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Autore: Morgaine You    16/11/2012    4 recensioni
Il secondo chitarrista non riuscì a porre la fatidica domanda che Kouyou, ancora sconvolto, rientrò nella sala, gli occhi gonfi.
Quattro sguardi carichi di stupore si posarono su di lui.
‘Che c’è?’ mugugnò.
‘Kou’ cominciò un divertito Takanori ‘abbiamo una sorpresa per te’
Per il bene degli adolescenti giapponesi, frustrati e oppressi, i nostri cinque impavidi si ritrovano a dover interpretare dei ruoli..alquanto particolari!
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inutile dilungarsi sullo shock che seguì la rivelazione del cosiddetto ‘Affaire Juliette’ a Kouyou.
Se, per un momento, il solo immaginarsi sotto i riflettori gli sembrò paradisiaco, si dovette presto rendere conto che sì, si sarebbe trovato sotto i riflettori, ma sopra un balcone. Un balcone orribilmente decorato.
‘Come sono finito in questa gabbia di matti?’ mugugnò.
‘Kouyou, calmati, sarai truccato adeguatamente’
‘Ma voi non capite. Io, Takashima Kouyou, costretto ad esibirmi in abiti a dir poco disdicevoli, magari addirittura rosa confetto?’
‘Kou, è quello che fai sempre’
‘I miei vestiti sono viola intanto’
‘Ah bhe allora’
Dicevo. Io, l’idolo di ogni ragazza, dovrei recitare nei panni di una debole donnicciola? Mai! Per chi mi avete preso, per Natalie Portman?’
‘Io pensavo più all’anello mancante nella catena batterio monocellulare – scimmia’ Sdeng.
Neanche stavolta il leader, sempre pronto ad intervenire con la sua fedele padella che tanto adorava, risparmiò una mazzata sulla testa si Ryo.
‘Dai Kou, sarà divertente! Inoltre, credo che dovrebbe essere qualcun altro a vergognarsi..’ Takanori, tentando di aprire, per la prima volta in vita sua, un libro che non fosse ‘Bird Watching, istruzioni pratiche’, cercava di saperne di più su questo Mercuzio, il suo personaggio. E intanto guardava Ryo.
Ryo, dall’altra parte del camerino dove i cinque malcapitati si erano rifugiati onde evitare l’arrivo della vigilanza e del WWF a causa degli urli da ragazzina mestruata di Kouyou, si stava cercando di infilare -il poveretto, alla veneranda età di trentun anni, aveva ancora difficoltà a tirare su una lampo- il suo vestito di scena. O meglio, il suo sacco di scena.
‘Ragazzi, seriamente’ il biondo fasciato riuscì finalmente nel suo intento ‘è una tenda’
‘Ah, dolcezza, ma non vedi che è un sacco di patate?Guarda Ryo,è fatto di iuta, si mimetizzerebbe alla grande nel tuo armadio scadente da cui sostenevi che io ti avessi rubato la felpa’
Taka, non dovevi farlo.
Il cielo iniziò a scurirsi molto velocemente, le cicale smisero di cantare, e Yutaka e Kouyou si rifugiarono repentinamente dietro uno scudo vichingo raccattato chissà dove.
Ma Ryo rimase calmo. Forse.
‘Perdonalo signore, non sa quello che dice!’
Infatti.
Con fare mistico, posizionandosi a gambe incrociate come Buddha ma alzando le braccia ondeggiando con un’enfasi degna del miglior Mosè che la chiesa potesse ricordare, Ryo iniziò a mormorare una serie di frasi apparentemente sconnesse in aramaico con qualche intercalazione celtica, per poi terminare con un fervido ‘Oppa Gangnam Styl-‘
Non fece in tempo a terminare il suo inno a Psy che il ragazzo si beccò  -di nuovo- una sonora scarpata misura 39 in pieno volto.
‘Brutto idiota’
Takanori stava per uscire (pensava ingenuamente di poter uscire indenne), quando un’ondata di gelo lo travolse, seguito da un agghiacciante urlo che poco si scostava dalle esaurienti performance di Moira Orfei.
Fece per girarsi, terrorizzato, ma qualcuno –no, non era Goku- gli balzò sulle spalle infilandogli qualcosa di duro nella schiena, perforandogli i vestiti.
‘AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH’
Disturbato dalle urla e dai pianti indiscriminati di Takanori, Yutaka balzò fuori dal suo rifugio norvegese dove stava cuocendo una tenera coscia di renna con grande gioia di Kouyou.
‘Se fossi venuto a conoscenza delle vostre manie compulsive autolesioniste e suicide non sarei mai entrato in questa band. Come ti è saltato in mente di ficcare la croce di legno del tuo abito tra le scapole del nostro cantante?’
Mentre il leader tentava di sedare il bassista, il malcapitato, intanto, si ritrovava a sputare sangue agonizzando sul pavimento, male assistito da un Kouyou  troppo occupato a scegliere con cura  la bottiglia giusta di spumante da accompagnare alla succulenta cena per badare a cose di poco conto come la morte per impalazione, o quasi, di Takanori.
‘Addio amici, vi ho voluto bene! Date tutti i miei preziosi averi a Koron’
‘Yutaka lasciami, è la mia occasione per finirlo!’
‘Kouyou dammi una mano cazzo!’
‘Mmh, buono questo Merlot dell’85’
‘Oh Silvia, rimembri ancora i tempi della tua vita mortal-‘
‘Ehm, signor Leopardi,lei non dovrebbe apparire in questa serie!’
‘Oh, chiedo scusa’
Ma fu in quel momento di disperazione, al culmine della tragedia, dell’apoteosi dell’assurdo e della follia che egli apparve.
 
Stranamente, a parte qualche mosca fastidiosa che si ostinava a gironzolare intorno alla povera carcassa della renna, quella ‘visione celestiale’ zittì tutti. Erano cessati pure i lamenti legittimi da buon cavernicolo di Takanori.
Avvolto in uno splendido quanto vintage mantello di lana bianco, stretto in un corpetto azzurro-nursery ospedaliera, uno spavaldo Yuu fece la sua entrata nel camerino, giusto in tempo per fermare il delitto in atto da Ryo.
Intanto le mosche se l’erano ben che filata.
Si narra che, tanto tempo fa, quando farsi la doccia era un optional,
due giovani amanti nati sotto una cattiva stella si incontrarono.
‘Stop! YUU? Cos’è quello?
Yutaka, lasciando cadere senza troppe preoccupazioni a terra il corpo del povero Ryo a cui si appiattì ancor di più il naso a causa dello schianto, guardava ora divertito –o disgustato, ancora doveva decidere- la mise del suo chitarrista.
Tralasciando i pantaloni a palloncino con inserti dorati che gli cingevano con ben poca grazia i fianchi, Yuu calzava degli orridi stivali marroni che nulla avevano a che fare con il resto, già mal abbinato, dell’abito.
‘Invidiosi vero? Salutate tutti Romeo, il meglio del Colosseo!’
Assumendo una posa plastica e sexy –lasciamoglielo credere- tirò elegantemente fuori da uno dei tanti scomparti segreti del costume stile Doraemon un libricino in tinta con le sue calzature ‘Essere, o non essere, ecco la questione: perché Takanori sta affogando in una pozza di sangue? ‘
‘Oddio Taka!’
Il batterista, in uno stato di apparente crisi nevrotica post-traumatica alla vista di Yuu, quasi si era dimenticato del cantante, sofferente sul pavimento, a cui nessuno aveva ancora prestato soccorso. Ryo infatti aveva saggiamente deciso di ritirarsi dalla scena, unendosi a Kouyou nell’assaporare qualche delizia nordica insieme al vino di ottima annata scelto appositamente dal chitarrista.
‘Taka..stai bene?’
Il poveretto di alzò faticosamente, a causa del pezzo di legno ancora ben impiantato sulla sua schiena.
‘Yuu..per favore..TOGLIMELO IMMEDIATAMENTE’
‘Scusami Takanori, ma non posso rischiare di sporcare questa meraviglia’ disse convinto.
‘Yuu?’
‘Dimmi Taka’
‘Sai perché sei qui?’
‘Perchè il destino ci a voluti unire e-‘
‘No imbecille tu sei qui perché io ti ho scelto quel maledetto giorno di dieci anni fa come secondo chitarrista e se non mi aiuti adesso ti ritroverai in mezzo alla strada, unico luogo adatto ad un disgraziato vestito come un Avatar tossicodipendente’
Se non fosse stato conscio del fatto che, in un modo o nell’altro, le minacce del nano moro non andavano mai a vuoto, Yuu si sarebbe permesso di lasciarlo spalmato sulle mattonelle fredde della stanza; ma se l’avessero cacciato la parte del protagonista sarebbe andata allo stesso Takanori, e questo avrebbe reso vani tutti i loro sforzi per apparire degli artisti seri e impegnati. E forse Shakespeare lo avrebbe raggiunto nel suo letto, di notte, pregandolo, in lacrime sincere, di riparare al suo errore e impedire a un ragazzino che non sapeva nemmeno contare fino a dieci di recitare un ruolo importante come quello.
Sentendosi momentaneamente molto ispirato e prolifico, Yuu estrasse finalmente la croce in legno dal delicato corpicino di Takanori, che (ri)cadde a terra con un tonfo pazzesco, mentre il chitarrista innalzava l’oggetto del contendere alto verso il cielo, neanche fosse re Artù con la sua fedele Excalibur.
‘Oh, è arrivato il Grande Puffo’
Reita strikes again.
Kouyou e Reita, che finalmente erano usciti dalla zona barbecue, si erano infatti avvicinati agli altri tre disgraziati, trovandosi innanzi a una macabra quanto improbabile brigata composta da uno zombie troppo basso per essere tale e dai suoi aiutanti, forse ancora in possesso delle proprie facoltà, imbrattati di sangue.
‘Non credo che tu sia nelle condizioni di parlare, biondino’
Se Kouyou avesse dovuto scegliere a quali dei due sfortunati compagni assegnare il premio come ‘Worst Wardrobe’ avrebbe dovuto sicuramente appellarsi e consultare i migliori critici d’arte moderna e contemporanea.
Ma  a quanto pareva i due erano interessati a ben altro.
Mentre Yutaka aveva estratto dalla sua borsa magica la cassetta del pronto soccorso e ora medicava le ferite dell’unica vera vittima della giornata, Takanori, Reita e Yuu avevano preso ad azzuffarsi senza ragion veduta, per decretare chi di loro meritasse l’attenzione del pubblico e dei riflettori, quando, in realtà, neanche un regista alle prime armi li avrebbe mai scelti neppure per il ruolo dei cespugli.
E non cespugli magici o incantati, ma quelli statici, fissi alle impalcature.
‘Hai mai pensato di rinchiuderti in un monastero? Saresti più utile alla società’
‘Almeno io non porto una calzamaglia vero Robin Hood?’
A Yutaka parve di rivivere le tragedie della giornata precedente. Si ricordò delle condizioni della loro povera casa: vetri rotti, il costoso tappeto rotto e insanguinato; perfino la scopa aveva subito danni irreversibile a causa della cocciutaggine della scimmia da retrobottega.
Stava per intervenire, quando Sakai, senza bussare, interruppe violentemente nella stanza, con la sua innata grazia da ballerina classica, e dopo aver gettato una veloce occhiata a quella cava mineraria popolata da incivili, esclamo: ‘Signorine, vi siete divertite abbastanza; la regina Mab è venuta a trovarvi
Cinque sguardi inquieti si posarono su di lui, e sul suo viso apparve un ghigno tutt’altro che rassicurante.
‘Ciack, si gira’
 
 
 
 
 
 
C’est moi.
Riconosco che la qualità del capitolo è minore della precedente.
Mi sono accorte di essere in enorme ritardo, e visto che questo doveva essere una specie di ‘capitolo toppa’ ho cercato di finirlo il prima possibile, studi permettendo.
MM, che dire?
Bhe,  per chi non la conoscesse, la regina Mab non è un vero e proprio personaggio di Romeo e Giulietta, ma è la regina delle feste e dei divertimenti menzionata più volta da Mercuzio.
Ovviamente la ‘visione celestiale’ di Yuu si riferisce solamente al colore terribile dei suoi vestiti xD
Non so se avete mai visto ‘Gli Aristogatti’, un film Disney, ma se l’avete visto sapete cosa intende Yuu con l’espressione ‘Sono Romeo, il meglio del Colosseo’ u-u
Detto ciò, me voy.
Se vorrete leggere e magari anche commentare questo piccolo capitolo sarei più che felice <3
   
 
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