Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: harrys    15/11/2012    7 recensioni
«Sapete, ieri – si interruppe un attimo lei, per poi posare due lattine di birra e una di Coca sul tavolino alla nostra destra – Ho letto una cosa su Internet, su quei siti strani di chiromanti e gente del genere. Bè, c'era scritto un modo per scambiarsi di corpo con qualcun'altro. Non è fantastico?»
«Sei ubriaca ancor prima di bere, Susan – dissi, aggrottando le sopracciglia – Questa era bella però, complimenti»
-
Peccato che, nello stesso istante – e nanosecondo – un ragazzo dall'altra parte del mondo, un inglese in particolare, una superstar, stesse esprimendo il mio stesso desiderio.

STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

«Il fatto che mio padre sia il Presidente degli Stati Uniti d'America non mi può impedire di vivere una vita come tutti i miei coetanei, okay? - urlai – Non voglio rimanere segregata qui come una carcerata, ho bisogno di uscire e..»
«Basta così, Georgie» sibilò mamma, puntandomi addosso i suoi occhi blu scuro.
«Sei la Principessa d'America, non sei come i tuoi coetanei, perché non riesci a capirlo? - gridò papà, battendo il pugno sulla scrivania in legno che scricchiolò leggermente – Sei diversa, hai un futuro certamente migliore del loro.. sei fortunata, Georgina»
«Sai che odio essere chiamata così - urlai di rimando – Il punto è che non voglio esserlo, non voglio»
«Georgina Marie Parker, devo lavorare – fece con tono fermo, tornando a sedere sulla poltroncina dietro la scrivania – Uscite e lasciatemi lavorare, per favore»
Mamma guardò me e poi papà, poi abbassò lo sguardo e con un cenno del capo si allontanò sgattaiolando fuori dallo studio; la seguii.
«Georgie»
Mi girai piano, incrociando speranzosa lo sguardo col suo.
«Quando esci chiudi la porta»
«Va' al diavolo» borbottai, correndo via. Avevo bisogno di chiamare i miei amici.

«M-a-g-l-i-o-n-e, dieci punti più altri venti per il bonus delle otto lettere per un totale di trenta punti – abbozzai un sorriso, posizionando in verticale le pedine sul tabellone di carta – Allora, vi arrendete?»
I due ragazzi sbuffarono in coro, lanciandosi un'occhiata fugace. «Mai» ridacchiò Susan, spostando con un colpo secco la chioma giallo-ocra su una sola spalla.
Luke rigirò le sue lettere tra le mani, guardandole affranto. «Passo» borbottò.
«Non si può, Lu – sospirò Susan, gonfiandosi le guance – Ci rinuncio» tirò le pedine sul tavolo, si mise in piedi e si diresse verso la cucina.
«Prendimi una Coca - la richiamai, piegando il tabellone dello Scarabeo e infilandolo pigramente nella libreria tra un volume e l'altro – E una fetta di pizza, nel microonde»
«Sissignora – scherzò – Tu che vuoi, Lu?»
«Birra - rispose lui, chinandosi per allacciarsi le scarpe, il modello nuovo delle Nike costatogli metà del suo già misero stipendio lavorativo – E biscotti»
«Sapete, ieri – si interruppe un attimo lei, per poi posare due lattine di birra e una di Coca sul tavolino alla nostra destra – Ho letto una cosa su Internet, su quei siti strani di chiromanti e gente del genere. Bè, c'era scritto un modo per scambiarsi di corpo con qualcun'altro. Non è fantastico?»
«Sei ubriaca ancor prima di bere, Susan – dissi, aggrottando le sopracciglia – Questa era bella però, complimenti»
Sospirò, alzando gli occhi al cielo. «Proviamoci, che ti costa? Esprimeremo il desiderio esattamente nello stesso istante, così ci scambieremo noi due di corpo. Non sarebbe figo? Insomma, tu non vuoi più essere la Principessina d'America, o sbaglio?»
Mi irriggidii; questo era vero, ma era logicamente impossibile scambiarsi di corpo, o la scienza ne sarebbe stata già a conoscenza da un bel pezzo. «Andiamo, Susan..»
«Non dobbiamo comprare nulla, dobbiamo soltanto accendere una candelina e soffiarci sopra contemporaneamente pensando al nostro desiderio. Se non funzionerà pazienza, ma quantomeno ci abbiamo provato e possiamo confermare che sono solo balle. Allora?»
La fissai, mordendomi ripetutamente il labbro inferiore. «Lo faccio solo per farti contenta» sospirai, sgattaiolando in cucina e frugando tra i cassetti. Trovai la candela mozzata del mio sedicesimo compleanno, feci scattare l'accendino e una piccola fiamma guizzò sulla cera. Mi avvicinai a Susan – che mi fissava eccitata – avvicinandole la candela.
«Tre..»
«Due..»
«..uno»
Chiusi gli occhi, mi concentrai: non voglio più essere Georgina Marie Parker, non voglio più essere la Principessina d'America..
Aprii gli occhi; Susan mi si presentò di fronte, una smorfia di disgusto stampata sulle labbra.
«Susan, hai espresso il desiderio? - sibilai, fissandomi attorno - Susan? Susan, tu hai.. tu hai starnutito?»
Passò una mano sulla fronte imperlata di sudore. «Georgie, mi dispiace, non sono riuscita a trattenermi.. però ho pensato al desiderio, credo..»
Peccato che, nello stesso istante – e nanosecondo – un ragazzo dall'altra parte del mondo, un inglese in particolare, una superstar, stesse esprimendo il mio stesso desiderio.
Sentii una fitta allo stomaco; socchiusi gli occhi e una folata di vento mi schiaffò a terra. E quando riaprii gli occhi, mi si presentò davanti un volto maschile molto familiare, incorniciato da una massa informe di ricci castani, che mi fissava di sbieco con sguardo incerto.
«Lou? - disse, alitandomi sul viso – Che cavolo ti è successo?»
«Chi è quest.. - mi bloccai all'istante; quella non era la mia voce, quella era una vo
ce più calda e melodiosa. E poi capii – Oddio, non è possibile»
Mi alzai di scatto, tirando uno spintone
al ragazzo che precipitò rovinosamente sul letto. Uno specchio, avevo bisogno di uno specchio; frugai tra i primi cassetti che mi capitarono a tiro, pur non sapendo bene cosa stessi facendo. Ne trovai uno dalla cornice dorata, lo alzai con mano tremante fino a raggiungere il mio – solo apparentemente – viso. Spalancai gli occhi.
«Non è possibile – balbettai, lanciando lo specchietto sul pavimento – Sono Louis, Louis Tomlinson dei One Direction»


-

Hi, we're One Direction! (?)
Non chiedetemi perché abbia pubblicato questo capitolo nonostante abbia ancora una ff in corso e da aggiornare; avevo questa idea da tanto e non ho saputo resistere LOL
Sarò breve: fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va e avete tempo! (?)
E grazie per essere arrivati qui. ♥

[Luke, clicca per vederlo]

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: harrys