Quella mattina, Lily Luna Potter si svegliò con il sole che le batteva forte sugli occhi. Sapeva che quella sarebbe stata una giornata speciale: il suo terzo anniversario con Scorpius, l'uomo della sua vita. Alcuni dicono che le anime gemelle sono le due parti di una sola mela: beh, Scorpius era l'altra metà della sua mela. Lo amava follemente, probabilmente l'aveva sempre amato, sin dal primo giorno che era venuto a trovare Albus a casa loro, di nascosto dai suoi genitori, quando le aveva rivolto il suo primo sorriso, quando per la prima volta l'aveva chiamata ''piccola''. In realtà, prima di capire di amarsi, erano diventati semplicemente amici, confidenti: lui le raccontava di Rose, di come i suoi capelli rossi e profumati di cannella lo attirassero particolarmente, le raccontava del suo primo bacio con la rossa, che non gli aveva trasmesso quello che lui sperava; le raccontava di come avesse provato a baciarla di nuovo, sempre senza provare nulla. Dopo Rose ci furono anche Grace, Linda, Nina, Jo e Amber, ma con tutte lui diceva di non trovare quel qualcosa in più che invece cercava. Lily ascoltava, gli diceva che prima o poi l'avrebbe trovata quella che gli avrebbe fatto battere il cuore talmente forte che gli sarebbe rimbombato nelle orecchie.

E alla fine si erano trovati, una sera di marzo dell'ultimo anno di Scorpius, quando lui l'aveva portata nelle cucine a mangiare, perché chiacchierando non si erano accorti di aver perso la cena.

-Scorp! Non possiamo andare nelle cucine...sai che è vietato!- gli aveva sussurrato, mentre lui la teneva per mano e correva ridendo

-Lily smettila con queste paranoie, ho fame!- le aveva risposto, per fermarsi di botto dopo aver scorto il fantasma di Mrs Purr nel corridoio subito dopo il loro. L'aveva trascinata nella prima porta che avevano trovato, che si era rivelata essere uno degli sgabuzzini delle scope di Gazza, anch'egli fantasma ormai da qualche anno. Si erano ritrovati con i corpi attaccati e i loro respiri affannati per la corsa a scontrarsi. Dopo qualche sguardo sfuggente e imbarazzato lui si era avvicinato ancora di più, fino a baciarla. E sì, aveva sentito il cuore battere nelle orecchie, nella testa, ovunque. Aveva sentito le sue labbra morbide volerlo forse anche più di quanto entrambi si fossero aspettati. -l'ho sentito sai?- le aveva sussurrato all'orecchio, tornando poi subito a baciarla

-anche io- gli aveva risposto sorridendo: non c'era bisogno di spiegazioni, sapevano che quel battito, lì dentro la loro testa, esprimeva tutto da solo.

Noel, il gufo di Scorpius, atterrò di gran carriera nel davanzale della sua finestra, con una lettera tra le zampette. Lily non esitò a prendere la pergamena e lasciare qualche croccantino per l'animale.

Ben svegliata amore mio,

so che odi le cacce al tesoro e per questo ne ho organizzata una speciale solo per te.

Trova i ''dannatissimi fiori gialli''.

Ti amo, S.

Lily si mise a ridere, ricordando a cosa si riferiva: durante il loro primo vero appuntamento lui si era presentato con in mano degli orribili fiori gialli, di cui nemmeno ricordava il nome, ma per i quali avevano litigato tutta la sera. Perché al primo appuntamento non ci si può presentare con dei dannatissimi fiori gialli. Fiori che anche sua madre, Ginny, coltivava nel loro piccolo giardino. Ancora in pigiama, corse a prendere le pantofole e raggiunse i fiori freddi e umidi di rugiada: legato ad uno dei gambi c'era un altro foglietto.

Vedo che ti sei ricordata del nostro primo appuntamento. Ho ancora la pelle d'oca, eri terrificante quasi quanto Ginny. Sono sicuro però che un po' di totcorn sarebbero l'ideale ora, no?

S.

Totcorn? Erano anni che andavano al cinema e ancora Scorpius era convinto che si chiamassero tot-corn: chissà se valeva ancora la pena di ribadire che si diceva pop e non tot. La ragazza, ridendo ancora e con gli occhi umidi per l'emozione, si Smaterializzò davanti al cinema: attaccato alla porta a vetri c'era un altro biglietto, che non esitò a leggere.

Si amore, lo so, si dice popcorn. Non serve che fai quella faccia tra il disperato e il saputello. Magari una rinfrescata di divinazione ti farebbe bene, invece.

S.

Lily scoppiò a ridere nel leggere quelle parole. Ma, divinazione? Solo dopo qualche secondo le vennero in mente le stelle, quella sera che avevano passato fuori, alla luce della luna e delle stelle, la sera della loro prima volta, una sera indimenticabile per entrambi. Dopo aver fatto l'amore avevano cercato di riconoscere qualche costellazione, con scarsi risultati. Si Smaterializzò nel loro prato, vicino alla quercia che quella notte aveva vegliato su di loro. Non c'era nessun bigliettino questa volta, solo una panchina, quella dove avevano inciso le loro iniziali e sopra di essa una scatoletta. Con mani tremanti Lily la aprì, per trovarci un anello.

Scorpius arrivò qualche secondo dopo da dietro la quercia, raggiungendola in pochi passi mentre lei spostava il suo sguardo sorpreso da lui all'anello. -vuoi sposarmi Lily?-

Le lacrime avevano già iniziato a correre copiose sulle guance della ragazza, mentre lei annuiva -si Scorpius, voglio sposarti- gli sussurrò abbracciandolo e baciandolo.

CIAO =) 

PREMETTO CHE IO NON AMO LE LILY/SCORP MA HO VOLUTO PROVARE A FARE QUESTO PICCOLO TENTATIVO E, DATO CHE IL RISULTATO NON MI SEMBRAVA COSì MALE HO PUBBLICATO. MI PIACE VEDERE SCORPIUS COSì DOLCE E INNAMORATO...=)

SO CHE SONO INDIETRO CON TUTTE LE MIE STORIE D: MA STO PREPARANDO LA TESI PER L'UNIVERSITA' E SONO TROPPO IMPANICATA XD 

COMUNQUE CI STO LAVORANDO, PIANO PIANO! AHAH

FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! UN BACIO, MANSON. =)