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Autore: fanniex    16/11/2012    1 recensioni
Una star, amata e desiderata in tutto il mondo, allaccia un insolito rapporto con una persona del tutto comune, che vive delle sue piccole certezze! Lo spunto è tratto da un film talmente famoso che non c'è neanche bisogno di specificarlo. Ma ho pensato di decorarlo a modo mio, con citazioni ed episodi a cui sono molto legata.
Questa è la mia prima FF, perciò siate clementi!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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17.

< Annabelle ci teneva più di me a non farti uscire dalla sua vita! >

Ora mi sento realmente morire. Non è un luogo comune! Le sono bastate poche parole per sbriciolare le mie speranze come un biscotto secco.                                                                                  

È questa la ragione per cui lei così tranquilla, è questa la ragione per cui non ha voluto che i suoi amici la vendicassero.                                                                                                                              È per questo che non mi odia neanche un po’. Banalmente, a lei non frega niente di me!                                                                                                È solo il mio stupido orgoglio che non voleva nemmeno prendere in considerazione questa eventualità. Dio, quanto preferirei che mi riempisse la faccia di schiaffi! Cerco di fare l’indifferente e riassorbire il colpo. Ma non voglio andarmene. Non ancora.

“So che non sono affari miei, ma vi ho sentiti parlare di festeggiamenti. … Devo congratularmi per qualcosa?” Le chiedo, staccandomi da lei e curiosando un po’ in giro.

“Abbiamo comprato la libreria!” Annuncia lei, soddisfatta. Le luccicano ancora gli occhi. Si vede che è felice. “Voleva sbatterci fuori, ma non aveva capito con chi aveva a che fare. … Grazie a Hugh e a Emma, gliela abbiamo strappata ad un prezzo stracciato. Avresti dovuto vedere la faccia del vecchio Dorian!”

Ah, ecco! Ora era chiaro perché il vecchio era così fuori di sé, prima.

“Avete? Tu e chi?”

“Anche se il prezzo era stracciato, non avevo tutta la cifra. I ragazzi, i miei fratelloni, mi hanno aiutato. … Hanno contribuito tutti, Gina e Jason, Hugh, Nick … persino Martin.”

Sono investito da un devastante moto d’invidia. Perché lei non ha bisogno di me, quanto io ne ho di lei? Lei ha i suoi fratelloni, come li chiama lei. Loro si battono per lei! E, sono certo che quell’insipido Nick, prima o poi, riuscirà a riconquistarla. È così ovvio che è ancora innamorato di lei! Brividi o non brividi!

“Avrebbe fatto piacere anche a me … poterti dare una mano!” Le dico, mentre mi trema la voce.

“Lo hai fatto! …” Mi guarda finalmente negli occhi. Sono lucidi, forse ancora per l’euforia o per l’emozione. “… Se non avessi fatto incazzare Dorian, mesi fa, soffiandogli il Dorè … non avrebbe mai tentato di sbattermi fuori!”

Ma in questo momento non mi interessa niente di Dorian, del Dorè, della libreria. Ho solo voglia di perdermi ancora nei suoi occhi e conoscere la verità. Sapere se a Francesca importa o è mai importato davvero di me!
Mi riavvicino a lei e le appoggio delicatamente le mani sugli avambracci, per costringerla a non distogliere lo sguardo da me.

“Ti prego! Non farmi questo!” La imploro con un filo di voce. “Sono venuto da te per farmi perdonare. Ero deciso a supplicarti … persino a inginocchiarmi davanti a te … perché mi sento una merda … ed è quello che sono!”
Posso benissimo notare che i suoi occhi si stanno riempiendo di lacrime.
“Avrei preferito che tu mi urlassi contro, che mi picchiassi … Cristo! Sarebbe stato meglio che lasciassi fare a Jason quello che aveva in mente … ma non posso sopportare la tua indifferenza. … Io … Tu mi manchi da morire!”

Francesca scuote le spalle per farmi mollare la presa e, senza dire una sola parola, si dirige verso la porta. Ecco, Jared! Vuoi una risposta più chiara di questa? Lei non ti vuole e ti sta piantando qui come un cretino!

Invece no, chiude la porta e gira il cartello di apertura del negozio verso l’interno. Sempre senza parlare, ritorna da me, mi prende la mano e mi guida verso una piccola porta sul fondo, spingendomi ad entrare. Mi lascia la mano ed afferra il colletto del mio giubbino, tirandomi a sé. I nostri visi sono così vicini che il suo odore di mandorla mi invade ancora una volta. Mi sembra di tornare a respirare dopo una lunga apnea.

“Sei un idiota! Lo sai?” Sospira, prima di baciarmi.

È vero! Sono il più grande fottuto idiota sulla terra. Ho aspettato per settimane questo momento, e perché poi? Perché non sono capace di chiedere scusa! O perché il mio orgoglio, ancora lui, non avrebbe sopportato un suo rifiuto?
La sollevo, facendola sedere su una scrivania, e continuo a baciarla. Mi sento affamato, come se non mangiassi da mesi e ora avessi a disposizione il cibo più delizioso mai creato. Che cosa diceva a proposito di quella specie di mozzarella? Non può essere più squisita di lei! Infilo le mani sotto la sua maglietta umida, accarezzandole la pelle, mentre lei incrocia le gambe attorno ai miei fianchi e, afferrandomi per i passanti dei jeans, mi tiene incollato a lei. Come se io avessi la minima intenzione di staccarmi! Posso sentire distintamente i brividi che stanno pervadendo il suo corpo e confido che anche lei stia sentendo i miei. Se era questo ciò di cui parlava, temo che non riuscirò a farne a meno mai più!

“Dimmi un po’? Questo significa che mi hai perdonato!” Le chiedo, dopo che la mancanza di ossigeno ci costringe a riprendere fiato.

“Sì! Credo che significhi proprio questo!”

Mi libera dalla presa delle sue gambe e scende dal tavolo, ridendo allegramente. “Non si preoccupi, signor Leto! Potrà tornare a dormire sonni tranquilli, ora! Non c’è nessuna piccola libraia che medita una tremenda vendetta nei suoi confronti!”

No! Non posso credere che lei non abbia ancora capito! Che mi abbia frainteso in questo modo.

La blocco prima che lei possa andarsene. “Francesca! Andiamo! Non ti rendi conto che non è solo il tuo perdono che voglio!” Le grido, prima di perdere definitivamente il controllo.

“E allora perché sei qui, Jared?” Non sorride più. Improvvisamente mi sembra stanca, come se avesse dovuto girare l’intero asse terrestre con le sue sole forze. “Che cosa è che vuoi?”

“Io voglio te!” Niente di più elementare e niente di più complicato.

Mi accarezza dolcemente una guancia, socchiudendo gli occhi. “Allora, la cosa potrebbe diventare sconsigliabile per lei, signor Leto! … Sa, mi hanno parlato di questa Francesca … e non mi sembra affatto un tipo docile.”

Ah! Questo l’ho capito da un pezzo, mio piccolo cerbiatto selvatico. La stringo ancora una volta. Mi manca il contatto fisico con il suo corpo e questa volta anche lei sembra averlo capito. Mi sfila il giubbino a fatica perché mi rimane incastrato sui gomiti e io ne approfitto per sollevarla e farla risedere sul tavolo di prima. Mi guarda sbalordita e io mi fermo all’istante. Buffo! Pensavo di essere stato chiaro che quando le ho detto che la voglio, intendessi anche fisicamente. Temo proprio che sarà una faticaccia entrare nella sua mente!

“Che cosa stai aspettando?” Mi chiede lei, sorridendo. Mi afferra per la maglietta e mi attira a lei. Mi bacia. A lungo e intensamente. La sua pelle è calda e fresca allo stesso tempo, e questa cosa mi fa girare la testa. Non resisto più … e neanche lei. Anche lei mi vuole. Mi sorprende quanto questa cosa possa stupirmi, ma è così!
Dentro lei mi sento al sicuro, protetto, in primis da me stesso. Mi forzo ad essere dolce e il più delicato possibile. Non voglio spaventarla con la mia solita irruenza. Ma lei si aggrappa a me ancora più forte, quasi facendomi male.

“Non fingere con me!” Mi sussurra all’orecchio, ansimando. “Mai!”

Allora l’assecondo. Vuole che sia me stesso. Non l’idea romantica del principe azzurro delle favole. Lei vuole anche l’orco che si nasconde dentro di me.

Non ho mai fatto sesso nel retro di una libreria, in mezzo all’odore di libri, carta e legno impolverato dal tempo. E non so dire se sia stato quel particolare mix di odori o, più probabilmente, per merito di Francesca, ma per la prima volta, in mezzo a migliaia di volte, ho visto i fuochi d’artificio!


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[Credete che Fran abbia perdonato Jared troppo facilmente? Oppure vi sareste comportati nello stesso modo? D'altra parte, come dice il proverbio, 'Ogni lasciata è persa!'. Fatemi sapere. ByeBye]
   
 
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