Pioveva ormai da ore, Harry era sdraiato sul letto, tremante.
La pioggia cadeva nella stessa conformitą delle lacrime del ragazzo, i suoi singhiozzi spaccavano il silenzio della casa con una violenza tagliente, i brividi possedevano il suo bel corpo senza ritegno, sconvolgendolo.
Harry inorridģ quando alzandosi vide il suo riflesso nello specchio: due occhi arrossati e gonfi risposero al suo  sguardo, imploranti. 
Il verde che brillava sotto essi era stato offuscato da un velo di lacrime, anche i suoi amati ricci sembravano pregarlo di tornare ad essere quello di prima, cadendo mosci lungo le guance.
pelle era giallastra, le occhiaie grige e senza fine.
Nonostante il suo aspetto disastroso, il riccio si rese conto che la parte pił brutta era la parte che nessuno vedeva: l'interno delle cicatrici.
Le cicatrici che continuavano ripetutamente a bruciare. Bruciavano come il fuoco sulla pelle, come le orecchie dopo un concerto.
Concerto.
Amava questa parola, amava far parte dei One Direction.
Sorrise flebilmente pensando alle fans, alle prove, a quanto la musica lo prendesse. Sorrise soprattutto pensando a quando sarebbe tornato dai ragazzi.. da Louis.
Louis era il migliore amico di Harry, lo era sempre stato.
Harry credeva che Louis fosse la persona migliore del mondo: amava il sarcasmo di Louis, amava il suo sorriso, amava la sua voce e pił di tutto Harry amava quando i suoi occhi color oceano si posavano su di lui.
Ebbe un fremito, quanto gli mancavano gli occhi del suo Louis.
'Harry, Harry tesoro devi mangiare qualcosa!'
Sua madre interruppe i suoi pensieri, implorante.
Harry non fece troppo caso al suo vociare.
Non fece caso neanche alle parole che gli stava preservando, ignoró persino quando quella cominció a sbattere i pugni violentemente sulla porta.
Raggiunse la scrivania ed accese il computer, twitter era la sua forma migliore di sfogo: le parole delle fans, i nick, le sue foto come loro icon.
Niente poteva farlo stare meglio di twitter -a parte i concerti, e beh, Louis-, o almeno cosģ credeva, ma l'immagine di Louis che stringeva la mano di Eleonor, la sua fidanzata, che gli occupava la timeline lo costrinse a ricadere sul letto pesantemente.
Gli occhi cominciarono a bruciare nello stesso modo in cui lo stomaco faceva da giorni, detestava quella ragazza.
Li chiuse ed in preda ai singhiozzi, un po' per la forte mancanza di sonno, un po' per il profumo di vaniglia che sua madre aveva lasciato sulla porta, si addormentó.