Scusate, è da tanto che non aggiorno! Prometto che la prossima volta aggiornerò prima. Intanto vi auguro una buona lettura.

 

Sollevò l'ascia pesante senza il minimo sforzo. La fece roteare lasciandosi sfuggire un urlo da battaglia. Si avventò sul manichino e lo ridusse a pezzi.

Quindi osservò soddisfatta il macello.  Con fare altezzoso disse

-Niente male, eeeeeh?

Link battè le mani lentamente.

-Brava, molto brava. Vediamo cosa sai fare però nel vero combattimento.

La attaccò con la spada cogliendola di sorpresa, ma lei gli scagliò contro la lama della sua arma.

-Credevi di battermi, vero?

Lo rimbeccò.

-In effetti.

Le sorrise lui accompagnando la frase con un colpo che la fece tentennare.

-Ehi! Non vale!

-Ti sbagli, tutto è lecito in guerra, ricordatelo!

lei lo imitò usando una vocina femminile, allora l'Eroe la fece cadere.

-Adesso cosa fai principessina?

La provocò. Lei tentò di afferrargli la gamba, ma il guerriero si teneva a debita distanza.

In quel momento, da dietro l'angolo, con l'arco in mano, comparve Sofia. Sembrava immersa in un mondo tutto suo, anche si raddrizzò quando vide Audrey a terra che inseguiva Link procedendo a carponi. In effetti anche Amelia osservava divertita la scena dal tetto della casa avendo un'ottima visuale.

La dea si bloccò guardando perplessa la ragazza e l'Eroe con Navi che continuava a fare il giro della circonferenza della testa del ragazzo incitando i due battaglieri.

Si schiarì la voce, e ottenne finalmente l'attenzione. Link si voltò a guardarla, a quel punto Audrey ne aprofittò, e con un grido isterico lo buttò a terra tenendo la lama dell'ascia puntata sul suo collo.

-Arrenditi, non puoi battere una dea come me!

Si pavoneggiò scherzando.

-Non vale, mi sono distratto.

-Eh no, non puoi distrarti ogni volta che vedi una bella ragazza!

-Cosa?!

Esclamò lui sconvolto.

-In guerra tutto è lecito.

Ribadì lei lasciandolo alzare.

Allora Sofia si avvicinò timidamente a lui.

-Mi insegni a usare l'arco?

Gli chiese stringendosi. Lui la guardò come si guarda una bambina appena nata e ingenua.

-Ma certo. Mi sistemo e ti raggiungo.

Quella ragazza aveva un'aria troppo docile, non riuciva a essere scontroso con lei.

-Liiiiink! Ricordati che mi hai promeso un altro duello con la spada!!!!

esclamò Amelia agitando le braccia dal tetto.

-Sì, dopo!

Le rispose lui.

-Allora, adesso vieni, seguimi.

La guidò fino a un cortile con la terra battuta e una serie di bersagli.

-Prendi una freccia, e sistemala così.

Le fece vedere come fare e lei lo imitò.

-Bene, adesso, tendi la corda...

Si mise dietro di lei, e con le mani guidò le sue braccia a fare il movimento. Erano vicinissimi, tanto che Sofia riusciva a sentire il suo respiro sul suo collo. Il cuore le batteva a mille mentre la freccia appena scoccata precipitò poco distante dal bersglio. Sospirò.

-Non ti preoccupare, è il tuo primo tiro. Migliorerai.

La tranquillizzò il ragazzo.

-Adesso ci riproviamo.

e stettero così vicini a lungo, finchè Sofia centrò il bersaglio, proprio al centro esatto.

Allora si mise a ridere. La sua risata era come una melodia, nessuno l'aveva mai sentita ridere così. Link la guardò meravigliato.

Sofia era proprio bella, dentro e fuori.