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Autore: La Mutaforma    16/11/2012    2 recensioni
Donare un organo non è misericordia; è un gesto d'amore.
Il cuore rimbomba, e il mio corpo si stringe tutto, come se ogni parte di esso non volesse separarsi.
Vorrei accarezzarlo, il mio corpo. Vorrei rassicurarlo, e dirgli che non sentirà malinconia.
Non è un gesto di pietà.
È un dono d’amore.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ci sgretoliamo come piramidi di sale.

Mi sbriciolo in mille palpiti, e le mani si cercano per ritrovarsi.

 

 

Si nasce una volta sola.

E io non sono tua madre, non ti conosco, e non so se avrai mai bisogno di me.

Ma ti dono la vita.

Posso darti la possibilità di vivere ancora, di vivere meglio. Di nascere una seconda volta.

 

Chiudo gli occhi, e ho paura.

Il cuore rimbomba, e il mio corpo si stringe tutto, come se ogni parte di esso non volesse separarsi.

Vorrei accarezzarlo, il mio corpo. Vorrei rassicurarlo, e dirgli che non sentirà malinconia.

Non è un gesto di pietà.

È un dono d’amore.

Il mio corpo non capisce, e io mi sento sgretolarmi.

 

Vorrei salvarti la vita, per dare un po’ di senso alla mia.

Non ti faccio la carità, non possiedo quel tipo di misericordia. 

Voglio donarti l’amore, il significato di una vita nuova.

Ti dono un pezzo di me per migliorare te stesso, pur non volendo cambiarti.

Promettimi che ti apprezzerai come non hai mai fatto, che accetterai il mio dono, pur essendo una parte estranea di te stesso. Forse ti sentirai diverso. Strano. Cambiato.

Ma tu stai tranquillo, e respira profondamente; il tuo corpo capirà al posto tuo, e continuerà a vivere.

 

Sogno di te sulla collina; a respirare il vento, a guardare il mondo, ad accarezzare l’erba, a vivere.

Vorrei avvicinarmi e chiedertelo.

Vivi meglio?

Non è importante. So che vivi. È già un bel miracolo, e vorrei che sorridessi anche tu.

Spero che il mio rene non sia invasivo. E spero che tu non ti senta a disagio.

Sono incompleta, ma non mi sento in pezzi.

Sento il mio corpo sgretolarsi, eppure non rimpiango. 

Tu respiri.

 

Ora sto pensando, e vorrei che mi legassero sulla brandina.

Che siano ferme le braccia e le mani, perché il mio corpo si raggomitola e si raccoglie.

Allontana il mondo, e non conosce l’amore.

Il mio cuore ora batte più placido, e io chiudo gli occhi.

 

La vita è un dono troppo prezioso, e se non condiviso non si apprezzerebbe il suo valore.  

   
 
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