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Autore: xlousfaith    15/11/2012    6 recensioni
-non posso più continuare, è difficile, sai cosa si prova a stare così lontani? amore ti amo ancora è ovvio, ma per ora..non è il momento.- disse tutto d'un fiato, non sembrava sincero.
-ma perchè?-
-hannah, n..non c'è un perchè, ciao.-
ha riattaccato, buttai il telefono a terra, che si spezzò in due.
non potevo farci nulla, ormai lui era cambiato, non era più il louis di una volta. ora era un popstar.
ci conoscevamo da così tanto tempo e quella volta io avevo rovinato tutto, come sempre.
oh, ecco le lacrime.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Give me love like her, 
'cause lately I've been waking up alone, 
paint splattered teardrops on my shirt,
told you I'd let them go



-domani entro alla seconda ora, tu?- louis non sembrava ascoltarmi, anzi, aveva le cuffiette. -LOU!-
-eh? ah, sisi anche io credo..- e ri accese la musica, fin troppo alta a mio parere.

-credi? vabè vedo che sei impegnato, ci sent..- non riuscii a finire la frase che lui lesse un messaggio e si alzò col fare sbrigativo,
mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò con un misero -ti chiamo-.

*pausa*
louis tomlinson, il mio migliore amico da sempre, era sempre stato strano, ma da un mese continuava a sembrare distratto e
non mi ascoltava mai per bene.
io? hannah, la tipa che darebbe fin troppo per lui.
avete mai provato quel sentimento tanto descritto nei libri? le farfalle nello stomaco, i brividi, gli arrossamenti, quanto sia bello?
dicono che l'amore sia il sentimento più forte, vi dico una cosa, non supererebbe mai la delusione, il dolore e la paura. sono i fattori più influenzati nella mia vita,
ogni giorno ricevo delusioni, lui non ricambia,
ogni giorno il dolore nel petto si fa sentire, sempre più forte,
ogni giorno la paura mi vince, non riesco a dirglierlo; ma perchè dovrei, poi.
ah, poi c'è l'insicurezza, beh credetemi, non è affatto bello.


quel pomeriggio non tornai col solito autobus, di solito prendevo quello di lou..ah quanti sacrifici.
avevo paura di tornare a casa da sola, sinceramente. avevo preso un brutto voto in economia e senza lou mia mamma non
mi avrebbe trattata uguale. lei lo amava fin troppo, al contrario di me, lo trattava come un figlio, non come faceva con me.

-ciao hannah, siediti che è pronto- si sentì urlare dal soggiorno, ovvio, lei era sempre al pc. così mi sedetti in silenzio e cominciai a mangiare.
-com'è andata a scuola?- ecco, la domanda che più mi preoccupa..o è la sua reazione? -bene..mamma, sai la verifica di economia?
beh hopresoquattro- tirai fuori veloce
-vai in camera, tu non mangi, dammi pc e cellulare, non uscirai più.- e mi tirò uno schiaffo, era successo di nuovo. mi aveva promesso,
oh al diavolo le promesse!
corsi velocemente di sopra, odiavo quella donna con tutto il mio cuore, era così cambiata da quando..non lo so da quando.
mi trattava diversamente, ogni giorno mi ripeteva quanto fossi ingrassata. mi diceva tante di quelle cattiverie che non immaginerebbe nessuno,
mi disprezzava.
le lacrime c'erano da un pezzo, era ovvio, quindi per distrarmi un po' andai su twitter.

'@louis_tomlinson il mio amore che gioca alla playstation, che carina aw pic.twiitter.com/567dh'

oh no, non ora ti prego, una stupida ragazza, per quello lui mi ha lasciato prima. lui sa benissimo come va a casa mia, ma lo stesso
preferisce lei a me, la sua migliore amica, wow.
non ce la feci più, era il terzo giorno di fila che non pranzavo, ma la fame stava sparendo.
'nonono hannah, non ricadere nei problemi di due anni fa, te lo sei promessa, mangia e non tagliarti, mangia e non tagliarti'

flashback, due anni fa.
*il sangue scorreva, faceva un bene immenso, non sentii più il dolore. un sorriso si fece sulla mia bocca, un sorriso soddisfatto. solo così mi sentivo viva.
il rosso intenso, quello era la vita. era la vita di una persona intrappolata nelle sue proprie insicurezze, che stava gridando aiuto in modo indiretto.
la testa pensa solo a quello, la liberazione dal dolore represso di ogni singolo giorno della sua vita. sapevo benissimo di non risolvere nulla,
ma sapeva che almeno per quel piccolo momento, quando vedeva la prima goccia scendere, si sentirà bene. come accontentarsi con poco, dicevano.

presi velocemente un asciugamano, nessuno ne avrebbe mai dovuto sapere nulla, nemmeno lui.
presi anche un fazzoletto e mi asciugai le lacrime,
ormai ne ero abituata,
ormai non bruciava più,
ormai non sentivo più nulla.

-han, dove sei? ho portato mangiare dal mc!- sentii una voce che proveniva da giù, occazzo.
pulii velocemente il tutto, misi un cerotto non abbastanza grande e resistente e mi misi addosso i soliti braccialetti. lo sentii salire le scale,
pensai di aver nascosto tutto per bene come al solito...
-hannah eccoti, che ci fai in bagno? comunque ecco il tuo..hannah, non dirmi che l'hai fatto di nuovo, no!- merda, l'asciugamano. lou mi prese il
braccio e notò che sotto i braccialetti c'era il cerotto, ero fottuta.
-me l'avevi promesso.- sembrava deluso, ma non lo volevo deludere, non volevo che lui ne sapesse mai qualcosa, non dopo quello che era
successo l'ultima volta, ci eravamo allontanati. non mi parlò per un mese, per paura, paura di essere lui la causa. e questa era parte della verità,
ma non gliel'avevo mai detta, non volevo perderlo del tutto.*

alla sera, finiti i compiti, mi distesi sul letto a pensare. a pensare come fosse se io e lui fossimo veramente insieme, non vorrei mai un amore come
quello che ha con noah, la troia di turno. io gli garantirei un amore sincero, pieno di fiducia e passione, oh quanto vorrei che fossi io.
di mattina lo sveglierei con i miei baci sul suo naso, il suo naso perfetto alla francesina,
di pomeriggio gli penserei e lo tratterei con rispetto, non gli darei mai torto, non sarebbe una delle solite relazioni,
di sera gli farei le coccole, potremmo guardare un film o semplicemente ci guarderemmo negli occhi, io li adoravo quei suoi occhi azzurrissimi
e profondi, come il mare,
di notte lo sognerei, sognerei di noi due abbracciati in qualunque posto lui volesse, ma bastava che fosse con lui. sarebbe stato tutto così perfetto.

Give a little time to me or burn this out, we'll play hide and seek to turn this around, all I want is the taste that your lips allow



sentii bussare alla finestra -era il momento- mi dissi, aprii la finestra e lou ne entrò, un po' brillo, oh no.
-amoore come stai? sono stato benissimo con noah prima, voleva farmi un pompino, ma sono venuto in tempo- il suo alito sapeva da alcol,
era amaro.
non potevo vederlo in queste condizioni, gli tolsi la maglia e i pantaloni e gli misi una pelpona che mi aveva regalato, la mettevo di sera, c'era
ancora il suo profumo dolce.
quindi lo misi sul mio letto, mi distesi vicino a lui e lui si strinse a me, come nei vecchi tempi. dopo tutto, non era cambiato completamente,
era ancora il mio louis.



nota dell'autore
ehi, questa è la mia prima ff, è dedicata a voi, si, voi di twitter.
so quanto ci sono vite dolorose in voi e volevo provare a trasmetterle attraverso una storia.
non sono brava a scrivere, lo so. metto troppe virgole e tendo a scrivere tanti versi.
lo so.
ora vi saluto, spero vi piaccia.
se volete, su twitter sono @lousfaith.


  
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