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Autore: Jewels5    15/11/2012    5 recensioni
James inventa un soprannome.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Salve a tutti, avevo chiesto negli scorsi capitoli di TLAT se qualcuno era interessato a leggere questa OS del suo stesso universo e dato che ho visto delle persone interessate, ci ho provato. A dire il vero ci sono più note di quante volessi, ma spero di aver tradotto piuttosto bene nel complesso.
L'originale la trovate qui. Inutile che vi dica quanto amo questa OS.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Abbracci,
WaitForIt



Snaps

 

Un soprannome–un buon soprannome–la dice lunga sulla persona a cui è assegnato, ma dice anche molto della persona che lo ha assegnato.
Moony, Wormtail, Padfoot e Prongs sono dei soprannomi che delineano le forme alternative dei quattro Malandrini–forme da Animagi per gli ultimi tre, e per Remus, il suo alter-ego non gradito come lupo mannaro. E come, esattamente, puoi ottenere qualcosa di più personale della rappresentazione animale del tuo essere? Ma la parte veramente rilevante di "Moony," "Wormtail," "Padfoot," e "Prongs" è che quattro maghi hanno scelto di identificarsi con dei soprannomi potenzialmente rivelatori. Loro hanno scelto di usare dei soprannomi che spiegano i loro segreti più profondi (più oscuri, nel caso di Remus). È un po' rischioso, davvero, ma è quello che rende i soprannomi così adatti–i Malandrini corrono rischi.
Nel corso degli anni, ci sono un sacco di soprannomi.
Quasi nello stesso istante in cui comincia a notare le ragazze, Sirius Black inventa "Teeglow"–T.G.L.O.: "The Good-Looking One"*–per la ragazza più carina del loro anno, Carlotta Meloni.
James Potter inventa "Flatface"* per Roger Diggory, dopo che nota il Corvonero possedere remarcabili livelli di qualità nel parlare con Lily Evans prima dell'esame finale di Pozioni del quarto anno.
Adam McKinnon–l'unico non-Malandrino che vive nel loro dormitorio–è "Numero Cinque."
Severus Piton è "Mocciosus" (il primo soprannome). Questo è particolarmente adatto, a quanto dicono James e Sirius, perché non solo descrive accuratamente il cretino, ma riassume la loro opinione su di lui piuttosto bene.
Mundungus Fletcher è "Dung".
Donna Shacklebolt è "Shack".
Patricia Sorbetski è "Fragola" ("Come in torta,*" aggiunge sempre Sirius fedelmente.)
Tuttavia, per lungo tempo, James non chiama Lily se non "Evans."
Ed è divertente, perché quasi la prima volta che si incontrarono, gli venne in mente che c'erano una gran quantità possibile di soprannomi per questa ragazza dai capelli rossi e dai giganti occhi verdi. Inoltre, ogni singolo soprannome aveva il potenziale di far assolutamente infuriare Lily, e questa è un'opportunità che James raramente non coglie.
La verità, però, è che nessun immagine descrive abbastanza bene Lily. Nessuna di loro cattura Lily Evans, e nessuna di loro ha un sapore giusto rotolando fuori dalla lingua di James–non nel modo in cui lo fa "Evans".
(È un po' frustrante, in realtà, ma poi di nuovo, tutto ciò che riguarda Lily Evans è almeno un po' frustrante.)
Si incontrano prima sull'Espresso per Hogwarts. Lei entra e esce dallo scompartimento con Mocciosus, e solo poche, sferzanti parole sono scambiate. Hanno solo undici anni, e Sirius non ripensa all'incontro una seconda volta, tranne forse dove è pertinente alla situazione della sua Casa. James ripensa all'incontro qualche volta, però, e non sa perché, ma non può far a meno di guardarla mentre corre via con Piton, e non può far a meno di provare a parlarle dopo nel pomeriggio, e non può far a meno di sentirsi un po' giù perché lei non sembra voler avere nulla a che fare con lui. Sirius poteva non aver ripensato all'incontro una seconda volta, ma James ci ripensò almeno una dozzina di volte nel corso dei mesi successivi.
Ma lui non dice tanto, perché hanno solo undici anni, e lui non sa cosa fare con la strana fitta nel petto che gli prende ogni volta che Lily gli manda un'occhiata fulminante; ogni volta che lei è completamente indifferente agli scherzi che non falliscono di guadagnarsi l'ammirazione di tutti gli altri; alla fine, ogni volta che lei rifiuta uno dei suoi inviti falsamente incuranti ad Hogsmeade.
Tenta un paio di soprannomi durante il quinto anno, al culmine di disgusto di Lily per lui.
"Oi, Gambe!" gli fa guadagnare una minaccia di morte. "Ginger,*" le ha fatto alzare i suoi occhi (incredibilmente) verdi al cielo, come per dire sarcasticamente, "Molto originale."
Lui la chiama "Santa Carità," per andare in giro con Piton, e lei gli da uno schiaffo.
Così, per la maggior parte del tempo, è solo "Evans…" o "L.E." scribacchiato sulla pergamena dopo il suo G.U.F.O. di Difesa. Lei non lo sa, e lui ne è contento.
(Lui non vuole cambiare per lei. Lui non vuole essere patetico e provare ad essere qualunque cosa lui pensi segretamente che lei desideri segretamente. Lui vuole dimenticare quello che lei gli dice dopo che lo dice, piuttosto che avere la sua voce che indugia nel suo cervello indefinitamente. Non vuole provare nulla quando lei sorride e possedere un rotolo di appunti di Trasfigurazione che non abbia quelle stupide iniziali scribacchiate nell'angolo.)
All'inizio del sesto anno, c'è una rissa, ed è tutta colpa di James. Lui da un pugno a Nicolai Mulciber, e una cosa tira l'altra, e dopo, lui sta litigando con Evans per quello.

"Non puoi solo farti un giro e lasciare che la gente dica qualsiasi dannatissima cosa gli passi per la testa, Evans."

"In realtà, è esattamente così che funziona, Potter. Non hai mai sentito parlare di 'le parole feriscono ma non uccidono?'"

"Si chiama difendere i propri ideali, Evans!"

"Ma devi scegliere le tue battaglie prima!"

Forse ha ragione. Forse non avrebbe dovuto prendere a pugni Mulciber, anche se quel cretino se l'era inevitabilmente cercata. Forse avrebbe dovuto lasciare che Evans risolvesse quel piccolo battibecco nel suo modo meno violento.
Eppure, lui non aveva intenzione di fare marcia indietro e dirle la verità.
La verità è che lui ha visto Mulciber litigare con Lily, e qualcosa dentro di lui è semplicemente scattato.
È quello che succede sempre: lui non ha intenzione di dirle sempre la cosa sbagliata, di fare in modo che lei lo odi, di sentirsi intensamente risentito verso il suo stupido fidanzato, di prendere a pugni ragazzi per averle parlato sgarbatamente. Succedeva e basta: la parte del suo cervello che è logica e ragionante semplicemente scatta quando si tratta di Lily Evans.
È circa una settimana dopo che lui la trova in biblioteca, che parla da sola mentre lavora sodo con i compiti, e le corde del suo cuore non solo tirano, ma scattano tutte insieme alla vista di lei.
Stanno scherzano dodici secondi più tardi, ma non in maniera amichevole–lui è contento che lei gli stia parlando nonostante il modo in cui si è comportato, ma lei è contrariata. Ad un certo punto, un soprannome appare nel suo cervello, ed è mentre se ne va che lo usa.
"Rilassati, Snaps*. Non è come se…" Lui finisce con una frecciatina, e lei rotea gli occhi, un commento sarcastico che sorge sulle sue labbra, finché sembra realizzare che lui l'abbia chiamata in qualche modo estraneo, e si ferma a metà della frase, con:

"… Come mi hai chiamata?"

Lui sorride solo e aggiunge: "Ci vediamo in giro, Snaps," prima di allontanarsi.

James può sentire lei che lo fissa accigliata.

Lui continua a chiamarla "Snaps" per una settimana. La irrita, perché lei non sembra capirlo, e ogni volta prende un profondo, lungo respiro, o prova a sembrare come se non le importasse, lui può dire che la sua irritazione verso di lui sta crescendo. Lui vuole che lei le chieda cosa significhi il soprannome, e lui sa che lei sa che lui vuole che lei lo chieda. Lei non cede però–non proprio.

Venerdì, cerca di farselo dire da Sirius, ma nemmeno Sirius ha la più pallida idea di che cosa si tratti–perché dopo cinque anni di stabile "Evans", lei ha finalmente un soprannome adatto–e lui non ha davvero bisogno di indagare. Per Sirius, è solo un'altra delle Cose Lily di James che lui ha imparato ad accettare (e ignorare) nel corso degli anni.

Sabato sera, stanno di nuovo discutendo nella Sala Comune.

La vastità della tua ipocrisia non smette mai di stupirmi e sconcertarmi, Snaps.”

L’ABC non smette mai di stupirti e sconcertarti.”

Oh, scusami…quanto hai preso ai tuoi G.U.F.O.? Erano… sette 'Eccezionale'? Aspetta. No. Quello ero io.”

Merlino mio, davvero? Credo che tu non l’abbia ancora detto a nessuno… a parte una volta ogni dieci minuti da quando hai messo piede sul binario!”

“Almeno ho qualcosa di cui vantarmi.”

Lily esalò pesantemente, annoiata e sfinita. 

“Tutto ciò è molto stupido. Non ci sto più. Non litigherò più con te. Non parlerò più con te. Ti ignorerò. Staremo tutti molto meglio se semplicemente non interagiremo.

"Per me va bene, Snaps," mente lui, e il divertimento di irritarla (ottenendo la sua attenzione) è finito.

Si gira per volare via con tutto il dramma appropriato, e lui spera che lei non lo pensi davvero. Fortunatamente, la strega si ferma prima di raggiungere la scala che porta ai dormitori. Si ferma per cinque secondi buoni, e poi si volta ad affrontare James.

"Gingersnaps,*" dice lei.

James non è del tutto sicuro di cosa stia parlando. La fissa di rimando, battendo le palpebre e confuso.

"Gingersnaps..." ripete. “Gingersnaps... i biscotti allo zenzero... il dolce.” Indicò i propri capelli. “Ginger. Snaps.” 

È un altro momento prima che James capisca che lei pensa di aver capito il soprannome.

"Astuto," dice lei.

Lo sarebbe, suppone.

Ma lui non può possibilmente spiegarle quello che significa davvero, Non può spiegare il colpire Mulciber o il fatto che lui le dice sempre cose incoerentemente stupide, o che lui scribacchi il suo nome sulla pergamena come una strega completamente cotta di dodici anni. E quindi ghigna.

"Brava."

"Dovevo immaginare che riguardasse il cibo." commentò lei, e i suoi capelli frusciano e brillano quando lei si volta per ritirarsi lungo le scale nel dormitorio.

La voce di lei risuona come una canzone bloccata nella testa di lui, e il suo petto ha un fitta e uno scatto.

Quindi lui decide di non correggerla.

Perché questo particolare soprannome potrebbe dire un po' troppo sulla persona che lo ha assegnato.

 

1. "The Good-Looking One" significa "Quella-Carina"; ho ritenuto più giusto lasciare il soprannome originale perché non avrei saputo renderlo meglio in Italiano.

2. "Flatface" significa letteralmente "Facciapiatta".

3. Gioco di parole intraducibile: in inglese la parola "tart" significa sia "torta" che "puttanella".

4. Non credo ci sia bisogno di spiegarlo, ma per chiarezza "ginger" significa "rosso," spesso riferito ai capelli.

5. "Snaps" è un termine onomatopeico che traduce il verbo scattare.

6. "Gingersnaps," biscotti di colore rosso fatti di zenzero (in inglese "ginger", che come ho detto nella nota 4 è un termine spesso riferito ai capelli rossi). 

  
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