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Autore: fralesuebraccia    16/11/2012    1 recensioni
Per festeggiare il mio primo anno su EFP ho deciso di pubblicare una storia partecipante ad un contest concluso 6 o più mesi fa.
Il contest era "Pause, fastforward, rewind it again and play!" indetto da Simple_
Questa è una Harry/Ginny (il mio OTP) durante la battaglia ad Hoqwarts e appena dopo. E' un po' diversa dalle altre che ho letto ambientate in questo periodo perché non descrivo la guerra vera e propria ma le sensazioni dei due quando sono insieme, quando Ginny vede Harry morto e quando la battaglia finisce.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Bill/Fleur, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Ed ecco la storia che ho deciso di pubblicare per il mio primo anno su EFP(:  
Se avete un po' di tempo mi fareste un regalino: passereste anche nel mio accaunt a vedere le altre storie?? grazie!!





Titolo:  Ritornare a sognare
Autore:  Hpthebest ( su EFP sono HPsagathebestHarryGinny )
Genere: Sentimentale, Malinconico, Romantico
Avvertimenti: è una Harry/Ginny. Nell’ ultima parte, dopo l’ “ * “ c’è un cambio di persona: passo da Ginny a Bill e poi dopo il secondo  “ * “ passo da  Bill ad Harry.
Lunghezza: One-shot; 2928 parole. 
Eventuali note: il mio pacchetto è Rosa. Come conversazione inaspettata ho messo: quella di Ron e quella di Bill. ( quindi ne ho messe 2 )
 
 
 
 
 
 
 
Sto cercando di convincerlo a non andare incontro alla morte, ma per Harry Potter, andare fare due chiacchierare con la morte non era una cosa strana. Anzi! 
« Gin, ce l’ ho fatta anche le altre volte! Non mi è mai successo niente di grave! Non sono morto, sono ancora qui! » Tentò di rassicurarmi.
« Harry, guardiamo in faccia la realtà! Potresti morire e lo sai benissimo. Ora è qui, e vuole ucciderti. Ti ha dato mezz’ ora, poi vi confronterete faccia a faccia. » Dissi in lacrime.
« Ginny, non ti lascerò mai da sola! Tu, la tua famiglia e Hermione siete le cose più importanti che ho, non vi lascerò mai andare capito? »
« E come lo sai che ritornerai da me? »
« … »
« Promettimelo Harry »
« Gin … »
« Promettimelo! »
Sospirò.
« Ok te lo prometto … ma quando ritornerò voglio una cosa ».
« Dimmi >> Mi ero un po’ tranquillizzata, lui manteneva sempre le promesse, ma ciò non smise di farmi piangere.
« So benissimo che tu in questo momento stai pensando ad un piano per uscire da qui, ma non puoi. Ma non perché tu sia piccola o perché non ti sapresti difendere, ma perché sei un pezzo importante di delle nostre vite … per esempio per la tua famiglia tu sei Ginny, l’unica figlia femmina, quella che se la stuzzichi ti potresti rimediare un Orcovolante coi fiocchi, per Herm sei la Ginny che infrange tutti i suoi scudi e la sua maschera da donna forte per piangere e sfogarti con lei… E poi per me sei solo Gin, la piccola ragazza che metteva i gomiti nei piattini di burro, che si fa salvare la vita, che mi sostituisce come Capitano perché sono in punizione … tu sei la Ginny che mi fa toccare il cielo con una mano semplicemente guardandomi … e io non voglio che questa Ginny smetta di esistere perché quando tra un quarto d’ ora andrò faccia a faccia con l’uomo che mi ha rovinato la vita e lo annienterò, voglio che tu sia la prima che venga da me a farti abbracciare, consapevole che da quell’istante in poi saremo solo io e te, tu e io, sensa nessun ostacolo che ci impedisca di stare insieme. »
D’ istinto lo abbracciai, fregandomene di tutto e di tutti.
« Allora? Me lo farai? »
« Certo … e tu vedi di ritornare intatto »
« Ehi, che ti credi! Ho un futuro da costruire! »
 
16 ore dopo
 
“quanto ci mettono? “ Pensai
« Ginnì non te preoccupè Harrì tournerà posto da te » La rincuorò Fleur.
Fleur era rimasta nella stanza delle necessità con me e altri studenti perché era incinta ma voleva essere a fianco di Bill almeno entro i limiti che non poteva superare.
« E ti fa melè se ti ajitì! Poi a- » Ma si interruppe perché arrivò un Patronus,
« Ora potete uscire … tutti sono al sicuro e il sigillo che era stato applicato per non farvi uscire è stato sbloccato » Disse la voce della professoressa McGranitt.
Io, Fleur e gli altri studenti rimasti nella Stanza delle Necessità, scattammo in piedi e ci affrettammo a cercare i nostri cari per tutto il Castello.
Fleur trovò subito Bill, ma di Harry nessuna traccia. Incontrai mamma e quando la vidi in lacrime, gli chiesi subito cosa era successo e lui si scostò soltanto.
« FRED! » Urlai. A terra, immobile, c’ era Fred, con lo spettro dell’ultima risata ancora sul volto.Mi abbassai di colpo, dato che le gambe non mi ressero più. « Fred dai non scherzare ritirati su e raccontami tutto! Fred! FRED! » Le parole erano disperate, in cerca di qualche smorfia del viso di qualcuno che mi diceva che si stavo cadendo con tutte le scarpe « Non mi puoi abbandonare così fratellone » Sussurrai. « Ti prego! »
Giorni,ore, minuti, secondi non so quanto passò da quando mi accasciai davanti a Fred fino a quando sentii un botto assordante provenire dalla Foresta Proibita. Allora mi venne in mente una persona che mancava all’ appello degli “ infiltrati “ tra le teste rosse. Harry.
Mamma probabilmente ebbe il mio stesso pensiero perché una strana luce gli attraversò gli occhi.
« Hermione dove è Harry? » Non ottenne risposta, « Hermione dov’ è ? » Chiesi con impazienza. Lei però non rispose, un’ altra volta. E  così capii che quel botto aveva a che fare con lui. Non so dove ritrovai la forza che mi fece alzare da terra e correre fuori. Volevo non averlo mai fatto. Harry. Morto! Il mio cervello non riusciva a mettere insieme tutte queste informazioni. Prima Fred … ora Harry … Crollai. Non riuscii a trattenermi e crollai del tutto.
Mal la cosa che mi dava più fastidio era che quel verme viscido è schifoso rideva! 
« Bastardo! » Gli urlai contro.
Lui continuava a ridere e la mia collera fu a mille. Intanto gruppi di gente usciva fuori dalla Sala Grande e accorreva a vedere cosa era successo.
« Non hai un cuore! Non hai mai pensato ai sogni della gente? La gente vive di sogni e solo chi smette di sognare inizia a morire! La gente sogna e spera fino all’ultimo, fino a quando non ha più un briciolo di forza o di lucidità … ed è quello che facevo io poco fa! Ma in mezzo secondo tutto è andato a pezzi! E indovina perché? Perché c’era un ragazzo che hai condannato alla morte sin da quando aveva un anno … lo stesso ragazzo che ha scoperto la magia di avere persone che ti vogliono bene e che si preoccupano per te. Che ha vissuto senza i suoi genitori  per una vita intera perché QUALCUNO non aveva un briciolo di sensibilità e spazzò via tutto quello che aveva. E quando trovò l’ unica persona che gli rimaneva viva nella sua famiglia, la vide morire, proprio per opera di quel bastardo che mi sta davanti, ossia tu! Harry era un  appiglio per tutti. Non c’ era una persona che non contasse su di lui … era la nostra speranza … ma questa speranza è scoppiata come una bolla di sapone. Harry sognava un a vita normale, sognava diventare un Auror e distruggerti. Erano pochi i suoi sogni tant’ è che si possono contare sulle dita di una mano. Viveva di speranze … non vedeva l’ ora di ritornare ad Hogwarts, quando era in Estate. Sperava sempre che un professore sorvolasse sul suo abituare ritardo, sperava di poter riabbracciare tutti una volta finito tutto ma questo alquanto pare non è possibile. La gente muore tutti i giorni … amici, famigliari … Si, abbiamo perso Harry stanotte. Ma lui è ancora con noi …. Qui dentro » Dissi indicando il cuore « E così Fred, Remus, Tonks … tutti loro. Non sono morti invano! Ma tu lo sarai! Perché ti sbagli ! Il cuore di Harry batteva per noi, per tutti noi! Non è ancora finita e tu lo sai! » Mentre parlavo Voldemort depose il corpo di Harry ai suoi piedi, dando poca importanza a quello che dicevo.
« Ora ragazzina se hai finito di farmi la predica levati dai piedi »
« Mai! »
« Stai mettendo la tua vita in gioco … »
« Come se fosse la prima volta … sai, non so se ricordi ma ho fatto anche un viaggio nella  Camera dei Segreti … non so se ricordi tu ma a me è rimasto impresso come se fossi ieri! »
« Oh … ecco un’altra mia servetta che mi ha aiutato a compiere  una mia missione! »
« Che come sempre è andata male , no? »
« Ora inizi a esagerare piccoletta! Stai giocando con il fuoco. »
« Voglio bruciarmi. Uccidimi! Tanto non ho paura di morire! Almeno lo farò per una giusta causa »
« Ginny no! » Urlò Molly Weasley … Forse un po’ troppo tardi perché Voldemort stava già pronunciando l'Anatema che Uccide.
« Avada Ke- »
« Protego! » Avrei riconosciuto quella voce tra mille!
Un boato di sorpresa si alzò dalla gente che se ne stava lì a guardare. Certo che vedere una persona Resuscitare non succedeva tutti i giorni!
Harry Potter, in carne ed ossa ( più in ossa che in carne … ma  gli avrei fatto la ramanzina dopo per essersi ridotto in quello stato ) ,si era alzato di scatto lanciando un incantesimo contro di me per proteggermi. Voldemort si infuriò - e parecchio! - ma Harry non gli diede tanta importanza. Era più impegnato a stringermi e a farsi bagnare la maglietta dalle mie lacrime
« Harry. Potter. » Sibilò il relitto che ci trovavamo per nemico
« Gin vai un attimo dentro … questa volta non posso impedirti di combattere ma sii prudente » Mi sussurrò spingendomi dolcemente verso la porta.
«Giuro Potter, che se muori un’altra volta, mi faccio uccidere temporaneamente anche io e ti vengo a perseguitare anche quando sarai morto! »  Sussurrai a mia volta
Lo vidi ridere e poi andare verso Voldemort e dire.
«Ci rincontriamo Riddle! »
«Già … hai più vite di un gatto tu! »
E poi non sentii più niente perché se fossi stata impalata un’ altro po’ di tempo qualche maledizione mi avrebbe colpito
“ Ecco ci siamo.  Fallo per tutti quelli che sono morti stanotte e fallo anche per un futuro migliore “ Pensai.
 
Aprii gli occhi di scatto e ci misi qualche secondi per realizzare dov’ ero, All’ inizio mi sembrava solo una macchia scura poi iniziai a distinguere i lineamenti del viso di Harry.
“ Era un sogno calmati “  Mi ripetei
« ‘Giorno! » Mi disse con un sorriso che andava da un orecchio all’ altro.
« Ma dove stiamo? Che ore sono? »
« Siamo sull’ Hogwarts Express e sono le 6 di sera … tra un’ ora dovremmo arrivare alla stazione e da lì andare alla Tana » 
« Harry un ultima cosa … perché siamo sdraiati su un letto se siamo sul treno? » Chiesi con aria confusa
« Perché nessuno di noi è potuto rimanere ad Hogwarts e sono andati tutti a casa, quindi hanno fatto un incantesimo al treno per farlo diventare più lungo e alle cabine perché la gente potesse riposarsi su un letto comodo anziché sul sedile »
« Ok. Non mi ricordo più niente da quando ho affrontano Bellatrix in poi … »
« Oh si è vero … » Rispose con aria sbadata « I tuoi genitori mi hanno detto che dopo che l’ hai affrontata, hai perso i sensi e ti hanno portata subito da Madama Chips. Lei ha detto che sei svenuta perché mangiavi poco e consumavi più energie di quelle che può permettersi il tuo corpo … ma quando sei caduta a terra hai messo male il piede e ti sei rotta il ginocchio e la caviglia. Ma Madama Chips ti ha preferito fare un rimedio Babbano perché per utilizzare l’ incantesimo che ti aggiusta le ossa si deve avere una certa stabilità fisica che non avevi. »
Per cercare conferma nelle sue parole, allungai il collo e vide una strana fasciatura solida al  piede destro.
« Ma che cos’è questa roba orribile? » Chiesi inorridita
« Si chiama gesso … i Babbani lo usano per quando si rompono qualche parte del corpo »
« Ma ha un lato positivo questo “ gesso “ ? »
« Bhè … dopo un giorno che si è asciugato tutto per bene, ci puoi scrivere sopra e farci tantissime dediche .. Ron te la voleva fare ma Herm, come suo solito, l’ ha rimbeccato subito. »
« A proposito di Ron, ma dove è il resto della Trup? »
« Sono già alla Tana … uno di noi doveva rimanere con te perché sei ancora minorenne e io mi sono offerto … infondo, è tantissimo tempo che non siamo da soli »
« Già … un anno, due mesi e tredici giorni di puro strazio! » Concordai.
« Allora … Ora che Zio Voldy è morto che hai intenzione di fare? »
« Fammi capire … non sono neanche ventiquattro ore che è morto e già gli affibbi nomignoli? » 
« Certo! » Rispose con aria sfacciata
« Bhè … se dipendesse da me andrei dritta a lavorare per comprarmi una casa e costruirmi un futuro senza incertezze ma ... »
« Perché c’è sempre un ma? »
« Perché il mondo è imprevedibile e nessuno è perfetto, Harry. »
« Sai … stai diventando più saggia di Silente! »
Scoppiammo a ridere. Tanto, forse troppo tempo era passato da quando successe l’ ultima volta.
 
« Harry … è un no! Assolutamente e inevitabilmente no! » Esclamai dopo 10 minuti.
« Ma che … ? »
« Non sono stata fidanzata con nessun ragazzo ne ho baciato qualcuno perché ci sei sempre stato tu a gironzolarmi nella testa! »
« Ma come … ? »
« Come faccio a sapere che lo stavi pensando? Diciamo che ti conosco fin  troppo bene! »
« Bhè e io conosco fin troppo bene te per assicurarti che tra me e Hermione, o peggio, tra me ed un’altra ragazza o ,come nei tuoi sospetti, una Veela, non è successo assolutamente niente! »
Sorrisi. Volevo dire o fare qualcosa ma non sapevo cosa. Ma ci pensò lui. E devo dire che non mi dispiacque per niente!
Mi prese il viso e lentamente lo portò alle labbra, facendo durare quell’ attimo per sempre. Appena le nostre labbra si sfiorarono, sentii una scossa partirmi dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli. Poi mi sentii morire quando la sia mano mi cinse i fianchi, per poi andare sulla schiena e con l’ indice destro disegnare la mia spina dorsale
« Bel modo di ricominciare a costruire un futuro pieno di incertezze! » Mi soffiò sulle labbra quando riprendemmo fiato.
« La mia certezza più grande sei tu » Gli risposi poco prima che le nostre labbra si incontrassero di nuovo, trasportandoci in un lungo e lento bacio in cui ci mettemmo l’ anima. 
 
 
                                             ~  ~  ~  ~  ~  ~  ~  ~  ~  
 
Sentii bussare alla porta
« Avanti! » Risposi.
« Ehi Ginny »
« Ron! Vieni a sederti insieme a me sul letto >> Mi tirai su dalla sedia della mia scrivania e mi sedetti sul letto. « Di cosa volevi parlarmi? » Chiesi quando si fummo sistemati sul mio letto.
« Bhè … volevo parlarti di te … di te e di Harry »
« Non vorrai mica farmi la predica vero? »
« No … ma ti prego di non interrompermi mentre parlo » Feci un cenno di assenso con la testa e lo spronai a continuare. « Allora … Solo ora mia accorgo che sei seriamente cresciuta, ma non solo esteriormente ma anche interiormente e mi accorgo solo ora che non ti posso mettere al guinzaglio per il resto della vita. Sei diventata una splendida donna e con una lunghissima fila di ragazzi dietro. L’ unica cosa che ti chiedo è di fare attenzione. So quanto Harry ti ama e so quanto tu ami lui. Ma per me resterai sempre la mia sorellina, sia chiaro! Solo che devo abituarmi all’ idea che da un giorno all’ altro potresti annunciarmi che andrai via dalla Tana, o che ti sposerai , o magari anche che aspetterai un bambino … solo che mi devo preparare psicologicamente a questo! E ti chiedo solo di non arrabbiarti se magari non reagirò bene alla notizia oppure potrei dire stupidaggini ma sappi solo che lo faccio solo perché ti voglio un bene infinito, ok? » Ero rimasta di stucco. Insomma, Che Ron ti faceva un discorso del genere te me lo potevo solo sognare eppure, davanti a me c’ era mio fratello, che mi stava espressamente dicendo quanto mi voleva bene. L’ unica mia reazione è stata quella di stringerlo forte, quasi fino a strozzarlo.
« Ehi piano, potresti stritolarmi! »
« Zitto e goditi quest’ abbraccio! » Lo rimbeccai.
 
 
                                                ~  ~  ~  ~  ~  ~  ~  
 
Ogni volta che chiudevo gli occhi mi ritornavano davanti le immagini di Harry morto, la battaglia, Voldemort che mi stava lanciando l'Anatema che Uccide …
Scesi in cucina per prendere un bicchier d’ acqua e calmarmi ma trovai la luce accesa. Curiosai da uno spiraglio della porta chi era la persona che era alzata, come lei, alle tre di notte.
« Ehi piccola, che ci fai sveglia a quest’ ora? »
« Non riesco a dormire … »
« Camomilla? » Chiese porgendogli una tazza fumante
« Grazie » 
Sospirai.
« Vieni. Andiamo a sederci sul divano così mi racconti tutto. >>
« Che c’è da raccontare? Non riesco a chiudere occhio >> Dissi una volta seduta.
«  Mi dispiace »  Mi disse mettendomi un praccio intorno alla palla e stringendomi a sé.
« Di cosa? »
« Di tutto … addirittura non riesci a dormire per colpa mia »
« Smettila! Non darti la colpa per tutto »
« Ma è colpa mia se per un anno non ci siamo visti e non siamo potuti stare insieme! »
« No! È colpa di Voldemort! » Mi vennero le lacrime agli occhi. Come tutte le volte che si toccava l’ argomento, d’altronde. 
« Andiamo in camera mia … si sta più comodi sul letto che sul divano. » Dissi dopo una mezz’oretta.
Dopo un attimo di esitazione assentì. Posammo le tazze nel lavandino, mi aiutò a salire  le scale ( dato che avevo il gesso e  non ce la facevo a salire le scale e quando prima ero scesa per poco non rotolavo ) e andammo in camera mia.
«  È  cambiata dall’ ultima volta … ci sono molte più foto … e hai anche appeso le sciarpe di Grifondoro e … no! Non ci posso credere! »
« Che c’è? »
« Hai messo un ramo degli alberi di Hogwarts! »
« Non un albero qualsiasi! »
« Fammi indovinare. L’albero nascosto da occhi indiscreti e gli occhi di Ron? Quello vicino al lago?» Concluse con un sorriso sornione.
« Già proprio quello … quello dove “ studiavamo “  insieme? » Dissi accentuando le virgolette.con le mani
« Mi piaceva molto “ studiare ” ! »  
« Piaceva? »
« Piace ancora oggi, fidati! »
« Mmm … forse dovresti testare … così, tanto per esserne sicuro! »
« Si può fare! » Rispose iniziandomi a baciare adagiandomi perfettamente sul letto.
«  Rimani qui, solo per questa notte »
« Ginny … sai che potrebbero beccarci »
« Ti prego! »
 
*
 
Aprii piano la porta per rischiare di non svegliarla, se stesse ancora dormendo.
Quello che vidi mi strinse il cuore e mi fece aprire un sorriso a 32 denti.
“ Ginny non deve aver chiuso occhio questa notte “ pensai.
Feci scorrere lo sguardo dalle loro teste che si toccavano fino ai piedi, che si incrociavano. Mi soffermai su un dettaglio che non mi piacque particolarmente … la mano di Harry era scesa troppo, troppo in basso per i miei gusti.
“ Devo fare ad Harry un bel discorsetto appena si sveglierà “ mi annotai mentalmente.
 
 
 
 
« Harry » 
« Si Bill? »
« Io e te dobbiamo parlare … »
« Di cosa? »
« Di mia sorella … e di ier …  » Impallidì
“ Merino salvami! “ Pensai.
 
 
 
  
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