A scuola ci avevano comunicato l'arrivo di un ragazzo nuovo, cosa piuttosto strana visto che ormai era gia' passato meta' anno scolastico. Comunque, eravamo tutti molto impazienti di conoscerlo, insomma e' sempre bello quando arriva un nuovo ragazzo. Di certo si sarebbe seduto davanti me e Lara, dove c'era l'unico banco vuoto. 
Io mi chiamo Aurora. Tutti mi dipingono come una bellissima ragazza, ma io mi trovo una persona ordinaria. Ho i capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Un'accoppiata che mi piace molto devo dire, mi fa sentire originale. Non avevo mai avuto un ragazzo forse per timidezza o forse perche' nessuno mi aveva mai attirata tanto. Quando pero' il ragazzo nuovo entro' in classe rimasi rapita da lui. Aveva uno sguardo magnetico, i capelli castani come i miei e un sorriso appena abbozzato. Di sicuro in quel momento provava un po' di timidezza, ma insomma, e' lecita quando ti ritrovi in una classe di perfetti sconosciuti. Il ragazzo veniva dall'Inghilterra ma viveva in Italia da circa due anni. Si chiama Liam. Un nome che mi piace parecchio devo dire. Non so il motivo, e' una di quelle sensazioni a pelle, che non riesci a scrollarti di dosso. E poi aveva proprio la faccia da Liam, non riuscivo a immaginare il suo viso se si fosse chiamato, che ne so, Giovanni. Mentre la prof ce lo presentava, Liam guardava tutta la classe. Quando arrivo' a me, i nostri occhi si incontrarono e restammo per pochi attimi a guardarci intensamente, senza battere ciglio. 
Liam si era seduto al suo posto, avanti al mio. Mentre Lara mi riempiva la testa di sciocchezze sul suo nuovo smalto indurente, io tenevo lo sguardo fisso sui capelli di Liam e cercavo di respirare il suo profumo. Non avevo mai provato nulla di simile, un coinvolgimento totale che da una parte mi faceva desiderare di saltargli addosso seduta stante, dall'altra mi faceva sentire come sotto l'effetto di una droga. Il cosiddetto colpo di fulmine.  Mi stavo avviando verso scuola a passo rapido. Avevo intenzione di arrivare circa mezz'ora prima della campanella, tanto la scuola era aperta dalle sette. Non solo volevo approfittare di questo tempo per ripassare, ma soprattutto speravo che Liam arrivasse prima di tutti. Non si sa mai, ci sono sempre dei ragazzi molto mattinieri. Entrai in classe e rimasi sorpresa. Insomma, a volte esistono le coincidenze, ma non sapevo di avere la dote della veggenza. Proprio li, al terzo banco, era seduto Liam, chinato sul libro di storia. Avevo sentito dire che era molto bravo a scuola, ma aveva dovuto ripetere un anno in Italia per poter imparare la lingua. Quindi ora era di nuovo in terzo. Terzo liceo classico. Mi stavo dirigendo verso il mio banco silenziosa quando Liam alzo' la testa.
-Ciao.
-Ciao, vedo che anche tu sei mattiniero.
-Mi piace stare per un po' in classe da solo, mi aiuta ad ambientarmi meglio.
-Gia', anche a me piace arrivare presto.
Balla colossale dato che arrivavo sempre sul trillo della campanella e dovevo sorbirmi spesso il vocione rauco del prof di matematica. Ma per attirare l'attenzione questo ed altro.
-Insomma, so che sei in Italia da due anni. E dimmi, come ti trovi?
-Devo dire la verita', molto bene. Mi piace molto il mare, adoro la pizza e poi le ragazze sono bellissime. Per esempio, tu sei bellissima. 
Quest'ultima frase la pronuncio' con un tono dolce ma anche con una nota di malizia (mlmlmlml).
-Insomma, poi tu mi hai colpita subito. Hai degli occhi bellissimi.
Alla fine Liam non era proprio timido come sembrava. Di sicuro ci stava provando con me e questo mi rendeva eccitata e curiosa. Speravo che facesse lui il primo passo. Mancavano 25 minuti alla lezione e quindi avevamo tempo.
-Mmm ti ringrazio, anche i tuoi non sono niente male.
Liam si alzo' e mi cinse un fianco. Poi pian piano mi spinse in fondo all'aula, verso il muro.
-Hai un profumo fantastico Aurora.
-Ehi, ma qui ci vedranno.
-Direi che il bagno e' perfetto.
La situazione si stava scaldando. Sgattaiolammo nel bagno delle ragazze senza farci vedere dai bidelli. Stavamo strettini ma non mi importava, ero troppo eccitata. Liam chiuse la porta e si giro' verso di me. Mi guardava fisso negli occhi e io istintivamente mi strinsi a lui e lo baciai. Sentii immediatamente il suo sapore , di menta fresca. Il movimento delle nostre lingue era armonioso e naturale. E poi venne il resto. Mi avvinghiai alla sua vita con le gambe, e lui mi afferro' il sedere. I baci si fecero veloci, avevo il suo alito sul collo. Soffocavo i gemiti, cercando di non farci scoprire. Liam mi sbottono' la camicetta e mi lecco' il seno, poi apri' la cerniera dei pantaloni, la sua e la mia. Tiro' giu' l'intimo e inizio' a entrare dentro di me, mentre io avevo la testa all'indietro per il piacere. Era una sensazione fantastica, soprattutto mentre mi massaggiava i glutei e li spingeva su e giu'. Dopo circa 10 minuti di passione. Guardai l'orologio. Era ora di andare. A fatica mi staccai dalle sue labbra, abbottonai la camicetta e mi strinsi a lui. Ci scambiammo uno sguardo dolce e al contempo soddisfatto e tornammo in classe. Durante la lezione di storia, Lara mi parlava del cellulare e la prof spiegava la dinastia Sveva. Ma io e Liam eravamo in un altro mondo,e ogni tanto ci scambiavamo dolci occhiate complici.