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Autore: lottieverdeen    16/11/2012    7 recensioni
Chiudo gli occhi cercando di dimenticare, tutto il male che mi ha provocato, tutto il dolore che mi ha causato; Il mio cognome.
Una parola, una maledizione. Snow.
Ma io non sono come lui, non sono come la persona che ha mandato a morire così tanti ragazzi.
Non sono la persona che tutti credono. Io, Elisabeth Snow, sono la nuova Ghiandaia Imitatrice,
la nuova speranza per un futuro migliore.
Sono un'aquila che sta per spiccare il volo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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KATNISS

Quando l'ho vista salire sul palco: Diritta, alta, bella e fiera, devo confessare che non ho visto in lei Snow come credevo.
Il suo sguardo è carico di odio, sento che si trattiene a non assalirmi e a strangolarmi con le sue mani.
Le ho rovinato la vita, come suo nonno, l'ha rovinata a me.
Elisabeth Snow mi guarda. Nei suoi occhi c'è tutto; Odio, disprezzo, ribrezzo. E' schifata da me.
Scuote la sua lunga chioma bionda e guarda il pubblico. Gli occhi blu come il cielo di primavera mandano scintille.
Poi si volta di nuovo verso di me. Ora che è di fronte a me posso vedere meglio la sua faccia.
Non mento quando dico che non ho mai visto una ragazza più bella,
Il suo volto è perfetto, è un angelo, nipote di un diavolo.
Niente il lei tradisce debolezza o paura. Solo odio.
Se un tempo pensavo mi odiasse perchè ho ucciso suo nonno so che mi sbagliavo.
"Concedimi una stretta di mano" Dice. "Katniss Everdeen."
Il suo tono di fa pieno di disprezzo quando pronuncia il mio nome.
Lo dice quasi sputando. 
Io le tendo la mano, e lei me la stringe così forte che ho l'impressione che le mie dita vadano a pezzi.
Dietro a quel faccino angelico si nasconde una forza che mi fa quasi paura.
So che farà di tutto per vincere, so che non si arrenderà.
Quando la ragazza lascia la mia mano e indietreggia verso gli altri tributi la guardo ancora una volta.
Indossa un vestitino bianco con le spalline e i ricami celesti.
Il suo corpo è delicato e tradisce la sua vera età. Avrà circa sedici anni, non di più.
Non è sexy come lo era Glimmer, non è provocante come Enobaria  o le altre ragazze del Capitol.
Potrebbe quasi passare per una ragazza di un distretto abbastanza agiato.
Ma nonostante questo, di fianco a lei, una ragazza del Capitol non sarebbe niente.
Lancio uno sguardo a Peeta che mi guarda preoccupato. Non sorride.
Io annuisco flebilmente e trattengo le lacrime.
Lei non è come gli altri, la vedo, i suoi capelli ondeggiano al vento, i suoi occhi sono così decisi.
Ad un tratto qualcosa brilla nei suoi occhi, sopprime una lacrima e riprende a sorridere.
Quel sorriso sarcastico e stupendo, con cui potrebbe ottenere tutto.
Però quel momento di debolezza, mi ha fatto capire che Elisabeth è umana, come lo erano anche Cato e Clove.
Ma lei non farà la loro stessa fine, la aiuterò, anche se lei non vorrà.
E' umana, come non lo sono gli abitanti del Capitol, che si sono divertiti per settantacinque anni a costi nostri.
Non come Snow, che mi ha preso tutte le persone a cui tenevo davvero.
Ancora una volta guardo Peeta. Io ho ancora lui, ma chi è restato a Elisabeth?
Quella ragazza racchiude in sè una forza e una bellezza spropositata.
E' come un piccolo fiore che deve ancora sbocciare e aspetta la primavera, il sole.
E' come Prim, e solo ora realizzo che mia sorella non avrebbe mai voluto un'altra edizione.
Non avrebbe mai voluto un altro spargimento di sangue.
Ma è troppo tardi.
  
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