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Autore: HikariKanna    02/06/2007    6 recensioni
La primissima fanfiction che pubblico!!!!Che emozioneee...Hikari è appena tornata e va a vivere per tutta una serie di coincidenza da Takeru...ma la attendono un sacco di imprevisti:la ragazza di Takeru...il ritorno di Daisuke...un lavoro come scenografa... riuscirà a trovare l'amore,quello vero? *****FINALMENTE CONCLUSA*****
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daisuke Motomiya/Davis, Hikari Yagami/Kari Kamiya, Takeru Takaishi/TK
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Dedicato a tutti quelli che rimangono dei sognatori,

Dedicato a tutti quelli che rimangono dei sognatori,

per questo sempre più da soli…

                                                                     Eros Ramazzotti

 

 

 

 

D-Drinn.

Il cuore di molti studenti batte forte per l’emozione,i libri vengono di peso scaraventati negli zaini,le raccomandazioni di un professore vecchio e barboso non fanno in tempo ad entrare nelle orecchie che già sono uscite…tutti pronti a varcare quella soglia…di corsa…È finalmente Natale!

 

Forse qualcosa di più…Bonus!

 

 

-Shizuka- Corro più forte che posso…Via!!!Scuola,per un po’ sarai fuori dalla mia mente!Oh,certo,non che prima fossi in cima ai miei pensieri!

Respiro felice la frizzantina aria invernale. Lo giuro,posso sentire l’odore di libertà.

Shizu-chan,mi raccomando!Fatti sentire,in queste vacanze!E studia!”

Ma certo,Tomoko!”  sospiro rassegnata.

Rassicuro la mia migliore amica,che si allontana con i genitori in macchina. Sorrido…le mancherà la scuola,ne sono certa. Tomoko è uno di quei tipetti tutti precisini e amanti del lavoro…il mio contrario,in due parole.

“Forza,fratellini,vogliamo forse sprecare il primo giorno di libertà contemplando questo edificio fatiscente??Su,su!”

Trovo i miei consanguinei con lo sguardo:Nagi ha uno sguardo che non mi piace. No no

“Shizu,può venire anche lei a casa con noi?Dice che vuole conoscere papà!”

Ecco perché. Lo guardo dall’alto in basso con aria interrogativa, notando una bambina dietro di lui, con lunghi ricci castani.

“D’accordo…”sospiro. Papà è appena tornato da un viaggio, Nagi non potrebbe scegliere un altro momento?! La bambina mi sorride grata. Però, forse non è così male essere gentili. Decido di esserlo fino in fondo. Mi accoccolo sulle ginocchia e le chiedo gentilmente:

“Come ti chiami, piccolina?”

“Piccolina a chi? Ho otto anni!”

Devo dire che può concorrere per la patente. Alzo un sopracciglio, dall’alto dei miei dodici anni e lei intimidita capisce l’antifona:

“ Il mio nome è Haruka Hanamachi!”sorride nervosamente, mostrando un dente mancante.

“Allora, vogliamo andare?”sbuffa Kaze infastidito. Odia perdere tempo in chiacchiere.

Ma passiamo alle presentazioni…! Io mi chiamo Shizuka, Shizuka Takaishi, e ho 12 anni. Nome più adatto non mi poteva capitare!(1)

Sono energica, e se c’è una cosa che odio è la pigrizia……infatti, non capisco come mio padre possa stare tutto quel tempo seduto al computer…lui dice che fa parte del lavoro di scrittore!

Oh, già, non vi ho spiegato com’è composta la mia famiglia. Mia madre,Hikari,fa l’insegnante. Le piacciono molto i bambini…forse è per questo che ha avuto tre figli? Ogni volta che mi viene in mente questo pensiero,però,papà dice sempre che in realtà ha avuto tra figli non perché amasse l’infanzia,ma perché amasse lui!

Mio padre Takeru…io lo adoro! Fa lo scrittore, un mestiere incantevole…a casa, infatti, siamo pieni di riconoscimenti e targhette… Ha viaggiato un sacco, e spesso mamma lo rimprovera, perché sembra che i figli siano solo i suoi, e non i loro…in realtà, so che papà ci vuole molto bene!

E poi, le note dolenti…Io, con mia somma sfortuna,ho due fratelli maschi:Kaze,che ha 11 anni,e Nagi,che ne ha 8. Nagi, la promessa del calcio, è il cocco di tutti quanti…Quando vengono ospiti a casa(e spesso e volentieri succede), è sempre lui quello ricoperto di coccole!Io e Kaze, ogni anno che passa, siamo considerati sempre di meno. D’accordo che Kaze è strano…

Mio fratello è un’anima solitaria, parla pochissimo, ma scrive delle poesie meravigliose. Il suo motto è : “Non sprecare parole;le sciocchezze possono provocare molti errori”. Ecco perché non andiamo d’accordo:io parlo in continuazione!

Però,dei tre fratelli,io sono quella più fortunata!Innanzitutto sono la più grande,e l’anno prossimo farò le medie! Inoltre,ho preso tutto da papà:gli occhi azzurri e i capelli biondi;mamma dice sempre che rispecchiano il mio carattere pulito. Ka, invece, ha i capelli castano scuro, ma degli occhi meravigliosi color ghiaccio…infatti, è ambito da mezza scuola! Però a lui queste cose non interessano…è una vita che sta sempre dietro alla stessa persona…
Nagi, invece, è la fotocopia sputata di papà da piccolo…solo che ha gli occhi e i capelli di zio Taichi, è identico! Solo che è un irresponsabile…io non lo sopporto!Sono una che ha tutto sotto controllo, io, ed odio gli imprevisti!

Bene, mentre riepilogavo un po’ la situazione della mia famiglia, finalmente siamo arrivati a casa!

“Buongiorno, mamma! Buongiorno,papà!”esclamo, spumeggiante.

Giorno…”mugugna Kaze,muovendo nervosamente gli occhi intorno notando che sul tavolo c’è una lettera. Mio fratello ha uno spirito d’osservazione spaventoso.

Nagi si avvicina al tavolo,aggrappandosi alle mie gambe. “È qualcosa da mangiare?”

“Certo che somigli a tuo zio ogni giorno di più!”nota ridendo la nostra mammina,venendo ad accoglierci. “Ed anche a Daisuke…”

“Chi è Daisuke,mamma?Mi pare di averlo già sentito nominare!”chiedo,con la bocca strapiena di biscotti al cioccolato.

Colui che ha mandato quella lettera. Tranquillo,Kaze,non contiene nessuna bomba atomica!”scherza mio padre,tornando dal suo lavoro di giardinaggio.

“Oh,vedo che abbiamo ospiti!”esclama sereno.

Come diavolo faccia ad apparire sempre spensierato,questo è uno dei grandi misteri del mondo. Mamma,al contrario,ha i suoi bei momenti di crisi…più che altro quando non sa farmi stare zitta! Haruka lo guarda ed arrossisce,per poi nascondersi dietro Nagi.

“Già,è vero…Nagi,chi è questa bella signorina?”interviene mamma.

“Papà!!”si avvicina Nagi con gli occhi lucidi,che nel frattempo ha guardato schifato la reazione di Haru e non ha degnato nessuno della benché minima risposta, “Sei riuscito a ripescare il mio pallone tra i rampicanti della signora Touji??”

“Sì,solo perché è Natale ed anche lei è più buona…ma tu promettimi che d’ora in poi starai più attento!”

Quel discolo fa un buffo gesto con la mano,come per dire “Signorsì!”,che fa sorridere mio padre. (2)

“Dicevi…questo Daisuke ci ha indirizzato tale missiva…e che cosa vorrebbe?”insiste Kaze,che non ha smesso un solo istante di scrutare quella busta. Ecco un altro che pensa esclusivamente ai propri interessi.

I miei si scambiano uno sguardo d’intesa,e mia madre risponde: “Dice che verrà a trovarci al più presto,assieme alla sua famiglia!Non siete contenti?”

Papà sospira,prima di prendere una bottiglia d’acqua dal frigo.

“Ne parliamo dopo,ora è pronto!Filate a lavarvi le mani…e Nagi,staccati da quei biscotti,ti rovinerai l’appetito!”ordina mamma. “Tu fai pure come se fossi a casa tua,Haruka!”

G-grazie…” Haruka si nasconde il viso tra le mani e corre ad eseguire gli ordini.

“Mamma,credo che abbia preso fin troppo sul serio le tue parole…Qui dentro mai nessuno scatta così!” le replico,ridendo.

“Guarda che l’ordine vale anche per te,signorina!Solo perché sei quasi alle medie,non significa che tu possa esentarti dalle regole!E ricorda che devi ancora affrontare gli esami…”

“Hikari,non rovinarle il primo giorno di vacanze !” afferma mio padre,divertito dalla scenetta.

Io,sbuffando,corro in bagno,scervellandomi su questo Daisuke…sarà uno di quei vecchi amici di famiglia che ogni tanto compaiono! Una cosa è certa,sarà un altro ospite!

 

 “Ovvio che ti sembra di aver già sentito nominare Daisuke,Shizuka”spiega mio padre non appena ci sediamo a tavola “perché Dai è stato,come noi,un digiprescelto. Strano che non te ne ricordassi,Kaze!”

In effetti,mio fratello ricorda sempre tutto. Forse ha altri pensieri per la testa. “Mah,probabilmente sarà trascorso troppo tempo.”glissa noncurante. “Ad ogni modo,quando dovrebbe venire?”

È troppo assente. C’è decisamente qualcosa sotto.

…Daisuke non è mai stato molto affidabile…”esita mamma.

“Dovrebbe essere già qui.”puntualizza papà.

“E perché non ce l’avete detto prima?”domanda ingenuamente Nagi.

Haruka,intanto,si guarda nervosamente intorno.

Haru-chan,cos’hai?”le chiede preoccupato il piccolo di casa Takaishi. Nagi…preoccupato?

Evidentemente io e Kaze abbiamo pensato la stessa cosa,perché i nostri sguardi si sono incrociati increduli. La piccola stringe le labbra:”Nulla,pensavo al freddo…forse quei…niente,niente.”

Mio padre la fissa incuriosito. “Quei…cosa?”

Haruka sembra allarmata dalla domanda. “Niente,sul serio!!”

“Tranquilla,questo non è un tribunale!”Mia madre le fa l’occhiolino,alzandosi per  prendere un po’ di dolce. Deve aver capito che quella bambina nutre una speciale venerazione per papà.

All’improvviso un rumore ci distrae.

“Certo che state perdendo colpi,vecchi miei. Se avete persino lasciato la porta aperta…”

E questo chi è? 

Un uomo di ottimo umore è appena entrato in casa,seguito a ruota da una donna bionda e un ragazzino. Ha una faccia nota…

E voi siete sempre i soliti!Daisuke …che piacere rivederti!”esclama mamma contentissima.

Questo è Daisuke?!

 

È alto,simpatico,ha un accento buffo. Ma non sembra corrispondere ai racconti su digiworld che ora papà sta inserendo in un libro. È…completamente diverso… Ora ricordo…!Io l’ho visto un’unica volta,ma avevo quattro o cinque anni…Nagi era praticamente un neonato!

Si siede sul divano,dopo aver stritolato i miei genitori. Quelli devono essere sua moglie e suo figlio…

“Si chiamano Marion e Will,se non ricordi.”mi ricorda Kaze,passandomi vicino. Come ha fatto a capire che non ricordavo i loro nomi? Certo…certo che è strano.

I miei sembrano essere tornati bambini. Tante volte mi hanno raccontato di questo amico,ora che ci penso…ma forse,per il fatto che si è trasferito in America molto tempo fa,non abbiamo mai avuto l’occasione di conoscerlo come si deve…

Aspetta un attimo,Shizuka…non era questo che era invaghito  di mamma,tempo fa?

Non so che dire,e questo mi da fastidio. I quattro adulti sono tutti seduti sul divano,a conversare amabilmente. E noi? Perché nessuno ci da retta??

I am Will,however.”(3)

Il ragazzino americano si avvicina e con un sorriso smagliante si presenta. Peccato che io nutra  per l’inglese un amore destinato a non essere corrisposto… Mi presento,facendo sicuramente qualche errore di pronuncia,e spiego un po’ anche riguardo ai miei fratelli.

“Hi…I-I’m Shizuka!And they are my little brothers,Kaze and Nagi.”(4)

“Nice to meet you.” Interviene Kaze.  Lui è molto più bravo di me in lingue!In effetti è più bravo quasi in tutto…meno male che esiste l’educazione fisica!In questo almeno ho ereditato le doti di mamma!

Nagi ci ha guardato tutto il tempo stranito,chiedendosi magari cosa stessimo dicendo! Alla fine,esclama: “Che ne dite se facciamo una partita?Così siamo pari!Io e Kaze contro Shizu e Will…Come diavolo si dice?”

“ E io?!”protesta la piccola Haruka,scompigliando i lunghi ricci.

“Tu sei una femmina!”risponde sdegnato Nagi.

“E allora??Tua sorella che cos’è?”

Cos’è?!Da quando in qua sono una cosa,io?

Che c’entra!Lei è grande…e poi se non la faccio giocare se la prende e non mi aiuta a fare i compiti!”

Scusa bella e buona,visto che di solito è Kaze ad aiutarlo,ma evidentemente non è questa la motivazione reale… Perché non vuole cha Haruka si faccia male?

Kaze pazientemente traduce: “What about playing football?Me and my brother vs you and Shizuka!”(5)

Will sorride. “Guardate che il giapponese lo capisco!Non sforzatevi troppo!Comunqueok!”

Io questo lo uccido. Il mio cervello è in vacanza…non può stancarsi!

“Mamma,papà,noi usciamo!!”grido all’indirizzo dei vecchi persi nei loro ricordi!

Credo non mi abbiano nemmeno sentito, tuttavia io ora mi devo preoccupare della partita di calcio!

 

 

 

 

 

“Ci hanno stracciati…Scusami,te lo dovevo dire che non sono un asso del pallone…”

Nagi e Kaze(che ,anche se non sembra,qualche tiro lo sa fare)ci guardano con aria di superiorità…Maledetti,ci hanno battuti!!Io DETESTO perdere! Sbatto i pugni contro un sasso, frustrata. Uffa.

Don’ t care…I had a great time!”(6)

 Beato lui che non se ne importa nulla…Questo ragazzo ha la mia età,eppure non mi ricordo di lui, quando ho visto Daisuke…ma forse ero troppo piccola per ricordare!

“Ehi,sorellina,io vado a trovare Ran,oggi era strana,all’uscita!”mi comunica mio fratello

in modo abbastanza impudente. Insomma,sto parlando con Will! Ma l’educazione…?

“Come mai?Non sta ancora bene?”

Ran è la figlia della migliore amica di mamma,la signora Miyako. Quant’è dolce quella donna!E poi sa cucinare divinamente

Ma non è questo che fa di Ran una persona speciale. Almeno,non davanti agli occhi di Kaze…

Ran è l’unica persona per cui Kaze si prende il lusso di avere qualche contatto col mondo terreno,ogni tanto…E’ la persona a cui lui tiene di più!E secondo me,c’è sicuramente qualcosa di losco sotto,nonostante lui smentisca sempre tutto…

“Non lo so. Sono un po’ preoccupato…”

Io e Nagi ci intendiamo al volo,mentre Ka assume un’espressione vagamente più colorita. “Perché mi guardate così?”
Nieeeeeeeente…” riflette sornione il mio fratellino più piccolo. Quel bambino,pur avendo otto anni,ha capito un sacco di cose! Forse è vero che ogni generazione tende a crescere sempre prima!

Kaze si allontana incurante ed allarmato al tempo stesso,salutando Will.

“Sorellona,anch’io me ne devo andare. Ho una commissione urgente da sbrigare!” riferisce spiccio Nagi.
Che razza di commissione può fare un bambino di otto anni?

Ossia?”

“Ehi,saranno affari miei,no? Su,Haru,vieni con me! È per quella faccenda…

Comunque,Shizu,Non penserai che io faccia come Ka? Tsk tsk,lui ha ancora molto da imparare!”

Io e Will scoppiamo in una risata allegra e contagiosa. Un bimbo di nemmeno dieci anni che si atteggia così!Mio fratello è un grande…

“Lui ha da imparare,eh?Per favore…fai quello che ti pare,l’importante è che torniate a casa sani e salvi.”

“In realtà nemmeno tu…ok,questo è meglio non dirlo… E se riportiamo qualche graffio?”

Ignoro l’accenno ai miei problemi sentimentali,e sbotto:“L’importante è che non li riporti lei,tu ormai ci sei abituato!”
Nagi sorride disteso,annuendo. “Farò il bravo con lei,promesso.”

Haru,che intanto ha assistito alla partita quasi addormentandosi,si allaccia una scarpa.

“Assolutamente no!Se c’è una donna in ballo,devi essere spietato!” s’intromette Will.

“Scusa,vuoi ripetere?”Alzo un sopracciglio.

Will si rende conto della gaffe,ma continua imperterrito. “Ascolta,Nagi…devi essere dolce,attento,premuroso,ma al tempo stesso non ti lasciar irretire!”

“Insomma,devo farle capire chi comanda?”

Mio fratello segue attentamente le istruzioni di questo sbruffone americano…!Apro e chiudo la bocca,incredula.

“Nagi,non lo ascoltare nemmeno. Devi essere gentile,e BASTA. Inoltre,Will,ti ricordo che la bimba di cui stai parlando è a due centimetri di distanza da te…”

“Ed ha sentito tutto perfettamente!Nagi,devi darti tu una mossa!Io sono pronta!”

Io ed Haruka scocchiamo a Nagi e Will uno sguardo furente,e il piccolo discolo capisce che deve tagliare la corda. “Direi che è meglio se andiamo…ciao!”

 

Will si è avvicinato al litorale,e contempla alcuni sassolini lisci.

“E così voi dovreste far capire chi comanda?”commento caustica.

“Ehi,scusa,gli stavo solo dando qualche dritta. Dopotutto,è un bambino…”
“Appunto! È solo un bambino…che bisogno c’è di insegnargli certe cose?”
Ma perché mi escono parole così velenose dalle labbra?

“Ehi,guarda che hai dodici anni,non trentasei!”

Io faccio per replicare,poi offesa mi metto a sedere sulla sabbia fredda. È pieno pomeriggio,l’erba più in là risente degli effetti del sole e dei nostri strattoni.

Il mare mi immette una calma e una dolcezza non indifferenti.

“Sai,questa è una piccola baia che Nagi ha scoperto per caso giocando a pallone. “inizio a raccontare,persa nei ricordi. Non m’importa se questo ragazzo è stupido…d’altronde lo sono tutti…

“Da allora è la nostra baia segreta…io ci vengo ogni volta che voglio chiarire con qualcuno,o cose del genere…” gli sussurro,quasi rapita dalla magia di questo posto.

Probabilmente si starà chiedendo il perché di questo delirio. Il bello è che non lo so neppure io…

“Quale luogo migliore per riappacificarci,allora…Tregua?”mi invita lui conciliante,tendendomi una mano.

Will è seduto su uno scoglio,e mi guarda dall’alto. Il suo volto è sereno;sono sicura che non si rendeva pienamente conto di quello che diceva. Dopotutto,anche io ho problemi con la lingua!

“Hai dei bellissimi occhi.”mi dice,sorridendomi. Io odio odio odio quando dopo un complimento mi si sciolgono le gambe…

Anche i tuoi…sono di un bel verde!”gli stringo la mano. “Ok,allora tregua. Che possa nascerne una splendida amicizia!”

“Peccato che sia inverno…altrimenti qualche tuffo ci sarebbe potuto scappare!”sbuffa.

“Ehi,ehi,non ti sembra di correre un po’ troppo? Ti ho perdonato,d’accordo,ma questo non vuol dire che io ti conosco abbastanza da poter fare il bagno con te…Ma cosa…WILL!”

Troppo tardi. La mia filippica è stata interrotta.

Realizzo velocemente che… è in acqua. Ha intenzione di farsi il bagno.

“Si può sapere che cosa vuoi fare?!

“Un tuffo nelle acque giapponesi.”risponde lui. Come se fosse la cosa più naturale di questo mondo farsi un bagno con quei 5 gradi fuori…!

Starà scherzando. Sicuramente. Nemmeno gli americani sono così pazzi.

Mi avvicino alla riva abbastanza per non bagnarmi i piedi. Lui si sta togliendo la felpa…

Rido. È un ottimo attore.

“Guarda che non sto scherzando!” rettifica,arrotolandosi i jeans.

“Certo,come no…!Non avresti il coraggio,e poi guarda quanta gente ti sta guardando attonita!”

E allora?”fa semplicemente.

No.

No. Non con i jeans.

,invece.

SI STA BUTTANDO IN MARE CON I JEANS!!

“MA SEI IMPAZZITO?!” urlo a più non posso. Oddio,e poi come si asciugherà?Inoltre i jeans ci mettono una vita e…non voglio nemmeno pensare alla faccia che farà papà!! Senza poi contare che crederanno che io non sia capace di tenere a bada uno stupido yankee! Aiuto…ma perché??Perché tutte a me?!

Mi batto la testa con un palmo. Dev’essere una specie di punizione divina.

Kami,che ho fatto di male?”

La gente,comunque,guarda più preoccupata me che lui.

Finalmente è uscito dall’acqua.

“BENE!”lo aggredisco. “Ora saresti così gentile da spiegarmi perché l’hai fatto?”
“Mi andava. Tu non segui mai l’istinto?”

“Qui non si tratta di istinto!Ora ti beccherai un malanno e…”

Mi tira a sé. Finirò per bagnarmi anch’io!

…no…

…maledetto…

…mi ha buttato in acqua…

IO LO UCCIDO!Se non muoio prima per raffreddore!

“PREPARATI A SOCCOMBERE!!”gli inveisco,spruzzandogli contro un po’ d’acqua. Will ride;non ho mai sentito qualcuno che mostra gioia così…così genuinamente. Ha qualcosa di strano,questo ragazzo. Sembra… così puro…

Inizia una battaglia campale a base di acqua salata e di risate! L’acqua è relativamente bassa,io sono bagnata fino all’osso e la gente ci guarda scettica. Che vergogna! Mi sto comportando come una bambina…E poi fa freddo!Però…

“Ma che t’importa della gente!Ti stai divertendo,no?”mi grida lui. Ma crede che solo perché è americano,io non capisca quando mi parla?

“HAI RAGIONE!”gli urlo di rimando.

MA PER QUALE MOTIVO STIAMO URLANDO?”

Will posiziona le mani a coppa sulle sue labbra,gridando a pieni polmoni. Rido ;è una scena troppo buffa…I suoi capelli rossicci sono diventati piatti e gocciolanti. Chissà in che condizioni sto io!

Prendo fiato e gli rispondo,nonostante i pochi metri di distanza che si sono venuti a creare.

“NON LO SO…!”

Una folata di vento fresco mi scompiglia i capelli. Istintivamente,mi copro le braccia con le mani,sfregandomi. Lui continua a ridacchiare.

“Forse hai freddo,sarebbe meglio uscire,no?”

“Così è peggio…mi ammalerei!”replico.

“Ah,certo,non ci avevo pensato.”

Pensa,lui?

Strizzo i miei corti capelli biondi brontolando divertita“Sappi che questa me la paghi,stupido americano!”

I suoi occhi verdi incontrano i miei per un attimo. Sembrano pieni di sensi di colpa,ma poi riesco a cogliere una luce nuova,che non ho mai visto in nessuno dei ragazzi che conosco,nemmeno in Koichi,il mio migliore amico…Strano…Perché?

“Andiamo…non ho mai fatto cose di questo genere!”mi giustifico. “Buttarmi in mare senza costume,d’inverno,per giunta…ammetterai che non è da persone normali!”

“Chi sei tu per dire cos’è normale e cosa no?”ribatte lui duramente. Ora capisco qual era la luce che non ho mai visto in nessuno:accusa.

“Che cos’hai,Will?”
“Non ti capisco,ecco tutto.”

Esce dall’acqua,e io lo seguo a ruota,nonostante tutte le mie belle prediche precedenti.

“Come credi di potermi capire se mi conosci da un paio d’ore o poco più?”

I suoi occhi verdi lampeggiano di furore.

“È qui che ti sbagli…”

Mi friziono le braccia,infreddolita,mentre comincio a perdere il filo del discorso. Ora si sentono i 5 gradi…

“Come?”

“Non ti ricorda niente questa?”

Si sfila una catenina dal collo,una semplice conchiglia bucata infilata in un cordoncino nero.

Involontariamente la prendo tra le dita e la sento ruvida al tatto. “Sembra un lavoretto fatto da una bambina…”

“Una bambina molto speciale” specifica lui,rimettendosela.

“Chi?”

 “Tu.”

“Io?”esclamo scettica. “Io che ho sempre detestato fare cose del genere?Dì un po’,ti diverti a prendermi in giro?”

Do in una risata,bruscamente interrotta dalla sua mano che mi attanaglia il polso.

“Non mi sto prendendo gioco di te. Questa catenina me l’hai data tu,sette anni fa.”

Cerco di divincolarmi,ma è tutto inutile;inoltre parecchi si sono fermati a guardare la scena.

Affannosamente,lo prego. “Will,lasciami! Ti dico che non ricordo!!

“No,non ti lascio. Io mi ricordo la promessa che ci siamo scambiati.

I ricordi cominciano vagamente a riemergere dalla mia mente,confusa dall’oblio. Io ho già incontrato Will?Quando siamo andati in America per trovare Daisuke?

Davvero…? “Ti giuro,sto tentando di riportare alla mente qualcosa…ma non ci riesco…Sei sicuro che fossi io?”

Mi appiglio all’ultima ipotesi disperata;la memoria non è mai stata il mio forte. Finalmente mi libera il polso,mentre il mio cuore smette di battere così velocemente. Perché…perché mi parla di questa promessa,ora? Che cosa vuole?

Appoggia la schiena ad un masso ,per poi passarsi stanco una mano tra i capelli.

“Io e te ci siamo già incontrati…anche se forse tu ora…”
“No,aspetta…qualcosa lo ricordo…Ricordo che era caldo,il sole invadeva la spiaggia di Los Angeles…”

Piccoli sprazzi di ricordi confusi riaffiorano tra i miei pensieri. È vero. Io Will l’ho già incontrato…tanto di quel tempo fa…sembrano passati secoli…

E io ero un moccioso piccolo che tentava di reggersi sulla tavola da surf…”sorride lui.

“Avevi cinque anni,spericolato,come pretendi che riuscissi a starci su?!”

“Col senno di poi,in effetti…”riflette. “Poi sono caduto in mare…”
“Ed io ho gridato come un’ossessa,WILL!WILL!’…e tuo padre ti ha recuperato sano e salvo.”
“Anche se poi io non stavo affogando…voi femmine tendete a farla sempre più tragica!”

“Siamo solo più prudenti…E poi ho afferrato la prima conchiglia che mi è capitata a tiro,ne ho fatto una collana…”
“E me l’hai data…Così…”
“Così ti avrei trovato.”

Ecco. Ora è chiaro tutto…Che sciocca,come avevo fatto a dimenticarmene?

“Così mi avresti trovato.”

Ma perché me ne parli ora?”

Mi siedo vicino a lui,cercando delle risposte.

“Sai,quando mio padre mi disse che voleva tornare in Giappone…ho pensato subito che fosse l’occasione da cogliere al volo. Volevo rivedere la mia amica d’infanzia,volevo verificare quanto fossi cresciuta…Se in fondo eri rimasta sempre la stessa…”

“E quel è il verdetto?”
I suoi occhi si colorano di tristezza;io rivedo il bambino smarrito che aveva bisogno di più autostima…lui non è cambiato…ed io?

“Tu sei profondamente diversa. Più grande…più matura…più bella…Ma non capisco perché ti comporti così.”
“Così come?”strabuzzo gli occhi.

Perché vuoi adeguarti al resto? Ti osservo fin da stamattina,ti vergogni di ciò che potrebbero pensare gli altri,sei convinta di sapere ciò che è normale e ciò che non lo è…”
“Guarda che è facile parlare per te che vieni dall’America. Se fossi nato e vissuto a Tokyo non parleresti così.”replico . Io non mi adeguo agli altri!Solo perché sono responsabile!

“La bambina che conoscevo io faceva tutto ciò che le piaceva,senza preoccuparsi nemmeno dei propri genitori.” Will alza impercettibilmente la voce.

“Appunto,la bambina…Si cresce;mai sentito questa parola?!”

Alzo anche io la voce,piena di rancore.

E crescere vorrebbe dire rinunciare alla propria personalità?”

Non ho argomenti per replicare. È un’osservazione acuta…

 “Forse…forse hai ragione…Ma chi sei tu,che spunti così e pretendi di darmi lezioni di vita?!” gli chiedo irata.

“Un fantasma del tuo passato…”

La spiaggia si è quasi svuotata;è tardo pomeriggio ormai,ed il sole sta dicendo addio a questo emisfero,per riscaldare l’altra metà della terra…

“Shizu” continua “ A me vai bene anche così. Ti faccio questo discorso perché tu non abbia dei problemi in futuro…Fai sempre ciò che vuoi fare realmente.

Sembra un discorso da cioccolatini,frasi sdolcinate senza senso che servono solo a riempire le pagine di un romanzo o il testo di una canzone…e la parte razionale di tutti,perché in fondo se ne ha bisogno…
“Cosa significa ‘a me vai bene anche così ’? Perché io dovrei andare bene a qualcuno?”

C’è qualcosa di fondamentale che mi sfugge nella logica del suo discorso. Lui ride,sfiora la conchiglia e mi guarda intensamente. “ Tu devi andare bene solo a te stessa,hai ragione. Sai una cosa…?”
“No”lo guardo annoiata. Quali altri lati di me vuol far emergere?

“Sei migliorata in quanto a logica,rispetto a quand’eri bambina…Ma la memoria fa ancora cilecca!”

“Will!”gli butto un po’ di sabbia addosso. “La smetti di prendermi in giro?”

Mi risponde al colpo,cerco di parare la polvere dorata che mi viene in viso e gli blocco il braccio. Lui,con un colpo preciso,immobilizza a sua volta le mie mani.

Cosa vuoi fare?Combattere?”mi chiede,divertito. Evidentemente pensa che non lo batterei.

E guerra sia!”

Non ho mai preso tanto a pugni un ragazzo. Forse non ho mai preso a pugni qualcuno,ora che ci penso. Alla fine mi ritrovo stesa sulla sabbia,con un ginocchio dolorante e i capelli totalmente disastrati.
“Certo che non mi hai fatto nessuno sconto!” afferma il giovane losangelino,pulendosi la bocca.

“Ehi,solo perché sono una ragazza,non vuol dire che io sia debole!”

“Era proprio questo che volevo sentirti dire…”

“Ancora con questo discorso?! Ascolta,sono perfettamente contenta della mia vita,d’accordo?”

Mi volto a guardarlo,esasperata.

“Non intendevo dire questo,tranquilla. Ho solo detto che…che mi ha fatto piacere vedere che in fondo…”
“Guarda che ciò che siamo non cambia mai.”

Il mio sguardo si perde oltre il mare. Io non sono cambiata,dentro. Sono rimasta la solita bimba chiacchierona e superficiale che ero, e che sarò sempre. Sono appena appena più attenta ai bisogni altrui,ma sono pur sempre un maschiaccio.

Però sei più saggia.”ribatte lui.

“Eppure non mi hai ancora detto in cosa consisteva la promessa. Ingiungo. “Dai,dimmelo!Proprio non me lo ricordo!”

“Non te lo posso dire” sorride lui. “Al massimo far provare,ok?”

Far provare? Ma che cosa gli ho promesso?! Ricordo che in seguito gli avevo dato la conchiglia,e lui mi aveva detto qualcosa…e io annuivo… Ma non so cosa. Per quanto io mi possa lambiccare il cervello,niente,la memoria non  mi è favorevole,oggi.

Mi giro verso di lui,curiosa.

“Chiudi gli occhi,Shizuka.”

Obbediente,eseguo l’ordine. “Ma cos…?”

Vengo interrotta dalle sue labbra che si posano sulle mie. Un bacio…Il mio primo bacio

 

E chissà se vale la pena di passare la vita a correre,o se invece la migliore mossa non sia di starmene immobile…e tanto l’onda arriva,arriva e basta,non serve perderci la testa,e allora tanto vale sorridere…

                                                                                         Max Pezzali, “I filosofi”

Gli avevo promesso una cosa del genere? Una cosa così importante?

La sua bocca delicatamente si sposta,per potermi sussurrare all’orecchio:”Promettimi che non cambierai…”

Impallidisco. “Te lo prometto…”

E che quando ci rivedremo…Se non saremo troppo grandi o troppo stupidi da esserci dimenticati l’uno dell’altra…ti darò il mio primo bacio…”

“Ti darò un bacio…”

Le lacrime mi scendono a fiotti. Era questa…era questa la sua promessa…la nostra promessa…

Ma io mi ero dimenticata…” sussurro. È tutto così maledettamente chiaro…ora che lo sa Koichi gli verrà un infarto!
“Ciò conferma che sei stupida!” afferma serio lui.
“Ah,io?Senti che parla!”

Mi scompiglia i capelli gentilmente,per poi starnutire rumorosamente.

“Forse è meglio se torniamo a casa,Will. Ci prenderemo un malanno!”

Mi scocca un’occhiataccia.

“Non è essere pesanti,questo!! È…preoccuparsi!”

“Stavo scherzando,ShizEtcì!”

Gli prendo timidamente una mano,per trascinarlo subito a casa. Non m’importa se mi vedrà qualcuno…ora so che cosa mi mancava…

“Will”

“Ehi”

“Grazie…”

Mi guarda con un’aria interrogativa.

“Per il tuo regalo di Natale!”

Ha capito che alludo al bacio ed arrossisce vistosamente.

“Adesso non ti dimenticherai più di noi?”

Scuoto la testa,prima di stringerlo. Siamo bagnati come pulcini…
“Will…”
“Promettimi che almeno qualche volta mi verrai a trovare. Noi siamo più che amici…”

“Ti verrò a trovare,questo sì…Ora noi siamo…forse…qualcosa di più che semplici amici…Ma andiamo!”
“Altrimenti chi la sente mamma!Ehi…Guarda,Shizuka…”

Cosa? Alzo la testa,il mio sorriso si illumina di gioia.

“NEVICA!”

 

Il futuro è un libro ancora da scrivere,di che cosa parli e per quante pagine a nessuno è dato saperlo,però vorrei che questo foglio bianco raccontasse di noi…

                                                                                           Max Pezzali, “Presente”

 

-Kaze-Sento che stasera nevicherà. Almeno,questa è la mia impressione,guardando le nuvole di stamani.

“Takaishi,sempre perso nel tuo mondo?”

Che cosa vuole ora il prof?

Mi volto annoiato. “Stavo ripetendo fisica,sa,gli stati di aggregazione della materia…interessante vedere come le nuvole siano in realtà acqua,non le pare?”
“Mi pare che tu invece non abbia capito che ora è l’ora di storia!Cosa possono avere a che fare le nuvole con lo shogunato Ashikaga,o più in generale,con la storia?”

Le vene sulla tempia di Asaki pulsano pericolosamente. So che forse sarebbe meglio stare zitto,ma è più forte di me…dopotutto non stavo facendo nulla di male.

“Lei sa meglio di me che a volte sono state le condizioni climatiche a determinare carestie;non è vero? E le carestie hanno procurato malcontento,e il malcontento ha spodestato re e reggenti…E noi in fondo cosa studiamo,se non le continue guerre per il potere?Forse ha ragione la signorina Kotobu,quando dice che vorrebbe da lei maggior interesse ai collegamenti tra le varie discipline, o no?”

Si levano risatine;tutti in classe sanno che lui e la signorina Kotobu,l’insegnante di scienze,sono ai ferri corti da quando si sono conosciuti!Eppure io sono convinto che al vecchio Asaki la signorina non passi indifferente…

“Cosa ne sai tu dei rapporti tra discipline?! E che cosa c’entra la signorina! Se tu non fossi così brillante negli studi ti sbatterei immediatamente fuori!”

Alzo un sopracciglio…Io adoro farlo arrabbiare. Ma forse non dovrei utilizzare troppo l’arroganza. Però è talmente divertente!

“Dovevo giusto andare in bagno. Posso,professore?”

“Vai,vai!Torna il più tardi possibile!”

“Con molto piacere”sussurro,in modo che solo Hayate possa sentire. Quello stupido trattiene a stento un risolino,mentre io esco un attimo a prendere una boccata d’aria.

Odio il fatto di essere ancora in quinta elementare. Sono ancora piccolo…se poi penso che quella fortunata di mia sorella Shizuka l’anno prossimo va alle medie!

“Kaze!”

L’unica persona che sa rendere il mio nome,così poco adatto a me,(7)dolce…

“Ran…”

Mi giro lentamente. Oggi ha un’aria più fragile del solito…

Si avvicina cauta,attenta a non cadere,perché sta pulendo gli occhiali appannati dal freddo. Sfregandoli furiosamente  sulla maglietta,è ormai vicino a me.

“Certo che potresti anche non pulirli mentre cammini,se non vuoi sbattere contro le persone!”

,tu sparisci subito…è un tale onore trovarti che non posso rischiare di perdere tempo per queste stupidi lenti!”

Li inforca,finalmente mettendo a fuoco il mio viso e le mie orecchie che in barba alla temperatura esterna stanno bollendo.

“Non avrai mica la febbre?Sei strano!”

Mi poggia una mano sulla fronte,sollecita. Così sì che mi squaglio!

“Pare di no . Hai una tempra forte!”ride.

Poi Asaki si lamenta se io le sue lezioni non le seguo. A volte credo che alcuni professori abbiano perso proprio il senso e la cognizione della propria giovinezza;possibile che nessuno capisca quanto io pensi a lei ogni volta,che le mie poesie sono ispirate solo da lei,che se guardavo le nuvole non era perché mi interessasse davvero lo stato aeriforme?

Le tua mani sono gelide,Ran. Sicura… stai bene,vero?”

Dai,non si è sentita la nota di tensione e angoscia,vero?

“Sì,certo!Tranquillo,oramai sono sana come un pesce!”

Mi sorride, eterea.

“Quanto vorrei che fosse vero…”  mormoro. Le prendo il capo tra le mani,per stringerla a me.

“Kaze…Sono forte…Ed ho tante persone che si preoccupano per me…In primis i miei e Rei…Non preoccuparti anche tu,non ne vale la pena!”

“Sì,certo,ed io cosa farei,allora?”

Ran ha sempre avuto dei problemi,fin da piccola,di salute…Una volta mi ha fatto davvero preoccupare,e le avevano diagnosticato un male che lei non aveva…è per questo che nutro un odio scriteriato contro gli ospedali…ho una fobia dei camici bianchi,ma soprattutto degli aghi…

Sfioro il braccio di Ran,se solo penso a quante volte è stato martoriato dalle flebo…

“Tu sei un mio amico,e in quanto tale mi devi far divertire,non angosciare!Kaze,hai undici anni,mica sessanta!”

“Sono una persona riflessiva .E mi preoccupo per te. ”parto sulle difensive.

“Fin troppo!Ora torno in classe,altrimenti matematica diventa davvero una serie di geroglifici di oscura interpretazione!Mi raccomando,amico mio!”si allontana,strizzandomi l’occhio.

Abbozzo un sorriso ed accenno un saluto.

Amico mio.

È proprio questo che non accetto.

Amicizia. Solo amicizia.

Eppure lo so che dovrei già ringraziare il cielo per avermi offerto questa possibilità…ma,già,in amore gli obiettivi sono sempre nuovi…e quello che qualche giorno prima ti era sembrata una conquista,ora è già stato dato per scontato…

Possibile che tu sia così cieca,Ran?

Intendo in senso figurato,che tu poi sia miope è tutta un’altra faccenda!

Perché ti ostini a fingere,quando i miei sentimenti sono così palesi?

La campanella di fine interrompe i miei pensieri.

Sarà meglio tornare subito a casa,quell’esagitata di Shizuka sicuramente mi starà aspettando!

“Ehi,KAze,certo che anche oggi tu e Asa-san avete dato spettacolo!”

“Io non do spettacolo,Hayate…è lui che…Buone vacanze,professoressa!”mi affretto a concludere,vedendo la signorina Kotobu davanti a me.

La sua espressione è indecifrabile. “Anche a voi,ragazzi…Takaishi…”

“Mi dica,prof.” Cosa vorrà adesso?Devo tornare a casa,ne ho abbastanza di questa scuola!Anche se è qui che ogni giorno incontro Ran…

“Cerca di non far disperare troppo Sasuke,mi raccomando!”

Sorride e se ne va,con passo leggero. È un mistero come riesca a portare tutti quei registri,e come faccia a sorridere pur essendo molto amica di Asaki.

Ooooh…l’ha chiamato Sasuke…qui gatta ci cova,non è vero,Kaze?”

“In effetti,è l’unica persona che riesce a chiamare Asaki Sasuke…mah!”

Il mio disgusto è tale che il mio migliore amico scoppia a ridere.

“Proprio non lo sopporti?”

“Questione di sopportazione reciproca e civile.

Usciamo dall’opprimente edificio.

“Buone vacanze,Kaze!!”

Un coro di ragazzine mi saluta e mi augura buone feste. Ma chi le ha mai viste?! Odio la loro frivolezza…

“Certo che la vita è ingiusta!Chi tutto,chi niente!”

Haya,non è il caso di scherzare…”

Una di queste,con le trecce, mi ferma. “Potrei rubarti due minuti del tuo preziosissimo tempo?”

Scruto il cortile della scuola;mia sorella non si vede.

Posso concederle un po’ di tempo. Haya capisce l’antifona e se ne va, accennando un gesto di saluto e ammiccando. Stupido!!

“Certo. Ma chi sei?Non mi pare di averti mai vista!”

Ok,forse sono stato un po’ brusco. La ragazza sembra aver ricevuto un pugno nello stomaco,ma la sua espressione non tradisce nulla.

“Mi chiamo Kagura,sono nella sezione E…Se ti ricordi,abbiamo aderito a quel progetto natalizio di poesie insieme…”

Oh no. Cavoli…

Avevo indetto,grazie al mio professore di lettere,una sorta di spazio per le poesie in un progetto natalizio che prevedeva un open-day a scuola…Mi ricordo di questa ragazza…farà la quinta elementare anche lei,o forse è più piccola… Ad ogni modo,aveva portato le sue poesie,carine,certo,ma senza nessuna pretesa…Solo che,visto che si buttava giù in continuazione,l’ho un po’ incoraggiata…Non si sarà montata la testa?

S-sicuro…Ma ora…?”

Perché torna ora nella mia vita? Ok,d’accordo,abbiamo fatto qualcosa insieme,ma niente di che!

“Volevo dirti che…che tu mi piaci!Da più di un anno,osservo ogni tua mossa,partecipo a qualunque cosa vi sia anche tu…So tutto di te!”

Oddio.

Mi ci mancava solo questa.

Mi tiro i capelli indietro,nervosamente. Quasi inconsciamente,mi giro e vedo Ran. Come fare a rifiutare questa ragazza con il maggior tatto possibile e raggiungere Ran prima che Shizuka mi trascini a casa?

Pensa,pensa,pensa. (8)

“Non vorrei essere scortese,però…ecco…ti consiglierei di essere realista…Insomma…io non ho dubbi che tu sia una brava ragazza,ma ritengo che siamo troppo diversi…Io nemmeno ti conosco,capisci?”

L’ho detto con tenerezza,spero.

Ma niente mitiga un cuore spezzato.

Avverto nei suoi occhi la delusione cocente che si riversa in calde lacrime;poi un barlume di lucidità le fa dire :”Certo,lo sapevo…Ma sai…So che sei innamorato…E sapevo bene di non avere speranze…Ma te lo volevo dire lo stesso…Come si dice? Non si rifiuta una preghiera ad un innamorato…Ma non avrò rimpianti…Grazie di tutto quello che mi hai fatto provare,Kaze-kun…Grazie di cuore…”

 

Tutti mi dicevano vedrai,è successo a tutti però poi

Ti alzi un giorno e non ci pensi più…

La scorderai,ti scorderai di lei…

Solo che non va proprio così,ore spese a guardare gli ultimi attimi in cui tu eri qui con me

Dove ho sbagliato, e perché?

Ma poi mi son risposto che non ho nessun rimpianto,nessun rimorso

[…]

Come dicon tutti,il tempo è l’unica cura possibile

Solo l’orgoglio ci mette un po’,un po’ di più per ritirarsi su

Però mi ha aiutato a chiedermi se era giusto essere trattato così…

                                                                                           Max Pezzali,”Nessun rimpianto”

Non crede nemmeno lei alle sue parole. Kagura…mi dispiace…vorrei dirle.

Ma forse è meglio così…Non volevo farla soffrire,lo giuro,ma ho le mie belle gatte da pelare già con Ran. Che intanto è scomparsa.

Sospiro. Dovevo assolutamente parlare con quella ragazza…se non avessi sistemato tutto subito,le cose sarebbero andate di male in peggio.

Quanto fa male rifiutare qualcuno…di solito,dicono sia peggio essere rifiutati…ma rifiutare qualcuno ti fa sentire il più grande verme sulla faccia della terra…

Eccola,Ran. Improvvisamente dimentico tutto.

Ha una faccia che non mi piace. È pallida,ma non faccio in tempo a raggiungerla che lei è già salita in macchina della signora Miyako.

“Forza,fratellini,vogliamo forse sprecare il primo giorno di libertà contemplando questo edificio fatiscente??Su,su!”

La voce allegra della mia cara sorellina Shizuka mi strappa dalle riflessioni. Intanto si avvicina il mio caro fratellino minore,Nagi,in dolce compagnia.

Ma quant’è precoce?!

Gli faccio il solletico,mentre lui guarda terrorizzato Shizuka che saluta Tomoko.

“Shizu,può venire anche lei a casa con noi?Dice che vuole conoscere papà!”

Ah,ecco. Oggi siamo in vena di spezzare cuori,io e papà. Che brutto mestiere.

Stranamente Shizuka acconsente abbastanza in fretta,forse quella bambina l’ha conquistata.

“Come ti chiami,piccolina?”le chiede gentile.

“Piccolina a chi? Ho otto anni!”

Se aveva conquistato la fiducia di mia sorella,ora se l’è giocata. Mia sorella alza impercettibilmente un sopracciglio,e la bambina sciorina la sua identità.

“ Il mio nome è Haruka Hanamachi!”

Finalmente! Infastidito da tutto quel teatrino,chiedo di poter tornare subito a casa. Mi da fastidio aspettare.

 

 Giorno…” bofonchio,entrando in casa. C’è una lettera sul tavolo…di chi sarà?

 Nagi si avvicina al tavolo,e chiede,come un ingordo:“È qualcosa da mangiare?”

“Certo che somigli a tuo zio ogni giorno di più!Ed anche a Daisuke…”

E’ appena arrivata mamma,. Io adoro mia madre Hikari;forse mi somiglia più di tutti.

Perché siamo entrambi perennemente sospesi tra sospiri e sorrisi…tra tristezza e gioia…Lei sorride di più,per via di papà… ma era molto malinconica,da piccola…Un po’ come me…

Shizuka,invece,somiglia a mio padre,scrittore ottimista;sempre col sorriso sulle labbra,qualunque cosa succeda. Non riesco spesso a capire quello che prova…a volte,è più ineffabile di mia madre…

“Chi è Daisuke,mamma?Mi pare di averlo già sentito nominare!”chiede la mia sorellina,ingozzandosi di biscotti.

Colui che ha mandato quella lettera. Tranquillo,Kaze,non contiene nessuna bomba atomica!

Oh,vedo che abbiamo ospiti!” dice mio padre Takeru.

Ma chi ha mai detto che era un pacco bomba?! Perché tendono tutti a pensare sempre che io veda le cose più negative?

Haruka osserva impaurita mio padre. Eh,sì,anni di basket non sono mica serviti a niente! È decisamente più alto della media.

“Già,è vero…Nagi,chi è questa bella signorina?”interviene mamma.

“Papà!!”si avvicina Nagi con una faccia tosta impressionante. “Sei riuscito a ripescare il mio pallone tra i rampicanti della signora Touji??

“Sì,solo perché è Natale ed anche lei è più buona…ma tu promettimi che d’ora in poi starai più attento!”

 “Dicevi…questo Daisuke ci ha indirizzato tale missiva…e che cosa vorrebbe?”insisto. Non che non mi interessi della povera signora Touji,vedova da anni,però…

I miei si scambiano uno sguardo d’intesa,e mia madre annuncia: “Dice che verrà a trovarci al più presto,assieme alla sua famiglia!Non siete contenti?”

Papà trae sospiri. Potrei giurare che non è molto contento. Tuttavia…il nome Daisuke,pur non sovvenendomi,non mi è nuovo!

“Ne parliamo dopo,ora è pronto!Filate a lavarvi le mani…e Nagi,staccati da quei biscotti,ti rovinerai l’appetito!”ordina mamma. “Tu fai pure come se fossi a casa tua,Haruka!”

G-grazie…” Haruka,ligia,corre in bagno.

“Qui dentro mai nessuno scatta così!”nota mia sorella,ridendo.

“Guarda che l’ordine vale anche per te,signorina!Solo perché sei quasi alle medie,non significa che tu possa esentarti dalle regole!E ricorda che devi ancora affrontare gli esami…”

“Hikari,non rovinarle il primo giorno di vacanze !” afferma mio padre.

Siamo solo una famiglia di matti.

 

 “Ovvio che ti sembra di aver già sentito nominare Daisuke,Shizuka”esplica mio padre a tavola “perché Dai è stato,come noi,un digiprescelto. Strano che non te ne ricordassi,Kaze!”

Sento tutti gli occhi puntati su di me…con tutti i casini che ho per la testa,andrei davvero a almanaccarmi  il cervello per  un loro vecchio amico?

“Mah,probabilmente sarà trascorso troppo tempo.Ad ogni modo,quando dovrebbe venire?”

Sicuramente mia sorella avrà capito qualcosa. Chiamatelo sesto senso femminile,ma lei riesce a capire sempre tutto…Interessante notare come alcune donne siano perfette a dare consigli e poi siano dei disastri in amore!

…Daisuke non è mai stato molto affidabile…” Mamma sorride nervosa,mentre papà spiega che in realtà avrebbe già dovuto arrivare.  

 “E perché non ce l’avete detto prima?”chiede Nagi.

Quel bambino ha un’ingenuità e una sfrontatezza che vorrei avere io!

 Haruka,intanto,sembra seduto su un rovo di spine

Haru-chan,cos’hai?”le chiede inquieto il mio fratellino minore. È…preoccupato? Nagi?!

Nulla,pensavo al freddo…forse quei…niente,niente.”

Mio padre domanda curioso: “Quei…cosa?”

Haruka è indecisa tra il rivelare tutto al suo idolo o essere fedele al suo amico. “Niente,sul serio!!”

Grazie al cielo esiste ancora la lealtà.

“Tranquilla,questo non è un tribunale!”

Povera mamma…non solo ha combattuto con quella Marion per avere papà…

Ci mancavano solo le bambine!

Aspetta un attimo…ma Marion ora non è…?

Improvvisamente,un rumore.

“Certo che state perdendo colpi,vecchi miei. Se avete persino lasciato la porta aperta…”

Avevo visto giusto.

Marion è la moglie di Daisuke.

A cui mamma ha spezzato il cuore.

 “E voi siete sempre i soliti!Daisuke …che piacere rivederti!”esclama mamma,felice.

 

Giorni di lacrime e disperazione sembrano essere stati portati via dal vento,in un soffio…Quant’è labile il rancore…

 “Si chiamano Marion e Will,se non ricordi.” Rammento a mia sorella,che fissa Daisuke con moglie e figlio vacua.

 I am Will,however.”(3)

L’americano ha voglia di conoscenza.

Solo che si è rivolto alla persona sbagliata…mia sorella.

“Hi…I-I’m Haruka!And they are my little brothers,Kaze and Nagi.”(4)

“Nice to meet you.” Fate parlare me,per carità, altrimenti rischiamo un caso diplomatico!

Nagi ,intanto,che capisce solo quel che vuole capire,ci propone: “Che ne dite se facciamo una partita?Così siamo pari!Io e Kaze contro Shizu e Will…Come diavolo si dice?”

“ E io?!” reclama la riccioluta Haruka.

“Tu sei una femmina!”replica schifato il piccolo di questa casa.

“E allora??Tua sorella che cos’è?”

 Che c’entra!Lei è grande…e poi se non la faccio giocare se la prende e non mi aiuta a fare i compiti!”

Certo…Shizuka le fa i compitiTraduco,prima di morire dalle risate: “What about playing football?Me and my brother vs. you and Shizuka!”(5)

Will ride. “Guardate che il giapponese lo capisco!Non sforzatevi troppo!Comunqueok!”

Bene. Me lo poteva anche dire prima,ad ogni modo.

 

Mia sorella è un disastro a giocare. Decisamente.

Will,nonostante sia abbastanza dotato,ha dovuto soccombere alla forza del sottoscritto,nonché del mitico Nagi Takaishi. Tutto questo mentre Haruka faceva il tifo imbronciata.

Sono stanco. E poi voglio lasciare un po’ le due coppiette da sole…Haruka come minimo spappolerà Nagi,ed è uno spettacolo a cui sinceramente non voglio assistere;invece Will guarda in modo strano la mia sorellona…Non vorrei che…

Anche se fosse,non sarebbero affari miei.

“Ehi,sorellina,io vado a trovare Ran,oggi era strana,all’uscita!” comunico,scrollandomi un po’ di sabbia di dosso. Sono sporco e sudato,e certo non farei bella figura,ma temo che poi diventi troppo tardi…e ho voglia di vederla.

Ho interrotto qualcosa tra lei e Will,credo,vista la faccia assassina di Shizu.

“Come mai?Non sta ancora bene?”

 “Non lo so. Sono un po’ preoccupato…”

Ho qualcosa sul viso?

Perché mi guardano in quel modo?

Arrossisco involontariamente. Sono un libro aperto.

Perché mi guardate così?”
Nieeeeeeeente…”minimizza Nagi.

Non ho voglia di stare a sentire le loro motivazioni;inoltre,potrei rivelare verità pericolose.

 

Tutti in coppia. Tranne me.

È lo squallido bilancio di una passeggiata per il centro,dove splendide coppiette si tengono teneramente per mano.

Uffa. Casa Ichijouji è ancora lontana.

La mia attenzione viene attratta da un negozio di oggettistica. Ed ora che ci penso,io non ho nemmeno comprato qualcosa per Ran.

Giro un po’ il negozio,e dopo quello un altro,ed altri ancora. Ma niente. Non c’è nulla di così speciale…

Vedo un gruppo di ragazzine. Ma si muovono perennemente in branco?! (9)

Riconosco anche Kagura. Che viso triste che ha…

Sento una fitta al cuore. Vorrei parlarle ancora,ma so che ogni mia parola potrebbe ferirla ancora di più. Kagura si stacca dal gruppo,e prosegue dritto,proprio come me.

Sempai…?”(10)

Si è girata,sentendosi osservata. Ha tra le mani un quaderno bianco,e i suoi sospiri fievoli si condensano in sbuffi di fumo.

“Ciao,Kagura.”

“Ti sei ricordata il mio nome.”sorride .

È ancora troppo presto perché mi odi profondamente.

“Sì.”sussurro. “Sarebbe stato scortese da parte mia paragonarti a tutte le altre.”

Oh no. Mossa falsa.

Il suo viso si colora di una leggera sfumatura rosata,mentre disincantata afferma: “Sei gentile,Takaishi…”
Non mi ha chiamato Kaze.

“…Ma capisco bene un rifiuto,quando lo ricevo.”conclude sprezzante.
“Ciò non vuol dire che non dobbiamo parlarci mai più. Potremmo sempre fondare un circolo di poesia a scuola e…”

Nel frattempo,abbiamo cominciato a fare la strada insieme. Pare debba venire con me.

“ A proposito,perché hai scelto proprio questa mattina per confessarmi i tuoi sentimenti?”

“Pensavo che a Natale si è tutti più buoni;poi,c’è un’atmosfera fatata,non trovi?

 Sempai” continua “Lo vedi questo quaderno?”

Annuisco,non capendo dove voglia andare a parare.

“Sono poesie su di te.”
Non so se essere felice o triste. Forse sono lusingato,certo,ma profondamente contrito. Fino a poco fa…io nemmeno sapevo dell’esistenza di questa ragazza…ed avevo occhi solo per Ran…ho ancora occhi solo per Ran.

“Stamattina,quando sono tornata a casa…Volevo bruciarlo.”
La durezza di quest’affermazione mi colpisce in modo brutale.

“Ma poi ho pensato che sarebbe stato come bruciare un pezzo della mia vita…Ho riletto quando un tuo solo saluto mi ha fatto sorridere per più giorni,ho rivisto le mie emozioni nell’accorgermi che ormai per me eri più di un qualunque ragazzo carino…Tutte illusioni…Ma non voglio dartene colpa…Chi avrebbe colpa in amore?”

Non me la sento di fermarla. Questi stessi sentimenti…sono identici ai miei per Ran.

Kagura mi guarda con occhi tristi. “Non voglio rinnegare niente…Non avrebbe senso. Ti ringrazio di tutto ciò che mi hai fatto provare.”
Tira su col naso. Non credo sia dovuto al semplice freddo.

“Come fai a ringraziarmi se ti ho fatto soffrire?”

Dicono che gli occhi siano lo specchio dell’anima;se è così,lei è lacerata.

“Avrei sofferto molto di più se tu mi avessi illuso. Io già lo sapevo…Kaze…so benissimo che il tuo cuore batte per qualcun altro…e sapevo che io e te non avremmo avuto futuro,se non nei miei sogni più rosei!Perciò,più ero felice grazie a te,più soffrivo dopo…Brutta bestia,l’amore non corrisposto…”

Eh,già.

“Mi dispiace.”

È tutto quello che riesco a dire. La stringo in un abbraccio;le accarezzo i capelli.

“Consideralo il mio regalo di Natale,Kagura.”

“Grazie…”

Un sussurro soffocato le esce a malapena,per poi essere rimpiazzato da singhiozzi via via più forti.

Sfogati,ti prego, e forse anche io troverò un po’ di pace.

Dopo un po’,si calma. Ha pianto tutte le sue lacrime.

“Non ne valeva la pena per me,Kagura…”

Sorride tra le lacrime. Ci vorrà tempo perché questa ferita si rimargini,ma io ho fatto tutto quel che era in mio potere. Ora tocca all’oblio…

“Sì,invece,e comunque non sarai la mia ultima delusione;in fondo si parla sempre di uomini…Non finirò mai di ringraziarti…Mi ero sbagliata su di te!Ma ora io sono arrivata a destinazione…dovevo dare una cosa ad una mia amica…tu?”

Siamo di fronte a casa Ichijouji.

Sono agitato,un pensiero mi irrompe nella testa.

“In che classe vai,scusami?”

“4° E. Sì,conosco Ran,se è questo che vuoi sapere,visto che siamo compagne di banco.”ha già capito cosa volessi dire.

Troppe rivelazioni in un giorno solo. Ecco perché il suo viso era familiare già da molto tempo…!

Mi do del cretino,riavviandomi i capelli. “Tu...tu hai visto come guardo Ran?”

Il suo sguardo si volta,fermo nei ricordi. Una lacrima fuggitiva e capricciosa le scorre solitaria lungo la guancia.

“Proprio per quello sguardo affettuoso,hai cominciato a piacermi. Speravo che un giorno avresti guardato me così…Sei innamorato di una mia compagna di classe…Ma nonostante tutto…non posso odiare Ran,non c’entra.”

Stupido stupido stupido.

“Ehi,calmati! Guarda che solo lei non lo sa!”

“C’è poco da scherzare!”

Perché sono così nervoso?

“Va bene,forse è meglio se torno domani da Ran…devi parlarle tu,ora. Ci vediamo,Kaze.”

Rimango solo come un deficiente.

Forse perché sono un deficiente.

Togliamo anche il forse.

 

Vuoti di memoria,non c’è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia…

Piccolissimo particolare,ti ho perduto senza cattiveria…

[…]

Togli la ragione,lasciami sognare,lasciami sognare in pace…

[…]
Sono una nuvola,tra poco pioverà e non c’è niente che mi sposti,o vento che mi sposterà…

Potrei ma non voglio fidarmi di te…Io non ti conosco e in fondo non c’è in quello che dici qualcosa che pensi,sei solo la copia di mille riassunti…

                                                                                Samuele Bersani,”Giudizi Universali”

 

 

“Sai,Ran,che ho conosciuto la tua compagna di banco stamattina?”
Sono a casa Ichijouji,e Ran mi ha gentilmente offerto un po’ di tè caldo. Sono indeciso se svelarle tutto;non so se sarebbe irrispettoso nei confronti di Kagura.

“Hai conosciuto Kagura?”domanda scettica.

“Sì,proprio oggi…”

Sorseggio la bevanda ambrata,scrutato dagli occhi vigili di Ran.

“Ah,sì?All’uscita?”

Faccio un cenno affermativo con la testa.

Ran si ferma a riflettere. “Strano che non vi abbia visti…”
,c’era tua madre in macchina e…Anzi,proprio per questo sono venuto a trovarti…”

“Non è la prima volta che mia madre mi viene a prendere in macchina…”sorride incerta.

Che figura! “Certo!Intendevo…ti ho vista un po’ pallida e mi sono preoccupato…”

“Uffa,Kaze,ma come te lo devo dire?Ero solo stanca!”

Una reazione un po’ esagerata,a mio parere.

“Lo so…”
“E come mai vi siete conosciuti?”

Continua instancabile a sondare il terreno. Qualcosa non le quadra,è evidente;tuttavia dubito che Kagura le abbia detto dei suoi sentimenti verso di me. Decido di vuotare completamente il sacco;lei capirà.

“È stata lei a chiamarmi. Mi ha detto che…”

,però,già vi siete conosciuti al progetto di beneficenza!”
“Ah,sì,ma fammi continuare…”
Il suo sguardo investigatore mi trapassa,come se cercasse di capire cose che non voglio rivelare. Ho sempre paura che abbia capito tutto, ogni qualvolta mi guarda così.

“Mi ha confessato una cosa importante,Ran. Non so fino a che punto voi siate amiche,né mi è dato saperlo,ma non credo che tu sappia questo…”
“Se non me lo dici,è difficile che io ti smentisca o ti dia ragione.”
“Mi ha svelato di essere innamorata di me.” Riferisco,tutto d’un fiato.

La reazione di Ran è strana.

“Effettivamente non lo sapevo…E tu come hai reagito?”

Non c’è traccia di gelosia.

Demoralizzato, vado avanti: “L’ho rifiutata,ma in modo molto gentile,credimi. E poi l’ho incontrata ancora questo pomeriggio e…”
“Non è stato molto cortese da parte tua.”
“Meglio che mentire ad altri e a se stessi,Ran.”

“Non ti piace proprio?”
“Non è questo…Ran…”

Le cose stanno prendendo una brutta piega. Ma è Natale. Non posso continuare con questo groppo in gola e questo peso sullo stomaco.

“Le ho detto questo perché nel mio cuore c’è già qualcun altro…”

Se io avessi le parole

Le potessi immaginare

Fosse facile spiegare

Si riuscissero a suonare

Se potessi raccontare

Se sapessi come fare

Se sapessi cosa dire

Allora ti scriverei una canzone d’amore…

Per farmi ricordare

Una canzone d’amore

Per farti addormentare

Che faccia uscire il calore che non ti so spiegare

Una canzone d’amore solo per te

                                                                 Max Pezzali, “Una canzone d’amore”

 

Le afferro una mano,le tolgo delicatamente gli occhiali e faccio per baciarla.

Le sue dita si poggiano sulle mie labbra.

“Che cos’hai intenzione di fare?”

“Questo.”

Sigillo le sue parole con un bacio. Rompo il legame subito dopo.

Erano secoli che volevo farlo…La guardo quasi implorante,mentre lei,incredula,si passa un dito sulle labbra.

Sciaff.

Un sonoro schiaffo mi lascia un vistoso segno sulla guancia.

Mi massaggio tentennante.

“Perché l’hai fatto?! STUPIDO!”

I suoi occhi fiammeggiano d’ira.

“Ran…”

Che cosa ho combinato…

No,Kaze. Tu lo volevi,e non puoi pentirti di ciò che volevi. Credo.

“Prima rifiuti una delle mie migliori amiche,facendola soffrire…E poi…fai questo!Ma chi ti credi di essere?Pensi che tutte siano innamorate di te,al punto da cadere ai tuoi piedi?”

“Certo che no,io…”
“Allora eri tu quello stupido cui moriva dietro Kagura…e lei non me l’ha mai voluto dire…perché eri tu…”

Continua nella sua incoerente filippica ;nondimeno,ha una lucidità impressionante. Non ho mai sentito Ran alzare la voce,pur conoscendola da anni.
“Kagura aveva capito tutto.” Rispondo pacatamente alle accuse. Non voglio essere condannato per i miei sentimenti. “E non voleva dirtelo perché…io sono innamorato di te…”
Ran ride;è un suono così cristallino che per un attimo dimentico tutti i miei timori.

Mi sta sorprendendo. Pulisce gli occhiali,senza riuscire a celare un sorriso evidente.

“Kaze…in due a stento raggiungiamo la maggiore età…sei davvero sicuro che sappiamo cosa voglia dire amare?”

“Ma…Ran,io quando sto con te…”
Mi prende le mani,e sussurra: “Tu per me sei un caro amico,forse il più caro di tutti…Ma sei solo un amico,capisci?Ecco perché non posso sopportare il tuo gesto…

Adesso,a soli 11 anni,per di più da compiere ancora,non me la sento di prometterti la luna…Io ci tengo moltissimo a te;magari questo sentimento un giorno diventerà amore,ma…Aspettiamo…E forse tutto sarà chiaro…forse ci saranno altre persone…Non possiamo dirlo.”
Il mio cuore è uscito distrutto da questo scontro. Non ci saranno altre persone,stupida! E come faccio io ad aspettare? Fra qualche anno le mie certezze potranno crollare,ma io ora sono certo dei miei sentimenti. Ora,non domani…E non ci hanno forse insegnato a cogliere l’attimo?

Tuttavia,probabilmente ha ragione. Non conosco l’amore…potrei sbagliarmi di grosso…E non ho forza per controbattere,le sue parole mi hanno annichilito.

“Io sono sicuro di quello che provo,Ran…”
“Avere certezze nella vita è qualcosa di prezioso. Ma non ti precludere nulla”

Sembra una filosofa,per come ragiona. È molto più matura di me.

“Dubito che il tempo mi farà cambiare idea…Facciamo finta che non sia successo nulla…”tento di contrattare io.
“No. Non possiamo cancellare. Ma possiamo trascurare,almeno per ora…Ti voglio bene,Kaze.”

Mi abbraccia,ed io solo ora capisco cosa deve aver provato Kagura quando l’ho abbracciata…Un senso di frustrazione…Rabbia…Ma anche sollievo…E speranza che un giorno tutto possa risolversi…

Questo significa aspettare il momento opportuno? Rinunciare all’immediato per un’eventuale apoteosi futura? Che quel momento arrivi presto…perché ora come ora soffro troppo… Stringo ancora più forte l’oggetto del mio amore;nel frattempo,lacrime vorrebbero uscire prepotenti,ma io le ricaccio indietro. Non voglio che mi veda piangere per lei…

Ran…io e te…non siamo destinati ad essere qualcosa di più,forse?

Spezza l’abbraccio,per accarezzarmi una guancia. “Non mi odiare,Kaze…”
“Non potrei.”sussurro . Quant’è brutto desiderare di detestare qualcuno,per poi scoprire che questo è inattuabile…

“Ehi,ragazzi!”

“Mamma!”fa imbarazzata Ran. “Quante volte ti ho detto che devi bussare?!

“Suvvia,guardate fuori!”

“Buonasera,signor Ichijouji!”saluto cordialmente.

La signora Miyako e il signor Ken ci guardano sorridenti,come se avessero capito di noi molte cose di cui noi ignoriamo l’esistenza. Odio questo modo di fare degli adulti!

“Guarda,Kaze…”

Mi volto verso la finestra. In fin dei conti,questa mattina avevo quasi predetto giusto.

“Nevica…”

Un’altra te dove la trovo io…

Un’altra te sorprenda me

Un’altra te un guaio simile ,chissà se c’è

Un’altra te con gli stessi tuoi discorsi

Quelle tue espressioni che in un altro viso cogliere non so

Quegli sguardi sempre attenti ai miei spostamenti

Quando dal tuo spazio me ne uscivo un po’

Con la stessa fantasia

La capacità di tenere i ritmi indiavolati degli umori miei

Un’altra come te

Ma nemmeno se la invento c’è

Mi sembra chiaro che sono ancora impantanato con te

Ed è sempre più evidente…                            Eros Ramazzotti,”Un’altra te”

 

-Nagi-“Nagi Takaishi!Dove diavolo ti sei cacciato?!”

Uff. Quand’è che la smette di gridare?

“TAKAISHI!”

“Sono qui,prof,mi sto allacciando una scarpa!Torno subito in classe!”

“E sia,ma fa presto!”sbuffa Kodaji. La professoressa Kodaji è la donna  più brutta di questo mondo,ne sono sicuro…Come si fa ad avere i capelli così unti…per non parlare delle striature candide nella sua “folta”chioma…i cosiddetti colpi di luna!(11) Storco il naso,pensando che male ho fatto io per meritarmi una tale prof di educazione fisica! Non è nemmeno agile,con quel corpo da nano malefico che si ritrova…Che seccatura…

Mi riavvio i lacci della scarpa sinistra. In realtà era tutta una scusa.

“State bene,micetti?”

Sposto dei rami sapientemente orchestrati in modo da nascondere una piccola cavità,dietro ad un cespuglio. Due gattini candidi,ma leggermente screziati, mi fissano intensamente,io mi avvicino per accarezzarli.

Ho scoperto che si annidavano qui già da un bel po’…solo che ora è inverno,quindi me ne preoccupo un po’ io!

Vengono avanti,fiduciosi,e si danno in fusa rumorose. Credo che siano un maschio ed una femmina;almeno,sono sicuro che uno dei due è femmina,perché il suo pelo ha tre colori differenti. (12)

Ci vorrebbero altre coperte…ma come faccio a procurargliele?Magari torno questo pomeriggio…

I gattini si lasciano coccolare dolcemente.

“Mi spieghi chi sei e che cosa diavolo ci fai qui?”

Una voce alle mie spalle mi fa trasalire. Mah,forse qualcuno mandato dalla Kodaji.

“Senti,di alla prof che sto per tornare,un attimo!”

Mi affretto a nasconderli dietro gli arbusti ormai spogli e poco adatti,ma la bambina(sicuramente,la voce è troppo stridula) è già qui.

“Non capisco di cosa stai parlando. Prof?”

“Non ti ha mandato la Kodaji?”chiedo preoccupato. Tanto ormai la frittata è fatta.

“Nemmeno la conosco. Perché? Scommetto che ti sei messo nei guai!” sghignazza questa stupida mocciosa.

“Non sono affari tuoi!”ribatto.

“Ah,sì? E…mettiamo che io vada a spifferare tutto al preside…poi come la metteremmo?”

“Non lo faresti.”affermo sicuro. Ma perché la gente non se ne sta tranquillamente in classe??

Il cortile è vuoto;solo qualche aggregato di polvere scivola via dalla vista.

“Non so neppure come ti chiami;perché dovrei avere scrupoli a parlare col boss?”

La odio. Dalla minima punta dei suoi voluminosi ricci alle scarpette da ballerina che porta.

“D’accordo.” Tentiamo con la calma. Dopotutto,se non riesci a vincere il nemico è meglio farselo amico,no?

Deglutisco,per poi formulare sibillino:“Che cosa vuoi da me?”

“Vediamo…vorrei solo sapere di chi sono quei cuccioli che stanno qui…e chi sei tu…”

“Non so risponderti alla prima domanda. Sono figli di nessuno…li ho trovati qui all’inizio del secondo quadrimestre,e da allora ne tengo cura.”

“Ah.”

Sono convinto che lei non si sarebbe mai sporcata neanche un po’ per aiutare questi poveri animaletti…

Assuma una faccia schifata. “Quindi…sarebbero randagi?”

“Così pare. Guarda che nessuno ti ha chiesto di stare qui.”

“Punto primo:io sto dove mi pare e piace!Punto secondo:ma ti sei guardato allo specchio?”

Mi verrebbe da spedirle una rispostaccia,ma mi trattengo.

“Spiegami un po’ dove e come,visto che siamo scesi qui in cortile per giocare a calcio e dovevamo tornare in classe,ma io sono rimasto qui per controllare un po’ la situazione!”

Oddio. Si è chinata!! I suoi pantaloni bianchi si sporcheranno così…

“Non so che fine faranno i tuoi pantaloni,ragazzina.”

“Peggio di te non potrò essere.”replica lei mordace.

“Faccio così pietà?”
Eloquente occhiata che sta a significare una sola cosa:sì. Prende titubante uno dei due gattini in mano,quasi per saggiarne il peso.

Sorrido. “Non gli devi fare un esame batteriologico!”

“Se lo facessi,uscirebbero fuori cose assurde. Ma quant’è morbido…!”

“Non è detto che le cose sporche siano brutte!”

“E,fammi indovinare,tu saresti l’eccezione che conferma la regola?”domanda scettica.

Senza aspettare una risposta,continua: “Come si chiamano?”

“Ah,boh…aspetto un padrone che li accolga con sé.”

Ma perché mi fissa così?

,è difficile che qualcuno si accorga di questi gattini se li tieni segregati qui!”
“Ehi,io li proteggo!”
“Certo,ma come faranno a trovare un padrone??Scusa,non li potresti prendere a casa tua?”
Come se io non ci avessi pensato. Brava,eh!

“Considera che io ho due fratelli,e poi mamma ha sempre detto che massimo un animale per casa…Non li voglio dividere!”

Mi è venuta un’idea. Sghignazzo malignamente.

“Non ci pensare neanche,mio padre è allergico ai gatti.”
Uff. Il sorriso svanisce d’incanto. Ci ho provato,almeno.

“Cavolo,com’è tardi!Il professore di matematica mi sbrana!”

In fretta e furia,depone il gattino nella cesta,catapultandosi fuori dalla mia visuale.

Non so neanche come si chiami,o in che classe vada. Ma poi,perché mi importa saperlo?

“EHI!”

“Che cavolo vuoi??”grida al mio indirizzo.

“Non so chi sei!”

Si ferma,mi guarda sconcertata. Poi ride così forte che le mie orecchi diventano bordeaux.

Che c’è da ridere?”

“TU!Guardati:sporco lercio per una partita di pallone,con un gatto in braccio,che mi dici ‘non so chi sei!’…Non credi che sia esilarante?”

Continua a sbellicarsi dalle risate,la maledetta.

“Affatto.”

Intanto sento movimenti:forse qualcuno sta scendendo in cortile. Meglio sbrigarsi.

“Io mi chiamo Haruka Hanamachi. Vado in 2 C,tu?”

Ha la mia stessa età,eppure sembra più grande. È anche più alta di me!!Ma quando crescerò,gliela farò vedere a tutti quanti!

“Io vado in 2 G. Il mio nome è Nagi Takaishi.”

Cosa…?!”

Si gira completamente verso di me,con la bocca spalancata e gli occhi a palla. Ora sembra rivolgermi tutte le attenzioni di questo mondo.

“Perché,scusa?Uno non si può chiamare così?”

Faccio ridere così tanto?Non mi sembra!

“Ripeti un attimo…”
“Ho detto:’che c’è di male a chiamarsi Nagi?’”

“Guarda che non mi interessa il tuo nome,peraltro davvero poco adatto!”(13)

E allora?”

Cosa vuole da me? Ma chi è?!

“IL TUO COGNOME,IDIOTA!”

“Ah. Takaishi.”

“Non mi dire che tu…”
“Io cosa??La vuoi piantare di guardarmi così?”

Mi sta mettendo a disagio,il che è rarissimo. Di solito sono io che inibisco gli altri.

Odio questa sensazione.

“Tu sei figlio di Takeru Takaishi,lo scrittore per bambini???”

Ahhhhhhh. Ora ho capito! Questa è una di quelle stupide bambine che adorano mio padre per quel che sembra. Tsk,in effetti me ne sarei dovuto accorgere prima,con tutta l’aria baldanzosa che aveva!

“Certo.”
“E tuo fratello è Kaze??

“Sì.”
“E tu da dove sei uscito fuori?”

Cosa? Come sarebbe a dire ‘ tu da dove sei uscito ’?? Cosa sono io,una sorpresa dell’uovo di Pasqua?!

“Da mamma. Come tutti,d’altronde.”

Mi guarda di sottecchi. “Dovrei ridere,vero?”

“Se vuoi.”
“Oddio…non ci posso credere che ho il figlio del mio mito vivente davanti!!E il fratello del ragazzo più desiderato della scuola!”
Non la sopporto. Io valgo molto più di mio fratello a pallone,eppure tutte sono innamorate di lui! Non è giusto!!

“Grazie per avermi considerato solo in relazione a qualcuno,eh!Io devo andare!Anzi,no…”

Diabolica trovata. Nagi,sei un genio.

“Facciamo un patto,Haruka.”

Cioè?Guarda che mi beccherò un bel rimprovero se non ti sbrighi a lasciarmi andare.”
“Se io ti faccio conoscere mio padre,tu non rivelerai niente a nessuno,vero?”

Lo sguardo di Haruka si posa su di me. Sta valutando quanto le conviene…Certo che avere un padre famoso forse non è così male!

“D’accordo. Vorrà dire che mi fermerò a pranzo da te!”

Corre veloce come  il vento in classe. Ehi…gli accordi non prevedevano questo!

Maledette donne!Digrigno i denti e torno in classe,non prima di aver coperto bene i gattini,lontano da sguardi indiscreti.

 

 

“Forza,fratellini,vogliamo forse sprecare il primo giorno di libertà contemplando questo edificio fatiscente??Su,su!”

Mia sorella mi sta spingendo a tornare a casa. È ora di dirglielo. Ma perché mi sono cacciato in questo guaio?

Guardo furente la mia coetanea e sfodero tutta la dolcezza di cui sono capace.

“Shizu,può venire anche lei a casa con noi?Dice che vuole conoscere papà!”

Ora mi uccide,me lo sento. Mia sorella è sempre stata molto gelosa di papà…

 “D’accordo…”concede restia. Haruka sfoggia un sorriso a trentadue denti;Shizuka si inginocchia e le domanda il suo nome.  

“Come ti chiami, piccolina?”

Oh no. Ha osato chiamarla piccolina!

“Piccolina a chi? Ho otto anni!”

Ecco. Avevo previsto guai,ed eccoli.

Mia sorella si sta arrabbiando e Haruka ha finalmente capito la malaparata,cercando di provvedere come può con un cordiale:“ Il mio nome è Haruka Hanamachi!”

“Allora, vogliamo andare?”chiede impaziente il mio fratellone Kaze. Meno male che c’è lui,altrimenti sarei stato costretto a tornare con sole donne!

Solo che mio fratello ha una strana indole…Non parla molto,scrive tanto;non gioca molto,il suo sguardo è sempre malinconico.

Mia sorella,al contrario,parla in continuazione e sa essere molto irritante con il discorso sulla responsabilità. Voglio dire,io ho 8 anni…avrò tempo per essere responsabile!   

Arriviamo a casa,e gli occhi di Haruka guizzano da ogni parte.

Sul tavolo c’è una lettera. Mmm…forse si tratta di qualche azienda che ci ha mandato qualcosa da mangiare!Yum!

Alla mia domanda risponde candidamente mammina: “Certo che somigli a tuo zio ogni giorno di più! Ed anche a Daisuke…”

Che io somigli a zio Tai è un fatto risaputo,ma mi chiedo chi sia l’altro. Shizuka traduce la mia perplessità bofonchiando:“Chi è Daisuke,mamma?Mi pare di averlo già sentito nominare!”

Colui che ha mandato quella lettera. Tranquillo,Kaze,non contiene nessuna bomba atomica! Oh,vedo che abbiamo ospiti!”

Eccolo!! Papino mio! Haruka lo fissa adorante,ma al contempo intimidita. Ma questa è scema…prima fa tutto quel casino per conoscerlo e ora le manca il coraggio?

 “Già,è vero…Nagi,chi è questa bella signorina?” si intromette mamma.

“Papà!! “Sei riuscito a ripescare il mio pallone tra i rampicanti della signora Touji??”gli chiedo, comprendendo solo che la razza femminile non si può comprendere.

“Sì,solo perché è Natale ed anche lei è più buona…ma tu promettimi che d’ora in poi starai più attento!”

Ma perché toccano tutte a me le vecchiette esaurite?

Compio il saluto militare,per dimostrare la mia totale obbedienza. Sotto Natale.

 “Dicevi…questo Daisuke ci ha indirizzato tale missiva…e che cosa vorrebbe?”continua imperterrito mio fratello. A volte penso che ognuno qui pensi ai problemi propri.  

 “Dice che verrà a trovarci al più presto,assieme alla sua famiglia!Non siete contenti?”

Vorrei replicare a mamma che è difficile essere contenti di vedere qualcuno che non ti ricordi,ma vengo interrotto da un sospiro enigmatico di papà.

 “Ne parliamo dopo,ora è pronto!Filate a lavarvi le mani…e Nagi,staccati da quei biscotti,ti rovinerai l’appetito!”ordina lei. “Tu fai pure come se fossi a casa tua,Haruka!”

Uffa!!Non è vero che io mi rovino l’appetito!

G-grazie…”

Quella ragazzina è stucchevole. Bleah!!Mai visto nessuno così ipocrita. E io ancora non ho capito chi è questo Daisuke!

 

 

 “Ovvio che ti sembra di aver già sentito nominare Daisuke,Shizuka”dice mio padre a tavola,meritandosi tutte le occhiate di Haruka “perché Dai è stato,come noi,un digiprescelto. Strano che non te ne ricordassi,Kaze!”

Mio fratello,al mio contrario ha una memoria prodigiosa. Ma deve aver ritenuto l’affermazione degna di poco conto…

“Mah,probabilmente sarà trascorso troppo tempo. Ad ogni modo,quando dovrebbe venire?”chiede lui,pensando manifestamente a tutt’altro.

…Daisuke non è mai stato molto affidabile…”Mamma è perplessa.  

“Dovrebbe essere già qui.”Specifica papà.

C’è qualcosa di fondamentale che mi sfugge in tutta questa faccenda. “E perché non ce l’avete detto prima?”

Dopo aver posto la domanda,guardo Haruka. Ma che le succede?

Haru-chan,cos’hai?”

È troppo strana… Si sente davvero così tanto in imbarazzo?

“Nulla,pensavo al freddo…forse quei…niente,niente.”

Sta pensando ai gattini? Con davanti mio padre?

Mio padre le chiede curioso “Quei…cosa?”

Haruka è indecisa se rivelargli tutto o no .  “Niente,sul serio!!”

No…Spero che non lo faccia!Perché altrimenti i miei mi chiederebbero come mai non ho detto loro nulla…come mai non ne teniamo uno noi

“Tranquilla,questo non è un tribunale!”fa mia madre.

Poi sentiamo un rumore. Oh,no,questa dev’essere la signora Touji!Lo sapevo che nemmeno sotto Natale lei è più buona!

 

“Certo che state perdendo colpi,vecchi miei. Se avete persino lasciato la porta aperta…”

Mi guardo allarmato. Vedo tre persone:un uomo che ha appena parlato,una donna bionda e un ragazzo che sarà grande più o meno quanto Shizuka.

E voi siete sempre i soliti!Daisuke …che piacere rivederti!”urla mamma contentissima.

Come parla questo?!

Si siede sul divano,dopo aver schiacciato i miei genitori in un abbraccio. Credo che quelli siano la sua famiglia.  

Kaze sussurra ad Haruka che si chiamano Marion e Will,i parenti di Daisuke.

Non mi ricordo affatto di loro…forse ero troppo piccolo…So solo cosa ha fatto Daisuke con loro,tanto di quel tempo fa,a Digiworld…E so che Daisuke aveva una cotta spaventosa per mamma!

Ora più di prima non riesco a capire i sermoni di mia sorella sul crescere…basta guardare i miei per capire che in fondo non si cresce mai abbastanza…

Nessuno mi considera. Nessuno considera più Haruka. Ma dove sono finiti i bei tempi in cui tutti mi adulavano?!Crescere vuol dire questo?

I am Will,however.”(3)

L’americano si avvicina a mia sorella e comincia a parlare. Mi guardo spaesato intorno. IO NON CI CAPISCO NIENTE!!!

“Hi…I-I’m Haruka!And they are my little brothers,Kaze and Nagi.”(4)

“Nice to meet you.” Poi qualcuno mi dovrà spiegare che cosa stanno dicendo.

Quando hanno finito di bestemmiare,chiedo:“Che ne dite se facciamo una partita?Così siamo pari!Io e Kaze contro Shizu e Will…Come diavolo si dice?”

“ E io?!

Haruka? Che parla a fare??Una ragazzina!

“Tu sei una femmina!”ribatto indignato.

“E allora??Tua sorella che cos’è?”

Mia sorella è una cosa a parte!! E poi si arrabbierebbe di brutto…

 Che c’entra!Lei è grande…e poi se non la faccio giocare se la prende e non mi aiuta a fare i compiti!”

Kaze pazientemente traduce: “What about playing football?Me and my brother vs you and Shizuka!”(5)

Quell’idiota di un americano fa: “Guardate che il giapponese lo capisco!Non sforzatevi troppo!Comunqueok!”

Questo è stupido.

 

 

 

 

 

AHHHHHHHH!Li ho distrutti!!Comunque mi devo ricredere sul conto di Kaze,forse qualcosa la sa fare. Povera sorellina mia…odia perdere.

Aspetta un attimo…dove va l’altro vincitore??

“Ehi,sorellina,io vado a trovare Ran,oggi era strana,all’uscita!”

Ecco.

Mi giro cercando Haruka. È stata in disparte e sembra triste…forse ho esagerato?

“Come mai?Non sta ancora bene?” domanda Shizuka.

Ran è la figlia della migliore amica di mamma,ma sembra che a Kaze piaccia…almeno,così credo;i grandi hanno sentimenti troppo difficili da comprendere.

 “Non lo so. Sono un po’ preoccupato…”

Mmmè troppo per una semplice amica…Ora si spiegano molte cose!

 “Perché mi guardate così?”fa lui sulle difensive.
Nieeeeeeeente…” rispondo io. Sì,sì…A chi la vuole dar a bere?

Bene. È tempo che io vada a vedere come stanno i cuccioli.

“Sorellona,anch’io me ne devo andare. Ho una commissione urgente da sbrigare!”comunico,raccogliendo alcune cose e facendo cenno a Haruka.  
Mia sorella mi guarda strana,a metà tra il divertito e lo sconcertato.

Ossia?”

“Ehi,saranno affari miei,no? Su,Haru,vieni con me! È per quella faccenda…

Comunque,Shizu,non penserai che io faccia come Ka? Tsk tsk,lui ha ancora molto da imparare!”

Eh eh.  Kaze è stupido!Ha 11 anni ,conosce Ran da una vita e lei ancora non sa niente! Ma non si fa così!

Will e Shizu scoppiano a ridere in faccia. Forse non mi credono. O forse ritengono che io sia troppo piccolo e stupido.

“Lui ha da imparare,eh?Per favore…fai quello che ti pare,l’importante è che torniate a casa sani e salvi.”sorride lei.

“In realtà nemmeno tu…ok,questo è meglio non dirlo… E se riportiamo qualche graffio?”

L’ho punta nell’orgoglio,l’ho punta nell’orgoglio!

“L’importante è che non li riporti lei,tu ormai ci sei abituato!”
Giuro che sarò buono: “Farò il bravo con lei,promesso.”

Haru,che intanto ha assistito alla partita quasi addormentandosi,si allaccia una scarpa. Una scusa assolutamente identica alla mia.

“Assolutamente no!Se c’è una donna in ballo,devi essere spietato!” si esprime Will.

“Scusa,vuoi ripetere?”

La pazienza di Shizuka oggi è messa a dura prova,altroché!

 Will continua nel darmi consigli: “Ascolta,Nagi…devi essere dolce,attento,premuroso,ma al tempo stesso non ti lasciar irretire!”

“Insomma,devo farle capire chi comanda?”

Affascinante. Finalmente uno che ha capito come si ragiona!!

 “Nagi,non lo ascoltare nemmeno. Devi essere gentile,e BASTA. Inoltre,Will,ti ricordo che la bimba di cui stai parlando è a due centimetri di distanza da te…”

Soliti pareri da femmina.

“Ed ha sentito tutto perfettamente!Nagi,devi darti tu una mossa!Io sono pronta!”

Io sono pronto da mezzora,ma visti gli sguardi assassini delle ragazze,scappo via.

 “Direi che è meglio se andiamo…ciao!”

 

“Secondo me,dovremmo mettere dei volantini. Tu che dici?”

Haruka tiene in braccio la gattina che abbiamo appena nutrito. Certo,la sua è una proposta intelligente,ma…c’è qualcosa che mi frena.

“Mah,forse sì…”

“Non ti vedo pienamente convinto.”afferma,lasciando andare la cucciola nella cesta.

“Non lo so,vorrei potermi fidare di chi li accudirà…”
“Tu non vuoi separarti da loro,non è vero?”

Mi scompiglia i capelli. “Sei proprio uno sciocco!Non potrai proteggerli per sempre!”

“Cosa ne sai tu?!” mi inalbero. “Certo che sono affezionato a loro e non li voglio lasciare!”

“Nagi…”

Haru mi mette una mano sulla spalla,comprensiva. “Sono in pericolo qui,te ne rendi conto?”

“Naturalmente.”
“E allora non fare l’egoista e pensa a loro!”
“Io non devo fare l’egoista??IO?!”

“Non gridare,stupido,ti sentiranno!”

I gattini sono allarmati dalle nostra grida. Cerco di accarezzarli,ma sfuggono al contatto. Hanno…hanno paura di me…

“Sanno quanto ci tieni a loro,tranquillo…”
“Vada per i volantini.”

“Sicuro?”
Annuisco. Haruka sembra sorpresa,ma poi sorride dolcemente. Non era così prima.

“Bene. Allora cominciamo da subito.”
Si alza in piedi,e mi prende una mano. “So che non è facile.”
“Non puoi saperlo.”dico io duro.

“E voi che cosa ci fate qui??
Mi alzo in piedi,spaventato. Basta,ne ho fin sopra i capelli di sorprese del genere!!

Mi giro per vedere chi ha parlato. La voce mi muore in gola.

“Professoressa Kodaji…”

Non può avermi visto.

No…NO!
“Takaishi”chiede calma “Come ci sono arrivati quei cuccioli fin qui?”

“Professoressa…le posso spiegare…”
“Tutta colpa mia.

Ha parlato Haruka. Haruka che mi difende??

“Li ho trovati io e li ho nascosti qui. Erano dei trovatelli,non sapevo dove metterli e non volevo lasciarli ai capricci del destino…La prego,non ci punisca…Se non li ho presi con me è stato solo perché mio padre è allergico ai gatti!”

Le sono venute le lacrime agli occhi. Io sono esterrefatto.

Le sussurro:”Perché lo stai facendo?”
“Tu avresti fatto lo stesso.”
Non ne sono pienamente sicuro…

“Fatemeli vedere.”ordina la prof. Ha uno strano sorriso sulle labbra.

“Professoressa,non li abbandoni!!”la imploro.

Intanto Haruka va a prendere la cesta e gliela dona in braccio.

“Takaishi”mi domanda la prof,mentre i gattini si abituano alla sua vista “So che tra me e te non scorre buon sangue…Ma se io li prendessi con me,visto che mio marito è morto?”

Suo marito è morto…?

Ecco perché è così. Ecco perché a volte resta da sola in classe e piange.

Tutti e due?”chiedo incredulo.

Tutti e due.”

“E non dirà nulla al preside,né a nessuno?”domanda Haruka.

“Assolutamente niente.”

Io e Haru ci guardiamo. È un flash;non ci credo. Non ci credo!
Abbraccio Haruka in un impeto di gioia e lei scoppia a piangere.

“Che ne dite se li chiamo come voi?”
“Professoressa…fate tutto ciò che volete,purché stiano in buona salute!”ribadisce Haruka commossa.

“D’accordo. Nagi…Haruka…sono la vostra nuova padrona!E ora torniamo tutti a casa;anche voi,bambini. Potrete venirli a trovare quando vorrete. Avete dato una consolazione a una povera sola…Grazie.

“E voi ci avete tolto un peso!!!”esclamo io. “GRAZIE!!”

Lei sorride. Ok,forse ho esagerato nel descriverla così brutta. Non sarà una modella,ma insomma…nemmeno la nonna brutta di Dracula!(14)

“Prof…un’ultima cosa!”le chiedo.

Che c’è?”

“Quindi ora mi promuove,vero?”

Silenzio tombale. Haruka è caduta per terra. La Kodaji ride e fa:”Io non ne sarei così sicura!Buon Natale!” E se ne va.

“Ma insomma!!Come ti viene di chiederle una cosa del genere??”
“Ma perché,tu non sei preoccupata di non essere promossa?”
“Io,caro,ho una media altissima!”

“Tanto piacere!”le faccio la linguaccia.

Litigando,ci avviamo per casa mia.

 

“Non so più dove sbattere la testa con voi!”urla mamma in preda a una crisi di nervi.

“Una torna a casa fradicia,l’altro è a casa di Miya e tu eri scomparso per dei gattini!Tutti sporchi ,poi!Ma che sta succedendo in questa casa?!”

Ops.

Mammina è infuriata.

“Su,Hikari…come se tu non facessi queste cose!”
“Certo che no,Takeru,e tu dovresti saperlo!”
“Ah,certo,inizialmente tenevi nascosta Digiworld,cosa vuoi che sia?”

Ma che hanno combinato Will e Shizuka??Starnutiscono a ripetizione,e mio fratello è scomparso!
Daisuke e Marion sono abbastanza divertiti. Ehm…noi non siamo una famiglia come le altre.

Drinn.

Un campanello.

“Forse sono i tuoi,Haruka!”

Mamma si passa stanca una mano tra i capelli,mentre papà la abbraccia amorevolmente.

“Vado ad aprire io.”sussurra,dopo essersi staccata.

Entrano due adulti. “Mamma,papà!!”
“Haruka,bambina mia!Ti sei divertita?”

Il padre la prende in braccio,arruffandole i ricci castani.”Sì,sì!Nagi è davvero simpatico!”
Arrossisco. Maledetta.

“Ehi,ma…noi ci conosciamo?”esclama la madre di Haruka,riferendosi ai miei genitori.

No,questo metodo non attacca. Ho visto manovre ben più intelligenti di questa per fingere di conoscere papà!
“Non credo”Dice lui gentilmente. “Qual è il vostro nome?”

I due si guardano,come per recitare una scenetta vecchia di anni.

“Noi siamo Asuka…”
”…e Kaze Hanamachi!”

Vedo il terrore puro dipinto sugli occhi dei miei genitori…che esclamano all’unisono:”I TIPI DEL PARCO!!”
“Esatto!!Voi siete quelli che hanno avuto un figlio fuori dal matrimonio!Oh,ragazzi,state ancora insieme,che bello!”

Marion e Daisuke si stanno sbellicando dalle risate,mentre io e Haruka ci scambiamo un’occhiata interrogativa e scoppiamo a ridere.

Non so perché,ma anche Will e Shizu lo fanno. È una risata che fa bene al cuore.

E voi qui perché ridete?”

“Kaze…non crederai mai a quello che ti racconteremo…”dice a malapena mio padre,soffocando le risate.

Mio fratello è sconcertato. Cosa sia successo non lo sa,e a dirla tutta nemmeno noi…Ma va bene così… dopotutto,è Natale.

 

(1):Shizuka vuol dire silenziosa in giapponese.

(2):prego cfr Keroro!!

(3):”Sono Will,comunque.”
(4): “S-sono Shizuka !E questi sono i miei fratellini,Kaze e Nagi.”-“Lieto di conoscerti.”

(5):”Che ne dici di una partita a calcio?Io e mio fratello contro te e Shizuka!”

(6):”Che importa…Mi sono divertito.”

(7):Kaze significa “vento” in giapponese,contrapposto alla natura calma del personaggio.

(8):Come Winnie the Pooh!(DarkSelene,ti ricordi?XD)

(9):Come Cho Chang…ricordate la battuta di Ron:”Ma si muovono sempre in branco?!”

(10):studente più anziano,è una forma di rispetto.^^

(11):I “colpi di luna”appartengono di diritto alla mia amica Vale,che li ha utilizzati per descrivere lo stato dei capelli della nostra prof di italiano!Vale tvb^^

(12):Questo l’ho preso dal mio libro di scienze!Ora ogni volta che vedo un gatto a tre colori so che è femmina!

(13):Nagi vuol dire “calma”,in netta antitesi col personaggio.

(14):Yzmaaaaaaaaa!

 

È FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

Ora so che vorrete linciarmi per il cappy enorme…ma sappiate che Forse Qualcosa di Più,che domani avrebbe compiuto 15 mesi,ebbene…è ormai conclusa!

Tutto il discorso di chiusura e di quanto io sia soddisfatta di questa fic,credo sia superfluo ripeterlo…Con essa si chiude davvero un capitolo della mia vita,e spero che il nuovo sia migliore! Passando alla fic,l’antitesi dei nomi Kaze e Nagi l’ho presa dal manga “Scegli me!”;vi sareste inoltre aspettati il ritorno dei due del parco??XD Ah,la mia mente malata…

Volevo assolutamente fare un cappy conclusivo sui figli di Tk e Kari,anche se la Toei non mi ha dato la soddisfazione di vederli sposati…pazienza!!

Passiamo ai ringraziamenti,finalmente!

Sakurachan92:grazie mille!!Spero di non averti deluso con questo cappy!^_^

Topomouse:Grazie di cuore per avermi seguito per un anno intero,non credo sia un’impresa facile!!E grazie anche per i complimenti! Sinceramente,sai,ho voluto un po’ riscattare Daisuke…nel cartone sembra veramente lo scemo di turno,è ora che cresca!^^

Karitk4ever:già il tuo nick preannuncia bene!XD Eccoti accontentata…sono davvero felice che ti sia piaciuta tanto!^///^

Takari forever:piccolina miaaaaaaaaaa!!!Che dirti!Sono semplicemente in debito con te di miliardi di complimenti!Eh,sì,le mie fic sono al limite del demenziale,l’ho sempre detto!Dimmi cosa ne pensi della fine!^.-

Eles:Proclameremo il 3 marzo festa nazionale!XD Scherzo,scherzo…Un grazie immenso anche a te,che mi segui fedele!Spero leggerai sempre le mie fic!

Elisa:ti farò una fidelity-card!** Grazie mille!!!So che non ti è mai piaciuta Marion,ma mi sentivo in dovere di concludere la fic vera e propria con lei,che ho trattato così male!^^ La scena dei digiprescelti sull’albero l’ho sognata…ecco perché la volevo inserire a tutti i costi!XD

DenaDena:sau tesoro!!Grazie mille,anzi diecimila!!Perché mi ascolti sempre^^ Anche nei problemi sentimentali(la vita è molto,molto più difficile di una fic!XD)…tvb!!!

Sora89:La mia prima amica qui nel mondo delle fanfiction!!Sono contenta che tu ce l’abbia fatta a finire di leggere!Riuscirai mai a finire anche questo?XD Spero di sì!Sono felice che ti piaccia Marion…anche se,ovviamente,doveva vincere Hika!Eheheheh! Sono curiosa di leggere il discorso di fine fanfic!

E ora…non meno importante,anzi…

DarkSelene89Noemi:Sei colei che mi ha recensito nonché spronato ad andare avanti più di tutti!!!Ti ringrazio infinitamente…Perché hai seguito la mia fanfic dall’inizio,perché sai quant’è bello sentirsi fare dei complimenti da chi è in gamba quanto te,se non più di te!!E soprattutto,perché ho imparato a volerti davvero bene!!!

E un grazie va ovviamente a chi ha letto questa ficcy anche senza recensire!^^ Vedo quanto siete numerosi…Ormai il primo cappy l’hanno letto praticamente 1000 persone!*_*

Ed ora…è davvero conclusa…non prima di dire quanto sia bello Orlando Bloom e quanto mi piaccia la coppia Elizabeth-Will!!!!!!!!!Ci sto progettando una fic sopra…ma non so quando aggiornerò…visto che non avrò internet per un po’!Sorry!ç_ç

A me di levare il sipario…Perché questa è la…

Fine!

 

   
 
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