Primo capitolo.
Buio, orami l’unica cosa che vedevo da bene 16 anni .
Cercavo di aprire gli occhi, ma niente, sbattevo le palpebre, passavo le dite sui miei occhi verdi, ma niente.. ancora buio.
Mi chiamo Felicite, ho 16 anni è abito a Londra.. sicuramente vi starete chiedendo il motivo del buio vero?
È successo tutto sedici anni fa, il 13 luglio. Sono cieca da quando sono nata.. non ho mai visto la luce del sole, non ho mai visto il colore della prima vera, non ho mai avuto un’amica vera, non ho mai potuto giocare a pallavolo, la mia passione.
ho un migliore amico, per me diventato un fratello. Zayn Malik, il ragazzo duro ma allo stesso tempo sensibile. Io è lui ci conosciamo da quando siamo nati, le nostre mamme sono migliori amiche.
Eravamo sul mio letto, io con la testa tra le mani, e lui che cercava di consolarmi.. orami era diventato un ‘rito’. Ogni giorno quando ritornavamo da scuola, piangevo. Il  motivo di tutto questo? Il mio problema.
Alzai la testa, asciugai le lacrime e singhiozzando –‘Zayn,dove sei? Zayn?’
‘sono qui ,eccomi’- era vicino a me, sentivo il suo profumo.
‘puoi descrivermi? Nel senso, come sono..’- chiesi mordendomi il labbro.
‘hai i capelli ricci, rossi. Le lentiggini sulle guance, gli occhi verdi che fanno invidia alla natura..’- rispose mentre mi spossava una ciocca dei capelli.
Abbraccia Zayn ‘vai, vai a fare i compiti, altrimenti domani chi la sente a quella di storia’-dissi ridendo.
‘ma, posso rimanere, non è un sacrificio per me’. Io lo sapevo che per lui lo era, sta con me 24 ore su 24, subisce tutti i miei pianti, mi aiuta in tutto. E credetemi, sono davvero pesante.
‘Vai,ci  vediamo nel pomeriggio se mai’- dissi dandoli un bacio sulla guancia.
Senti la porta di casa chiudersi. Era uscito, ero sola in casa.. mia madre sta in Francia per lavro, ogni ora mi chiama, e così capisco che ore sona.
*hello,hello*
Lasciando stare la mia suoneria,la odio,ma non so come si cambia.
-‘Amore,come stai? Zayn è con te? A scuola? E in casa?- disse tutto in un fiato.
-‘Mamma calmati, Zayn è andato a studiare, anche lui ha la sua vita. A scuola me la cavicchio , ieri ho quasi bruciato la mia cena. HAHAHHAAHHAHAHA, posso dire di stare bene. Quando torni? Mi manchi?
-‘Se tutto va bene, o domani o dopodomani, adesso deo scappare, alle cinque ti chiamo baci.’
Chiusi il telefono e accesi la radio.
‘Pettine,pettine? Dove sei?’- il pettine è il mio microfono, amo cantare, ma nessuno lo sa. E nessuno lo deve sapere,lo sappiamo solo io è il pettine (?).


continua a tre recensioni <3