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Autore: JustBelieve    15/11/2012    4 recensioni
Dalla storia:
"Spesso Darren si chiedeva come ci riuscisse, come facesse a lavorare incessantemente per tutte quelle ore per poi tornare a casa ancora intero. Ma una ragione per cui resistere e lottare con tutte le sue forze ogni giorno per non crollare, lui ce l’aveva: si chiamava Chris Colfer".
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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"There's nowhere to hide".





Come ogni venerdì sera, Darren Criss stava armeggiando in cucina, alla ricerca di qualcosa da mangiare.

Era tornato poco prima da lavoro, distrutto dopo ore di prove con Zach, il quale non gli lasciava neanche il tempo di respirare. Per non parlare poi delle scene da girare, erano sempre tante e lo sfinivano ogni volta; quando credeva di averne fatta bene una, ecco che arrivava Ryan con il suo ‘Stop! Rifacciamola da capo”. E così passavano ore e ore a girare la stessa scena, fino a che non fosse andata bene al regista. A volte non gli andava bene la posizione dei personaggi o non era soddisfatto dell’interpretazione degli attori, i quali non aspettavano altro che lui dicesse loro che per quel giorno avrebbero finito, stanchi quant’erano. Una volta finito, si salutavano come ogni giorno e scappavano a casa, lontani dalle grida di Ryan e da quelle di Zach.
Spesso Darren si chiedeva come ci riuscisse, come facesse a lavorare incessantemente per tutte quelle ore per poi tornare a casa ancora intero. Ma una ragione per cui resistere e lottare con tutte le sue forze ogni giorno per non crollare, lui ce l’aveva: si chiamava Chris Colfer.
Il suo migliore amico, la persona su cui contava di più al mondo. E della quale si era innamorato.
Sì, avete capito bene: Darren Criss aveva una tremenda, incondizionata e spesso dolorosa, cotta per il suo collega di lavoro, il quale, ovviamente, non ne era a conoscenza.

Gli basta un suo semplice sorriso per stare bene per una giornata intera. Non desiderava altro che passare del tempo con lui e così approfittava di ogni momento per parlarci, incantarsi nei suoi occhi color cielo e ammirarlo da lontano.
Spesso lo attirava a sé con le scuse più sciocche, non si lasciava sfuggire quelle occasioni cui poteva anche solo sfiorarlo e Chris, d’altro canto, non si tirava mai indietro.

“Aspetta, hai una ciocca di capelli messa male, fattela sistemare!”
“Oddio, Chris, sto per cadere, reggimi”
“Toh, guarda: una Diet Coke! La vuoi? Vieni a prendertela”

E come era solito fare, Chris lo assecondava, qualsiasi cosa dicesse o gli chiedesse.
D’altra parte erano migliori amici, non c’era niente di male in tutto ciò.
Questa era una delle ragioni che fermava Darren dal confessare i suoi sentimenti all’amico: non voleva perderlo. Quel ragazzo era divenuto talmente tanto importante per lui, che preferì nascondersi tutto dentro pur di non rovinare la loro amicizia.
Non ce l’avrebbe mai fatta senza Chris, di questo era certo, perciò decise di seppellire i suoi sentimenti e continuare a vivere come niente fosse successo.

Ovviamente non fu semplice come credeva all’inizio: era costantemente distratto, mille pensieri in testa e tanta voglia di urlare al mondo e a Chris quelle tre paroline magiche che non ne volevano sapere di uscire dalla sua bocca.
Sperava si trattasse di una cotta passeggera perciò decise di non darci molto peso e di andare avanti affincè non gli fosse passata del tutto.
Da quella decisione, però, erano passati già ben tre mesi, e Darren era stanco.
Stanco di fingere che andasse tutto bene, stanco di quella situazione che gli appesantiva il cuore, di quelle fitte allo stomaco che lo colpivano ogni volta che il soprano gli sorrideva, o semplicemente gli lanciava uno sguardo ingenuo. Ma ciò che gli faceva più male, era la consapevolezza che Chris non ricambiasse i suoi sentimenti.

Fu quando la situazione divenne troppo pesante, quando anche respirare gli faceva male, che Darren Criss si rese conto che ciò che provava per l’amico era amore e non più una semplice attrazione fisica.
Come se non bastasse, i due colleghi passavano molto tempo insieme e spesso il moro trovava difficoltà a trattenersi quand’erano da soli, specialmente durante le loro maratone di film, nelle quali il soprano aveva il ‘vizio’ di tenere Darren tra le braccia per tutta la durata del tempo, senza lasciarlo un attimo.
Capitava, poi, che Chris rimanesse a dormire a casa sua, quand’era troppo stanco per guidare e se lo trovava a girare in biancheria per casa, come niente fosse. Questi erano i momenti in cui il ragazzo dagli occhi verdi malediva se stesso: come poteva continuare a sopportare una situazione simile?
Già il solo doverlo vedere sul set tutti i giorni lo scombussolava, figuriamoci averlo per casa mezzo nudo!

“Un giorno di questi ti salto addosso, Colfer.” pensava fra sé e sé.

Ma lo faceva, continuava a permettergli di entrare nella sua vita, sconvolgerla per poi svegliarsi la mattina successiva e ritrovarsi allo stesso punto di partenza, con l’altro ancora in boxer e lui senza più un briciolo di dignità rimasta.
Nonostante ciò, continuava a soffrire in silenzio perché Darren avrebbe preferito morire piuttosto che rimanere senza colui che ormai considerava l’amore della sua vita.

Era così che dovevano andare le cose. Nessuno avrebbe dovuto saperlo. E lui era un attore eccezionale, poteva farcela. Poteva continuare a fingere, senza destare alcun sospetto.
Ben presto però, le persone vicine a lui cominciarono a rendersi conto che qualcosa non andava; non era più lo stesso ragazzo spensierato e allegro di qualche mese prima e non ci volle molto prima che la gente cominciasse a fargli domande, a preoccuparsi per lui.

Il primo a capirlo, fu la causa delle sofferenze di Darren.

Chris.

Senza pensarci due volte, il soprano, quella mattina era entrato nel camerino del ragazzo riccioluto.
Non badò neanche al fatto che questi fosse già impegnato a strimpellare la chitarra; entrò e si chiuse la porta alle spalle.
L’altro lo guardò con aria interrogativa, come a dire “ Che diavolo stai facendo?”

-“Mi spieghi cos’hai ultimamente? Cosa ti sta succedendo? – chiese il soprano visibilmente preoccupato per l’amico.

“C’è che ti amo, stupido. C’è che ti voglio” avrebbe voluto dirgli il moro.

Invece si trattenne come sempre, rispondendogli con un semplice:

“-Va tutto bene, Chris, non preoccuparti”.

“-Non me la bevo questa, Criss. Ti conosco troppo bene ormai e so che qualcosa decisamente non va. Non mentirmi”.- ribattè il ragazzo dagli occhi color cielo.

“- Ti prego, Chris, sto bene, davvero! Sono solo un po’ stanco, saranno tutte le ore di sonno arretrato che devo recuperare. Ora vai, altrimenti Ryan ti spenna se non ti trova” – disse il moro con la speranza di poter tornare a soffrire in pace, per conto proprio.

-“Che fai, mi butti fuori? Sappi che non mi arrenderò finché non ti deciderai a spiegarmi cos’hai. Non ti libererai di me, Criss”. – rispose il soprano incamminandosi verso la porta.

Dopo quella breve ‘chiaccherata’, Darren tentò di evitare Chris in tutti i modi, arrivando persini a nascondersi nei bagni del set (l’unico posto in cui l’altro ancora non l’aveva seguito quel giorno), pur di non trovarsi di nuovo faccia a faccia con lui.

“Dannazione, Colfer “ – pensò “Lo vuoi capire sì o no che è proprio da te che devo stare lontano?”.

Tuttavia, sapeva che l’altro non si sarebbe arreso tanto facilmente ed è per questo che, quando quella sera sentì qualcuno bussare alla porta, non si meravigliò.

Senza esitare, andò ad aprire la porta, trovandosi di fronte un Chris leggermente scocciato.

-“Buonasera anche a te, Chris” – disse sarcastico –“ A cosa devo ques-?”.

Non riuscì a terminare la frase in quanto il soprano, fulminandolo con uno sguardo, gli tirò uno schiaffo.

SBAM.

Uno schiaffo. Chris Colfer gli aveva appena tirato uno schiaffo.

Fu come se qualcuno gli avesse appena dato una coltellata al cuore.

-“Tu” –disse visibilmente amareggiato – “Come hai potuto farmi questo? Al tuo migliore amico? Come?”.

Darren si sentì del tutto spiazzato. Mai si sarebbe aspettato una reazione simile da parte del soprano.
L’aveva già visto arrabbiato altre volte, ma non era successo con lui, almeno fino a quel momento.
Dentro di sé, Darren conosceva il motivo, ma non l’avrebbe ammesso a sé stesso, figuriamoci a lui.
L’aveva fatto soffrire. Aveva ferito il suo angelo dagli occhi azzurri.
Come aveva potuto, come?

“Non è colpa sua se non mi ama” –pensò fra sé e sé – “non avrei dovuto trattarlo in quel modo”.

Ripresosi dai propri pensieri, il moro alzò gli occhi verso l’altro, il quale lo stava guardando, in attesa di una risposta.


-“Perché?” – domandò allora, con tono pacato.

- “Perché? PERCHE’? Ho passato tutta la giornata a cercarti come un cretino, per parlarti, sapere come stavi. Ho persino controllato dentro gli armadi, sotto i letti del set, ma tu non c’eri!

“-  Chris, mi dispiace. Io-“

- “Tu, COSA?” – lo ammutolì il soprano per poi continuare il discorso –“Ti ho cercato come un cretino, mi sono preoccupato a morte. Non sapevo dove fossi, se ti fosse successo qualcosa. Ti ho persino chiamato, ma non mi hai mai risposto” – continuò in tono accusatorio – “Sono arrivato al punto di chiamare gli ospedali per sapere se fossi in qualcuno di quelli. E tu che fai, invece? Sparisci per ore senza dirmi niente, dannato cretino che non sei altro. Quindi non chiedermi ‘perchè’, adesso.” – concluse infine con le lacrime agli occhi.

Il moro non sapeva cosa dire. Davvero Chris si preoccupava così tanto per lui? Davvero ci teneva così tanto?

L’altro aveva ragione, lui era totalmente un cretino, e lo sapeva.

Non aveva nessun diritto di trattarlo così. Se solo avesse avuto il coraggio di dirgli ciò che realmente provava, tutto sarebbe stato risolto, a parte, ovviamente, il suo cuore spezzato.

Senza dire una parola, prese la mano del soprano, la accarezzò dolcemente e se la portò sul cuore.

“Mi dispiace, credimi. Sono stato un deficiente, non avrei dovuto. E’ solo che ultimamente mi sento un po’ giu, probabilmente per via del fatto che non vedo quasi mai la mia famiglia ne i miei amici. Forse è solo il peso di essere una celeibità. Perdonami se ti ho fatto preoccupare, non accadrà mai più. Ti prego, Chris, sei il mio migliore amico” – disse, nonostante il dolore che le sue stesse parole gli stavano procurando- “non voglio pederti. Non lasciarmi da solo” – concluse, infine, con gli occhi lucidi.

In tutta risposta, il ragazzo dagli occhi celesti lo stinse in un abbraccio.

Non c’era bisogno di parlare, di giustificarsi.

Tutto ciò che anche Chris voleva, era che il suo migliore amico stesse bene.

Dopo diversi minuti, suo malgrado, il moro dovette staccarsi dall’abbraccio del più piccolo, in quanto aveva abbandonato la pentola che aveva messo sul fuoco pochi istanti prima.

- "Grazie”- sussurrò debolmente nell’orecchio dell’altro.

- “Non sei solo Dare, hai me. Ci sarò sempre” – rispose il soprano, sorridendogli dolcemente.

A quelle parole, il moro sussultò.

“Non potrò averlo come vorrei” – pensò – “ma almeno l’avrò sempre al mio fianco”

Passarono la serata insieme, abbracciati sul divano, con la consapevolezza che nessuno dei due avrebbe mai abbandonato l’altro.

Chris non sapeva e forse non avrebbe mai saputo quanto Darren lo amasse, quanto desiderasse stare con lui, ma in quel momento non importava.

Forse un giorno ce l’avrebbe fatta. Avrebbe affrontato la realtà e si sarebbe dichiarato al suo migliore amico.
Ma non quella sera, non avrebbe mai potuto creare la magica atmosfera che si era creata tra di loro.

Alcune ore dopo, il soprano stava dormendo beatamente appoggiato al moro, tenendolo stretto a sé, quasi come se avesse paura che potesse andarsene.

-“ Ti amo, Christopher Paul Colfer “ – sussurrò lentamente il ragazzo dagli occhi verdi  "- Ma tu non lo saprai mai”.

Quello che Darren non sapeva era che Chris aveva sentito ogni singola parola.










*Angolo dell'autrice

Innanzitutto, GRAZIE per aver letto questa storia! Se siete arrivati fin qui spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo e che vi abbia trasmesso qualcosa, come lo ha fatto a me mentro lo scrivevo.
Questa storia è nata dal nulla, tre ore fa ho avuto l'idea e l'ho scritta di getto (l'ispirazione va colta quando arriva u.u).
Essendo io una lettrice accanita di FF CrissColfer, mi ha sempre incuriosito il fatto che in moltissime storie, quello innamorato perso fosse sempre Chris evolendo una storia vista da Darren, l'ho scritta!
Era da un po' di tempo che pensavo di scriverla ma, aimè, non ho ho avuto il tempo.
In questo primo capitolo ho voluto introdurvi in particolar modo i sentimenti di Darren e spero di essere riuscita a trasmetterveli almeno un po'!
Nei prossimi capitoli verrà approfondito anche Chris e il loro rapporto (che qui ho introdotto più che altro).
Grazie infinite a quelle persone che già hanno messo questa storia nelle seguite, mi avete resa felicissima **
Grazie a chi lo farà, a chi deciderà di lasciarmi un parere su questa storia appena iniziata (:
Sottolineo che è la mia primissima long, abbiate pietà di me ç___ç
Detto questo, grazie a tutti! Al prossimo capitolo!

 
  
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