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Autore: palanmelen    03/06/2007    4 recensioni
Un poeta seduto in un prato.
Due persone sole. Due nomi ed una poesia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sole.

Inavvicinabile, terribile e bellissimo,
tutti possono solo ruotare attorno a lui e
sperare di godere di un poco della sua luce.

Per metà gelido e per metà riarso, vorrei essere
Mercurio.
Bruciato dal sole
                         e congelato dalla sua assenza.

Sole e                                                      oro.

Volgare come l'oro. Non aristogratico,
l'oro. L'oro per gl'arricchiti.
L'oro. Che è sempre il più prezioso.

Sono quell'argento nobile e sobrio, che si deve curare
perchè non annerisca.
L'oro non smette mai di brillare,
                                                passassero mille anni.

Sole e oro. Io che sono anche mercurio,
solo io, solo io, IO, potevo riuscire a spezzarlo.
Solo io.

Sole e
oro   e
sangue.
            Immerso nel sangue, naufragato
            nel sangue, sopravvissuto al sange.
L'ho sempre fuggito il sangue.
Mi soffoga e mi uccide.
M'importa solo di respirare,

Aria.
Come aria.
Mi guardavi e surriscaldavi.                                                  
Mi guardavi ed avvampavo.                                                  

Fuoco.
          Fuoco che mi consuma.

 

 

Seduti sull'erba c'erano famiglie, gruppi d'amici e coppie.
Sorrise perchè era forse l'unica persona sola di quel sabato pomeriggio.
No, anche quel ragazzo era solo.
Due persone sole su d'uno stesso prato.
Aveva i capelli biondi e le mani irrequiete.
Scriveva su un foglio appoggiandosi ad un libro contro il ginocchio piegato.
Harry non capì come fu certo che quello fosse un poeta.
S'avvicinò per curiosità, e quello alzò il viso verso il suo. Con gl'occhi spalancati lo fece bloccare.
Gli sembrarono due frammenti di vetro levigati dalla corrente.
Harry fu certo che quel poeta fosse lui.
Lui si tirò su quasi spaventato, raccogliendo con mani tremanti il suo libro e la sua borsa.
Prima che Harry potesse muoversi o parlare, indietreggiando se n'era già andato.
Abbassò gli occhi sul punto dov'era lui prima, e c'era il foglio.
Lo raccolse e sopra, disegnate disperse, lesse cinque lettere: Y R A H R.
Lo girò e riconobbe nella prima S la sua calligrafia elegante.
Il vociare dei bambini, le chiacchiere della gente, si spensero; gli alberi smisero di storimire,
e solo un suono, dolce e melanconico, gli galleggiava come un sospiro in testa. Draco.

 

Ps: Edvige consegnava lettere ad un ricercato; pensate sia stato difficile per lei trovare l'appartamento di Malfoy?

  
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