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Autore: GLoves    16/11/2012    2 recensioni
Sono le otto di mattina, lui mi prende la mano e sono pronta ad entrare nella scuola e ricominciare la mia vita proprio da dove si era interrotta.
Cosa succede quando una ragazza piena di demoni dentro pensa di essere sola, è troppo concentrata sull'assenza di qualcuno da non accorgersi che la presenza di un altra persona è la più significativa?
Diceva di non voler essere salvata, ma in realtà aspettava solo che qualcuno le tendesse la mano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Over Again.

 

Said I’d never leave her
Cause her hands fit like my t-shirt
Tongue tied over three words, cursed
Running over thoughts that made my feet hurt
Bodies intertwined with her lips

 

 

ZAYN

Sono le otto di mattina, le prendo la mano per condurla con me attraverso il cancello della scuola.


Era stata via per parecchio tempo, a causa della riabilitazione. Ogni giorno andavo a trovarla, era struggente arrivare in quel reparto e vederla seduta sul letto, con le cuffie alle orecchie piangere, speranzosa di tornare presto a casa.

Vi starete forse chiedendo perchè si trovava il quel posto asettico e dall'aspetto malato ad ogni angolo – cosa ci si può aspettare da un ospedale, in fondo? – Ecco, lei era lì per depressione, autolesionismo e inizio di anoressia.
Zayn, perchè ti sei cacciato in quel guaio? Perchè sei andato proprio da lei? Insomma, hai la fila dietro di te di ragazze che aspettano anche solo un mezzo sorriso e tu, i tuoi più grandi sorrisi sornioni li indirizzi a lei, la ragazza piena di demoni dentro. Sono convito che le mie mani siano fatte apposta per stare nelle sue, la sua mano affosulata aderisce alla mia come una maglietta aderente.

No, la classica frase “mi piacciono le sfide” non si addice alla situazione. Vedete, lei è la mia migliore amica da ormai quasi due anni. Salvarla è quasi il mio compito, e appunto la frase sopra citata non spiega il motivo di questa “missione”. Il fatto è che con lei è tutto diverso, ogni cosa perde e assume senso nello stesso preciso istante in cui incontro il suo sguardo. Sono sicuro che le mie labbra sulle sue unirebbero i nostri corpi in qualche danza particolare.

L'avevo ingannata anche io, trattandola come una bambina bisognosa di aiuto e compassione, ma se l'ho fatto, l'ho fatto solo per il suo bene. Un giorno, esattamente il giovedì del 12 Novembre 2012 le proposi di uscire, una semplice uscita per una cioccolata calda nel suo bar preferito.

Ma lei la cioccolata non la voleva, aveva preso solo un the, senza zucchero...Ah, quella sua dannata ossessione, non si accorgeva di quanto già perfetta fosse. Beh, ecco, dopo il suo the e la mia cioccolata la feci salire in macchina dicendole che l'avrei portata in un posto. L'euforia trapelava dai suoi occhi e mi rammaricai al pensiero che probabilmente non appena avesse scoperto dove la volevo portare il suo sguardo si sarebbe spento per non so quanto tempo.
Ricordo ancora che svoltai l'angolo e ci ritrovammo alla Clinica St. Louis di Londra.
Se dovevo salvarla, da solo non potevo farcela... Così, la feci entrare in quel posto puzzolente di candeggina e, dopo aver parlato con alcuni medici, la tennero lì.
La memoria dei suoi occhi arrabbiati, delusi e languidi a causa del groppo che le si era formato in gola è ancora impressa nella mia mente. Sembrava saper dire solo tre parole, -io ti odio- me lo ripeteva sempre con tale forza e convinzione.

Non parlammo per più di una settimana, le cose sembravano peggiorare invece che migliorare, ma avevo solo reagito così per il suo bene. Lei doveva uscire da quel tunnel, e io, in veste di suo migliore amico, dovevo spronarla per la guarigione.

Lei diceva di non volere aiuto, che stava esattamente bene così com'era, ma tutti intorno a lei sapevamo che aspettava solo qualcuno che la salvasse.


JEI

12.11.12 – 27.02.13

Un mese là dentro. Questo era quello che mi avevano voluto far credere i medici non appena Zayn mi portò lì.

E invece guardate quanto è passato. Tre mesi e svariati giorni che non ho voglia di contare.
Vi sembra giusto? A me no, per nulla!

Depressione, anoressia, autolesionismo.

L'unica cosa certa è la seconda parola, lei non c'è più, ho ripreso a mangiare regolarmente o quasi, almeno sto provando. Non sono contenta del mio corpo, ma ho conosciuto ragazze qui dentro quando sono arrivata che adesso non ci sono più, quel demone le ha portate via dal mondo. E per quanto io mi senta male e sia insicura, una cosa è certa, ora non voglio più morire.

Per questo devo ringraziare Zayn e Harry, rispettivamente il mio migliore amico e il mio ragazzo.

Ma un grazie va anche a Niall, a Liam e a Louis, i miei fratelloni, non di sangue, ma sono i miei angeli.

Un ringraziamento anche a Martha e Irine, senza le quali non sarei riuscita a resistere.

Dio, sembra di star ringraziando le persone come dopo un Nobel, che ancora non ho preso, ma ci sto lavorando su.

Ricordo esattamente quando entrai qui dentro nella clinica, Zayn mi aveva promesso un' uscita e invece mi portò qui.

Ero letteralmente furiosa con lui, non gli rivolsi la parola per un bel po' di tempo, anche se lui veniva sempre qui a trovarmi io preferivo non vederlo, la verità è che ero e sono troppo orgogliosa per ammettere di aver un problema, e lui me l'aveva indirettamente spiattellato in faccia. Come uno schiaffio che sembrava significare -TU HAI UN PROBLEMA, ORA RESTI QUI E LO RISOLVI- e aveva fatto male, molto male.

Ma, poco dopo ho capito che lo aveva fatto solo per il mio bene, gli devo l'anima e darei la mia vita per lui, nessuno gli aveva chiesto di prendersi cura di me ma lui lo aveva fatto, continua a farlo ogni giorno di più... Mi sta donando l'anima, lo vedo da come mi guarda che non è solo per compassione, lui a me ci tiene, mi fa sentire amata davvero anche se è solo il mio migliore amico.

Sono le otto di mattina, lui mi prende la mano e sono pronta ad entrare nella scuola e ricominciare la mia vita proprio da dove si era interrotta. 


My corner.
Ciao a tutti, non so bene come iniziare, sono un po' impacciata in questo.
L'altra sera stavo ascoltando il nuovo album e mi è venuto in mente di scrivere questa storia. Frullava nella mia testa già da un po', così ho preso la decisione di iniziare a scriverla sul serio. Per adesso sembra ancora un po' confusa, ma con i capitoli successivi tutto prenderà più forma.
Mi farebbe piacere avere una vostra opinione in qualche recensione, anche negativa, non importa.
Ora vi lascio, ciao, un bacio! 

   
 
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