Homemade Cooking Lessons

Come molte volte facevo nel tempo libero mi ero recata in libreria, quel luogo era come un museo per me, un santuario di conoscenza, e poi adoravo l'odore dei libri nuovi (e della biblioteca e di quelli vecchi, insomma adoravo l'odore dei libri in generale), quel giorno ero in cerca di una lettura consigliatami dalla mia migliore amica, ma non riuscivo a trovarla quindi mi ero apprestata a chiedere a un commesso.

-Scusi avete libri di cucina?

-Si, li può trovare al piano inferiore.

Non ero solita origliare, ma per quella volta feci un'eccezione, la verità è che ero davvero negata a cucinare, ma anche troppo occupata per prendere lezioni, un bel libro di cucina poteva essere l'ideale per imparare.

Con discrezione mi allontanai dal commesso per seguire il ragazzo, mi imbarazzava un po' l'idea di non riuscire neanche a fare un uovo al tegamino alla mia età, ma mi aveva sempre fatto fatica imparare.

Scendo le scale e mi guardai in torno in cerca della sezione cucina, mi dirigei lentamente senza dare troppo nell'occhio verso sinistra con l'intento di dare solo una rapida occhiatina.

Non avrei mai pensato che ci fossero così tanti libri in questa sezione, rimasi qualche secondo imbambolata in preda all'indecisione poi afferrai il libro il cui titolo mi sembrava più promettente e iniziai a sfogliarlo, dopo un po' alzai lo sguardo per rimettere il libro al suo posto, ma con la coda dell'occhio vidi mio fratello scendere le scale. Cercai di nascondermi dietro il libro e di dirigermi verso le scale senza farmi notare, ma inavvertitamente urtai e cascai addosso al ragazzo di poco prima.

-Scusa- sibilai con un filo di voce cercando di rialzarmi velocemente.

-Che sbadato, sono inciampato su un libro, va be' andrò a pagare prima che faccia cadere l'intera libreria..-disse ad alta voce facendomi segno di dirigermi verso le scale.

Una volta al piano superiore sana e salva ci dirigemmo insieme alla cassa per pagare.

-Grazie, mi hai tirato fuori da una brutta situazione.- mi sentii in dovere di dire.

-Prego, non c'è di che, era un tuo ex? Oh scusa non voglio essere invadente.

-No, tranquillo, era mio fratello, è solo che insomma non perde occasione di umiliarmi davanti alla mia famiglia e insomma..

-Capito, non ti preoccupare anch'io sono una frana ai fornelli.. Comunque, il mio nome è Trent..

-Oh, che sbadata, piacere Gwen..

-Senti, non vorrei sembrati inopportuno, ma che ne dici se una sera di queste ci vedessimo e provassimo a cucinare insieme, sai magari in due possiamo aiutarci a vicenda..

-O dare fuoco ad una cucina..

-Ci certo.. insomma se non ti va era solo un'idea..

-Okay, allora ci vediamo a casa mia domani pomeriggio alle 5?

-Perfetto! Allora a domani!- dice tutto rosso allontanandosi dopo aver pagato.

-Trent! Wellington Street 5!

-Ah, grazie!- dice ancora più rosso.

Mi misi la giacca e mi avvolsi un paio di volte la sciarpa intorno al collo per prepararmi ad essere investito dal freddo invernale, uscendo di casa fui subito avvolto da un vento freddo che mi congelò fino al midollo.

Percorsi quasi correndo i pochi isolati che mi separavano dalla fermata dell'autobus sperando con tutto il cuore di non dover aspettare troppo, quando lo vidi arrivare tirai un sospiro di sollievo nel vedere che non era troppo pieno. La casa di Gwen era praticamente dall'altra parte della città rispetto alla mia quindi dovetti cambiare due autobus per arrivarci, ma per fortuna non ci misi troppo tempo.

Una volta arrivato suonai il campanello e appena la porta si aprì entrai velocemente, la casa che mi si parò davanti non era troppo grande, ma sembrava piuttosto accogliente, e soprattutto era calda.

Gwen mi salutò con la mano, sembrava alquanto impacciata, cercai di sorriderle sperando di allentare un po' la tensione ma con scarso successo, dopo tutto anche io ero nervoso, speravo solo che mia faccia non mi tradisse.

-Vieni, ti faccio fare il giro della casa- disse lei, facendomi notare che ero ancora nell'ingresso.

-Allora qui c'è il bagno la..- da quando aveva aperto bocca non la riuscii più a seguire, ero troppo intento a osservarla dato che non avevo modo di farlo il giorno prima.-.. che ne dici?

-Eh? Scusa, sono un po' stanco..

-Non ti preoccupare, dicevo, iniziamo a cucinare?

-Oh si! Siamo qui per questo no?

Andammo in cucina dove Gwen aveva già predisposto il libro comprato il giorno precedente, e lo sfogliammo indecisi su cosa fare.

-Dalle figure sembra tutto buonissimo, ma chi sa quanto sono complicate certe cose da fare..

-Guarda qui dice un livello di difficoltà: bassa, non dovrebbe essere troppo complicato..

-Trent è un dolce!

-Non ti piacciono i dolci a me fanno impazzire e poi in genere non sono neanche troppo difficili..

-Okay vada per questo allora!

Circa un'ora e mezza dopo esausti ci facemmo cadere sul divano, eravamo sporchi di cioccolato ovunque e la cucina era un disastro, la torta era in forno, sana e più o meno salva, ma ancora per poco.. Dopo qualche secondo di dovuto riposo constatai con non troppo piacere che avevo una certa fame, ma non avevo il coraggio di proporre a Gwen di cucinare qualche altra cosa.

-Senti Gwen io..- iniziai non troppo convinto.

-Anch'io ho fame, andiamo a prendere qualcosa dal giapponese qui sotto?