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Autore: LittleMissMaddy    02/06/2007    15 recensioni
Che succederebbe se Harry Potter e Draco Malfoy finissero in infermeria e, per un errore, gli venisse somministrato un filtro d'amore?

Che succederebbe, dopo?
Dove Madama Chips non riesce ad arrivare, per conquistare Gazza, e dove il destino s'intromette tanto burlescamente insidiando frecce di cupido a go-go nei cuori di chi ha sempre, fin dal principio, amato. Seppur in silenzio.
Genere: Generale, Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Genere Romantico.
Rating Giallo.
Personaggi Harry Potter e Draco Malfoy.
Timeline Dopo il Quinto anno.
Spoiler Nessuno.
Disclaimer I personaggi appartengono tutti, sfortunatamente, alla cara J.K. Rowling.




Tutta colpa di Madama Chips




- Oh, per tutti gli unicorni! - inveì Madama Chips vedendo entrare due ragazzi del Sesto anno conciati per le feste. Li conosceva entrambi benissimo, dato che ogni due mesi o poco più tornavano puntualmente a farle visita, a passare un ormai regolare soggiorno di almeno una notte in quell'alberghetto che era diventata la sua Infermeria.
Avrebbe potuto giurare che, almeno secondo lei, ci prendevano gusto a starsene su quei lettini e a farsi servire da lei, povera donna provata dagli anni di lungo lavoro spesi lì ad Hogwarts.
Ma sulle facce di quei giovani non vide nessuna traccia di apparente gioia, niente che potesse confermare quella sua ipotesi tanto intima.
- Ditemi che cosa avete fatto stavolta. Weasley, Granger e voi altri, tutti fuori! - gracchiò l'insopportabile infermiera, scacciando a gesti impazienti il corteo che aveva guidato i due feriti fino al regno delle bende e degli unguenti.
I due Grifondoro uscirono a testa bassa, seguiti mestamente dagli scimmioni di Malfoy, Tiger e Goyle.
Draco si sedette sul primo letto che gli capitò a tiro, scoccando un'occhiataccia a Harry che lo imitò sedendo a quello successivo. La corsia era praticamente vuota, i letti candidi ed intatti. L'atmosfera deprimente di sempre non sembrò sanare l'umore nero dei due litiganti che non si erano neanche degnati di rispondere alle domande della Chips.
Ma la donna sapeva. Oh, lei lo sapeva!
Quei due teppisti si erano di nuovo picchiati, ovviamente. Per una provocazione o per un'altra.
Le solite cose, insomma. Niente di nuovo. Malfoy e Potter, sempre nemici, sempre in contrasto.
Prima o poi qualcuno si sarebbe deciso a mettere fine a quelle bambinate: alle loro frecciatine scagliate con veleno, a quegli incantesimi che partivano automaticamente lungo i corridoio, alle risse in giardino.
Prima o poi qualcuno avrebbe insegnato loro che tra amore ed odio c'è soltanto una lieve e sottile linea. Varcata nel modo giusto, sarebbero potuti anche essere amici; erano troppo giovani per capirlo, ma prima o poi ..
- Bene, non volete dirmelo? Allora vi darò la stessa pozione. Così vi rimetterà in sesto. E' un nuovo acquisto, sapete? - riprese a borbottare, parlando più tra sè che con loro, in realtà.
Sparì presto dietro la porta del suo studio abbandonandoli al loro astioso silenzio.
- Che hai da fissare? - sibilò Malfoy quasi subito, portandosi nel frattempo una mano sanguinante al labbro inferiore spaccato da un destro assestato a meraviglia da quel Potter.
Quel Potter che sapeva usare bene le mani, anche senza l'aiuto di una bacchetta.
- Credi che possa vedere qualcosa con quest'occhio? - ringhiò di rimando Harry indicandosi sdegnosamente l'occhio nero.
- Ben ti sta - confermò con falsa gentilezza Draco, alzando gli occhi al cielo. Ritrasse la mano non appena si sfiorò il taglio che spiccava sulla sua bocca, dolorante. Bruciava.
E bruciavano i lividi sulle gambe, sulle braccia.
Stessi lividi che avevano macchiato il corpo del suo avversario. Non era certo da meno, lui, nella mischia.
Come al solito avevano iniziato ad insultarsi giù al lago. Qualche studente di Serpeverde si era aggiunto per assistere al battibecco, compresa Pansy Parkinson e il suo gruppo di ochette. Hermione si era ovviamente battuta fino all'ultimo, prendendo le parti dell'amico senza neanche esitare, spalleggiata da Ron. Quando però gli insulti si erano fatti pesanti e Malfoy si era lasciato sfuggire un “Feccia” rivolto a Weasley, Harry non aveva più resistito. Così, in men che non si dica, si erano ritrovati a terra, a rotolare e a darsi pugni come due bambini che giocano pericolosamente nel fango.
E avevano continuato a lungo, finchè non si erano ritrovati tutti sporchi, con ciuffi d'erba infiltrati ovunque, i vestiti in certe parti strappati e sudici, i volti lividi e la lingua ormai sciolta in insulti sempre più frequenti. Se non li avessero divisi a forza probabilmente a quell'ora sarebbero stati ancora nel parco ad inseguirsi. Ma per fortuna l'inseguimento li aveva condotti proprio nei pressi del castello, dove furono poi spinti proprio in braccio all'infermiera più diligente ( nonchè unica ) di Hogwarts.
Mentre se ne stavano imbronciati, ora, stesi sui loro scomodi lettini da carcerati sofferenti, Madama Chips fece il suo ritorno con un vassoio tra le mani. Si accostò prima a Harry, piazzandogli un bicchiere in mano, ed infine a Draco, facendo la stessa cosa con lui.
I due la fissarono dubbiosi, ma ricevettero in cambio solo un'esortazione lapidaria ed una mezza minaccia che suonò molto come - se non la bevete, resterete qui in eterno.
Possibilità che non rientrava nei programmi di nessuno dei due .. Così si scolarono il liquido che i loro bicchieri contenevano in egual misura, arricciando naso e bocca e tutto quanto c'era da arricciare per il gusto spiacevole dell'improvvisata bevanda, sbirciando l'uno l'altro, e viceversa.
La donna annuì soddisfatta e tornò a sparire tra le quattro mura del suo modesto studio, raccomandandosi con i due di restarsene buoni buoni per almeno un'oretta, e magari “Riposate, ragazzi!”.
- Che schifo .. - borbottò Harry quando la vide sparire, portandosi una mano alla bocca, quasi sperasse di poter cancellare il saporaccio della medicina con una semplice passaggio delle dita sulle labbra sigillate in una smorfia sofferente.
- Mai quanto la tua faccia, però - ribattè maligno Draco, sfoggiando un sorrisino ironico.
- Smettila, Malfoy. Non sei stufo di litigare? - si lamentò l'altro, imbronciandosi ulteriormente, se possibile. Intrecciò le braccia al petto e si lasciò scivolare con la testa sul cuscino, sbuffando.
- E tu non fare la vittima con me. Aspetta che venga a saperlo Piton, allora potrai piagnucolare quanto ti pare! - lo rassicurò il Serpeverde, assottigliando lo sguardo chiaro sul volto del Grifondoro.
Qualcosa, o meglio, qualcuno, lo distolse presto da quella muta completazione.
La Chips uscì dal suo studio urlando e sbracciandosi come una pazza. Harry schizzò seduto sul letto alternando lo sguardo inorridito tra lei e il coetaneo.
- Cos'è successo ? - indagarono all'unisono i ragazzi allarmati dall'espressione atterrita della donna.
- Oh, oh ! che cosa ho fatto ! -
- Infatti, che Cosa ha fatto? - insistette il Serpeverde con una punta d'irritazione.
- Ho sbagliato .. Credo di avervi somministrato la pozione sbagliata - bisbigliò intimorita torcendosi tra le dita un lembo del grembiule bianco che era solita indossare durante i turni di lavoro.
- Che tipo di pozione? - s'intromise Harry, attirando su di sè quattro occhi. Un paio quasi lucidi, ed un altro paio dove già si stava insidiando uno sguardo seriamente preoccupato.
La Chips continuò a far avanti e in dietro rapidamente tormentando quel lembo di stoffa tra le mani. I due ragazzi la seguivano con lo sguardo da un capo all'altro della corsia, standosene seduti. Malfoy azzardò perfino una sottospecie di lamentela appena accennata, portandosi una mano alla testa già dolorante di suo.
- Insomma, si può sapere che cosa ci ha dato? - sbottò d'improvviso, alzando gli occhi al soffitto con aria esasperata.
- Un filtro d'amore! Ora, qualsiasi cosa che direte o farete, sarà dettato dal semplice fatto che non appena lo avete bevuto vi siete guardati negli occhi .. Sapete, è un nuovo tipo di filtro d'amore. Uno più efficcace. Pensavo che fosse terminato e invece .. ! - sospirò stancamente, portandosi la mancina alla guancia.
Malfoy sbiancò totalmente, voltandosi ad osservare Harry che sembrava avere la stessa espressione folgorata sul volto.
- Ma non lo sa che certe cose sono vietate? Anzi, è un reato bello e buono - le abbaiò contro Draco, preso però alla sprovvista dall'improvviso raddolcimento dei tratti della Chips.
- Non dovete dirlo a nessuno. E' una questione di massima segretezza! Ora state quì. Non fate niente, non muovetevi! -

Passò mezz'ora.
E nessuno dei due si era azzardato a dire niente. Si erano semplicemente distesi sui letti, sotto le coperte. Nessuno di loro aveva avuto il coraggio di prendere la situazione in mano. Erano entrambi immersi nei loro pensieri da mezz'ora. Silenziosi e mesti.
- Dove diavolo è finita? - sibilò allora il biondino passandosi una mano tra i capelli.
L'altro scrollò le spalle, come per scacciare anche solo la consapevolezza di essere in una stanza totalmente vuota con il suo acerrimo nemico, che sembrava aver acquistato però la parte dell'innamorato per sbaglio.
- Mi hai sentito? Sto parlando con te, Sfregiato - insistette l'altro, alzando di proposito la voce per accertarsi di essere udito. Ma Harry lo sentiva anche troppo bene. Si raggomitolò tra le lenzuola del suo lettino e chiuse gli occhi.
Non li aprì neanche quando sentì Malfoy agitarsi tra le lenzuola dell'altro lettino, producendo un preoccupante fruscìo di abiti contro la stoffa che ricopriva il materasso. Poco dopo sentì le scarpe del Serpeverde impattare sul pavimento di marmo, rumore che venne seguito da altri molto simili. Finchè non si ritrovò scoperto da Draco, bruscamente.
- Che diavolo fai? - urlò quasi, tendendo una mano a ricercare un lembo della coperta ormai andata, caduta a terra a causa dello strattone del Serpeverde.
- Dico che non puoi dormire tutto sereno quando io non sono affatto calmo - borbottò dispettoso l'altro.
Harry fu di conseguenza costretto a rialzarsi, cocciuto, per poter recuperare il lenzuolo rovesciato sul pavimento. Ma quando i suoi piedi toccarono il suolo delle mani conosciute lo spintonarono dispettosamente, costringendolo a terra. Rovinò così sul lenzuolo, seguito da Malfoy che si accucciò su di lui nel tentativo di rifilargli un nuovo pugno diretto al volto.
Caso volle che il Grifondoro se ne accorgesse in tempo per scostarlo ed evitare un secondo occhio nero, rovesciando la situazione e ritrovandosi a cavalcioni su Malfoy. Lo prese dal colletto della camicia e minacciò di alzare le mani come punizione per il suo attacco tanto sleale, ma quando il biondino alzò le mani verso il suo volto esitò.
Stavolta non era intenzionato a picchiarlo.
Lo assecondò soltanto, andando a far combaciare le labbra con le sue.
Si baciarono per la prima volta, con un'urgenza che parve stupire entrambi ma che non li fermò, anzi.
Intrecciarono le lingue calde e si morsero a vicenda, assaggiando l'uno il sapore dell'altro, finchè un'urgenza non minore a quella di baciarsi si fece vivida nella mente dei due; si staccarono per riprendere fiato, ritrovandosi comunque faccia a faccia. Draco cercò di ribaltare la situazione, dando un colpetto ad Harry per finirgli subito dopo sopra. Si chinò a baciargli nuovamente le labbra, sebbene con una dolcezza che prima non si era neanche sprecato di mostrare. Gli morse il labbro inferiore e poi passò a baciargli il mento, per scendere dritto dritto verso il suo collo.
Il moretto sussurrò il suo nome, gemendo mentre la mano del compagno proseguiva lungo una strada pericolosa, scivolando sugli abiti di Harry e sempre più in basso.
- Harry - biascicò l'altro, scostando il volto solo per poter puntare gli occhi in quelli scuri del compagno.
- Sì - sussurrò confusamente il Grifondoro, portando una mano dietro la nuca del Serpeverde per costringere ancora una volta la bocca del biondino alla sua.
- Potter? - lo richiamò l'altro, scostandosi per poter appoggiare la testa alla spalla del Grifondoro.
Il ragazzino sussultò appena.
- Che c'è? - esitò un istante, poi rivolse al volto del Prefetto una carezza.
- E' colpa della pozione, vero? Non c'è niente .. Vero? -
Harry Potter non sapeva cosa li aveva guidati l'uno nelle braccia dell'altro.
Sapeva soltanto che quello era stato un magnifico incontro. Che, per una volta, era felice di stare da solo con Malfoy.
E che se tutto quello era solo merito di Madama Chips e di una pozione sbagliata, allora non avrebbe mai smesso di ringraziare quella donna.
Sapeva anche, tuttavia, che se così fosse stato non si sarebbe mai ripetuta un'occasione simile .. Infondo, lui era Harry Potter. E quel ragazzo che gli stava baciando il collo era niente di meno di Draco Malfoy, il rampollo di un intera progenie di fieri Serpeverde.
Non aveva forse spedito lui stesso Lucius Malfoy in prigione, l'estate scorsa?
- Ti amo. - mormorò.
E la sua voce era così calma, così dolce, nel dirlo.
Lo disse perchè sapeva che non avrebbe più potuto dirlo, terminato l'effetto di quella benedetta pozione.
Draco non avrebbe avuto da ridire, sapendo che era stato sotto l'effetto di quel filtro, e sicuramente non si sarebbe fatto sfuggire niente di tutto ciò con nessuno. Poteva immaginare soltanto repulsione da parte del Serpeverde, che tuttavia gli si strinse contro e tornò a posare le labbra sulle sue con una tenerezza sconcertante.

Passò un'altra mezz'ora.
Quando Madama Chips tornò in infermeria era sola e sorridente. Si accostò ai lettini dove i due ragazzi erano ancora distesi, tristi e atterriti.
Draco si chiese mentalmente che cosa avesse da sorridere tanto, ma non ci badò troppo. Scoccò invece un'occhiata a Harry e sospirò.
- Ragazzi, ho un'ottima notizia per voi! - annunciò trionfante, puntellandosi le mani sui fianchi.
- .. Quella che vi ho somministrato non era il filtro d'amore che pensavo. Cioè, era la sua boccetta, sì, ma qualcuno - e chissà perchè si crucciò nel parlare, pensando a quel dannato di Gazza che le aveva fatto un simile scherzetto, - ha scambiato nuovamente i liquidi. -
- E che cosa ci ha dato ? - si informò curioso Malfoy, sporgendosi interessato dal suo lettino.
- Semplice ed innocuo Veritaserum. - spiegò la donna con una scrollatina di spalle. Harry e Draco si voltarono a guardarsi, ad occhi bizzarramente strabuzzati.
Veritaserum? Quanto poteva essere burlone il destino ..
- Io .. -
- Stai zitto. - replicò Malfoy.
Quando Madama Chips finì di raccogliere e ripiegare il lenzuolo che era rimasto a terra dopo lo scontro violento tra i due studenti alzò finalmente gli occhi verso i ragazzi.
Nessuno dei due era più seduto sul rispettivo lettino.
Erano avvinghiati, ritti a metà percorso, con le bocche unite in un bacio che strappò un urletto scioccato alla brava donna.
Da quel fausto giorno nessuno di quei due finì mai più in infermeria, almeno non per mano e causa dell'altro, dato che il biondino comprese finalmente che tra Weasley e il suo ragazzo non c'era proprio niente di romantico ed idilliaco.
Non passò minuto, da allora, nel quale Malfoy non si sprecasse in avvertimenti molto gentili rivolti a Madama Chips, ricordandole il loro patto. Nessuno avrebbe saputo del filtro d'amore infiltrato illegalmente nell'infermeria, così come nessuno avrebbe mai saputo che mentre Draco e Harry bisticciavano in pubblico, quando erano in intimità erano la coppietta più felice di tutta Hogwarts.
Cosa che nessuno avrebbe mai potuto dire di Madama Chips e di Argus Gazza, invece.
  
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