15/11/2012
2 recensioni“Brothers in love”
Liam guardva Harry perplesso, ma non si mosse, non ce la faceva, ascoltava e basta, con le gambe immobili e le braccia stese lungo i fianchi fini e allenati da mesi di palestra:
"Tu vuoi fare sesso con Louis. Louis vuole fare sesso con me. Io voglio fare sesso con te".
Più che un asserzione, al povero Liam quello sembrava un rebus tremendo. Come lo avrebbe risolto?
Ma quando sentì Louis sbucare da dietro le sue spalle e dire: "Si direbbe che abbiamo un piano" i suoi sospetti divennero più forti e i brividi sulla pelle più nitidi.
Louis, senza dire nulla, aveva infilato una mano sotto la sua maglietta ed Harry, pervertito come era, con quella faccia da finto cucciolo di cane bastonato, si era buttato a pieno nella mischia e lo aveva spogliato, mentre con le gambe carezzava dolcemente l’erezione ben tesa di Liam.
Sembrava che i desideri di quei due ragazzi avessero mutato direzione per imboscarsi in un’unica: Liam per l'appunto.
E a Liam sembrava molto che volessero portare avanti ed alto il nome della band: One Direction.
Ironia della sorte, unica direzione.
Liam sbuffò non appena le mani di Harry si fecero più indiscrete e Louis, come se nulla fosse, aveva preso ad accarezzare la sua entrata posteriore,dolcemente, delicatamente, forse troppo.
Liam non amava molto perdere tempo. Era un ragazzo concreto, lui e, in più, tutte quelle attenzioni riservatogli lo mettevano in constante e snervante soggezione.
“B-a-sta , vi prego, basta “ le sue gambe cedettero e il suo corpo si trovò spalmato contro il pavimento, ma ai due non sembrava importare più di tanto.
Louis continuava a stuzzicarlo ed Harry a mangiarlo,
continuava a mordere le sue labbra, a imprimerci l’impronta dei suoi denti, a scagliarsi contro i suoi capezzoli, ormai turgidi e a sorridere e sorridere ancora.
E Liam stava davvero per scoppiare, perché no, nel sorriso di Harry Styles non c’era nulla di concreto e questo metteva il povero ragazzo ancor di più in difficoltà, in seria difficoltà.
E si trovava ancora lì, steso immobile sul pavimento, quando si ritrovò in bocca il membro pieno di Edward, con le mani di quest’ultimo attraccate alle sue guance come se fossero l’ultimo riparo possibile e immaginabile, mentre William, silenzioso, si divertiva a spalmare il lubrificante sul suo sedere sodo e tonico.
“ Adesso vediamo se il mio piano funziona” la voce melodiosa e allo stesso tempo roca di Harry risuonò per tutta la stanza.
“Quale piano”, si chiedeva Payne, ma i suoi desideri furono presto esauditi da due manette che andarono ad unire la sua mano a quella di Harry e quella di Harry a Louis.
Sembrava quasi stessero per fare uno di quei giochi stupidi da bambino, tipo il girotondo, ma non era così.
Louis lo aveva infatti penetrato violentemente facendolo urlare dal dolore, mentre Harry aveva cominciato a leccarsi le labbra, voglioso, per poi penetrare Lou e farlo gemere, gemere ancor di più perché le mani legate a sua volta a quelle di Louis gli facevano male e lo facevano morire, morire fino al momento in cui, con un grido strozzato dal silenzioso tocco di Styles sulla sua pelle, non venne soddisfatto.
E quando Harry chise:
“Piaciuto il piano?” con l’aria più maliziosa e allo stesso tempo dolce del mondo, anche lui volle essere soddisfatto e , come da programma si calò nell’antro buio e stretto di Harry, trovando, finalmente, un angolo di paradiso in mezzo al vuoto, mentre Louis stuzzicava, allegramente, i testicoli dell’amico, con un sorriso beffardo e incisorio sul volto,
“Già proprio un bel piano” boccheggiò e Liam, ne era sicuro, aveva percepito benissimo quel nitido orgasmo di Harry sulla sua pelle e, ci avrebbe giurato, era la più bella cosa mai provata in vita sua.
Che dire? Commentate se vi va. Io vado a scrivere l'ultima storia di oggi ..
bacioni
fat