

 
Ora era arrivata la volta del campanello a riportarmi alla realtà. Suona una, due, tre volte, inesorabile, non la smette più. Mi alzo dal divano e cammino a passi lenti verso la porta, la apro e incontro due occhi castani, dei capelli mossi ed una voce calda, suadente.
«Ci siamo lasciati»
«Lo so»
«Immaginavo, io..»
«Sto male»
«Lo so»
«..Fede»
Le sue labbra finirono sulle mie, e non fu come la prima volta. Non era più sbagliato, era l’unica cosa giusta da molto tempo a questa parte che succedeva. Mi strinsi a lui e cominciai ad accarezzargli il viso.
«Dimmi che non mi ami e io mi fermo»
«Liam, sto male»
«Non scappare, non scappare da me un’altra volta. Ho cercato di dimenticarti ma non ce l’ho mai fatta, sono stato assieme a Danielle solo perché vedevo in lei qualcosa di te, ma ovviamente lei non è te, e io sono follemente innamorato solo di una persona, e questa persona sei tu, non lei, quindi ti prego, non te ne andare ancora una volta, so che ora sarà più difficile di prima ma ti prego, non resisto più senza di te..»
«Spero non sia troppo tardi»
«Per cosa?»
«Per dirti che ti amo anch’io»
 
Mi prende in braccio e mi porta in camera mia, mi sfila piano la camicia.
«Questa ora non ti serve più, ci sono io»
Le mie mani finiscono sulla sua maglia e gliela sfilo. Le sue labbra nuovamente sulle mie e nel frattempo gli slaccio i jeans, ci separiamo un attimo per farmi sfilare la maglietta, poi di nuovo le mie labbra sulle sue, i miei jeans cadono a terra e mi aggrappo a lui facendo aderire il mio corpo al suo. Le sue mani ovunque sul mio corpo e le mie fra i suoi capelli.
Mi toglie il reggiseno e mi sfila le mutande e io faccio lo stesso con i suoi boxer.
«Non hai idea di quanto ho aspettato questo momento»
Il mio respiro affannato, le sue parole al mio orecchio, non capisco più nulla, se muoio ora muoio felice.
 
Ho la testa appoggiata al suo petto, ora i nostri respiri sono regolari. Mi bacia i capelli e io continuo ad accarezzargli il petto.
«Scendo un attimo»
Mi siedo sul letto e lui si scopre scendendo dal letto, è completamente nudo, mi fa un certo effetto ma non riesco a togliergli gli occhi di dosso.
«Mettiti addosso almeno i boxer! Se arriva mio fratello..»
Si gira verso di me, mi si avvicina e mi lascia un casto bacio sulle labbra.
«Federico questa sera non torna a casa»
Sorrido, felice. Quindi questa sera Liam è tutto per me.
«State tramando qualcosa contro di me voi due, prima non vi parlavate nemmeno ed ora che fate? Vi parlate, lui ti dice che ho un cancro al seno e ti lascia pure stare qui con me da soli?»
Gli urlo per farmi sentire ma poi lo vedo comparire alla porta di camera mia con in mano una bottiglia e un dvd.
«A modo suo ti ama, mai quanto me, ma ti ama. E il suo modo di dimostrartelo è stato questo, certo se non gli dici che abbiamo anche fatto l’amore potrei rimanere accanto a te un altro po’»
Sorrido e cerco di sfilargli dalle mani il dvd ma non ci riesco.
«Liam, che film hai scelto?»
«Toy story, non fiatare, ho scelto questo e si guarda questo, niente obbiezioni»
Mi avvicino a lui e lo bacio.
«Ti amo Liam James Payne»
«Ti amo anch’io Katheryn Gastaldo»

 

***

Amo Payne, si nota?
Spero non ci siano errori, se ci sono scusate in anticipo. Sarei molto contenta se lasciaste dopo aver letto un commento, negativo o positivo che sia, non importa, accetto qualsiasi cosa! :) Mmm, spero vi sia piaciuto. Ringrazio Martina come al solito per il banner :3 senza di lei non so che farei! :D Un bacio a tutti, non so cos'altro dire! Ci leggiamo tra (spero) non molto.

  
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