Dedicato a
tutti quelli che rimangono dei sognatori,
per questo sempre più da soli…
Eros Ramazzotti
D-Drinn.
Il
cuore di molti studenti batte forte per l’emozione,i
libri vengono di peso scaraventati negli zaini,le raccomandazioni di un
professore vecchio e barboso non fanno in tempo ad entrare nelle orecchie che
già sono uscite…tutti pronti a varcare quella soglia…di corsa…È finalmente
Natale!
Forse qualcosa di più…Bonus!
-Shizuka-
Corro più
forte che posso…Via!!!Scuola,per un po’ sarai fuori
dalla mia mente!Oh,certo,non che prima fossi in cima ai miei pensieri!
Respiro
felice la frizzantina aria invernale. Lo giuro,posso sentire l’odore di libertà.
“Shizu-chan,mi raccomando!Fatti sentire,in
queste vacanze!E studia!”
“Ma certo,Tomoko!” sospiro
rassegnata.
Rassicuro la
mia migliore amica,che si allontana con i genitori in
macchina. Sorrido…le mancherà la scuola,ne sono certa.
Tomoko è uno di quei tipetti
tutti precisini e amanti del lavoro…il mio contrario,in due parole.
“Forza,fratellini,vogliamo forse sprecare il primo giorno di
libertà contemplando questo edificio fatiscente??Su,su!”
Trovo i miei
consanguinei con lo sguardo:Nagi ha uno sguardo che
non mi piace. No no…
“Shizu,può venire anche lei a casa con noi?Dice che vuole
conoscere papà!”
Ecco perché.
Lo guardo dall’alto in basso con aria interrogativa, notando una bambina dietro
di lui, con lunghi ricci castani.
“D’accordo…”sospiro.
Papà è appena tornato da un viaggio, Nagi non potrebbe scegliere un altro
momento?! La bambina mi sorride grata. Però, forse non è così male essere gentili. Decido di
esserlo fino in fondo. Mi accoccolo sulle ginocchia e le chiedo gentilmente:
“Come ti
chiami, piccolina?”
“Piccolina a
chi? Ho otto anni!”
Devo dire che
può concorrere per la patente. Alzo un sopracciglio, dall’alto dei miei dodici
anni e lei intimidita capisce l’antifona:
“ Il mio nome
è Haruka Hanamachi!”sorride nervosamente, mostrando un dente mancante.
“Allora, vogliamo
andare?”sbuffa Kaze infastidito. Odia perdere tempo in chiacchiere.
Ma passiamo alle presentazioni…! Io mi
chiamo Shizuka, Shizuka Takaishi, e ho 12 anni. Nome più adatto non mi poteva
capitare!(1)
Sono energica,
e se c’è una cosa che odio è la pigrizia……infatti, non capisco come mio padre
possa stare tutto quel tempo seduto al computer…lui dice che fa parte del
lavoro di scrittore!
Oh, già, non
vi ho spiegato com’è composta la mia famiglia. Mia madre,Hikari,fa
l’insegnante. Le piacciono molto i bambini…forse è per questo
che ha avuto tre figli? Ogni volta che mi viene in mente questo pensiero,però,papà dice sempre che in realtà ha avuto tra figli non
perché amasse l’infanzia,ma perché amasse lui!
Mio padre
Takeru…io lo adoro! Fa lo scrittore, un mestiere incantevole…a casa, infatti,
siamo pieni di riconoscimenti e targhette… Ha viaggiato un sacco, e spesso mamma lo rimprovera, perché sembra che i figli siano
solo i suoi, e non i loro…in realtà, so che papà ci vuole molto bene!
E poi, le
note dolenti…Io, con mia somma sfortuna,ho due
fratelli maschi:Kaze,che ha 11 anni,e
Nagi,che ne ha 8. Nagi, la promessa del calcio, è il cocco di tutti quanti…Quando vengono ospiti a casa(e spesso e volentieri
succede), è sempre lui quello ricoperto di coccole!Io e Kaze, ogni anno che passa,
siamo considerati sempre di meno. D’accordo che Kaze è strano…
Mio fratello
è un’anima solitaria, parla pochissimo, ma scrive delle poesie meravigliose. Il
suo motto è : “Non sprecare parole;le sciocchezze
possono provocare molti errori”. Ecco perché non andiamo d’accordo:io parlo in continuazione!
Però,dei tre fratelli,io sono quella più fortunata!Innanzitutto
sono la più grande,e l’anno prossimo farò le medie! Inoltre,ho
preso tutto da papà:gli occhi azzurri e i capelli biondi;mamma dice sempre che
rispecchiano il mio carattere pulito. Ka, invece, ha
i capelli castano scuro, ma degli occhi meravigliosi color ghiaccio…infatti,
è ambito da mezza scuola! Però a lui queste cose non
interessano…è una vita che sta sempre dietro alla stessa persona…
Nagi, invece, è la fotocopia sputata di papà da piccolo…solo che ha gli occhi e
i capelli di zio Taichi, è identico! Solo che è un irresponsabile…io non lo sopporto!Sono una che ha tutto sotto controllo, io, ed
odio gli imprevisti!
Bene, mentre
riepilogavo un po’ la situazione della mia famiglia, finalmente siamo arrivati
a casa!
“Buongiorno, mamma!
Buongiorno,papà!”esclamo, spumeggiante.
“ ‘Giorno…”mugugna Kaze,muovendo nervosamente gli occhi
intorno notando che sul tavolo c’è una lettera. Mio fratello ha uno spirito
d’osservazione spaventoso.
Nagi si
avvicina al tavolo,aggrappandosi alle mie gambe. “È
qualcosa da mangiare?”
“Certo che
somigli a tuo zio ogni giorno di più!”nota ridendo la nostra mammina,venendo ad accoglierci. “Ed anche a Daisuke…”
“Chi è Daisuke,mamma?Mi pare di averlo già sentito nominare!”chiedo,con la
bocca strapiena di biscotti al cioccolato.
“Colui che ha mandato quella lettera. Tranquillo,Kaze,non contiene nessuna bomba atomica!”scherza mio
padre,tornando dal suo lavoro di giardinaggio.
“Oh,vedo che abbiamo ospiti!”esclama sereno.
Come diavolo
faccia ad apparire sempre spensierato,questo è uno dei
grandi misteri del mondo. Mamma,al contrario,ha i suoi
bei momenti di crisi…più che altro quando non sa farmi stare zitta! Haruka lo
guarda ed arrossisce,per poi nascondersi dietro Nagi.
“Già,è vero…Nagi,chi è questa bella signorina?”interviene mamma.
“Papà!!”si avvicina Nagi con gli occhi lucidi,che nel frattempo
ha guardato schifato la reazione di Haru e non ha
degnato nessuno della benché minima risposta, “Sei riuscito a ripescare il mio
pallone tra i rampicanti della signora Touji??”
“Sì,solo perché è Natale ed anche lei è più buona…ma tu
promettimi che d’ora in poi starai più attento!”
Quel discolo
fa un buffo gesto con la mano,come per dire “Signorsì!”,che
fa sorridere mio padre. (2)
“Dicevi…questo
Daisuke ci ha indirizzato tale missiva…e che cosa vorrebbe?”insiste Kaze,che non ha smesso un solo istante di scrutare quella busta.
Ecco un altro che pensa esclusivamente ai propri interessi.
I miei si
scambiano uno sguardo d’intesa,e mia madre risponde:
“Dice che verrà a trovarci al più presto,assieme alla sua famiglia!Non siete
contenti?”
Papà sospira,prima di prendere una bottiglia d’acqua dal frigo.
“Ne parliamo
dopo,ora è pronto!Filate a lavarvi le mani…e Nagi,staccati
da quei biscotti,ti rovinerai l’appetito!”ordina mamma. “Tu fai pure come se
fossi a casa tua,Haruka!”
“G-grazie…” Haruka si nasconde il viso tra le mani e corre
ad eseguire gli ordini.
“Mamma,credo che abbia preso fin troppo sul serio le tue
parole…Qui dentro mai nessuno scatta così!” le replico,ridendo.
“Guarda che
l’ordine vale anche per te,signorina!Solo perché sei
quasi alle medie,non significa che tu possa esentarti dalle regole!E ricorda
che devi ancora affrontare gli esami…”
“Hikari,non rovinarle il primo giorno di vacanze !” afferma mio
padre,divertito dalla scenetta.
Io,sbuffando,corro in bagno,scervellandomi su questo
Daisuke…sarà uno di quei vecchi amici di famiglia che ogni tanto compaiono! Una
cosa è certa,sarà un altro ospite!
“Ovvio che ti sembra di aver già sentito
nominare Daisuke,Shizuka”spiega mio padre non appena
ci sediamo a tavola “perché Dai è stato,come noi,un digiprescelto.
Strano che non te ne ricordassi,Kaze!”
In effetti,mio fratello ricorda sempre tutto. Forse ha altri pensieri
per la testa. “Mah,probabilmente sarà trascorso troppo
tempo.”glissa noncurante. “Ad ogni modo,quando
dovrebbe venire?”
È troppo
assente. C’è decisamente qualcosa sotto.
“Bè…Daisuke non è mai stato molto affidabile…”esita mamma.
“Dovrebbe
essere già qui.”puntualizza papà.
“E perché non
ce l’avete detto prima?”domanda ingenuamente Nagi.
Haruka,intanto,si guarda nervosamente intorno.
“Haru-chan,cos’hai?”le chiede
preoccupato il piccolo di casa Takaishi. Nagi…preoccupato?
Evidentemente
io e Kaze abbiamo pensato la stessa cosa,perché i
nostri sguardi si sono incrociati increduli. La piccola stringe le labbra:”Nulla,pensavo al freddo…forse quei…niente,niente.”
Mio padre la fissa incuriosito. “Quei…cosa?”
Haruka sembra
allarmata dalla domanda. “Niente,sul
serio!!”
“Tranquilla,questo non è un tribunale!”Mia madre le fa
l’occhiolino,alzandosi per prendere un
po’ di dolce. Deve aver capito che quella bambina nutre una speciale
venerazione per papà.
All’improvviso
un rumore ci distrae.
“Certo che state
perdendo colpi,vecchi miei. Se avete
persino lasciato la porta aperta…”
E questo chi è?
Un uomo di ottimo umore è appena entrato in casa,seguito a ruota da
una donna bionda e un ragazzino. Ha una faccia nota…
“E voi siete sempre i soliti!Daisuke …che piacere
rivederti!”esclama mamma contentissima.
Questo è
Daisuke?!
È alto,simpatico,ha un accento buffo. Ma
non sembra corrispondere ai racconti su digiworld che
ora papà sta inserendo in un libro. È…completamente diverso…
Ora ricordo…!Io l’ho visto un’unica volta,ma avevo quattro o cinque
anni…Nagi era praticamente un neonato!
Si siede sul
divano,dopo aver stritolato i miei genitori. Quelli
devono essere sua moglie e suo figlio…
“Si chiamano
Marion e Will,se non ricordi.”mi ricorda Kaze,passandomi
vicino. Come ha fatto a capire che non ricordavo i loro nomi? Certo…certo che è strano.
I miei sembrano
essere tornati bambini. Tante volte mi hanno raccontato di questo
amico,ora che ci penso…ma forse,per il fatto che si è trasferito in
America molto tempo fa,non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscerlo come si
deve…
Aspetta un
attimo,Shizuka…non era questo che era invaghito di mamma,tempo fa?
Non so che
dire,e questo mi da fastidio. I quattro adulti sono
tutti seduti sul divano,a conversare amabilmente. E noi? Perché nessuno ci da retta??
“I am Will,however.”(3)
Il ragazzino
americano si avvicina e con un sorriso smagliante si presenta. Peccato che io nutra per l’inglese
un amore destinato a non essere corrisposto… Mi presento,facendo sicuramente
qualche errore di pronuncia,e spiego un po’ anche riguardo ai miei fratelli.
“Hi…I-I’m Shizuka!And they are
my little brothers,Kaze and Nagi.”(4)
“Nice to meet you.” Interviene
Kaze. Lui è molto più bravo di me in
lingue!In effetti è più bravo quasi in tutto…meno male
che esiste l’educazione fisica!In questo almeno ho ereditato le doti di mamma!
Nagi ci ha
guardato tutto il tempo stranito,chiedendosi magari
cosa stessimo dicendo! Alla fine,esclama: “Che ne dite
se facciamo una partita?Così siamo pari!Io e Kaze contro Shizu e Will…Come
diavolo si dice?”
“ E io?!”protesta la piccola Haruka,scompigliando i lunghi ricci.
“Tu sei una
femmina!”risponde sdegnato Nagi.
“E allora??Tua sorella che cos’è?”
Cos’è?!Da quando in qua sono una cosa,io?
“Che c’entra!Lei è grande…e poi se non la faccio giocare se
la prende e non mi aiuta a fare i compiti!”
Scusa bella e
buona,visto che di solito è Kaze ad aiutarlo,ma
evidentemente non è questa la motivazione reale… Perché non vuole cha Haruka si
faccia male?
Kaze pazientemente traduce:
“What about playing football?Me
and my brother vs you and Shizuka!”(5)
Will sorride. “Guardate che il giapponese lo capisco!Non sforzatevi troppo!Comunque…ok!”
Io questo lo
uccido. Il mio cervello è in vacanza…non può
stancarsi!
“Mamma,papà,noi usciamo!!”grido all’indirizzo dei vecchi persi nei
loro ricordi!
Credo non mi abbiano nemmeno sentito, tuttavia io ora mi devo preoccupare
della partita di calcio!
“Ci hanno stracciati…Scusami,te lo dovevo dire che non sono un asso
del pallone…”
Nagi e Kaze(che ,anche se non sembra,qualche tiro lo sa fare)ci guardano
con aria di superiorità…Maledetti,ci hanno battuti!!Io DETESTO perdere! Sbatto
i pugni contro un sasso, frustrata. Uffa.
“Don’ t
care…I had a great time!”(6)
Beato lui che non se ne importa nulla…Questo
ragazzo ha la mia età,eppure non mi ricordo di lui,
quando ho visto Daisuke…ma forse ero troppo piccola per ricordare!
“Ehi,sorellina,io vado a trovare Ran,oggi era strana,all’uscita!”mi
comunica mio fratello
in modo abbastanza impudente. Insomma,sto parlando con Will! Ma
l’educazione…?
“Come mai?Non
sta ancora bene?”
Ran è la
figlia della migliore amica di mamma,la signora
Miyako. Quant’è dolce quella donna!E poi sa cucinare divinamente…
Ma non è questo che fa di Ran una persona
speciale. Almeno,non davanti agli occhi di Kaze…
Ran è l’unica
persona per cui Kaze si prende il lusso di avere
qualche contatto col mondo terreno,ogni tanto…E’ la persona a cui lui tiene di
più!E secondo me,c’è sicuramente qualcosa di losco sotto,nonostante lui
smentisca sempre tutto…
“Non lo so.
Sono un po’ preoccupato…”
Io e Nagi ci intendiamo al volo,mentre Ka
assume un’espressione vagamente più colorita. “Perché
mi guardate così?”
“Nieeeeeeeente…” riflette sornione il mio fratellino
più piccolo. Quel bambino,pur avendo otto anni,ha
capito un sacco di cose! Forse è vero che ogni generazione tende a crescere
sempre prima!
Kaze si
allontana incurante ed allarmato al tempo stesso,salutando
Will.
“Sorellona,anch’io me ne devo andare. Ho una
commissione urgente da sbrigare!” riferisce spiccio Nagi.
Che razza di commissione può fare un bambino di otto
anni?
“Ossia?”
“Ehi,saranno affari miei,no? Su,Haru,vieni con me! È per quella faccenda…
Comunque,Shizu,Non penserai che
io faccia come Ka? Tsk tsk,lui ha ancora molto da
imparare!”
Io e Will scoppiamo in una risata allegra e contagiosa. Un bimbo di
nemmeno dieci anni che si atteggia così!Mio fratello è un grande…
“Lui ha da
imparare,eh?Per favore…fai quello che ti
pare,l’importante è che torniate a casa sani e salvi.”
“In realtà
nemmeno tu…ok,questo è
meglio non dirlo… E se riportiamo qualche graffio?”
Ignoro
l’accenno ai miei problemi sentimentali,e sbotto:“L’importante
è che non li riporti lei,tu ormai ci sei abituato!”
Nagi sorride disteso,annuendo. “Farò il bravo con lei,promesso.”
Haru,che intanto ha assistito alla partita quasi addormentandosi,si
allaccia una scarpa.
“Assolutamente
no!Se c’è una donna in ballo,devi essere spietato!”
s’intromette Will.
“Scusa,vuoi ripetere?”Alzo un sopracciglio.
Will si rende
conto della gaffe,ma continua imperterrito. “Ascolta,Nagi…devi essere dolce,attento,premuroso,ma al tempo stesso
non ti lasciar irretire!”
“Insomma,devo farle capire chi comanda?”
Mio fratello
segue attentamente le istruzioni di questo sbruffone americano…!Apro e chiudo
la bocca,incredula.
“Nagi,non lo ascoltare nemmeno. Devi essere gentile,e BASTA. Inoltre,Will,ti ricordo
che la bimba di cui stai parlando è a due centimetri di distanza da te…”
“Ed ha
sentito tutto perfettamente!Nagi,devi darti tu una
mossa!Io sono pronta!”
Io ed Haruka scocchiamo a Nagi e Will uno sguardo furente,e il piccolo
discolo capisce che deve tagliare la corda. “Direi che è meglio se andiamo…ciao!”
Will si è
avvicinato al litorale,e contempla alcuni sassolini
lisci.
“E così voi
dovreste far capire chi comanda?”commento caustica.
“Ehi,scusa,gli stavo solo dando qualche dritta. Dopotutto,è un bambino…”
“Appunto! È solo un bambino…che bisogno c’è di insegnargli certe cose?”
Ma perché mi escono parole così velenose dalle labbra?
“Ehi,guarda che hai dodici anni,non trentasei!”
Io faccio per
replicare,poi offesa mi metto a sedere sulla sabbia
fredda. È pieno pomeriggio,l’erba più in là risente
degli effetti del sole e dei nostri strattoni.
Il mare mi immette una calma e una dolcezza non indifferenti.
“Sai,questa è una piccola baia che Nagi ha scoperto per caso
giocando a pallone. “inizio a raccontare,persa nei
ricordi. Non m’importa se questo ragazzo è stupido…d’altronde lo sono tutti…
“Da allora è
la nostra baia segreta…io ci vengo ogni volta che voglio chiarire con qualcuno,o cose del genere…” gli sussurro,quasi rapita dalla magia
di questo posto.
Probabilmente
si starà chiedendo il perché di questo delirio. Il bello è che non lo so
neppure io…
“Quale luogo
migliore per riappacificarci,allora…Tregua?”mi invita
lui conciliante,tendendomi una mano.
Will è seduto
su uno scoglio,e mi guarda dall’alto. Il suo volto è
sereno;sono sicura che non si rendeva pienamente conto
di quello che diceva. Dopotutto,anche io ho problemi
con la lingua!
“Hai dei
bellissimi occhi.”mi dice,sorridendomi. Io odio odio odio
quando dopo un complimento mi si sciolgono le gambe…
“Anche i tuoi…sono di un bel verde!”gli stringo la mano. “Ok,allora tregua. Che possa nascerne una splendida amicizia!”
“Peccato che
sia inverno…altrimenti qualche tuffo ci sarebbe potuto scappare!”sbuffa.
“Ehi,ehi,non ti sembra di correre un po’ troppo? Ti ho perdonato,d’accordo,ma questo non vuol dire che io ti conosco
abbastanza da poter fare il bagno con te…Ma cosa…WILL!”
Troppo tardi.
La mia filippica è stata interrotta.
Realizzo velocemente che… è in
acqua. Ha intenzione di farsi il bagno.
“Si può
sapere che cosa vuoi fare?!”
“Un tuffo
nelle acque giapponesi.”risponde lui. Come se fosse la cosa più naturale di questo mondo farsi un bagno con quei 5 gradi fuori…!
Starà
scherzando. Sicuramente. Nemmeno gli americani sono così pazzi.
Mi avvicino
alla riva abbastanza per non bagnarmi i piedi. Lui si sta togliendo la felpa…
Rido. È un ottimo attore.
“Guarda che
non sto scherzando!” rettifica,arrotolandosi i jeans.
“Certo,come no…!Non avresti il coraggio,e poi guarda quanta gente
ti sta guardando attonita!”
“E allora?”fa semplicemente.
No.
No. Non con i jeans.
Sì,invece.
SI STA
BUTTANDO IN MARE CON I JEANS!!
“MA SEI
IMPAZZITO?!” urlo a più non posso. Oddio,e poi come si asciugherà?Inoltre i jeans ci mettono una
vita e…non voglio nemmeno pensare alla faccia che farà papà!! Senza poi contare
che crederanno che io non sia capace di tenere a bada uno stupido yankee!
Aiuto…ma perché??Perché tutte a me?!
Mi batto la
testa con un palmo. Dev’essere una specie di
punizione divina.
“Kami,che ho fatto di male?”
La gente,comunque,guarda più preoccupata me che lui.
Finalmente è
uscito dall’acqua.
“BENE!”lo
aggredisco. “Ora saresti così gentile da spiegarmi perché l’hai fatto?”
“Mi andava. Tu non segui mai l’istinto?”
“Qui non si
tratta di istinto!Ora ti beccherai un malanno e…”
Mi tira a sé.
Finirò per bagnarmi anch’io!
…
…no…
…maledetto…
…mi ha
buttato in acqua…
IO LO UCCIDO!Se
non muoio prima per raffreddore!
“PREPARATI A
SOCCOMBERE!!”gli inveisco,spruzzandogli contro un po’
d’acqua. Will ride;non ho mai sentito qualcuno che
mostra gioia così…così genuinamente. Ha qualcosa di strano,questo
ragazzo. Sembra… così puro…
Inizia una
battaglia campale a base di acqua salata e di risate!
L’acqua è relativamente bassa,io sono bagnata fino
all’osso e la gente ci guarda scettica. Che vergogna!
Mi sto comportando come una bambina…E poi fa freddo!Però…
“Ma che
t’importa della gente!Ti stai divertendo,no?”mi grida
lui. Ma crede che solo perché è americano,io non
capisca quando mi parla?
“HAI
RAGIONE!”gli urlo di rimando.
“MA PER QUALE MOTIVO STIAMO URLANDO?”
Will posiziona le mani a coppa sulle sue labbra,gridando a pieni
polmoni. Rido ;è una scena troppo
buffa…I suoi capelli rossicci sono diventati piatti e gocciolanti. Chissà in
che condizioni sto io!
Prendo fiato
e gli rispondo,nonostante i pochi metri di distanza
che si sono venuti a creare.
“NON LO SO…!”
Una folata di
vento fresco mi scompiglia i capelli. Istintivamente,mi
copro le braccia con le mani,sfregandomi. Lui continua a ridacchiare.
“Forse hai
freddo,sarebbe meglio uscire,no?”
“Così è
peggio…mi ammalerei!”replico.
“Ah,certo,non ci avevo pensato.”
Pensa,lui?
Strizzo i
miei corti capelli biondi brontolando divertita“Sappi che questa me la paghi,stupido americano!”
I suoi occhi
verdi incontrano i miei per un attimo. Sembrano pieni di sensi di colpa,ma poi riesco a cogliere una luce nuova,che non ho mai
visto in nessuno dei ragazzi che conosco,nemmeno in Koichi,il
mio migliore amico…Strano…Perché?
“Andiamo…non
ho mai fatto cose di questo genere!”mi giustifico. “Buttarmi in mare senza
costume,d’inverno,per giunta…ammetterai che non è da
persone normali!”
“Chi sei tu
per dire cos’è normale e cosa no?”ribatte lui duramente. Ora capisco qual era
la luce che non ho mai visto in nessuno:accusa.
“Che cos’hai,Will?”
“Non ti capisco,ecco tutto.”
Esce
dall’acqua,e io lo seguo a ruota,nonostante tutte le
mie belle prediche precedenti.
“Come credi
di potermi capire se mi conosci da un paio d’ore o poco più?”
I suoi occhi
verdi lampeggiano di furore.
“È qui che ti
sbagli…”
Mi friziono
le braccia,infreddolita,mentre comincio a perdere il
filo del discorso. Ora si sentono i 5 gradi…
“Come?”
“Non ti
ricorda niente questa?”
Si sfila una
catenina dal collo,una semplice conchiglia bucata
infilata in un cordoncino nero.
Involontariamente
la prendo tra le dita e la sento ruvida al tatto. “Sembra un lavoretto fatto da
una bambina…”
“Una bambina
molto speciale” specifica lui,rimettendosela.
“Chi?”
“Tu.”
“Io?”esclamo
scettica. “Io che ho sempre detestato fare cose del genere?Dì un po’,ti diverti a prendermi in giro?”
Do in una
risata,bruscamente interrotta dalla sua mano che mi
attanaglia il polso.
“Non mi sto
prendendo gioco di te. Questa catenina me l’hai data tu,sette
anni fa.”
Cerco di
divincolarmi,ma è tutto inutile;inoltre parecchi si
sono fermati a guardare la scena.
Affannosamente,lo prego. “Will,lasciami! Ti dico
che non ricordo!!”
“No,non ti lascio. Io mi ricordo la promessa che ci siamo
scambiati.”
I ricordi
cominciano vagamente a riemergere dalla mia mente,confusa
dall’oblio. Io ho già incontrato Will?Quando siamo
andati in America per trovare Daisuke?
Davvero…? “Ti
giuro,sto tentando di riportare alla mente qualcosa…ma
non ci riesco…Sei sicuro che fossi io?”
Mi appiglio
all’ultima ipotesi disperata;la memoria non è mai
stata il mio forte. Finalmente mi libera il polso,mentre
il mio cuore smette di battere così velocemente. Perché…perché mi parla di questa
promessa,ora? Che cosa vuole?
Appoggia la
schiena ad un masso ,per poi passarsi stanco una mano
tra i capelli.
“Io e te ci
siamo già incontrati…anche se forse tu ora…”
“No,aspetta…qualcosa lo ricordo…Ricordo che era caldo,il sole invadeva la
spiaggia di Los Angeles…”
Piccoli
sprazzi di ricordi confusi riaffiorano tra i miei pensieri. È vero. Io Will l’ho già incontrato…tanto di quel tempo fa…sembrano passati
secoli…
“E io ero un moccioso piccolo che tentava di reggersi sulla
tavola da surf…”sorride lui.
“Avevi cinque
anni,spericolato,come pretendi che riuscissi a starci
su?!”
“Col senno di
poi,in effetti…”riflette. “Poi sono caduto in mare…”
“Ed io ho gridato come un’ossessa, ‘WILL!WILL!’…e tuo
padre ti ha recuperato sano e salvo.”
“Anche se poi io non stavo affogando…voi femmine tendete a farla sempre più
tragica!”
“Siamo solo
più prudenti…E poi ho afferrato la prima conchiglia che mi è capitata a tiro,ne ho fatto una collana…”
“E me l’hai data…Così…”
“Così ti avrei trovato.”
Ecco. Ora è
chiaro tutto…Che sciocca,come avevo fatto a
dimenticarmene?
“Così mi
avresti trovato.”
“Ma perché me ne parli ora?”
Mi siedo
vicino a lui,cercando delle risposte.
“Sai,quando mio padre mi disse che voleva tornare in Giappone…ho
pensato subito che fosse l’occasione da cogliere al volo. Volevo rivedere la
mia amica d’infanzia,volevo verificare quanto fossi
cresciuta…Se in fondo eri rimasta sempre la stessa…”
“E quel è il
verdetto?”
I suoi occhi si colorano di tristezza;io rivedo il
bambino smarrito che aveva bisogno di più autostima…lui non è cambiato…ed io?
“Tu sei
profondamente diversa. Più grande…più matura…più bella…Ma
non capisco perché ti comporti così.”
“Così come?”strabuzzo gli occhi.
“Perché vuoi adeguarti al resto? Ti osservo fin da stamattina,ti vergogni di ciò che potrebbero pensare gli altri,sei
convinta di sapere ciò che è normale e ciò che non lo è…”
“Guarda che è facile parlare per te che vieni dall’America. Se fossi nato e
vissuto a Tokyo non parleresti così.”replico . Io non
mi adeguo agli altri!Solo perché sono responsabile!
“La bambina
che conoscevo io faceva tutto ciò che le piaceva,senza
preoccuparsi nemmeno dei propri genitori.” Will alza impercettibilmente la
voce.
“Appunto,la bambina…Si cresce;mai sentito questa parola?!”
Alzo anche io
la voce,piena di rancore.
“E crescere vorrebbe dire rinunciare alla propria
personalità?”
Non ho
argomenti per replicare. È un’osservazione acuta…
“Forse…forse hai ragione…Ma
chi sei tu,che spunti così e pretendi di darmi lezioni di vita?!” gli chiedo
irata.
“Un fantasma
del tuo passato…”
La spiaggia
si è quasi svuotata;è tardo pomeriggio ormai,ed il
sole sta dicendo addio a questo emisfero,per riscaldare l’altra metà della
terra…
“Shizu” continua “ A me vai bene anche così. Ti faccio questo
discorso perché tu non abbia dei problemi in futuro…Fai sempre ciò che vuoi
fare realmente.”
Sembra un
discorso da cioccolatini,frasi sdolcinate senza senso
che servono solo a riempire le pagine di un romanzo o il testo di una canzone…e
la parte razionale di tutti,perché in fondo se ne ha bisogno…
“Cosa significa ‘a me vai bene anche così ’? Perché io dovrei
andare bene a qualcuno?”
C’è qualcosa
di fondamentale che mi sfugge nella logica del suo discorso. Lui ride,sfiora la conchiglia e mi guarda intensamente. “ Tu devi
andare bene solo a te stessa,hai ragione. Sai una
cosa…?”
“No”lo guardo annoiata. Quali altri lati di me vuol far emergere?
“Sei
migliorata in quanto a logica,rispetto a quand’eri
bambina…Ma la memoria fa ancora cilecca!”
“Will!”gli
butto un po’ di sabbia addosso. “La smetti di prendermi in giro?”
Mi risponde
al colpo,cerco di parare la polvere dorata che mi
viene in viso e gli blocco il braccio. Lui,con un
colpo preciso,immobilizza a sua volta le mie mani.
“Cosa vuoi fare?Combattere?”mi chiede,divertito. Evidentemente
pensa che non lo batterei.
“E guerra sia!”
Non ho mai
preso tanto a pugni un ragazzo. Forse non ho mai preso a pugni qualcuno,ora che ci penso. Alla fine mi ritrovo stesa sulla sabbia,con un ginocchio dolorante e i capelli totalmente
disastrati.
“Certo che non mi hai fatto nessuno sconto!” afferma il giovane losangelino,pulendosi la bocca.
“Ehi,solo perché sono una ragazza,non vuol dire che io sia
debole!”
“Era proprio
questo che volevo sentirti dire…”
“Ancora con
questo discorso?! Ascolta,sono
perfettamente contenta della mia vita,d’accordo?”
Mi volto a
guardarlo,esasperata.
“Non
intendevo dire questo,tranquilla. Ho solo detto
che…che mi ha fatto piacere vedere che in fondo…”
“Guarda che ciò che siamo non cambia mai.”
Il mio
sguardo si perde oltre il mare. Io non sono cambiata,dentro.
Sono rimasta la solita bimba chiacchierona e superficiale che ero, e che sarò sempre. Sono appena appena
più attenta ai bisogni altrui,ma sono pur sempre un
maschiaccio.
“Però sei più saggia.”ribatte lui.
“Eppure non
mi hai ancora detto in cosa consisteva la promessa.”
Ingiungo. “Dai,dimmelo!Proprio non me lo ricordo!”
“Non te lo
posso dire” sorride lui. “Al massimo far provare,ok?”
Far provare?
Ma che cosa gli ho promesso?! Ricordo che in seguito
gli avevo dato la conchiglia,e lui mi aveva detto
qualcosa…e io annuivo… Ma non so cosa. Per quanto io
mi possa lambiccare il cervello,niente,la memoria non mi è favorevole,oggi.
Mi giro verso
di lui,curiosa.
“Chiudi gli
occhi,Shizuka.”
Obbediente,eseguo l’ordine. “Ma cos…?”
Vengo interrotta dalle sue labbra che si
posano sulle mie. Un bacio…Il mio primo bacio…
E chissà se
vale la pena di passare la vita a correre,o se invece
la migliore mossa non sia di starmene immobile…e tanto l’onda arriva,arriva e
basta,non serve perderci la testa,e allora tanto vale sorridere…
Max Pezzali, “I filosofi”
Gli avevo
promesso una cosa del genere? Una cosa così importante?
La sua bocca
delicatamente si sposta,per potermi sussurrare
all’orecchio:”Promettimi che non cambierai…”
Impallidisco.
“Te lo prometto…”
“E che quando ci rivedremo…Se non saremo troppo grandi o
troppo stupidi da esserci dimenticati l’uno dell’altra…ti darò il mio primo
bacio…”
“Ti darò un bacio…”
Le lacrime mi
scendono a fiotti. Era questa…era questa la sua
promessa…la nostra promessa…
“Ma io mi ero dimenticata…” sussurro. È tutto così
maledettamente chiaro…ora che lo sa Koichi gli verrà un infarto!
“Ciò conferma che sei stupida!” afferma serio lui.
“Ah,io?Senti che parla!”
Mi scompiglia
i capelli gentilmente,per poi starnutire
rumorosamente.
“Forse è
meglio se torniamo a casa,Will. Ci prenderemo un
malanno!”
Mi scocca
un’occhiataccia.
“Non è essere
pesanti,questo!! È…preoccuparsi!”
“Stavo
scherzando,Shiz…Etcì!”
Gli prendo
timidamente una mano,per trascinarlo subito a casa.
Non m’importa se mi vedrà qualcuno…ora so che cosa mi mancava…
“Will”
“Ehi”
“Grazie…”
Mi guarda con
un’aria interrogativa.
“Per il tuo
regalo di Natale!”
Ha capito che
alludo al bacio ed arrossisce vistosamente.
“Adesso non
ti dimenticherai più di noi?”
Scuoto la
testa,prima di stringerlo. Siamo bagnati come pulcini…
“Will…”
“Promettimi che almeno qualche volta mi verrai a trovare. Noi siamo più che
amici…”
“Ti verrò a
trovare,questo sì…Ora noi siamo…forse…qualcosa di più
che semplici amici…Ma andiamo!”
“Altrimenti chi la sente mamma!Ehi…Guarda,Shizuka…”
Cosa? Alzo la testa,il
mio sorriso si illumina di gioia.
“NEVICA!”
Il futuro è
un libro ancora da scrivere,di che cosa parli e per quante pagine a nessuno è dato
saperlo,però vorrei che questo foglio bianco raccontasse di noi…
Max Pezzali, “Presente”
-Kaze-Sento che
stasera nevicherà. Almeno,questa è la mia
impressione,guardando le nuvole di stamani.
“Takaishi,sempre perso nel tuo mondo?”
Che cosa vuole ora il prof?
Mi volto
annoiato. “Stavo ripetendo fisica,sa,gli stati di
aggregazione della materia…interessante vedere come le nuvole siano in realtà
acqua,non le pare?”
“Mi pare che tu invece non abbia capito che ora è l’ora di storia!Cosa possono
avere a che fare le nuvole con lo shogunato Ashikaga,o più in generale,con la storia?”
Le vene sulla
tempia di Asaki pulsano
pericolosamente. So che forse sarebbe meglio stare zitto,ma
è più forte di me…dopotutto non stavo facendo nulla di male.
“Lei sa
meglio di me che a volte sono state le condizioni climatiche a determinare
carestie;non è vero? E le carestie hanno procurato
malcontento,e il malcontento ha spodestato re e
reggenti…E noi in fondo cosa studiamo,se non le continue guerre per il
potere?Forse ha ragione la signorina Kotobu,quando
dice che vorrebbe da lei maggior interesse ai collegamenti tra le varie
discipline, o no?”
Si levano
risatine;tutti in classe sanno che lui e la signorina Kotobu,l’insegnante di scienze,sono ai ferri corti da
quando si sono conosciuti!Eppure io sono convinto che al vecchio Asaki la signorina non passi indifferente…
“Cosa ne sai
tu dei rapporti tra discipline?! E
che cosa c’entra la signorina! Se tu non fossi così brillante negli studi ti sbatterei immediatamente fuori!”
Alzo un
sopracciglio…Io adoro farlo arrabbiare. Ma forse non
dovrei utilizzare troppo l’arroganza. Però è talmente divertente!
“Dovevo
giusto andare in bagno. Posso,professore?”
“Vai,vai!Torna il più tardi possibile!”
“Con molto
piacere”sussurro,in modo che solo Hayate
possa sentire. Quello stupido trattiene a stento un risolino,mentre
io esco un attimo a prendere una boccata d’aria.
Odio il fatto
di essere ancora in quinta elementare. Sono ancora
piccolo…se poi penso che quella fortunata di mia sorella Shizuka l’anno
prossimo va alle medie!
“Kaze!”
L’unica
persona che sa rendere il mio nome,così poco adatto a
me,(7)dolce…
“Ran…”
Mi giro
lentamente. Oggi ha un’aria più fragile del solito…
Si avvicina
cauta,attenta a non cadere,perché sta pulendo gli
occhiali appannati dal freddo. Sfregandoli furiosamente sulla maglietta,è ormai vicino a me.
“Certo che
potresti anche non pulirli mentre cammini,se non vuoi
sbattere contro le persone!”
“Bè,tu sparisci subito…è un tale
onore trovarti che non posso rischiare di perdere tempo per queste stupidi
lenti!”
Li inforca,finalmente mettendo a fuoco il mio viso e le mie orecchie
che in barba alla temperatura esterna stanno bollendo.
“Non avrai mica la febbre?Sei strano!”
Mi poggia una
mano sulla fronte,sollecita. Così sì che mi squaglio!
“Pare di no . Hai una tempra forte!”ride.
Poi Asaki si lamenta se io le sue lezioni non le seguo. A volte
credo che alcuni professori abbiano perso proprio il senso e la cognizione
della propria giovinezza;possibile che nessuno capisca
quanto io pensi a lei ogni volta,che le mie poesie sono ispirate solo da
lei,che se guardavo le nuvole non era perché mi interessasse davvero lo stato
aeriforme?
“Le tua mani sono gelide,Ran. Sicura… stai bene,vero?”
Dai,non si è sentita la nota di tensione e angoscia,vero?
“Sì,certo!Tranquillo,oramai sono sana come un pesce!”
Mi sorride,
eterea.
“Quanto
vorrei che fosse vero…”
mormoro. Le prendo il capo tra le mani,per
stringerla a me.
“Kaze…Sono
forte…Ed ho tante persone che si preoccupano per me…In primis i miei e Rei…Non
preoccuparti anche tu,non ne vale la pena!”
“Sì,certo,ed io cosa farei,allora?”
Ran ha sempre
avuto dei problemi,fin da piccola,di salute…Una volta
mi ha fatto davvero preoccupare,e le avevano diagnosticato un male che lei non
aveva…è per questo che nutro un odio scriteriato contro gli ospedali…ho una
fobia dei camici bianchi,ma soprattutto degli aghi…
Sfioro il braccio
di Ran,se solo penso a quante volte è stato martoriato
dalle flebo…
“Tu sei un
mio amico,e in quanto tale mi devi far divertire,non
angosciare!Kaze,hai undici anni,mica sessanta!”
“Sono una
persona riflessiva .E mi preoccupo per te. ”parto sulle difensive.
“Fin
troppo!Ora torno in classe,altrimenti matematica
diventa davvero una serie di geroglifici di oscura interpretazione!Mi
raccomando,amico mio!”si allontana,strizzandomi l’occhio.
Abbozzo un
sorriso ed accenno un saluto.
Amico mio.
È proprio questo
che non accetto.
Amicizia. Solo amicizia.
Eppure lo so
che dovrei già ringraziare il cielo per avermi offerto questa possibilità…ma,già,in amore gli obiettivi sono sempre
nuovi…e quello che qualche giorno prima ti era sembrata una conquista,ora è già
stato dato per scontato…
Possibile che
tu sia così cieca,Ran?
Intendo in
senso figurato,che tu poi sia miope è tutta un’altra
faccenda!
Perché ti
ostini a fingere,quando i miei sentimenti sono così
palesi?
La campanella
di fine interrompe i miei pensieri.
Sarà meglio
tornare subito a casa,quell’esagitata
di Shizuka sicuramente mi starà aspettando!
“Ehi,KAze,certo che anche oggi tu e Asa-san
avete dato spettacolo!”
“Io non do
spettacolo,Hayate…è lui
che…Buone vacanze,professoressa!”mi affretto a concludere,vedendo la signorina Kotobu davanti a me.
La sua
espressione è indecifrabile. “Anche a voi,ragazzi…Takaishi…”
“Mi dica,prof.” Cosa vorrà adesso?Devo tornare a casa,ne ho abbastanza di questa scuola!Anche se è qui che ogni
giorno incontro Ran…
“Cerca di non
far disperare troppo Sasuke,mi
raccomando!”
Sorride e se
ne va,con passo leggero. È un mistero come riesca a portare tutti quei registri,e come faccia a
sorridere pur essendo molto amica di Asaki.
“Ooooh…l’ha chiamato Sasuke…qui
gatta ci cova,non è vero,Kaze?”
“In effetti,è l’unica persona che riesce a chiamare Asaki
Sasuke…mah!”
Il mio
disgusto è tale che il mio migliore amico scoppia a
ridere.
“Proprio non
lo sopporti?”
“Questione di
sopportazione reciproca e civile.”
Usciamo
dall’opprimente edificio.
“Buone
vacanze,Kaze!!”
Un coro di
ragazzine mi saluta e mi augura buone feste. Ma chi le ha mai viste?! Odio la loro frivolezza…
“Certo che la
vita è ingiusta!Chi tutto,chi niente!”
“Haya,non è il caso di scherzare…”
Una di queste,con le trecce, mi ferma. “Potrei rubarti due minuti del tuo
preziosissimo tempo?”
Scruto il
cortile della scuola;mia sorella non si vede.
Posso
concederle un po’ di tempo. Haya capisce l’antifona e
se ne va, accennando un gesto di saluto e ammiccando. Stupido!!
“Certo. Ma
chi sei?Non mi pare di averti mai vista!”
Ok,forse sono stato un po’ brusco. La ragazza sembra aver ricevuto un
pugno nello stomaco,ma la sua espressione non tradisce
nulla.
“Mi chiamo Kagura,sono nella sezione E…Se ti ricordi,abbiamo aderito a quel
progetto natalizio di poesie insieme…”
Oh no. Cavoli…
Avevo indetto,grazie al mio professore di lettere,una sorta di spazio per
le poesie in un progetto natalizio che prevedeva un open-day
a scuola…Mi ricordo di questa ragazza…farà la quinta elementare anche lei,o forse
è più piccola… Ad ogni modo,aveva portato le sue poesie,carine,certo,ma senza
nessuna pretesa…Solo che,visto che si buttava giù in continuazione,l’ho un po’
incoraggiata…Non si sarà montata la testa?
“S-sicuro…Ma ora…?”
Perché torna ora nella mia vita?
Ok,d’accordo,abbiamo fatto
qualcosa insieme,ma niente di che!
“Volevo dirti
che…che tu mi piaci!Da più di un anno,osservo ogni tua
mossa,partecipo a qualunque cosa vi sia anche tu…So tutto di te!”
Oddio.
Mi ci mancava
solo questa.
Mi tiro i
capelli indietro,nervosamente. Quasi inconsciamente,mi giro e vedo Ran. Come fare a rifiutare questa ragazza
con il maggior tatto possibile e raggiungere Ran prima che Shizuka mi trascini a casa?
Pensa,pensa,pensa. (8)
“Non vorrei
essere scortese,però…ecco…ti consiglierei di essere
realista…Insomma…io non ho dubbi che tu sia una brava ragazza,ma ritengo che
siamo troppo diversi…Io nemmeno ti conosco,capisci?”
L’ho detto
con tenerezza,spero.
Ma niente mitiga un cuore spezzato.
Avverto nei
suoi occhi la delusione cocente che si riversa in calde lacrime;poi un barlume di lucidità le fa dire :”Certo,lo sapevo…Ma
sai…So che sei innamorato…E sapevo bene di non avere speranze…Ma te lo volevo
dire lo stesso…Come si dice? Non si rifiuta una preghiera ad un innamorato…Ma non avrò rimpianti…Grazie di tutto quello che
mi hai fatto provare,Kaze-kun…Grazie di cuore…”
Tutti mi
dicevano vedrai,è successo a tutti però poi
Ti alzi un
giorno e non ci pensi più…
La scorderai,ti scorderai di lei…
Solo che non
va proprio così,ore spese a guardare gli ultimi attimi
in cui tu eri qui con me
Dove ho sbagliato, e perché?
Ma poi mi son risposto che non ho nessun rimpianto,nessun
rimorso
[…]
Come dicon tutti,il tempo è l’unica
cura possibile
Solo
l’orgoglio ci mette un po’,un po’ di più per ritirarsi
su
Però mi ha
aiutato a chiedermi se era giusto essere trattato
così…
Max Pezzali,”Nessun rimpianto”
Non crede
nemmeno lei alle sue parole. Kagura…mi dispiace…vorrei
dirle.
Ma forse è
meglio così…Non volevo farla soffrire,lo giuro,ma ho
le mie belle gatte da pelare già con Ran. Che intanto è
scomparsa.
Sospiro.
Dovevo assolutamente parlare con quella ragazza…se non avessi sistemato tutto
subito,le cose sarebbero andate di male in peggio.
Quanto fa
male rifiutare qualcuno…di solito,dicono sia peggio
essere rifiutati…ma rifiutare qualcuno ti fa sentire il più grande verme sulla
faccia della terra…
Eccola,Ran. Improvvisamente dimentico tutto.
Ha una faccia
che non mi piace. È pallida,ma non faccio in tempo a
raggiungerla che lei è già salita in macchina della signora Miyako.
“Forza,fratellini,vogliamo forse sprecare il primo giorno di
libertà contemplando questo edificio fatiscente??Su,su!”
La voce
allegra della mia cara sorellina Shizuka mi strappa dalle riflessioni. Intanto
si avvicina il mio caro fratellino minore,Nagi,in
dolce compagnia.
Ma quant’è precoce?!
Gli faccio il
solletico,mentre lui guarda terrorizzato Shizuka che
saluta Tomoko.
“Shizu,può venire anche lei a casa con noi?Dice che vuole
conoscere papà!”
Ah,ecco. Oggi siamo in vena di spezzare cuori,io e papà. Che brutto mestiere.
Stranamente
Shizuka acconsente abbastanza in fretta,forse quella
bambina l’ha conquistata.
“Come ti
chiami,piccolina?”le chiede gentile.
“Piccolina a
chi? Ho otto anni!”
Se aveva
conquistato la fiducia di mia sorella,ora se l’è
giocata. Mia sorella alza impercettibilmente un sopracciglio,e
la bambina sciorina la sua identità.
“ Il mio nome
è Haruka Hanamachi!”
Finalmente!
Infastidito da tutto quel teatrino,chiedo di poter
tornare subito a casa. Mi da fastidio aspettare.
“ ‘Giorno…”
bofonchio,entrando in casa. C’è una lettera sul tavolo…di chi sarà?
Nagi si avvicina al tavolo,e
chiede,come un ingordo:“È qualcosa da mangiare?”
“Certo che
somigli a tuo zio ogni giorno di più!Ed anche a Daisuke…”
E’ appena
arrivata mamma,. Io adoro mia madre Hikari;forse mi somiglia più di tutti.
Perché siamo entrambi perennemente sospesi tra sospiri e
sorrisi…tra tristezza e gioia…Lei sorride di più,per via di papà… ma era molto
malinconica,da piccola…Un po’ come me…
Shizuka,invece,somiglia a mio padre,scrittore ottimista;sempre col
sorriso sulle labbra,qualunque cosa succeda. Non riesco spesso a capire quello
che prova…a volte,è più ineffabile di mia madre…
“Chi è
Daisuke,mamma?Mi pare di averlo già sentito
nominare!”chiede la mia sorellina,ingozzandosi di biscotti.
“Colui che ha mandato quella lettera. Tranquillo,Kaze,non contiene nessuna bomba atomica!
Oh,vedo che abbiamo ospiti!” dice mio padre Takeru.
Ma chi ha mai
detto che era un pacco bomba?! Perché
tendono tutti a pensare sempre che io veda le cose più negative?
Haruka
osserva impaurita mio padre. Eh,sì,anni di basket non
sono mica serviti a niente! È decisamente più alto
della media.
“Già,è vero…Nagi,chi è questa bella signorina?”interviene mamma.
“Papà!!”si avvicina Nagi con una faccia tosta impressionante.
“Sei riuscito a ripescare il mio pallone tra i rampicanti della signora Touji??”
“Sì,solo perché è Natale ed anche lei è più buona…ma tu
promettimi che d’ora in poi starai più attento!”
“Dicevi…questo Daisuke ci ha indirizzato tale
missiva…e che cosa vorrebbe?”insisto. Non che non mi interessi
della povera signora Touji,vedova da anni,però…
I miei si
scambiano uno sguardo d’intesa,e mia madre annuncia:
“Dice che verrà a trovarci al più presto,assieme alla sua famiglia!Non siete
contenti?”
Papà trae
sospiri. Potrei giurare che non è molto contento. Tuttavia…il nome Daisuke,pur non sovvenendomi,non mi è nuovo!
“Ne parliamo
dopo,ora è pronto!Filate a lavarvi le mani…e
Nagi,staccati da quei biscotti,ti rovinerai l’appetito!”ordina mamma. “Tu fai
pure come se fossi a casa tua,Haruka!”
“G-grazie…” Haruka,ligia,corre in
bagno.
“Qui dentro
mai nessuno scatta così!”nota mia sorella,ridendo.
“Guarda che
l’ordine vale anche per te,signorina!Solo perché sei
quasi alle medie,non significa che tu possa esentarti dalle regole!E ricorda
che devi ancora affrontare gli esami…”
“Hikari,non rovinarle il primo giorno di vacanze !” afferma mio padre.
Siamo solo
una famiglia di matti.
“Ovvio che ti sembra di aver già sentito
nominare Daisuke,Shizuka”esplica mio padre a tavola
“perché Dai è stato,come noi,un digiprescelto. Strano
che non te ne ricordassi,Kaze!”
Sento tutti
gli occhi puntati su di me…con tutti i casini che ho per la testa,andrei davvero a almanaccarmi il cervello per un loro vecchio amico?
“Mah,probabilmente sarà trascorso troppo tempo.Ad ogni modo,quando dovrebbe
venire?”
Sicuramente
mia sorella avrà capito qualcosa. Chiamatelo sesto senso femminile,ma lei riesce a capire sempre tutto…Interessante notare
come alcune donne siano perfette a dare consigli e poi siano dei disastri in
amore!
“Bè…Daisuke non è mai stato molto affidabile…” Mamma sorride
nervosa,mentre papà spiega che in realtà avrebbe già
dovuto arrivare.
“E perché non ce l’avete
detto prima?”chiede Nagi.
Quel bambino
ha un’ingenuità e una sfrontatezza che vorrei avere io!
Haruka,intanto,sembra
seduto su un rovo di spine
“Haru-chan,cos’hai?”le chiede inquieto
il mio fratellino minore. È…preoccupato? Nagi?!
Nulla,pensavo al freddo…forse quei…niente,niente.”
Mio padre domanda
curioso: “Quei…cosa?”
Haruka è
indecisa tra il rivelare tutto al suo idolo o essere fedele al suo amico. “Niente,sul serio!!”
Grazie al
cielo esiste ancora la lealtà.
“Tranquilla,questo non è un tribunale!”
Povera mamma…non solo ha
combattuto con quella Marion per avere papà…
Ci mancavano
solo le bambine!
Aspetta un attimo…ma Marion ora non è…?
Improvvisamente,un rumore.
“Certo che
state perdendo colpi,vecchi miei. Se
avete persino lasciato la porta aperta…”
Avevo visto
giusto.
Marion è la
moglie di Daisuke.
A cui mamma
ha spezzato il cuore.
“E voi siete sempre i soliti!Daisuke …che
piacere rivederti!”esclama mamma,felice.
Giorni di
lacrime e disperazione sembrano essere stati portati
via dal vento,in un soffio…Quant’è labile il rancore…
“Si chiamano Marion e Will,se
non ricordi.” Rammento a mia sorella,che fissa Daisuke
con moglie e figlio vacua.
“I am Will,however.”(3)
L’americano
ha voglia di conoscenza.
Solo che si è rivolto alla persona sbagliata…mia sorella.
“Hi…I-I’m Haruka!And they are
my little brothers,Kaze and Nagi.”(4)
“Nice to meet you.” Fate parlare
me,per carità, altrimenti rischiamo un caso
diplomatico!
Nagi ,intanto,che capisce solo quel che vuole capire,ci propone:
“Che ne dite se facciamo una partita?Così siamo pari!Io e Kaze contro Shizu e
Will…Come diavolo si dice?”
“ E io?!” reclama la riccioluta Haruka.
“Tu sei una femmina!”replica schifato il piccolo di questa casa.
“E allora??Tua sorella che cos’è?”
“Che c’entra!Lei è
grande…e poi se non la faccio giocare se la prende e non mi aiuta a fare i
compiti!”
Certo…Shizuka le fa i compiti…Traduco,prima di morire dalle risate:
“What about playing football?Me and my brother vs.
you and Shizuka!”(5)
Will ride.
“Guardate che il giapponese lo capisco!Non sforzatevi troppo!Comunque…ok!”
Bene. Me lo
poteva anche dire prima,ad ogni modo.
Mia sorella è
un disastro a giocare. Decisamente.
Will,nonostante sia abbastanza dotato,ha dovuto soccombere alla
forza del sottoscritto,nonché del mitico Nagi Takaishi. Tutto questo mentre
Haruka faceva il tifo imbronciata.
Sono stanco.
E poi voglio lasciare un po’ le due coppiette da sole…Haruka come minimo
spappolerà Nagi,ed è uno spettacolo a cui sinceramente
non voglio assistere;invece Will guarda in modo strano la mia sorellona…Non
vorrei che…
Anche se
fosse,non sarebbero affari miei.
“Ehi,sorellina,io vado a trovare Ran,oggi era
strana,all’uscita!” comunico,scrollandomi un po’ di sabbia di dosso. Sono
sporco e sudato,e certo non farei bella figura,ma temo
che poi diventi troppo tardi…e ho voglia di vederla.
Ho interrotto
qualcosa tra lei e Will,credo,vista la faccia
assassina di Shizu.
“Come mai?Non
sta ancora bene?”
“Non lo so. Sono un po’ preoccupato…”
Ho qualcosa
sul viso?
Perché mi guardano in quel
modo?
Arrossisco
involontariamente. Sono un libro aperto.
Perché mi guardate così?”
“Nieeeeeeeente…”minimizza Nagi.
Non ho voglia
di stare a sentire le loro motivazioni;inoltre,potrei
rivelare verità pericolose.
Tutti in
coppia. Tranne me.
È lo squallido bilancio di una passeggiata per il centro,dove
splendide coppiette si tengono teneramente per mano.
Uffa. Casa
Ichijouji è ancora lontana.
La mia
attenzione viene attratta da un negozio di
oggettistica. Ed ora che ci penso,io non ho nemmeno
comprato qualcosa per Ran.
Giro un po’
il negozio,e dopo quello un altro,ed altri ancora. Ma niente. Non c’è nulla di così speciale…
Vedo un
gruppo di ragazzine. Ma si muovono perennemente in branco?!
(9)
Riconosco
anche Kagura. Che viso triste che ha…
Sento una
fitta al cuore. Vorrei parlarle ancora,ma so che ogni
mia parola potrebbe ferirla ancora di più. Kagura si stacca dal gruppo,e prosegue dritto,proprio come me.
“Sempai…?”(10)
Si è girata,sentendosi osservata. Ha tra le mani un quaderno bianco,e i suoi sospiri fievoli si condensano in sbuffi di fumo.
“Ciao,Kagura.”
“Ti sei
ricordata il mio nome.”sorride .
È ancora
troppo presto perché mi odi profondamente.
“Sì.”sussurro. “Sarebbe stato scortese da
parte mia paragonarti a tutte le altre.”
Oh no. Mossa falsa.
Il suo viso
si colora di una leggera sfumatura rosata,mentre
disincantata afferma: “Sei gentile,Takaishi…”
Non mi ha chiamato Kaze.
“…Ma capisco
bene un rifiuto,quando lo ricevo.”conclude sprezzante.
“Ciò non vuol dire che non dobbiamo parlarci mai più. Potremmo sempre fondare
un circolo di poesia a scuola e…”
Nel frattempo,abbiamo cominciato a fare la strada insieme. Pare debba venire con me.
“ A proposito,perché hai scelto proprio questa mattina per confessarmi i
tuoi sentimenti?”
“Pensavo che
a Natale si è tutti più buoni;poi,c’è un’atmosfera
fatata,non trovi?
Sempai” continua “Lo
vedi questo quaderno?”
Annuisco,non capendo dove voglia andare a parare.
“Sono poesie
su di te.”
Non so se essere felice o triste. Forse sono lusingato,certo,ma
profondamente contrito. Fino a poco fa…io nemmeno sapevo
dell’esistenza di questa ragazza…ed avevo occhi solo per Ran…ho ancora occhi
solo per Ran.
“Stamattina,quando sono tornata a casa…Volevo bruciarlo.”
La durezza di quest’affermazione mi colpisce in modo
brutale.
“Ma poi ho
pensato che sarebbe stato come bruciare un pezzo della mia vita…Ho riletto quando un tuo solo saluto mi ha fatto sorridere per
più giorni,ho rivisto le mie emozioni nell’accorgermi che ormai per me eri più
di un qualunque ragazzo carino…Tutte illusioni…Ma non voglio dartene colpa…Chi
avrebbe colpa in amore?”
Non me la
sento di fermarla. Questi stessi sentimenti…sono identici ai miei per Ran.
Kagura mi
guarda con occhi tristi. “Non voglio rinnegare niente…Non
avrebbe senso. Ti ringrazio di tutto ciò che mi hai fatto provare.”
Tira su col naso. Non credo sia dovuto al semplice
freddo.
“Come fai a
ringraziarmi se ti ho fatto soffrire?”
Dicono che
gli occhi siano lo specchio dell’anima;se è così,lei è
lacerata.
“Avrei
sofferto molto di più se tu mi avessi illuso. Io già
lo sapevo…Kaze…so benissimo che il tuo cuore batte per qualcun altro…e sapevo
che io e te non avremmo avuto futuro,se non nei miei
sogni più rosei!Perciò,più ero felice grazie a te,più soffrivo dopo…Brutta
bestia,l’amore non corrisposto…”
Eh,già.
“Mi
dispiace.”
È tutto
quello che riesco a dire. La stringo in un abbraccio;le accarezzo i capelli.
“Consideralo
il mio regalo di Natale,Kagura.”
“Grazie…”
Un sussurro
soffocato le esce a malapena,per poi essere
rimpiazzato da singhiozzi via via più forti.
Sfogati,ti prego, e forse anche io troverò un po’ di pace.
Dopo un po’,si calma. Ha pianto tutte le sue lacrime.
“Non ne
valeva la pena per me,Kagura…”
Sorride tra
le lacrime. Ci vorrà tempo perché questa ferita si rimargini,ma
io ho fatto tutto quel che era in mio potere. Ora tocca all’oblio…
“Sì,invece,e comunque non sarai la mia ultima delusione;in
fondo si parla sempre di uomini…Non finirò mai di ringraziarti…Mi ero sbagliata
su di te!Ma ora io sono arrivata a destinazione…dovevo dare una cosa ad una mia
amica…tu?”
Siamo di
fronte a casa Ichijouji.
Sono agitato,un pensiero mi irrompe nella testa.
“In che
classe vai,scusami?”
“4° E. Sì,conosco Ran,se è questo che vuoi sapere,visto che siamo
compagne di banco.”ha già capito cosa volessi dire.
Troppe
rivelazioni in un giorno solo. Ecco perché il suo viso era familiare già da
molto tempo…!
Mi do del
cretino,riavviandomi i capelli. “Tu...tu hai visto
come guardo Ran?”
Il suo sguardo
si volta,fermo nei ricordi. Una lacrima fuggitiva e
capricciosa le scorre solitaria lungo la guancia.
“Proprio per
quello sguardo affettuoso,hai cominciato a piacermi.
Speravo che un giorno avresti guardato me così…Sei
innamorato di una mia compagna di classe…Ma nonostante tutto…non posso odiare
Ran,non c’entra.”
Stupido stupido stupido.
“Ehi,calmati! Guarda che solo lei non lo sa!”
“C’è poco da
scherzare!”
Perché sono così nervoso?
“Va bene,forse è meglio se torno domani da Ran…devi parlarle tu,ora.
Ci vediamo,Kaze.”
Rimango solo
come un deficiente.
Forse perché sono un deficiente.
Togliamo
anche il forse.
Vuoti di
memoria,non c’è posto per tenere insieme tutte le
puntate di una storia…
Piccolissimo
particolare,ti ho perduto senza cattiveria…
[…]
Togli la
ragione,lasciami sognare,lasciami sognare in pace…
[…]
Sono una nuvola,tra poco pioverà e non c’è niente che mi sposti,o vento che mi
sposterà…
Potrei ma non voglio
fidarmi di te…Io non ti conosco e in fondo non c’è in quello che dici qualcosa che
pensi,sei solo la copia di mille riassunti…
Samuele Bersani,”Giudizi
Universali”
“Sai,Ran,che ho conosciuto la tua compagna di banco stamattina?”
Sono a casa Ichijouji,e Ran mi ha gentilmente offerto un po’ di tè caldo. Sono
indeciso se svelarle tutto;non so se sarebbe
irrispettoso nei confronti di Kagura.
“Hai
conosciuto Kagura?”domanda scettica.
“Sì,proprio oggi…”
Sorseggio la
bevanda ambrata,scrutato dagli occhi vigili di Ran.
“Ah,sì?All’uscita?”
Faccio un
cenno affermativo con la testa.
Ran si ferma
a riflettere. “Strano che non vi abbia visti…”
“Bè,c’era tua madre in
macchina e…Anzi,proprio per questo sono venuto a trovarti…”
“Non è la
prima volta che mia madre mi viene a prendere in macchina…”sorride incerta.
Che figura! “Certo!Intendevo…ti ho vista un po’ pallida e mi sono preoccupato…”
“Uffa,Kaze,ma come te lo devo dire?Ero solo stanca!”
Una reazione
un po’ esagerata,a mio parere.
“Lo so…”
“E come mai vi siete conosciuti?”
Continua
instancabile a sondare il terreno. Qualcosa non le quadra,è
evidente;tuttavia dubito che Kagura le abbia detto dei suoi sentimenti verso di
me. Decido di vuotare completamente il sacco;lei capirà.
“È stata lei
a chiamarmi. Mi ha detto che…”
“Bè,però,già vi siete conosciuti al
progetto di beneficenza!”
“Ah,sì,ma fammi continuare…”
Il suo sguardo investigatore mi trapassa,come se cercasse di capire cose che
non voglio rivelare. Ho sempre paura che abbia capito tutto, ogni qualvolta mi
guarda così.
“Mi ha
confessato una cosa importante,Ran. Non so fino a che
punto voi siate amiche,né mi è dato saperlo,ma non
credo che tu sappia questo…”
“Se non me lo dici,è difficile che io ti smentisca o ti dia ragione.”
“Mi ha svelato di essere innamorata di me.” Riferisco,tutto
d’un fiato.
La reazione
di Ran è strana.
“Effettivamente
non lo sapevo…E tu come hai reagito?”
Non c’è
traccia di gelosia.
Demoralizzato,
vado avanti: “L’ho rifiutata,ma in modo molto
gentile,credimi. E poi l’ho incontrata ancora questo pomeriggio e…”
“Non è stato molto cortese da parte tua.”
“Meglio che mentire ad altri e a se stessi,Ran.”
“Non ti piace
proprio?”
“Non è questo…Ran…”
Le cose
stanno prendendo una brutta piega. Ma è Natale. Non
posso continuare con questo groppo in gola e questo
peso sullo stomaco.
“Le ho detto questo perché nel mio cuore c’è già qualcun altro…”
Se io avessi le parole
Le potessi immaginare
Fosse facile spiegare
Si riuscissero a suonare
Se potessi raccontare
Se sapessi come fare
Se sapessi cosa dire
Allora ti
scriverei una canzone d’amore…
Per farmi
ricordare
Una canzone
d’amore
Per farti
addormentare
Che faccia
uscire il calore che non ti so spiegare
Una canzone
d’amore solo per te
Max Pezzali, “Una canzone d’amore”
Le afferro
una mano,le tolgo delicatamente gli occhiali e faccio
per baciarla.
Le sue dita
si poggiano sulle mie labbra.
“Che cos’hai intenzione di fare?”
“Questo.”
Sigillo le
sue parole con un bacio. Rompo il legame subito dopo.
Erano secoli
che volevo farlo…La guardo quasi implorante,mentre
lei,incredula,si passa un dito sulle labbra.
Sciaff.
Un sonoro
schiaffo mi lascia un vistoso segno sulla guancia.
Mi massaggio tentennante.
“Perché l’hai
fatto?! STUPIDO!”
I suoi occhi
fiammeggiano d’ira.
“Ran…”
Che cosa ho combinato…
No,Kaze. Tu lo volevi,e non puoi
pentirti di ciò che volevi. Credo.
“Prima
rifiuti una delle mie migliori amiche,facendola
soffrire…E poi…fai questo!Ma chi ti credi di essere?Pensi che tutte siano innamorate
di te,al punto da cadere ai tuoi piedi?”
“Certo che no,io…”
“Allora eri tu quello stupido cui moriva dietro Kagura…e lei non me l’ha mai
voluto dire…perché eri tu…”
Continua
nella sua incoerente filippica ;nondimeno,ha una
lucidità impressionante. Non ho mai sentito Ran alzare la voce,pur conoscendola da anni.
“Kagura aveva capito tutto.” Rispondo pacatamente alle accuse. Non voglio
essere condannato per i miei sentimenti. “E non voleva dirtelo perché…io sono
innamorato di te…”
Ran ride;è un suono così cristallino che per un attimo
dimentico tutti i miei timori.
Mi sta
sorprendendo. Pulisce gli occhiali,senza riuscire a
celare un sorriso evidente.
“Kaze…in due
a stento raggiungiamo la maggiore età…sei davvero sicuro che sappiamo cosa
voglia dire amare?”
“Ma…Ran,io quando sto con te…”
Mi prende le mani,e sussurra: “Tu per me sei un caro amico,forse il più caro di
tutti…Ma sei solo un amico,capisci?Ecco perché non posso sopportare il tuo
gesto…
Adesso,a soli 11 anni,per di più da compiere ancora,non me la
sento di prometterti la luna…Io ci tengo moltissimo a te;magari questo
sentimento un giorno diventerà amore,ma…Aspettiamo…E forse tutto sarà chiaro…forse
ci saranno altre persone…Non possiamo dirlo.”
Il mio cuore è uscito distrutto da questo scontro. Non ci saranno altre persone,stupida! E come faccio io ad
aspettare? Fra qualche anno le mie certezze potranno crollare,ma
io ora sono certo dei miei
sentimenti. Ora,non domani…E non ci hanno forse
insegnato a cogliere l’attimo?
Tuttavia,probabilmente ha ragione. Non conosco l’amore…potrei
sbagliarmi di grosso…E non ho forza per controbattere,le
sue parole mi hanno annichilito.
“Io sono
sicuro di quello che provo,Ran…”
“Avere certezze nella vita è qualcosa di prezioso. Ma
non ti precludere nulla”
Sembra una
filosofa,per come ragiona. È molto più matura di me.
“Dubito che
il tempo mi farà cambiare idea…Facciamo finta che non
sia successo nulla…”tento di contrattare io.
“No. Non possiamo cancellare. Ma possiamo trascurare,almeno
per ora…Ti voglio bene,Kaze.”
Mi abbraccia,ed io solo ora capisco cosa deve aver provato Kagura quando
l’ho abbracciata…Un senso di frustrazione…Rabbia…Ma anche sollievo…E speranza
che un giorno tutto possa risolversi…
Questo
significa aspettare il momento opportuno? Rinunciare all’immediato per
un’eventuale apoteosi futura? Che quel momento arrivi presto…perché ora come
ora soffro troppo… Stringo ancora più forte l’oggetto del mio amore;nel frattempo,lacrime vorrebbero uscire prepotenti,ma io le
ricaccio indietro. Non voglio che mi veda piangere per lei…
Ran…io e
te…non siamo destinati ad essere qualcosa di
più,forse?
Spezza
l’abbraccio,per accarezzarmi una guancia. “Non mi
odiare,Kaze…”
“Non potrei.”sussurro . Quant’è brutto desiderare di
detestare qualcuno,per poi scoprire che questo è
inattuabile…
“Ehi,ragazzi!”
“Mamma!”fa
imbarazzata Ran. “Quante volte ti ho detto che devi bussare?!”
“Suvvia,guardate fuori!”
“Buonasera,signor Ichijouji!”saluto cordialmente.
La signora
Miyako e il signor Ken ci guardano sorridenti,come se
avessero capito di noi molte cose di cui noi ignoriamo l’esistenza. Odio questo
modo di fare degli adulti!
“Guarda,Kaze…”
Mi volto
verso la finestra. In fin dei conti,questa mattina
avevo quasi predetto giusto.
“Nevica…”
Un’altra te
dove la trovo io…
Un’altra te sorprenda me
Un’altra te
un guaio simile ,chissà se c’è
Un’altra te con
gli stessi tuoi discorsi
Quelle tue
espressioni che in un altro viso cogliere non so
Quegli
sguardi sempre attenti ai miei spostamenti
Quando dal tuo spazio me ne
uscivo un po’
Con la stessa
fantasia
La capacità
di tenere i ritmi indiavolati degli umori miei
Un’altra come
te
Ma nemmeno se la invento
c’è
Mi sembra
chiaro che sono ancora impantanato con te
Ed è sempre
più evidente… Eros Ramazzotti,”Un’altra
te”
-Nagi-“Nagi
Takaishi!Dove diavolo ti sei cacciato?!”
Uff. Quand’è che la smette di gridare?
“TAKAISHI!”
“Sono qui,prof,mi sto allacciando una scarpa!Torno subito in classe!”
“E sia,ma fa presto!”sbuffa Kodaji. La professoressa Kodaji è la
donna più brutta
di questo mondo,ne sono sicuro…Come si fa ad avere i capelli così unti…per non
parlare delle striature candide nella sua “folta”chioma…i cosiddetti colpi di
luna!(11) Storco il naso,pensando che male ho fatto io per meritarmi una tale
prof di educazione fisica! Non è nemmeno agile,con
quel corpo da nano malefico che si ritrova…Che seccatura…
Mi riavvio i lacci della scarpa
sinistra. In realtà era tutta una scusa.
“State bene,micetti?”
Sposto dei rami sapientemente
orchestrati in modo da nascondere una piccola cavità,dietro
ad un cespuglio. Due gattini candidi,ma leggermente
screziati, mi fissano intensamente,io mi avvicino per accarezzarli.
Ho scoperto che si annidavano qui già da
un bel po’…solo che ora è inverno,quindi me ne
preoccupo un po’ io!
Vengono avanti,fiduciosi,e
si danno in fusa rumorose. Credo che siano un maschio ed una femmina;almeno,sono sicuro che uno dei due è femmina,perché il suo
pelo ha tre colori differenti. (12)
Ci vorrebbero altre coperte…ma come
faccio a procurargliele?Magari torno questo
pomeriggio…
I gattini si lasciano coccolare
dolcemente.
“Mi spieghi chi sei e che cosa diavolo
ci fai qui?”
Una voce alle mie spalle mi fa
trasalire. Mah,forse qualcuno mandato dalla Kodaji.
“Senti,di alla
prof che sto per tornare,un attimo!”
Mi affretto a nasconderli dietro gli
arbusti ormai spogli e poco adatti,ma la
bambina(sicuramente,la voce è troppo stridula) è già qui.
“Non capisco di cosa stai parlando.
Prof?”
“Non ti ha mandato la Kodaji?”chiedo
preoccupato. Tanto ormai la frittata è fatta.
“Nemmeno la conosco. Perché?
Scommetto che ti sei messo nei guai!” sghignazza questa stupida mocciosa.
“Non sono affari tuoi!”ribatto.
“Ah,sì?
E…mettiamo che io vada a spifferare tutto al
preside…poi come la metteremmo?”
“Non lo faresti.”affermo sicuro. Ma
perché la gente non se ne sta tranquillamente in classe??
Il cortile è vuoto;solo
qualche aggregato di polvere scivola via dalla vista.
“Non so neppure come ti chiami;perché dovrei avere scrupoli a parlare col boss?”
La odio. Dalla minima
punta dei suoi voluminosi ricci alle scarpette da ballerina che porta.
“D’accordo.” Tentiamo con la calma.
Dopotutto,se non riesci a vincere il nemico è meglio
farselo amico,no?
Deglutisco,per
poi formulare sibillino:“Che cosa vuoi da me?”
“Vediamo…vorrei
solo sapere di chi sono quei cuccioli che stanno qui…e chi sei tu…”
“Non so risponderti alla prima domanda.
Sono figli di nessuno…li ho trovati qui all’inizio del secondo quadrimestre,e da allora ne tengo cura.”
“Ah.”
Sono convinto che lei non si sarebbe mai sporcata neanche un po’ per aiutare questi
poveri animaletti…
Assuma una faccia schifata. “Quindi…sarebbero randagi?”
“Così pare. Guarda che nessuno ti ha chiesto di stare qui.”
“Punto primo:io
sto dove mi pare e piace!Punto secondo:ma ti sei guardato allo specchio?”
Mi verrebbe da spedirle una rispostaccia,ma mi trattengo.
“Spiegami un po’ dove e come,visto che siamo scesi qui in cortile per giocare a calcio e
dovevamo tornare in classe,ma io sono
rimasto qui per controllare un po’ la
situazione!”
Oddio. Si è chinata!!
I suoi pantaloni bianchi si sporcheranno così…
“Non so che fine faranno i tuoi
pantaloni,ragazzina.”
“Peggio di te non potrò essere.”replica
lei mordace.
“Faccio così pietà?”
Eloquente occhiata che sta a significare una sola
cosa:sì. Prende titubante uno dei due gattini in mano,quasi
per saggiarne il peso.
Sorrido. “Non gli devi fare un esame
batteriologico!”
“Se lo facessi,uscirebbero
fuori cose assurde. Ma quant’è
morbido…!”
“Non è detto che le cose sporche siano
brutte!”
“E,fammi
indovinare,tu saresti l’eccezione che conferma la regola?”domanda scettica.
Senza aspettare una risposta,continua: “Come si chiamano?”
“Ah,boh…aspetto un padrone che li accolga con sé.”
Ma perché mi fissa
così?
“Bè,è difficile che qualcuno si accorga di questi gattini se li
tieni segregati qui!”
“Ehi,io li proteggo!”
“Certo,ma come faranno a trovare un padrone??Scusa,non li potresti prendere a
casa tua?”
Come se io non ci avessi pensato. Brava,eh!
“Considera che io ho due fratelli,e poi mamma ha sempre detto che massimo un animale per
casa…Non li voglio dividere!”
Mi è venuta un’idea. Sghignazzo
malignamente.
“Non ci pensare neanche,mio padre è allergico ai gatti.”
Uff. Il sorriso svanisce d’incanto. Ci ho provato,almeno.
“Cavolo,com’è
tardi!Il professore di matematica mi sbrana!”
In fretta e furia,depone
il gattino nella cesta,catapultandosi fuori dalla mia visuale.
Non so neanche come si chiami,o in che classe vada. Ma poi,perché
mi importa saperlo?
“EHI!”
“Che cavolo vuoi??”grida
al mio indirizzo.
“Non so chi sei!”
Si ferma,mi
guarda sconcertata. Poi ride così forte che le mie orecchi
diventano bordeaux.
“Che c’è da
ridere?”
“TU!Guardati:sporco
lercio per una partita di pallone,con un gatto in braccio,che mi dici ‘non so
chi sei!’…Non credi che sia esilarante?”
Continua a sbellicarsi dalle risate,la maledetta.
“Affatto.”
Intanto sento movimenti:forse qualcuno sta scendendo in cortile. Meglio sbrigarsi.
“Io mi chiamo Haruka Hanamachi. Vado in
2 C,tu?”
Ha la mia stessa età,eppure
sembra più grande. È anche più alta di me!!Ma quando
crescerò,gliela farò vedere a tutti quanti!
“Io vado in 2 G. Il mio nome è Nagi
Takaishi.”
“Cosa…?!”
Si gira completamente verso di me,con la bocca spalancata e gli occhi a palla. Ora sembra
rivolgermi tutte le attenzioni di questo mondo.
“Perché,scusa?Uno
non si può chiamare così?”
Faccio ridere così tanto?Non mi sembra!
“Ripeti un attimo…”
“Ho detto:’che c’è di male a chiamarsi Nagi?’”
“Guarda che non mi interessa
il tuo nome,peraltro davvero poco adatto!”(13)
“E allora?”
Cosa vuole da me? Ma
chi è?!
“IL TUO COGNOME,IDIOTA!”
“Ah. Takaishi.”
“Non mi dire che tu…”
“Io cosa??La vuoi piantare di guardarmi così?”
Mi sta mettendo a disagio,il che è rarissimo. Di solito sono io che inibisco gli
altri.
Odio questa sensazione.
“Tu sei figlio di Takeru Takaishi,lo scrittore per bambini???”
Ahhhhhhh. Ora ho capito!
Questa è una di quelle stupide bambine che adorano mio padre per quel che
sembra. Tsk,in effetti me ne
sarei dovuto accorgere prima,con tutta l’aria baldanzosa che aveva!
“Certo.”
“E tuo fratello è Kaze??”
“Sì.”
“E tu da dove sei uscito fuori?”
Cosa? Come sarebbe a
dire ‘ tu da dove sei uscito ’?? Cosa sono io,una sorpresa dell’uovo di Pasqua?!
“Da mamma. Come tutti,d’altronde.”
Mi guarda di sottecchi. “Dovrei ridere,vero?”
“Se vuoi.”
“Oddio…non ci posso credere che ho il figlio del mio mito vivente davanti!!E il fratello del ragazzo più desiderato della scuola!”
Non la sopporto. Io valgo molto più di mio fratello a pallone,eppure
tutte sono innamorate di lui! Non è giusto!!
“Grazie per avermi considerato solo in relazione a qualcuno,eh!Io devo andare!Anzi,no…”
Diabolica trovata. Nagi,sei un genio.
“Facciamo un patto,Haruka.”
“Cioè?Guarda
che mi beccherò un bel rimprovero se non ti sbrighi a lasciarmi andare.”
“Se io ti faccio conoscere mio padre,tu non rivelerai niente a nessuno,vero?”
Lo sguardo di Haruka si posa su di me.
Sta valutando quanto le conviene…Certo che avere un padre famoso forse non è
così male!
“D’accordo. Vorrà dire che mi fermerò a
pranzo da te!”
Corre veloce come il vento in classe. Ehi…gli accordi
non prevedevano questo!
Maledette donne!Digrigno i denti e torno
in classe,non prima di aver coperto bene i
gattini,lontano da sguardi indiscreti.
“Forza,fratellini,vogliamo forse sprecare il primo giorno di
libertà contemplando questo edificio fatiscente??Su,su!”
Mia sorella
mi sta spingendo a tornare a casa. È ora di dirglielo. Ma
perché mi sono cacciato in questo guaio?
Guardo
furente la mia coetanea e sfodero tutta la dolcezza di cui sono capace.
“Shizu,può venire anche lei a casa con noi?Dice che vuole
conoscere papà!”
Ora mi uccide,me lo sento. Mia sorella è sempre stata molto gelosa di
papà…
“D’accordo…”concede restia. Haruka sfoggia un
sorriso a trentadue denti;Shizuka si inginocchia e le
domanda il suo nome.
“Come ti
chiami, piccolina?”
Oh no. Ha osato chiamarla piccolina!
“Piccolina a
chi? Ho otto anni!”
Ecco. Avevo
previsto guai,ed eccoli.
Mia sorella
si sta arrabbiando e Haruka ha finalmente capito la malaparata,cercando di provvedere come può con un cordiale:“ Il mio
nome è Haruka Hanamachi!”
“Allora,
vogliamo andare?”chiede impaziente il mio fratellone
Kaze. Meno male che c’è lui,altrimenti sarei stato
costretto a tornare con sole donne!
Solo che mio
fratello ha una strana indole…Non parla molto,scrive
tanto;non gioca molto,il suo sguardo è sempre malinconico.
Mia sorella,al contrario,parla in continuazione e sa essere molto
irritante con il discorso sulla responsabilità. Voglio dire,io
ho 8 anni…avrò tempo per essere responsabile!
Arriviamo a
casa,e gli occhi di Haruka guizzano da ogni parte.
Sul tavolo
c’è una lettera. Mmm…forse si tratta di qualche
azienda che ci ha mandato qualcosa da mangiare!Yum!
Alla mia
domanda risponde candidamente mammina: “Certo che
somigli a tuo zio ogni giorno di più! Ed anche a
Daisuke…”
Che io somigli a zio Tai è un fatto
risaputo,ma mi chiedo chi sia l’altro. Shizuka traduce la mia perplessità
bofonchiando:“Chi è Daisuke,mamma?Mi pare di averlo
già sentito nominare!”
“Colui che ha mandato quella lettera. Tranquillo,Kaze,non contiene nessuna bomba atomica! Oh,vedo che abbiamo ospiti!”
Eccolo!! Papino mio! Haruka lo fissa
adorante,ma al contempo intimidita. Ma questa è
scema…prima fa tutto quel casino per conoscerlo e ora le manca il coraggio?
“Già,è vero…Nagi,chi
è questa bella signorina?” si intromette mamma.
“Papà!! “Sei
riuscito a ripescare il mio pallone tra i rampicanti della signora Touji??”gli chiedo, comprendendo
solo che la razza femminile non si può comprendere.
“Sì,solo perché è Natale ed anche lei è più buona…ma tu promettimi
che d’ora in poi starai più attento!”
Ma perché toccano tutte a me le
vecchiette esaurite?
Compio il
saluto militare,per dimostrare la mia totale
obbedienza. Sotto Natale.
“Dicevi…questo Daisuke ci ha indirizzato tale
missiva…e che cosa vorrebbe?”continua imperterrito mio
fratello. A volte penso che ognuno qui pensi ai
problemi propri.
“Dice che verrà a trovarci al più presto,assieme alla sua famiglia!Non siete contenti?”
Vorrei
replicare a mamma che è difficile essere contenti di vedere qualcuno che non ti
ricordi,ma vengo interrotto da un sospiro enigmatico
di papà.
“Ne parliamo dopo,ora
è pronto!Filate a lavarvi le mani…e Nagi,staccati da quei biscotti,ti rovinerai
l’appetito!”ordina lei. “Tu fai pure come se fossi a casa tua,Haruka!”
Uffa!!Non è vero che io mi rovino l’appetito!
“G-grazie…”
Quella
ragazzina è stucchevole. Bleah!!Mai
visto nessuno così ipocrita. E io ancora non ho capito
chi è questo Daisuke!
“Ovvio che ti sembra di aver già sentito
nominare Daisuke,Shizuka”dice mio padre a
tavola,meritandosi tutte le occhiate di Haruka “perché Dai è stato,come noi,un digiprescelto. Strano che non te ne ricordassi,Kaze!”
Mio fratello,al mio contrario ha una memoria prodigiosa. Ma deve aver ritenuto l’affermazione degna di poco conto…
“Mah,probabilmente sarà trascorso troppo tempo. Ad ogni modo,quando dovrebbe venire?”chiede lui,pensando manifestamente
a tutt’altro.
“Bè…Daisuke non è mai stato molto
affidabile…”Mamma è perplessa.
“Dovrebbe
essere già qui.”Specifica papà.
C’è qualcosa
di fondamentale che mi sfugge in tutta questa faccenda. “E perché non ce l’avete detto prima?”
Dopo aver
posto la domanda,guardo Haruka. Ma
che le succede?
“Haru-chan,cos’hai?”
È troppo strana… Si sente
davvero così tanto in imbarazzo?
“Nulla,pensavo al freddo…forse quei…niente,niente.”
Sta pensando
ai gattini? Con davanti mio padre?
Mio padre le
chiede curioso “Quei…cosa?”
Haruka è
indecisa se rivelargli tutto o no . “Niente,sul serio!!”
No…Spero che non lo faccia!Perché altrimenti i miei mi chiederebbero
come mai non ho detto loro nulla…come mai non ne teniamo uno noi…
“Tranquilla,questo non è un tribunale!”fa mia madre.
Poi sentiamo
un rumore. Oh,no,questa dev’essere
la signora Touji!Lo sapevo che nemmeno sotto Natale
lei è più buona!
“Certo che
state perdendo colpi,vecchi miei. Se
avete persino lasciato la porta aperta…”
Mi guardo allarmato. Vedo tre persone:un uomo
che ha appena parlato,una donna bionda e un ragazzo che sarà grande più o meno
quanto Shizuka.
“E voi siete sempre i soliti!Daisuke …che piacere rivederti!”urla
mamma contentissima.
Come parla
questo?!
Si siede sul
divano,dopo aver schiacciato i miei genitori in un
abbraccio. Credo che quelli siano la sua famiglia.
Kaze sussurra
ad Haruka che si chiamano Marion e Will,i parenti di
Daisuke.
Non mi
ricordo affatto di loro…forse ero troppo piccolo…So solo cosa ha fatto Daisuke
con loro,tanto di quel tempo fa,a Digiworld…E
so che Daisuke aveva una cotta spaventosa per mamma!
Ora più di
prima non riesco a capire i sermoni di mia sorella sul crescere…basta guardare
i miei per capire che in fondo non si cresce mai abbastanza…
Nessuno mi
considera. Nessuno considera più Haruka. Ma dove sono finiti i bei tempi in cui
tutti mi adulavano?!Crescere vuol dire questo?
“I am Will,however.”(3)
L’americano
si avvicina a mia sorella e comincia a parlare. Mi guardo spaesato intorno. IO
NON CI CAPISCO NIENTE!!!
“Hi…I-I’m Haruka!And they are
my little brothers,Kaze and Nagi.”(4)
“Nice to meet you.” Poi qualcuno
mi dovrà spiegare che cosa stanno dicendo.
Quando hanno
finito di bestemmiare,chiedo:“Che ne dite se facciamo
una partita?Così siamo pari!Io e Kaze contro Shizu e Will…Come diavolo si
dice?”
“ E io?!”
Haruka? Che
parla a fare??Una ragazzina!
“Tu sei una
femmina!”ribatto indignato.
“E allora??Tua sorella che cos’è?”
Mia sorella è
una cosa a parte!! E poi si
arrabbierebbe di brutto…
“Che c’entra!Lei è
grande…e poi se non la faccio giocare se la prende e non mi aiuta a fare i
compiti!”
Kaze pazientemente traduce:
“What about playing football?Me
and my brother vs you and Shizuka!”(5)
Quell’idiota di un americano
fa: “Guardate che il giapponese lo capisco!Non sforzatevi troppo!Comunque…ok!”
Questo è
stupido.
AHHHHHHHH!Li
ho distrutti!!Comunque mi devo ricredere sul conto di
Kaze,forse qualcosa la sa fare. Povera sorellina mia…odia perdere.
Aspetta un
attimo…dove va l’altro vincitore??
“Ehi,sorellina,io vado a trovare Ran,oggi era
strana,all’uscita!”
Ecco.
Mi giro
cercando Haruka. È stata in disparte e sembra triste…forse ho esagerato?
“Come mai?Non
sta ancora bene?” domanda Shizuka.
Ran è la
figlia della migliore amica di mamma,ma sembra che a
Kaze piaccia…almeno,così credo;i grandi hanno sentimenti troppo difficili da
comprendere.
“Non lo so. Sono un po’ preoccupato…”
Mmm…è troppo per una
semplice amica…Ora si spiegano molte cose!
“Perché mi guardate così?”fa lui sulle difensive.
“Nieeeeeeeente…” rispondo io. Sì,sì…A
chi la vuole dar a bere?
Bene. È tempo
che io vada a vedere come stanno i cuccioli.
“Sorellona,anch’io me ne devo andare. Ho una commissione urgente da
sbrigare!”comunico,raccogliendo alcune cose e facendo
cenno a Haruka.
Mia sorella mi guarda strana,a metà tra il divertito e
lo sconcertato.
“Ossia?”
“Ehi,saranno affari miei,no? Su,Haru,vieni con me! È per quella faccenda…
Comunque,Shizu,non penserai che
io faccia come Ka? Tsk tsk,lui ha ancora molto da
imparare!”
Eh eh. Kaze è
stupido!Ha 11 anni ,conosce Ran da una vita e lei
ancora non sa niente! Ma non si fa così!
Will e Shizu
scoppiano a ridere in faccia. Forse non mi credono. O
forse ritengono che io sia troppo piccolo e stupido.
“Lui ha da
imparare,eh?Per favore…fai quello che ti
pare,l’importante è che torniate a casa sani e salvi.”sorride lei.
“In realtà
nemmeno tu…ok,questo è
meglio non dirlo… E se riportiamo qualche graffio?”
L’ho punta
nell’orgoglio,l’ho punta nell’orgoglio!
“L’importante
è che non li riporti lei,tu ormai ci sei abituato!”
Giuro che sarò buono: “Farò il bravo con lei,promesso.”
Haru,che intanto ha assistito alla partita quasi addormentandosi,si
allaccia una scarpa. Una scusa assolutamente identica alla mia.
“Assolutamente
no!Se c’è una donna in ballo,devi essere spietato!” si
esprime Will.
“Scusa,vuoi ripetere?”
La pazienza
di Shizuka oggi è messa a dura prova,altroché!
Will continua nel darmi consigli: “Ascolta,Nagi…devi essere dolce,attento,premuroso,ma al tempo stesso
non ti lasciar irretire!”
“Insomma,devo farle capire chi comanda?”
Affascinante.
Finalmente uno che ha capito come si ragiona!!
“Nagi,non lo
ascoltare nemmeno. Devi essere gentile,e BASTA.
Inoltre,Will,ti ricordo che la bimba di cui stai
parlando è a due centimetri di distanza da te…”
Soliti pareri
da femmina.
“Ed ha
sentito tutto perfettamente!Nagi,devi darti tu una
mossa!Io sono pronta!”
Io sono
pronto da mezzora,ma visti gli sguardi assassini delle
ragazze,scappo via.
“Direi che è meglio se andiamo…ciao!”
“Secondo me,dovremmo
mettere dei volantini. Tu che dici?”
Haruka tiene in braccio la gattina che
abbiamo appena nutrito. Certo,la sua è una proposta
intelligente,ma…c’è qualcosa che mi frena.
“Mah,forse sì…”
“Non ti vedo pienamente
convinto.”afferma,lasciando andare la cucciola nella
cesta.
“Non lo so,vorrei
potermi fidare di chi li accudirà…”
“Tu non vuoi separarti da loro,non è vero?”
Mi scompiglia i capelli. “Sei proprio
uno sciocco!Non potrai proteggerli per sempre!”
“Cosa ne sai tu?!”
mi inalbero. “Certo che sono affezionato a loro e non li voglio lasciare!”
“Nagi…”
Haru mi mette una
mano sulla spalla,comprensiva. “Sono in pericolo qui,te ne rendi conto?”
“Naturalmente.”
“E allora non fare l’egoista e pensa a loro!”
“Io non devo fare l’egoista??IO?!”
“Non gridare,stupido,ti
sentiranno!”
I gattini sono allarmati
dalle nostra grida. Cerco di accarezzarli,ma sfuggono
al contatto. Hanno…hanno paura di me…
“Sanno quanto ci tieni a loro,tranquillo…”
“Vada per i volantini.”
“Sicuro?”
Annuisco. Haruka sembra sorpresa,ma poi sorride
dolcemente. Non era così prima.
“Bene. Allora cominciamo da subito.”
Si alza in piedi,e mi prende una mano. “So che non è
facile.”
“Non puoi saperlo.”dico io duro.
“E voi che cosa ci fate qui??”
Mi alzo in piedi,spaventato. Basta,ne ho fin sopra i
capelli di sorprese del genere!!
Mi giro per vedere chi ha parlato. La
voce mi muore in gola.
“Professoressa Kodaji…”
Non può avermi visto.
No…NO!
“Takaishi”chiede calma “Come ci sono arrivati quei cuccioli fin qui?”
“Professoressa…le posso spiegare…”
“Tutta colpa mia.”
Ha parlato Haruka. Haruka che mi difende??
“Li ho trovati io e li ho nascosti qui.
Erano dei trovatelli,non sapevo dove metterli e non
volevo lasciarli ai capricci del destino…La prego,non ci punisca…Se non li ho
presi con me è stato solo perché mio padre è allergico ai gatti!”
Le sono venute le lacrime agli occhi. Io
sono esterrefatto.
Le sussurro:”Perché
lo stai facendo?”
“Tu avresti fatto lo stesso.”
Non ne sono pienamente sicuro…
“Fatemeli vedere.”ordina
la prof. Ha uno strano sorriso sulle labbra.
“Professoressa,non
li abbandoni!!”la imploro.
Intanto Haruka va a prendere la cesta e
gliela dona in braccio.
“Takaishi”mi domanda la prof,mentre i gattini si abituano alla sua vista “So che tra me
e te non scorre buon sangue…Ma se io li prendessi con me,visto che mio marito è
morto?”
Suo marito è morto…?
Ecco perché è
così. Ecco perché a volte resta da sola in classe e
piange.
“Tutti e due?”chiedo
incredulo.
“Tutti e due.”
“E non dirà nulla al preside,né a nessuno?”domanda Haruka.
“Assolutamente niente.”
Io e Haru ci guardiamo. È un flash;non ci credo.
Non ci credo!
Abbraccio Haruka in un impeto di gioia e lei scoppia a piangere.
“Che ne dite se li chiamo come voi?”
“Professoressa…fate tutto ciò che volete,purché stiano
in buona salute!”ribadisce Haruka commossa.
“D’accordo. Nagi…Haruka…sono la vostra
nuova padrona!E ora torniamo tutti a casa;anche
voi,bambini. Potrete venirli a trovare quando vorrete.
Avete dato una consolazione a una povera sola…Grazie.
“E voi ci avete tolto un peso!!!”esclamo io. “GRAZIE!!”
Lei sorride. Ok,forse ho esagerato nel descriverla così brutta. Non sarà
una modella,ma insomma…nemmeno la nonna brutta di Dracula!(14)
“Prof…un’ultima cosa!”le chiedo.
“Che c’è?”
“Quindi ora mi promuove,vero?”
Silenzio tombale. Haruka è caduta per
terra. La Kodaji ride e fa:”Io non ne sarei così
sicura!Buon Natale!” E se ne va.
“Ma insomma!!Come
ti viene di chiederle una cosa del genere??”
“Ma perché,tu non sei preoccupata di non essere promossa?”
“Io,caro,ho una media altissima!”
“Tanto piacere!”le faccio la linguaccia.
Litigando,ci
avviamo per casa mia.
“Non so più dove sbattere la testa con
voi!”urla mamma in preda a una crisi di nervi.
“Una torna a casa fradicia,l’altro è a casa di Miya e tu eri
scomparso per dei gattini!Tutti sporchi ,poi!Ma che sta succedendo in questa
casa?!”
Ops.
Mammina è infuriata.
“Su,Hikari…come
se tu non facessi queste cose!”
“Certo che no,Takeru,e tu dovresti saperlo!”
“Ah,certo,inizialmente tenevi nascosta Digiworld,cosa
vuoi che sia?”
Ma che hanno combinato Will e Shizuka??Starnutiscono a ripetizione,e mio fratello è scomparso!
Daisuke e Marion sono abbastanza divertiti. Ehm…noi non siamo una famiglia come
le altre.
Drinn.
Un campanello.
“Forse sono i tuoi,Haruka!”
Mamma si passa stanca una mano tra i
capelli,mentre papà la abbraccia amorevolmente.
“Vado ad aprire io.”sussurra,dopo essersi staccata.
Entrano due adulti. “Mamma,papà!!”
“Haruka,bambina mia!Ti sei divertita?”
Il padre la prende in braccio,arruffandole i ricci castani.”Sì,sì!Nagi
è davvero simpatico!”
Arrossisco. Maledetta.
“Ehi,ma…noi ci
conosciamo?”esclama la madre di Haruka,riferendosi ai miei genitori.
No,questo
metodo non attacca. Ho visto manovre ben più intelligenti di questa per fingere
di conoscere papà!
“Non credo”Dice lui gentilmente. “Qual è il vostro nome?”
I due si guardano,come
per recitare una scenetta vecchia di anni.
“Noi siamo Asuka…”
”…e Kaze Hanamachi!”
Vedo il terrore puro dipinto sugli occhi
dei miei genitori…che esclamano all’unisono:”I TIPI
DEL PARCO!!”
“Esatto!!Voi siete quelli che hanno avuto un figlio fuori dal
matrimonio!Oh,ragazzi,state ancora insieme,che bello!”
Marion e Daisuke si stanno sbellicando
dalle risate,mentre io e Haruka ci scambiamo
un’occhiata interrogativa e scoppiamo a ridere.
Non so perché,ma
anche Will e Shizu lo fanno. È una risata che fa bene al cuore.
“E voi qui
perché ridete?”
“Kaze…non crederai mai a quello che ti
racconteremo…”dice a malapena mio padre,soffocando le
risate.
Mio fratello è sconcertato. Cosa sia successo non lo sa,e a dirla tutta nemmeno noi…Ma va
bene così… dopotutto,è Natale.
(1):Shizuka vuol
dire silenziosa in giapponese.
(2):prego cfr Keroro!!
(3):”Sono
Will,comunque.”
(4): “S-sono Shizuka !E questi sono i miei
fratellini,Kaze e Nagi.”-“Lieto di conoscerti.”
(5):”Che ne dici
di una partita a calcio?Io e mio fratello contro te e Shizuka!”
(6):”Che
importa…Mi sono divertito.”
(7):Kaze significa
“vento” in giapponese,contrapposto alla natura calma del personaggio.
(8):Come Winnie the Pooh!(DarkSelene,ti ricordi?XD)
(9):Come Cho Chang…ricordate la battuta di
Ron:”Ma si muovono sempre in branco?!”
(10):studente più
anziano,è una forma di rispetto.^^
(11):I “colpi di
luna”appartengono di diritto alla mia amica Vale,che li ha utilizzati per
descrivere lo stato dei capelli della nostra prof di italiano!Vale tvb^^
(12):Questo l’ho
preso dal mio libro di scienze!Ora ogni volta che vedo un gatto a tre colori so
che è femmina!
(13):Nagi vuol dire
“calma”,in netta antitesi col personaggio.
(14):Yzmaaaaaaaaa!
È
FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
Ora so che vorrete linciarmi per il cappy enorme…ma sappiate che Forse
Qualcosa di Più,che domani avrebbe compiuto 15 mesi,ebbene…è ormai conclusa!
Tutto il discorso di chiusura e di
quanto io sia soddisfatta di questa fic,credo sia superfluo ripeterlo…Con essa si chiude davvero un
capitolo della mia vita,e spero che il nuovo sia migliore! Passando alla fic,l’antitesi dei nomi Kaze e
Nagi l’ho presa dal manga “Scegli me!”;vi sareste inoltre aspettati il ritorno
dei due del parco??XD Ah,la mia mente malata…
Volevo assolutamente fare un cappy conclusivo sui figli di Tk
e Kari,anche se la Toei non mi ha dato la soddisfazione di vederli
sposati…pazienza!!
Passiamo ai ringraziamenti,finalmente!
Sakurachan92:grazie mille!!Spero di non averti deluso con questo cappy!^_^
Topomouse:Grazie di cuore per avermi seguito per
un anno intero,non credo sia un’impresa facile!!E grazie anche per i
complimenti! Sinceramente,sai,ho voluto un po’
riscattare Daisuke…nel cartone sembra veramente lo scemo di turno,è ora che
cresca!^^
Karitk4ever:già il tuo nick preannuncia bene!XD
Eccoti accontentata…sono davvero felice che ti sia piaciuta tanto!^///^
Takari
forever:piccolina miaaaaaaaaaa!!!Che dirti!Sono semplicemente in debito con
te di miliardi di complimenti!Eh,sì,le mie fic sono
al limite del demenziale,l’ho sempre detto!Dimmi cosa ne pensi della fine!^.-
Eles:Proclameremo il 3 marzo festa
nazionale!XD Scherzo,scherzo…Un grazie immenso anche a te,che mi segui
fedele!Spero leggerai sempre le mie fic!
Elisa:ti farò una fidelity-card!** Grazie mille!!!So che non ti è mai
piaciuta Marion,ma mi sentivo in dovere di concludere la fic
vera e propria con lei,che ho trattato così male!^^ La scena dei digiprescelti sull’albero l’ho sognata…ecco perché la
volevo inserire a tutti i costi!XD
DenaDena:sau
tesoro!!Grazie mille,anzi diecimila!!Perché mi ascolti sempre^^ Anche nei
problemi sentimentali(la vita è molto,molto più difficile di una fic!XD)…tvb!!!
Sora89:La mia prima amica qui nel mondo delle fanfiction!!Sono
contenta che tu ce l’abbia fatta a finire di leggere!Riuscirai mai a finire
anche questo?XD Spero di sì!Sono felice che ti piaccia Marion…anche
se,ovviamente,doveva vincere Hika!Eheheheh!
Sono curiosa di leggere il discorso di fine fanfic!
E ora…non meno importante,anzi…
DarkSelene89Noemi:Sei colei che mi ha recensito nonché spronato ad andare avanti
più di tutti!!!Ti ringrazio infinitamente…Perché hai seguito la mia fanfic dall’inizio,perché sai quant’è
bello sentirsi fare dei complimenti da chi è in gamba quanto te,se non più di
te!!E soprattutto,perché ho imparato a volerti davvero bene!!!
E un grazie
va ovviamente a chi ha letto questa ficcy anche senza
recensire!^^ Vedo quanto siete numerosi…Ormai il primo cappy
l’hanno letto praticamente 1000 persone!*_*
Ed ora…è davvero conclusa…non prima di
dire quanto sia bello Orlando Bloom
e quanto mi piaccia la coppia Elizabeth-Will!!!!!!!!!Ci
sto progettando una fic sopra…ma non so quando
aggiornerò…visto che non avrò internet per un po’!Sorry!ç_ç…
A me di levare il sipario…Perché
questa è la…
Fine!