Vago senza meta sulla spiaggia vuota.
Un passo dopo l’altro, in silenzio.
La sabbia dorata mi accarezza la pelle, la frescura dell’alba mi scompiglia i capelli.
Il sole sta sorgendo. Guardo la sottile striscia di luce che si staglia all’orizzonte e sorrido.
C’è pace attorno a me. Chiudo gli occhi, lasciando che il calore dei primi raggi mi rischiari il volto… un momento perfetto, vorrei restasse così per sempre..
Ma il vento adesso soffia un po’ più forte, mi invita ad andare…
Vorrei ascoltare ancora la musica del mare, farmi coccolare… ma è tempo che io parta, questo non è più il mio posto.
Lentamente mi libro in aria, le ali trasparenti più leggere di una piuma…
Un ultimo sguardo al mondo che fu la mia casa.
Povera mamma, mi dispiace lasciarla sola… avrei voluto salutarla, ma la malattia mi ha trovato prima del tempo… mi ha messo le ali e mi ha invitato a seguire il vento, un’ultima volta…
Volto lo sguardo, via di nuovo verso il cielo.
Non mi ero mai accorto di quanto fosse luminoso…
Manca poco ormai, e c’è qualcuno che mi aspetta… una figura che corre verso di me, ora, senza paura alcuna. Riconosco la donna che mi viene incontro… e una gioia immensa mi pervade mentre entro nella luce.......… la nonna mi sorride.
Lacrime di felicità cominciano a rigarmi il volto.
E dopo fu solo la luce.
Lo so lo so, è molto semplice e un po' cortina, ma sto pubblicando questi dei raccontini (che sembrano più lunghi pensieri devo dire), scritti un po' di tempo fa, finchè non trovo il tempo di mettermi giù a battere a computer quelli a cui sto lavorando ultimanente.....
Però comunque a me questo sembrava carino! :) :) Come al solito i consigli sono ben accetti, anche per queste cosine semplici semplici :)
Saluti, Zafira!