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Autore: whiteskin    16/11/2012    16 recensioni
- Cos’era la cosa che più amavi di lui? – domanda una voce, una fra tante.
Ride, ridacchia fra sé e sé e a voce bassa, alzando lentamente lo sguardo, sussurra – riusciva a farmi rinascere, ogni volta –
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I saw the life inside your eyes

Da leggere con Yellow - Coldplay di sottofondo, buona lettura.




- Cos’era la cosa che più amavi di lui? – domanda una voce, una fra tante.
Ride, ridacchia fra sé e sé e a voce bassa, alzando lentamente lo sguardo, sussurra – riusciva a farmi rinascere, ogni volta. –
 

**

 
Harry Styles ha sempre sostenuto di guardare il mondo con due occhi diversi.
Lo sguardo che memorizzava le immagini dei passanti, le giornate cupe, gli addii, gli incontri, le città, i palchi, lo sguardo che contemplava e discuteva la sua triste quotidianità.
Harry diceva spesso che di cose ne aveva viste tante, fin troppe e tutte esse erano impresse nella sua mente, fotografie ferme immobili sulla grande parete che era la sua vita.
- Mi manchi – la sua grafia non è mai stata tanto leggibile, ma questo è tutto quello che Louis riesce a scrivere su un piccolo pezzo di carta che arriva nelle mani di Harry, dal momento che non gli è concesso parlare tra di loro in pubblico.
Harry si volta e gli sorride annuendo leggermente con il capo, con un peso allo stomaco che cresce di giorno in giorno.
L’altro lato del suo sguardo che Harry assume, quello più profondo e segreto, è rivolto a Louis.
E gli occhi con cui guarda Louis non hanno niente a che vedere con lo sguardo che rivolge a tutti gli altri.
- Anche tu mi manchi, boo bear. – risponde il più piccolo sullo stesso pezzo di carta, mantenendo il suo stile pulito e raffinato, facile da riconoscere.
Una lacrima vorrebbe cadere, ma si trattiene ferma al suo posto.
Gli occhi di Harry quando guardavano Louis, a detta di Niall, si estraniavano dal resto del mondo, come se ammirare un essere umano fosse talmente stupefacente da farlo incantare ogni volta.
E forse era proprio questa la ragione per cui Harry ad ogni intervista guardava Louis, perché era l’unico modo per amarlo che nessuno gli avrebbe mai privato.
- Un giorno tutto questo finirà, e saremo solo io e te, gireremo il mondo e faremo tutte le cose che abbiamo sempre sognato, te lo prometto. – lo spazio è poco, le parole sono ristrette, e quelle parole spezzano il cuore di Harry in altri mille piccoli pezzetti, ma Harry ci crede, vuole crederci.
Harry si volta ancora, vedendo Louis sorridere.
Louis amava sentire la presenza dello sguardo di Harry che lo studiava in ogni singola mossa.
Così ingenuo e spontaneo, così debole, così sofisticato, Harry Styles era sinonimo di purezza, e questo era uno dei motivi principali per cui Louis lo amava anche più di se stesso.
 

**

 
- Cosa intendi per rinascere? – domanda di nuovo la stessa voce.
Questa volta non ride, si passa una mano tra i capelli e lo sguardo lo abbassa perché è troppo debole per trattenere le lacrime.
I flash delle macchine fotografiche si udono da lontano.
La voce gli trema, le mani gli tremano, ed anche il suo cuore – o per lo meno quel che ne è rimasto - trema.
- Dicono che la nostra anima sia divisa in due, una ci appartiene ed una appartiene ad un’altra persona, comunemente chiamata anima gemella – prende un sospiro profondo – lui era la mia anima gemella, sin dal primo giorno compresi che non avrei mai rivisto labbra come le sue, occhi come i suoi, sorriso come il suo, quello stesso giorno compresi anche che non avrei mai voluto avere altro o amare altro che non fosse stato le sue labbra, i suoi occhi e il suo sorriso. –
 

**

 
Chiunque ha sempre sostenuto che Harry Styles, nei suoi occhi, riflettesse il mondo.
In quelle iridi dispersive, delle iridi così profonde che lasciano spazio all’animo di Harry, che è un libro aperto per chiunque accetti la sfida di affrontare il suo sguardo.
- Louis – sussurra nel cuore della notte, accarezzando il corpo di Louis al suo fianco.
- Si Harry? – Louis ha smesso di dormire da qualche anno ormai, ma la presenza del ragazzo al suo canto gli trasmette sicurezza anche se tra i due lui è il maggiore.
Il suo tocco è dolce, leggero, quasi intimorito del gesto, ma del resto Harry è sempre stato così delicato.
Louis si volta, e il suo viso sfiora quello del ragazzo che nasconde il suo sguardo per timore.
- Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? – domanda Harry, quasi nascondendo il suo viso tra i cuscini, mentre stabilisce un contatto visivo anche nel buio più immenso.
Louis sorride, perché ha sempre amato gli occhi di Harry per diversi motivi.
Li ama perché non sanno mentire.
Li ama perché gridano la verità molto di più di quanto facciano le parole.
Li ama perché lasciano intravedere il piccolo bambino che c’è in lui.
E infine, li ama, perché Louis si sente semplicemente  a casa ogni volta che si perde, forse troppo stretto, nel suo sguardo.
- Come potrei dimenticarlo, Haz? – in quel momento Louis scorge un’altra piccola luce nell’oscurità del buio e l’associa subito al suo sorriso.
Harry non risponde, si limita a sorridere e a Louis tutto questo basta, perché il suo sorriso è sempre più raro ultimamente e quando improvvisamente esplode sul suo viso, il cuore di Louis si limita a perdere in silenzio dei battiti, ed ogni volta, a causa di quel maledetto sorriso, si innamora di nuovo.
- Mi ami, Lou? – pone un’altra domanda.
Louis si avvicina mentre fa scivolare la sua mano in quella del ragazzo, la stringe e la porta al suo cuore.
- Se non ti amassi Harry, lo senti questo? Non avrebbe ragione per battere oggi, e tutto ciò che affrontiamo insieme non avrebbe senso. Non potrei mai smettere di amarti, sei la mia unica certezza. – risponde Louis e senza che Harry gli conceda il tempo di pronunciare un’altra parola si avvicina ancor di più al suo viso e sfiora le sue labbra e senza esitare le posa sulle sue.
E quella notte fanno l’amore, ancora e ancora e Louis percepisce il tocco più sicuro di Harry sulla sua pelle, e tutto l’amore che prima d’ora non aveva mai ottenuto, quella notte permette loro di farli diventare un’unica persona.
 

**

 
- Ti manca? – domanda, ancora una volta quella voce.
Louis si tortura le mani, e mentre vorrebbe urlare disperatamente che tutto ciò che vorrebbe è che lui fosse ancora lì, rimane in silenzio.
Il suo sguardo sfuocato è rivolto verso il pubblico, nel quale è calato improvvisamente il silenzio, i flash si sono fermati, le bocce serrate, ed il mondo studia nei minimi particolari ogni suo gesto.
Louis alza gli occhi verso il cielo stellato, soffermandosi sulla stella più luminosa lì presente.
Louis sorride, nuovamente, e quasi impercettibilmente sussurra – Harry – come se gli fosse mancato pronunciare il suo nome.
Sono trecentottantasette giorni che Harry Styles ha trovato un modo per far brillare i suoi occhi interrottamente attraverso le stelle.
Sono trecentoottantasette giorni che Louis Tomlinson, ex componente dei One Direction, si domanda ogni giorno quale sia diventato il suo scopo sulla terra dal momento che Harry non c’è più.
Sono trecentottantasette giorni che Louis Tomlinson si addormenta con le lenzuola al suo canto vuote, con una risata che gli ronza nelle orecchie, con delle iridi verdi che lo osservano quando non possono, e con una sola immagine nella mente.
Sono trecentottantasette giorni che Louis Tomlinson ha smesso di amare, giurando a sé stesso che non avrebbe amato nessun altro, perché nessun altro sarebbe stato capace di sostituirlo.
Sostituirlo, lui, Harry, suicida vittima di bullismo, privato della libertà di parola, privato della famiglia, privato dell’amore.
Improvvisamente Louis ritorna a quella sera di Gennaio, dove stringe forte la sua mano contro quella di Harry, e dove Harry in lacrime non fa che sussurrare che della sua vita non ne può più, e Louis che non ha mai pianto in ventuno anni dalla sua nascita, piange, come un bambino.
E da quando Harry è andato via, Louis ogni giorno siede sul muretto di una strada della trafficata Londra dove per la prima volta i loro sguardi si erano incrociati, perché è consapevole che prima o poi un giorno dovrà pur tornare.
Perché è consapevole che prima o poi ritornerà ad affogare nei suoi occhi, per poi rinascere ogni volta.
 









 

io li amo
e non so come ho potuto scrivere una cosa simile
sto male proprio, solo all'idea piango tanto da poter dissetare l'Africa.
Vabbè bando alle ciancie spero vi sia piaciuta e mi aspetto un po' più recensioni
perchè ci ho messo 2 giorni e 3 pagine di world per scriverlo lol
è una delle OS migliori che io abbia mai scritto -me modesta-
anyway, louis & harreh si devono  sposare perchè si amano.
e basta.
e quel giorno io piangerò come una bambina di 6 anni, 'kay? bye.


martins, @xbieberspancake
ah e vorrei fare uno special thanks to @thatsmrspayne
che mi ha passato delle gif che  mi hanno ispirato dfgkhsdfj
e uno a @crazyforkrasic che non so, lei centra sempre uu 


VI LOWWO 
love, peace and ship larry.




  
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