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Autore: fallen_shy    15/11/2012    2 recensioni
Seguito di "Tutto grazie ad una scommessa", parla della vita di Santana e Brittany dopo il matrimonio, tra famiglia e amici!
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate per il ritardo, ma ho perso un po l'ispirazione, forse ci sarà qualche altro capitolo, ma non molti, se avete qualche consiglio io sono tutta orecchi!!

grazie e per chi vuole ci sentiamo nei commenti :)






- Kurt, ho detto no, punto e basta – disse Santana per la centesima volta
al ragazzo seduto davanti a lei.

-Ma perché, staranno con noi solo una notte – le ripetè cercando di convincerla
-no e no, sono troppo piccole, alcune notti vengono nella nostra camera quando hanno gli incubi,metti caso che succedesse e non trovassero ne Britt ne me li per loro –  la latina si stava agitando per quella conversazione e si mise a girovagare nervosamente.

- Ci saremo io e Blaine in quel caso, vorrei ricordarti che anche noi abbiamo una figlia e anche lei viene da noi se ha qualche incubo, sono sicuro che ce la caveremo bene anche con le gemelle, ma sono sicuro che saranno talmente stanche che non si sveglieranno neanche dopo aver giocato tutto il giorno con Elizabeth -

Santana era molto reclutante a lasciare le bambine dormire da Kurt e Blaine per il fine settimana, aveva cercato le scuse più immense per non dire la verità al ragazzo, sapeva benissimo che potevano cavarsela egregiamente con le bambine dato che anche loro avevano Elizabeth, ma la verità era che era lei che non voleva che andassero, era sempre stata con loro quando dormivano, le raccontava una piccola fiaba, le dava il bacio della buona notte e gli rimboccava le coperte, non riusciva ad addormentarsi in pace se non sentiva i loro respiri armoniosi, era per quello che si stava opponendo così tanto a quella cosa.

- Senti, ne parlo con Brittany e poi ti faccio sapere, va bene – sospirò passandosi le mani fra i capelli.

- ok, voglio una risposta entrò giovedì -

- va bene, ora devo tornare in ufficio, ci sentiamo per telefono – detto questo diede un abbraccio al ragazzo e lo salutò, la sua pausa era finita e voleva pensare bene a quel discorso, sperava solo che Brittany le desse ragione.

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- sono a casa! - esclamò Santana togliendosi la giacca.

- Mami! - due masse di capelli biondi le si tuffarono addosso, stringendosi a lei e facendole cadere dalla mano la valigetta di pelle.

- ciao mijas – rispose all'abbraccio delle bambine e si sposto con loro in salotto dove sullo schermo della tv apparivano le immagini di Lilly e il Vagabondo e Brittany era accoccolata sul divano con una ciotola di pop corn nelle mani.

- hey piccola! – la latina si sporse verso la bionda per darle un bacio per poi accomodarsi vicino a lei e stringerla.

- ciao tesoro, come stai? - la salutò la bionda accoccolandosi alla moglie e lasciandosi andare tra le sue braccia contenta.

- bene, oggi ho visto Kurt, e mi ha fatto una proposta, mi ha chiesto se le bambine potevano dormire una notte da lui e Blaine cosi che potessero passare un po di tempo con loro e con Elizabeth –

 - si, perchè no, sarebbe bello che passassero un po di tempo con loro, no? - Santana non si aspettava subito quel si, almeno non era quello che voleva

- ma Britt, sono ancora piccole, e sono abituate a dormire a casa con noi, la notte potrebbero alzarsi e se non ci trovano? - le disse Santana cercando di convincerla.

Brittany la guardò con uno sguardo tenero, conosceva la latina e sapeva che non era quello il motivo, la mora voleva che le bambine restassero sempre a casa con lei, era gelosissima delle sue figlie, le piaceva coccolarle prima di andare a letto,
stare con loro la sera sul divano a guardare i cartoni o semplicemente giocare,
sapeva che questo distacco prima o poi dovesse arrivare, così prese un bel respiro e le sorrise prendendole la mano.

- San, ascolta, lo so che ti preoccupi per loro e che gli vuoi bene, ma i ragazzi se la caveranno benissimo, e poi vedrai che se sono con Elizabeth la notte dormiranno benissimo, saranno talmente stanche che non vorranno nemmeno svegliarsi –

- lo so Britt, hai ragione, ma è difficile lasciarle andare, sono le mi bimbe – sospirò Santana rivolgendo lo sguardo alle piccole che giocavano sul pavimento della cucina con delle costruzioni.

Ancora prese ad osservare le bambine, non si accorse del sorriso malizioso che era spuntato sulle labbra della moglie

- e poi, è da tantissimo tempo che non abbiamo una serata per noi, potremmo uscire, andare in un bel ristorante, fare una passeggiata e poi torniamo a casa, ci rilassiamo in un bel bagno caldo e dopo … - Per dire quelle frasi la bionda si sporse verso la latina soffiandogliele sulle labbra e gliele leccò sulle ultime parole

Santana capì subito, si, era da moltissimo tempo che non passavano una serata da sole e sopratutto una notte da sole, visto che alcuni giorni le bimbe venivano a dormire da loro per incubi o altro, sorrise e si rilassò subito capendo che non avrebbe fatto male a nessuno anche se in fondo era sempre preoccupata.

Baciò Brittany che le sorrise e si alzò porgendole la mano per poi andare in cucina raggiungendo le piccole.

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Santana parcheggiò la macchina davanti a casa Hummel-Handerson, spense il motore e togliendosi gli occhiali da sole diede uno sguardo alla casa.

Brittany guardò la latina sorridendo, poteva benissimo vedere un certo controbattere nella sua testa su cosa fare, era ancora indecisa su quella cosa, ma sapeva che avrebbe giovato alle bambine, che potevano passare del tempo con Elizabeth, e a loro, che potevano rilassarsi e passare del tempo insieme.

Sospirando un ultima volta, Santana scese dalla macchina e venne raggiunta da Brittany che apri lo sportello posteriore facendo scendere le bambine che da quando avevano saputo la notizia non facevano che saltellare felici e chiedere quando dovevano andare.

La mora prese la borsa con tutto il necessario per le bambine e percorse con la famiglia il vialetto che portava alla villetta.

Raggiunte la porta Brittany suonò il campanello e aspettò che venissero ad aprire.

- sto arrivando! - la voce penetrante di Kurt arrivò alle loro orecchie susseguitosi da rumori di passi sempre più vicini.

Aprendo la porta di legno massello, apparve Kurt, sempre impeccabile, mai un capello fuori posto e flashò un sorriso luminoso alla famiglia davanti alla sua porta

- ehi, ragazze, come state?, non vedo l'ora di giocare con queste principessine, vero? - disse il ragazzo alle due donne prima di accucciarsi sulle bimbe e abbracciare le due che saltellavano dall'eccitazione.

- si, zio Kurt, dov'è Elizabeth? - chiese poi Charlotte

- eccoci qua - da dietro il ragazzo apparve Blaine che teneva per mano la piccola Elizabeth, aveva più o meno la stessa età delle gemelle, grandi occhi verdi, capelli di un castano chiaro e pelle chiara, l'avevano adottata appena nata, era stata un dono per loro.

- ehilà dolcezza, non mi saluti - Santana sorrise e si abbasso davanti alla bambina che le sorrise timidamente mentre le sue guanciotte si coloravano di rosa e si lasciò abbracciare dalla latina prima di essere travolta dalle gemelle.

Elizabeth era una bambina abbastanza timida, si faceva avvicinare poco dalle persone e di solito era sempre vicino ad uno dei suoi papà.

Stranamente Santana le faceva un certo effetto, tutti avevano notato che quando la mora la salutava lei si imbarazzava sempre però le sorrideva ogni volta e si lasciava abbracciare.

Tutti la prendevano in giro per questo, dicendole che era la prima cotta della bambina, anche Brittany ridacchiava ogni volta che vedeva la reazione della piccola.

Le gemelline intanto avevano portato Elizabeth nel salotto dove c'era un tappeto cosparso di giochi

I quattro adulti sorrisero nel vederle giocare tranquillamente

- ehi, Lopez, mi devo preoccupare?, non è che hai ammaliato la mia bimba per portarmela via?, so dove trovarti! - le disse con tono minaccioso Kurt non nascondendo però il sorriso.

- ahahah, no, mi bastano già le mie due pesti, e poi è normale che faccia così, vive con voi, vi siete guardati, e avete guardato me, è logico che non c'è confronto, ha visto qualcosa di  bello e le è piaciuto!! - gli rispose la latina giocando sfoggiando una aria altezzosa

Brittany le diede una pacca giocosa sulla spalla

- ma smettila! - la rimproverò giocosa la ballerina

- ok, noi dobbiamo andare, se le ritrovo con un graffio ti giuro che non vedrai mai più lacca in vita tua Hummel!-
disse Santana con tono minaccioso e giocoso, forse solo per metà.

- Chicas! -

Le bambine sentendo la madre chiamarla la raggiunsero

- ok, io e la mamma andiamo, fate le brava per lo zio Kurt e lo zio Blaine, va bene, e mi raccomando, trattate bene Elizabeth, e ora venite qui, voglio un super abbraccio.

Santana si abbassò e le bambine si fioccarono su di lei abbracciandola forte

- las voy a echar de menos  - sussurrò tra i capelli biondi delle sue figlie

- nosotros también mami - le risposero per poi lasciarla andaré e darle un bacetto sulle labra

Brittany attirò a se le due e loro si strinsero anche a lei

- fate le brave paperotte, mi mancherete tanto - disse facendosi baciare come Santana per poi lasciarle libere

- ciao ciao - le due biondine le salutarono con la mano prima di raggiungere l'altra bambina

- mio Dio, sono adorabili - commentò Kurt guardando la scena

- sanno già lo spagnolo? - chiese stupito Blaine

- si, volevamo che sapessero anche la lingua madre di Santana, e quando vengono i suoi genitori cercano sempre di insegnarli parole nuove, a loro piace e si divertono. -

- dobbiamo andare Britt - le ricordò la latina mettendole una mano sul fianco

- si, andiamo, ciao ragazzi, ci vediamo domani sera -

Salutarono i due e si diressero verso la macchina.

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Mano nella mano, si diressero verso il ristorante Italiano, dove avevano cenato per il loro primo appuntamento, era diventato il loro posto preferito, andavano spesso a mangiare li, ogni tanto portando anche le bambine.

Santana aprì la porta per la moglie, che la ringraziò dandole un bacio sulla guancia.

- Lopez-Pierce - disse la latina alla cameriera

- certo, prego seguitemi - le fece accomodare in un tavolo abbastanza appartato, vicino al caminetto, dove scoppiettava un bellissimo fuoco.

- era da tanto che non venivamo - disse Brittany posando la mano su quella della mora

- già, ci voleva una serata per noi - le rispose Santana leggermente distratta

- San, so che ti mancano, anche a me, ma stanno bene con Kurt e Blaine, vedrai, non si accorgeranno neanche che noi non ci siamo, saranno troppo impegnate -  Brittany sapeva leggere sua moglie come un libro aperto, e sapeva esattamente quali fossero i suoi pensieri in quell'istante.

Santana le sorrise, si innamorava della bionda ogni volta di più, stringendole la mano le mimò un grazie, prima di baciargliela dolcemente.

Pochi minuti dopo il cameriere venne a chiedere le loro ordinazioni e incominciarono a parlare di un po di tutto.

Brittany voleva parlare a Santana di una cosa importante, ma non sapeva come l'avrebbe presa.

- San, vorrei chiederti una cosa - le disse cautamente

Santana le sorrise - certo piccola, dimmi -

- ecco, volevo sapere se vorresti un altro bambino - le disse tutto d'un fiato

Santana rimase un attimo interdetta, non si aspettava quella proposta

- oh…wow..Britt, non me l'aspettavo, ma non è presto, le bambine sono ancora piccole -

- è proprio per quello San, non voglio che ci sia molto distacco fra loro, non potranno mai instaurare un bel rapporto se ci sono troppi anni di differenza, come te e i tuoi fratelli, fra te e Andres non ci sono molti anni, e vedo che avete un rapporto stupendo - cercò di spiegarle la bionda

Santana ci pensò qualche minuto, si era vero, fra lei e suo fratello c'era un rapporto bellissimo, erano sempre stati amici, si coprivano a vicenda e si sostenevano, non c'erano ragioni per cui non avere un altro bambino, stavano bene, i soldi non mancavano e di certo neanche l'amore.

Prese le mani della bionda e la guardò negli occhi

- va bene, Britt, facciamolo - le disse sorridendo

- grazie San, mi farebbe felicissima, penso che possiamo aspettare anche qualche tempo per prendere l'appuntamento, però ora che so che sei d'accordo, mi sento meglio -

La latina la guardò un attimo, con tutto l'amore che aveva dentro di se, la sua vita andava veramente a gonfie vele!

Il telefono di Brittany prese a squillare e la bionda si scusò e lo prese per vedere se era un emergenza.

Il nome di Kurt apparve sullo schermo e Brittany rispose

- ehi Kurt, tutto apposto? - chiese in modo apprensivo la ragazza

- oh si Britt, non ti preoccupare, i tuoi scriccioli volevano solo darvi la buona notte dato che ora le sto mettendo a letto, hanno giocato finora e stanno morendo di sonno, te le passo!

si sentirono dei rumori sommessi e poi le voci delle bambine insieme

- Mamma!!!, ciao!!! -

Brittany sorrise e si lascio scappare una risatina, facendo sorridere Santana che, da quanto avevano urlato le bambine, le aveva sentite anche lei

- amori miei, avete fatto i bravi per zio Blaine e zio Kurt? -

le bimbe ridacchiarono e poi risposero - si mamma, adesso andiamo a nanna, ti vogliamo bene!!

- aww, anche io vi voglio bene tesori miei, volete dare la buona notte anche a mami? -

gli chiese vedendo gli occhi di Santana illuminarsi

-si!! -

- ok, ve la passo, buona notte!, vi amo! - Brittany passò il telefono alla latina che sorrise

- Mijas!! -

- mami!!, abbiamo fatto le brave con gli zii, però ci mancavate, ora lo zio ha detto che dobbiamo andare a letto, quindi buona notte mami, ti vogliamo bene!  - disse Charlotte, per poi fare unire la sorella per il ti vogliamo bene

- vi amo anche io amori miei, fate le brave, buona notte! -  rispose Santana sorridendo più che mai e avendo un pochino gli occhi lucidi, era sempre una gioia per lei sentire quanto le sue bambine le volevano bene.

Terminata la chiamata Brittany prese il cellulare e lo rimise nella borsa prendendo la mano di Santana

- beh, andiamo anche noi, che dici, la casa è vuota…. - disse con un sorrisetto malizioso

Santana le sorrise compiaciuta

- Cameriere! il conto per favore!! -


  
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