Era una calda e soffocante giornata d’autunno nella foresta del nord.
Il vento era leggero e le foglie secche, cadute dagli enormi alberi, giacevano ora sulla nuda e morbida terra del mondo.
Lì, nel cuore della pineta, una donna dai capelli rosa era seduta su degli scalini di una casa e guardava intensamente una vecchia fotografia.
Il suo sguardo era colmo di dolore e di disperazione.
Erano passati ben 12 anni dalla fine della Quarta Guerra dei Ninja e lei aveva vissuto tutta la sua vita lì.
Da sola.
Da vari giorni non mangiava e non dormiva più.
Si sentiva come un fantasma .
L’unica cosa di cui aveva bisogno era un abbraccio.
Di qualcuno che le avesse detto che tutto sarebbe andato bene.
Ma lei sapeva che niente sarebbe stato più come prima.
Tutti sen’erano andati.
Nessuno sarebbe più tornato indietro da lei.
Una lacrima le scivolò sulla guancia.
“Perché… Perché mi avete lasciata…?”.
Dopo qualche istante la ragazza chiuse gli occhi per cercare di non piangere ma il dolore era troppo forte.
Scoppiò.
Quanto avrebbe voluto riabbracciare, rivedere e ristringere al petto, almeno per una volta, i suoi ex compagni di squadra, morti valorosamente nella grande battaglia.
Sasuke, il vendicatore, e Naruto il pacificatore.
Avrebbe dato la sua stessa vita per rivederli.
Ma non poteva.
Loro non c’erano più.
Ormai non erano più che un lontano ricordo.
Dopo qualche istante, Sakura, fece cadere la fotografia e, soffocata dal caldo, corse subito verso una fonte per immergervi la testa nella fredda e gelida acqua.
I suoi capelli ondeggiavano ribelli e lei restò a lungo immersa senza respirare.
Tutto quello che voleva era distruggere ogni singolo dolore all’interno del suo cuore.
In quel momento avrebbe voluto rinascere e fermare il tragico destino che aveva colpito i suoi amici.
Aspettò ancora qualche secondo, così che l’acqua la ripulisse e le lavasse la mente, e tornò in superficie.
I suoi occhi erano chiusi.
Ma adesso sapeva.
Se non fosse stato per loro, per il loro sacrificio, il mondo non avrebbe mai più visto la luce del giorno dopo.