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Autore: leedskiss    15/11/2012    1 recensioni
''Voglio dire a tutto il mondo che sei il mio ragazzo, che ti amo più di qualsiasi altra cosa.
Nessuno sa quanto ci amiamo, loro non sanno quanto tu sia importante nella mia vita, loro, loro non sanno nulla di noi.''
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà  ragazze premetto: se non siete  Larry Shippers non 
continuate la lettura oltre queste due righe.

load of bullshit.

L’intervistatore stava facendo le solite domande che mandavano completamente in tilt le fans, e all’improvviso gli occhi di Harry incontrarono quelli profondi di Louis.
Louis lo guardò con aria interrogativa ma anche divertita, il suo sguardo sembrava voler dire ‘cosa c’è?’ Harry prese a fissarlo sempre più intensamente, ma fu interrotto da un colpo di tosse dell’intervistatore, così si riprese e si accorse di essere ancora lì, in quello studio televisivo, e non da solo con Lou.
Accennò un breve sorriso e diede la solita risposta, poi sorrise di nuovo con più convinzione.
Iniziò a lanciare delle palline di carta a Lou, come i bambini di prima elementare per raccontarsi i segreti, sapete?
Gli scrisse un banale ‘ I love you.’ con il pennarello blu, il suo preferito.
Lanciò la pallina che arrivò sulla testa di Zayn, Lou la prese subito.
Nella testa di Lou rimbombarono le parole dei manager, quel lavaggio del cervello.
'we can't' scrisse con il pennarello rosso, come a sottolinearlo circa 1OO volte.
Gli lanciò la pallina con dolcezza, come a dirgli ‘mi dispiace tanto.’
Appena Harry aprì il ‘messaggio’ guardò Louis con uno sguardo misto di rabbia e di stupore.
Per il resto dell’intervista Harry cercò di trovare una spiegazione a tutto questo, a questa ingiustizia, ma non trovò alcuna risposta.
Tenne basso lo sguardo  fin quando l’intervistatore non li salutò e loro se ne andarono, salutando con la mano le fans.
Louis fece finta di nulla, lui era solito scappare dalle situazioni, far finta che non esistessero i problemi, o anche risolverli velocemente.
Harry era un tipo più impulsivo, sognatore, che li affrontava i problemi anziché evitarli.
Forse era la loro diversità, i loro caratteri opposti pensò Harry, forse erano stati quelli ad allontanarli?
Louis camminò tenendo lo sguardo fisso dritto verso di sé.
Harry lo raggiunse, gli prese la mano con forza, voleva solo spiegazioni, solo quelle.
Se Louis aveva deciso di lasciarlo, almeno doveva sapere il perché, perché così all’improvviso.
‘Cosa c’è?’ chiese Louis e lo guardò come a dire ‘non ora, non qui.’
Harry era più che arrabbiato, adesso scendevano lentamente  sul suo viso lacrime piene di rancore e di tristezza, non voleva dare questa soddisfazione a Louis, così se le asciugò con la maglia e lo guardò dritto negli occhi e gli chiese ‘perché? Perché non possiamo?’
‘Non possiamo e basta, Harold, stop.’ Disse secco, ma in realtà neanche lui era convinto delle parole che aveva appena pronunciato.
‘ Ah, e sei tu quello più grande, Lou.’ Rispose con rabbia Harry.
‘Sei un immaturo, non capisci.’
‘Cosa non capisco? Fino a ieri ci amavamo, e adesso all’improvviso mi respingi, mi dispiace ma l’unico immaturo del gruppo sei tu, Lou.’
E rifiutandosi di cercare di ottenere spiegazioni, Harry ‘scappò’ via a testa bassa, le lacrime scendevano copiose, sentì una mano sulla spalla, per un momento sperò che fosse quella di Louis, ma era quella di Niall.
‘Ehi amico, tutto bene? Insomma…’
‘No, non sto bene, Nialler, ma non voglio nemmeno parlarne, fa troppo male, questa è la verità, è un idiota.’
Niall annuì e lo accompagnò a casa sua.
‘Sicuro che vuoi stare da solo? Cioè se vuoi resto!’ disse Niall con tutta la positività possibile.
‘Certo, non ti preoccupare, ti chiamo dopo.’ Disse Harry abbozzando un sorriso, Niall capì che l’amico stava cercando di superare tutto questo, e voleva riuscirci da solo, con le proprie forze.
Louis non sapeva dove andare, insomma lui e Harry avevano una casa a Londra, e già aveva ferito Harry e non poteva anche pretendere che lui se ne andasse, così andò da Zayn.
 

 
Harry prese una penna e iniziò a scrivere, calcava sempre più le parole chiave, era una sorta di lettera a Louis, piena di rabbia, ma nonostante ciò anche d’amore, sì perché lo amava, e pensava di essere ricambiato, ma forse si sbagliava.

 
‘’They don’t know about the things we do 
They don’t know about the I love you’s 
But I bet you if they only knew 
They will just be jealous of us ‘’


A quel punto iniziò a piangere, il battito del suo cuore accellerò, come non mai.
Nella sua mente vorticavano velocemente le loro immagini, i loro ricordi, i loro momenti felici, momenti distrutti da un ‘ we can’t.’
Due parole che distrussero Harry, completamente.
Continuò a scrivere e scrivere fin quando capì di aver scritto una canzone, una canzone d’amore, un amore segreto.
 

‘’They don’t know how special you are 
They don’t know what you’ve done to my heart’’ 

Dopo averla scritta si calmò un pò e poi scese giù per farsi un toast.
E lo vide, vide Louis che con passo incerto entrava in casa e posava le chiavi all’ingresso.
Si guardarono intensamente e poi Harry decise di interrompere quello sguardo, abbassando gli occhi e andando in cucina.
Louis lo seguì in cucina e gli chiese ‘Adesso non mi saluti nemmeno?’
Harry mise le fette di pane nel tostapane e si girò lentamente verso di lui.
‘Perché dovrei? Scusa se noi non possiamo, io non voglio essere nulla per te.’
‘Cosa dici Harry? Ma scherzi? Solo perché non stiamo più insieme adesso non ci rivolgiamo la parola?’
‘No, non ce la rivolgiamo perché tu sei un idiota, che non sa ammettere i suoi sentimenti, non riesci a dirmi nemmeno ti amo, non riesci ad opporti a decisioni altrui, non riesci a capire quanto io amo, quanto ho bisogno di te, dei tuoi sguardi, tu non capirai mai, sei ottuso.
Louis abbassò lo sguardo e non disse nulla.
Allora Harry continuò ‘non capisci e non capirai mai che non c’è niente di male, di sbagliato nell’amarci, nello stare insieme. Tu ti fai comandare a bacchetta, e io non capisco perché. Perché?’
L’ho deciso io.’ sussurrò Lou.
‘Sì, allora dimmelo, su, adesso, dimmi che non mi ami, che non mi hai mai amato, che era una presa in giro.’
All’improvviso la cucina andò in fumo, il tostapane era completamente polvere.
Harry aprì la finestra, Lou se ne andò lasciando le chiavi lì, dove le aveva lasciate.
Harry era stanco, stanco di non poter amare semplicemente il ragazzo per cui aveva perso la testa, il ragazzo lo faceva sempre ridere e sorridere.
Prese la telecamera, e iniziò a registrarsi mentre cantava quella canzone, quella che aveva scritto prima.

 
‘’They don’t know about the up all night’s 
They don’t know I waited all my life 
Just to find a love that feels this right 
Baby, they don’t know about 
They don’t know about us’’

 

Mandò il video a Louis.
‘Che idiota che sono’ pensò Harry.
Si pentì subito di averglielo mandato, ma lui amava ancora quell’ idiota, sebbene lo avesse fatto soffrire anche abbastanza.
L’amava, era il suo vero amore, non uno di quelli estivi.
Il loro non era un amore passeggero, era un amore vero.
Amava il modo in cui si spostava i capelli, i suoi occhi, in cui si perdeva, le sue mani che prendevano le sue quando era agitato come a dire ‘sono qui, e ci sarò per sempre.’ e poi gli mancavano i suoi baci, gli mancava il suo Boo Bear.
Gli mancavano quelle notti passate a parlare e a parlare, i suoi abbracci.

 

‘Il dolore non se ne va, ma se il dolore deriva dall’amore, allora amiamoci, se dobbiamo nasconderlo per sempre, se dobbiamo stare insieme, proviamoci, perché io ti amo ancora, anzi non ti ho mai smesso di amarti, e quindi amiamoci, scusami.
Sono un idiota, se non mi perdoni, ti giuro, farò di tutto, voglio tornare indietro, facciamo finta che io non abbia mai scritto quel bigliettino, che non ti abbia mai detto quelle cazzate, perché sono cazzate quelle che ti ho detto, non il nostro amore.
Ti prego, perdonami.
Voglio dire a tutto il mondo che sei il mio ragazzo, che ti amo più di qualsiasi altra cosa.
Nessuno sa quanto ci amiamo, loro non sanno quanto tu sia importante nella mia vita, loro, loro non sanno nulla di noi.
Ricominciamo.’

 
Harry era sotto la doccia quando Louis gli aveva mandato quel messaggio.

 

Eccomi qui laaaadies °ç°
questa è la mia prima OS su Larry, mi è venuta in mente ieri sera.
Mi fate sapere se vi è piaciuta?
ps. se volete seguirmi su twitter sono xniallersguitar

  
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