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Autore: ClaWilde    14/11/2012    1 recensioni
Zayn sospirò -Chi voglio prendere in giro? Mi sento uno schifo per quello che ho fatto, sul serio. E vorrei.. Vorrei davvero che tu mi dicessi qualcosa, vorrei davvero parlarti. Insultami, mandami a quel paese, urlami contro, fai qualsiasi cosa ma ti prego, ti prego, fatti sentire ok? Mi manchi da morire..
-I'm going back to the start.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beeene, antepongo che questa è la mia prima OS sul gruppo! Quindi niente, se vi piace o se avete qualche critica (costruttiva magari) da fare, dite pure, sono aperta a tutto :)
Ed ora vi lascio alla mia creazione ahaha
Hope you like it!

-Moments in time.

19 novembre 2012


-Sai, Copenaghen ti piacerebbe da morire. Un giorno ti ci porterò, te lo prometto. Vedrai, la amerai come sto facendo io in questo momento.. Peccato che domani io e i ragazzi dovremo già ripartire.. Andremo a Madrid e poi Lisbona, o forse il contrario, non ricordo bene! Comunque..- sospirò -Chi voglio prendere in giro? Mi sento uno schifo per quello che ho fatto, sul serio. E vorrei.. Vorrei davvero che tu mi dicessi qualcosa, vorrei davvero parlarti. Insultami, mandami a quel paese, urlami contro, fai qualsiasi cosa ma ti prego, ti prego, fatti sentire ok? Mi manchi da morire..

Come up to meet you, tell you I'm sorry,
You don't know how lovely you are.
I had to find you, tell you I need you,
Tell you I set you apart.


24 maggio 2010

-..e quindi capisci, non ce la facevo più a non far nulla! Così ho convinto Catlyn e siamo andate a fare un giro per la città verso le quattro..-
-Di notte?!- interruppe lui il racconto della ragazza, lievemente sorpreso.
-Bè certo. D'altronde eravamo a Parigi, capisci? Non potevamo aspettare il giorno dopo! E poi quella città di notte ha un aspetto completamente diverso, è così.. Così..-
-Ti amo.- la interruppe nuovamente il ragazzo.
-Co-come prego?
-Ti amo. E' quello che penso, ed è un po' che volevo dirtelo quindi.. Ti amo.
-Oh Zayn..- esclamò lei scoppiando a ridere, una risata vera, di quelle che venivano dal cuore. -Ti amo anch'io.- disse infine avvicinandosi al moro per baciarlo.

19 novembre 2012

Zayn sorrise mentre ripercorreva tutti gli istanti di quella giornata.
Era questo che lui aveva sempre amato di April, la spontaneità. Insieme al fatto che era imprevedibile, allegra e bella. Era quella Lei che sembrava essere fatta apposta per lui, per completarlo e, alle volte, anche per farlo arrabbiare. Ma alla fine della giornata, quando i negozianti tiravano giù le serrande, i parchi si svuotavano e i lampioni si accendevano, erano sempre loro due. Ancora uniti, ancora insieme, forse addirittura più di prima.
Ed ora lui aveva rovinato tutto. Era riuscito, dopo più di due anni, a mandar tutto a rotoli in meno di due ore.

Incredibile quanto la nostra vita sia basata su eccessive sproporzioni vero?

Eppure eccolo lì, affacciato ad una finestra di un albergo in Danimarca, a guardare il mare, maledicendosi per averle fatto del male. Perchè è questo che succede tradendo, Zayn. Si ferisce l'altra persona, che di male non aveva fatto nulla. E lui vorrebbe davvero correre a casa di April, a Londra, e dirle tutto a voce guardandola in faccia, ma non può. Perchè ha una carriera da portare avanti e un album appena uscito sul mercato da pubblicizzare.
Vorrebbe dirle che lei è diversa, e che lui è stato un idiota, e scusarsi mille e mille volte, e stringerla tra lesue braccia ancora una volta ma.. C'erano circa 700 km a separarli.
Bella merda le relazioni a distanza eh?

Tell me your secrets and ask me your questions,
Oh, lets go back to the start.
Running in circles, coming in tales,
Heads are a science apart.


19 novembre 2012

Aveva appena finito di ascoltare il messaggio lasciatole in segreteria dal suo ragazzo. O forse doveva dire ex-ragazzo? April era ancora indecisa in realtà. Da un lato pensava che quello che era successo a Zayn era quasi comprensibile, in una relazione come la loro, e poteva perdonarlo. Dall'altro c'era la paura che tutto potesse riaccadere, o che, peggio ancora, fosse già successo altre volte.

Voleva fargli mille domande; chiedergli chi era lei, se era bella, se era anche lei famosa e, soprattutto, voleva sapere cosa avesse in più rispetto a lei. Tuttavia aveva paura a chiederglielo, aveva paura delle risposte che avrebbe potuto ricevere.

Per questo non rispondeva ai messaggi o alle chiamate di Zayn. Non per tenergli il muso come una bambina imbronciata, non per fargliela pagare. Semplicemente, non avrebbe saputo cosa dirgli. Non aveva deciso nulla, non sapeva cosa pensare. Di una cosa sola era certa: ancora lo amava; ma questo le pareva scontato.
E poi si sa, cuore e testa sono scienze tanto simili quanto opposte quando si parla d'amore.

Nobody said it was easy,
It's such a shame for us to part.
Nobody said it was easy,
No-one ever said it would be this hard,
Oh take me back to the start.


5 febbraio 2010

-Piacere, April.
-Zayn. - rispose lui sorridendole. Non si dissero molto altro quella sera, ma lui proprio non riusciva a togliere gli occhi di dosso a quella ragazza, che sembrava non esaurire mai le energie, come se avesse bevuto litri di caffè prima di uscire (solo successivamente Zayn scoprì che effettivamente April e la caffeina avevano una relazione molto stretta).
E lo sguardo di April continuava involontariamente a posarsi sulla figura del moro, perchè.. Bè principalmente perchè lui la fissava. Ma anche perchè era molto carino, doveva ammetterlo.

27 giugno 2011

-Davvero?! Bene, se è così che la pensi allora forse non abbiamo più nulla da dirci.
-Già, forse hai ragione.
-No,- sibilò lei a denti stretti,con gli occhi colmi di rabbia - io HO ragione. Ed ora ciao.
-Ciao.- replicò lui ricambiando con uno sguardo che avrebbe fatto rabbrividire chiunque.
-CIAO.- ripetè freddamente lei prima di girare i tacchi ed incamminarsi svelta verso casa sua.

29 giugno 2011

"Mi manchi" recitava il messaggio appena ricevuto da April. Lei, che nei due giorni dopo il litigio aveva smaltito un po' di rabbia, sapeva che in realtà anche a lei mancava lui.

"Sei un idiota. Anche tu" fu il messaggio che ricevette poco dopo Zayn.

5 novembre 2011

-Fa nulla. Avremo una relazione a distanza.
-Dici davvero?
-Certo che dico davvero! Vedi altre soluzioni?
-No- rispose lui sorridendo -Non ne vedo altre.
Aveva pensato che, alla notizia dell'inizio del tour mondiale dei One Direction, April avrebbe troncato la loro relazione, dicendo che sarebbe diventato tutto troppo complicato. E invece non solo l'aveva presa bene, ma aveva pure proposto a Zayn di fare esattamente ciò che lui avrebbe voluto fare. Non importa se la loro relazione si sarebbe complicata. Loro ce l'avrebbero fatta. Ce la facevano sempre, in un modo o nell'altro.

19 novembre 2012

Sì, sapevano che non sarebbe stato facile, quello era ovvio. Ma nessuno li aveva avvisati nemmeno che sarebbe stato tutto così maledettamente difficile. E quel giorno entrambi avrebbero dato qualsiasi cosa, pur di tornare indietro nel tempo, all'inizio di tutto.

I was just guessing at numbers and figures,
Pulling your puzzles apart.
Questions of science, science and progress,
Do not speak as loud as my heart.


20 novembre 2012

-Ciao. Sono io.. Bè sì insomma, sono April. Scusa se non mi sono fatta sentire ultimamente, è che.. In realtà non so cosa dire, cosa pensare e..- continuava a fare pause, e Zayn sapeva che questo non era un buon segno. -Comunque volevo solo farti sapere che sto bene, e sono contenta che tu ti stia divertendo..-
Divertendo?! Come potreva anche solo pensare che lui si stesse divertendo?!
-Quindi.. Bè quindi nulla. Ciao, buona giornata.-

La telefonata si interrompeva qui. E la cosa più terrificante di tutte era che per l'intera durata del discorso di April, Zayn non aveva sentito nemmeno un briciolo di quell'ironia o di quel sarcasmo che lei era solita usare quando litigavano o quando si arrabbiava con lui. Questa volta era stata terribilmente seria ed impacciata. Fu in quel momento più di tutti che il moro realizzò di averla combinata davvero grossa. E, per giunta, non aveva nemmeno la più pallida idea di come rimettere insieme tutti i pezzi.

And tell me you love me, come back and haunt me,
Oh and I rush to the start.
Running in circles, chasing tails,
And coming back as we are.


21 novembre 2012, ore 8.00 del mattino

Era appena scesa dalla metro ed uscita in strada quando April lo vide. Era lì, appoggiato ad una ringhiera, con due profonde occhiaie incise sul viso.

Era appena uscita dalla galleria della metro quando Zayn la vide. Era lì, ferma in cima alla rampa di gradini che aveva appena finito di salire, con due profonde occhiaie incise sul viso.

Non resistette, gli si avvicinò in fretta e lo abbracciò. E tutte le lacrime che si era ripromessa di trattenere saltarono fuori in men che non si dica. E lui la strinse, perchè era l'unica cosa che desiderava fare davvero da due settimane.
-Mi dispiace, mi dispiace così tanto..-
-Mi sei mancato da impazzire..
-Potrai mai perdonarmi?- chiese il ragazzo prendendo il viso di April tra le mani e guardandola negli occhi umidi.
Per tutta risposta lei lo baciò. E quello, bè, quello era il loro modo per sistemare le cose definitivamente. Come il colpo di martello che un giudice batte per dichiarare un'udienza definitiva e chiudere il caso. Loro avevano appena chiuso una parentesi della loro vita per aprirne un'altra, sempre insieme.

Come sempre.

Come all'inizio.

I'm going back to the start.
  
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