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Autore: San il Marvash    16/11/2012    5 recensioni
Hangeng, ho sempre pensato che tu fossi il più sveglio tra di noi”
“Perché pensi una cosa del genere?”
“Insomma, guardaci. Io indosso camice da notte, LeeTeuk non fa altro che fotografarsi la schiena da quando ha cominciato ad andare in palestra, Yesung gestisce un allevamento abusivo di tartarughe nella sua stanza … Ti sembriamo persone sveglie?”
Non voglio che anche tu sia triste, hyung, non senza motivo.
Mi guardò per qualche istante, prima di scoppiare a ridere e scompigliarmi i capelli.
“Non credevo fossi così saggio, SungMin” mi disse, guardandomi apprensivo.
Se lo fossi davvero, non sarei qui ora …
Siamo nel 2012, il SS5 incombe. Mi sono divertita a immaginare che Hangeng e Kibum non avessero mai lasciato il gruppo e che il servizio militare non esistesse.
Primo esperimento sui SuJu, prima KyuMin :)
Spero vi piaccia ^_^
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Han Geng, Heechul, Kyuhyun, Sungmin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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When love is wrong
Capitolo VIII

 

SungMin POV

Parcheggiai l’automobile in un posto poco distante dal luogo in cui eravamo diretti. O meglio, dal luogo in cui io avevo intenzione di portare KyuHyun.
Non era nulla di speciale, ma speravo che cambiare un po’ atmosfera potesse aiutarlo.
Gli feci segno di scendere dalla macchina.

Non potevo impedirmi di sorridere, ogni volta che lo guardavo. Quel suo sguardo da bambino, curioso e vispo, era perennemente presente sul suo volto, anche in quel momento, mentre si guardava intorno cercando di capire dove fosse.
Come faccio a smettere di amarti?
“Ma dove siamo?”
“Voglio farti vedere una cosa”
Camminammo uno di fianco all’altro per qualche minuto, prima di raggiungere la nostra meta.
“Ma … Hyung, come fai a conoscere un posto del genere?”
“Ci venivo spesso a giocare, da piccolo” risposi, osservando il riflesso del sole sulle acque del lago di fronte a noi. Sorrisi, sentendo le voci dei bimbi che giocavano a palla dall’altra parte del parco.

“Non hai fame?” chiesi a KyuHyun, porgendogli il sacchetto che avevo comprato durante il tragitto.
Lui annuì e ci sedemmo su una panchina libera, al riparo sotto i rami di un grande albero.
Consumammo il pranzo pressoché in silenzio, ammirando i giochi di luce che l’acqua ci regalava.
Solo quando entrambi finimmo, ci alzammo e cominciammo a passeggiare.

Mi fermai a osservare un uomo che, seduto sul suo sgabello, disegnava i volti delle persone che, incuriositi, si fermavano a guardalo.
“Ma è bravissimo!” mormorò KyuHyun, scrutando attento i movimenti del carboncino sulla tela.
“Ne vuoi uno?”
Sorrisi, vedendo i suoi occhi già grandi sgranarsi sorpresi. Poi annuì e io mi avvicinai all’artista di strada, chiedendogli quanto volesse per un ritratto.
L’uomo fece segno a KyuHyun di sedersi e cominciò il suo lavoro.

Questa volta fui io ad osservare rapito ogni movimento, ogni più piccola sfumatura che le matite, racchiuse in quelle mani annerite dal carbone e dalle mine, andavano a creare.
Sembra così facile ritrarre i volti delle persone …
Guardai KyuHyun che, nonostante tentasse di mascherarlo, sembrava un po’ a disagio.
Sorrisi, pensando a quanto, dopo tutti quegli anni, lo conoscessi bene.
Ma quello che hanno dentro?
I miei pensieri furono interrotti dal maknae che, con la tela arrotolata in una mano e sorridente, mi ringraziava.

Nessuno ci aveva riconosciuto, anche se il nostro travestimento non era proprio dei migliori. Per questo avevo continuato a visitare quel parco, perché era frequentato soprattutto da persone anziane, generalmente nonni che passavano il pomeriggio con i proprio nipotini.
Sarebbe stato difficile incontrare delle ELF e, per una volta, ne ero felice.

“Hyung, perché hai insistito tanto per uscire?”
“ Perché domani cominciano le prove per il SS5” risposi, ripensando a quanto ci saremmo dovuti impegnare e a tutto il lavoro che avremmo avuto da fare. “Non potevo permetterti di passare il tuo ultimo giorno libero a crogiolarti nella depressione”
Lo vidi annuire e abbassare un po’ lo sguardo, pensieroso.
Smetterai mai di soffrire, Kyu?

“Devo esserti sembrato davvero patetico … Il povero maknae innamorato dello hyung cattivo!”
Continuava a guardare davanti a sé, come se stesse parlando da solo. Non lo interruppi, non avevo nulla di intelligente da dire.
“Sono uno stupido. Solo uno stupido!” mormorava, rivolgendosi più a se stesso che a me.
Non sei stupido, sei solo … Innamorato
“Perché ti ostini tanto a farti del male? Perché ho l’impressione che tu non voglia rassegnarti?”
Perché il tuo sorriso mi sembra sempre più spento?
“Vorrei tanto. Vorrei con tutto il cuore liberarmi da questo sentimento non corrisposto che non ha fatto altro che logorarmi … Ma non riesco a dimenticare, hyung.”

Lo sguardo triste che mi indirizzò mi fece male, come una coltellata in pieno petto.

KyuHyun non era quel tipo di persona che mostrata facilmente agli altri le proprie debolezze. All’esterno sembrava calcolatore, insensibile, a volte perfino perfido ma in realtà non era altro che un ragazzo come tutti gli altri, un ventiquattrenne che sapeva donare tanto amore, a volte alle persone sbagliate.

“KyuHyun, io non …”
“Tu non sai come mi sento. Non immagini nemmeno il dolore che provo ogni volta che lo vedo tra le braccia di un altro. La sofferenza che sono stato costretto a tenere dentro sempre, costantemente … Durante i live, i concerti, le interviste. Tu non sai quanto avrei voluto afferrarlo nel bel mezzo di una performance, urlargli che sono innamorato di lui, che non riesco a togliermelo dalla testa! Non riesco a dimenticarlo hyung, e non riesco nemmeno ad odiarlo, nonostante tutto il dolore ”
Credi davvero che io non sappia come ti senti, Kyu? Che non conosca la sofferenza di cui stai parlando?
“Devi rassegnarti, KyuHyun. Lasciarti alle spalle questi sentimenti che non ti stanno portando a niente!”
Si voltò verso di me, trafiggendomi con quegli occhi così dannatamente profondi e scuri.
“Ti ho già detto che non posso farlo!”
Per la stessa motivazione per cui io non posso dimenticare te …

“Devi farlo, KyuHyun! Non puoi continuare così …”
“Tu non hai nessun diritto di dirmi cosa devo o non devo fare, SungMin! Non sono affari tuoi!”
Sei tu che non hai il diritto di parlarmi così, KyuHyun … Non me lo merito!

Calde lacrime mi rigarono il volto, mentre percepito ogni pezzo del mio cuore andare in frantumi, per l’ennesima volta.
Perché mi ostino a soffrire così? Perché continuo a restarti accanto?
“Hai ragione, KyuHyun. Non sono affari miei” risposi, fissando i miei occhi nei suoi.

“Non interverrò più, non farò più nulla. Resterò semplicemente a guardare, come uno spettatore che assiste alla morte del suo personaggio preferito”

Gli sorrisi, nonostante mi sentissi morire dentro.
“D’ora in poi affronterai il tuo dolore da solo, Kyu. Non soffrirò più per te, non farò nulla per aiutarti, se non sarai tu a chiedermelo”
Lui rimase a fissarmi, senza dire una parola.
Il tuo silenzio rende tutto più doloroso …

“Andiamo via, si è fatto tardi” gli dissi, abbassando lo sguardo mentre lo superavo, diretto verso la macchina. Ingoiai le lacrime e repressi il dolore, per l’ennesima maledetta volta.
Non soffrirò mai più per te …
Ma dentro di me, sapevo che non sarei riuscito a mantenere quella promessa.
 


KyuHyun POV

Nessuno dei due proferì parola durante il tragitto in macchina.
Avrei voluto dire qualcosa per rimediare alla situazione, ma non avevo idee e temevo di peggiorare solo le cose. Per questo, quando arrivammo al dormitorio, tirai un sospiro di sollievo e scesi dall’automobile per primo.

LeeTeuk, che era appena tornato dallo studio di registrazione, ci accolse solare come sempre, informandoci che la cena era quasi pronta.
“Chi di voi da una mano a Wookie?”
Guardò entrambi, sorridendo accondiscendente.
Ma perché non gliela dai tu una mano, se ci tieni tanto?

“Hyung, non mi sento molto bene … Vado in camera.”
Vidi SungMin voltarmi le spalle, senza degnarmi di uno sguardo.
Sento che il nostro rapporto non sarà mai più lo stesso …

“KyuHyun … Tutto bene? E’ successo qualcosa?”
Il leader puntò il suo sguardo indagatore su di me, aspettando una risposta.
Come diamine fa a sapere sempre se c’è qualcosa che non va?!
“Forse ha mangiato qualcosa che gli ha fatto male …”

LeeTeuk sembrò crederci, almeno per il momento. Anche se sapevo che non sarei riuscito a dargliela a bere a lungo.
“Più tardi vai a controllare come sta”
“V-Va bene”
Mi fiondai in cucina, offrendomi di aiutare RyeoWook. Avevamo appena terminato di preparare le ultime cose, quando sentimmo le voci di Siwon e Donghae.

“Sono tornati!”

Insieme, raggiungemmo il soggiorno dove tutti, o quasi, si erano raggruppati.
“Come sono andate le riprese?”
“Come si stava in Taiwan??”
“Quando vi rivedremo in TV???”
Hae e Won, bombardati da mille domande contemporaneamente, si limitarono a sorridere ed abbracciarci.
“Dov’è Minnie?”

Sussultai, voltandomi verso Donghae.
“Ha detto che non si sentiva bene, è nella sua stanza”
Il tono di voce di Teuk mi fece capire che aveva intuito qualcosa, ma sapevo che non si sarebbe intromesso.
E’ una cosa che dobbiamo risolvere da soli, suppongo.

Non avevo mai litigato con lo hyung, lui era una delle poche persone che sapeva come prendermi, come evitare che la mia “perfidia”, se così volevamo chiamarla, si trasformasse in rabbia.
Quando ero con lui, tutto sembrava andare meglio. Perché, in fondo, sapevo che lui era lì, che ci sarebbe sempre stato per me. Che avrebbe fatto il possibile per aiutarmi.
Perché lo capisco solo ora?
Cenammo tutti insieme, come ogni giorno ormai, discutendo su quello che sarebbe stato il nostro programma per le prossime settimane con l’inizio delle prove per il SS5.

Erano tutti allegri, eccitati, desiderosi di mettersi nuovamente alla prova.
Tutti, tranne me.
 


EunHyuk POV

“Ragazzi mi raccomando! Stasera non fate troppo tardi. Ci aspettano giornate pensanti!”
Mi voltai verso LeeTeuk e sorrisi, pensando a quanto fossimo arrivati lontano. In passato, mai avremmo osato pensare che un giorno i nostri Super Show sarebbero diventati di fama internazionale!
Mi sembra ancora tutto così … impossibile, a volte!
“Hyung, io torno in camera. Sono stanco e preferisco andare a dormire prima oggi … Per evitare di sembrare uno zombie già da domani!” ridacchiò Donghae, voltandosi poi verso di me.

“Hyukkie, mi daresti una mano per disfare le valige? Non mi sento molto bene …”
Cosa? Perché lo dice solo ora?
“Donghae, che hai? Andiamo”
Mi precipitai verso di lui, preoccupato, e insieme ci dirigemmo verso la camera che condividevamo.

“Perché non ci hai detto prima che ti sentivi male?”
“Non volevo far preoccupare gli altri” rispose, portandosi una mano alla testa.

Mi avvicinai e lo presi per un braccio, finché non arrivammo all’interno della stanza.

Non ebbi nemmeno il tempo di chiudere la porta che sentii le braccia di Donghae stringermi la vita. Mi voltai e incrociai i suoi occhi, improvvisamente passionali.
“Non avevi detto di non sentirti bene?”
Avvicinò il suo viso al mio, a pochi millimetri dalle mie labbra.

“Sì … Ho mentito” sussurrò, annullando definitivamente la distanza tra i nostri volti. Sorrisi, intrecciando le braccia intorno a suo collo.
Dio, quanto mi sei mancato!
“E perché lo avresti fatto?”
“Perché sei ancora più bello quando sei preoccupato per me”

Prese a baciarmi il collo, risalendo fino al lobo dell’orecchio. Arrossii, quando un primo gemito che non ero riuscito a trattenere uscì dalla mia bocca.
“Sei un idiota, Hae” replicai, spingendolo fino al letto e posizionandomi su di lui.
Lo privai della maglietta, percorrendo con le dita ogni curva dei suoi pettorali, scendendo poi fino al basso ventre, mentre continuavo a baciarlo.

“Mi sei mancato tanto, Hyukjae”

Sentii il mio battito cardiaco accelerare ancora di più e la mia eccitazione crescere.
Mi avventai nuovamente sulle sue labbra, mentre mi lasciavo accarezzare dalle sue mani lungo la schiena.
Sospirai, percependo il suo respiro, irregolare quanto il mio battito, sul viso.
Intrecciai i nostri sguardi nuovamente, prima di rispondergli.
“Anche tu”
Rimasi incantato dai suoi occhi, così scuri, profondi … Un abisso di emozioni e amore, passione e desiderio.

Questa volta fu lui a congiungere le nostre labbra, trasportandomi nel suo fantastico mondo, dove ci riunimmo dopo quel periodo di lontananza forzata.
“Sarò sempre qui, al tuo fianco”

Intrecciai le nostre mani, guardandolo con amore.
Con queste parole mi rendi la persona più felice del mondo
“Ti amo, Donghae”

Ci addormentammo così, l’uno di fianco all’altro, sicuri che nessuno degli ostacoli che avremmo incontrato avrebbe potuto intaccare la forza dei nostri sentimenti.
 


KyuHyun POV

Strinsi nella mia mano la maniglia della porta semichiusa, bloccandomi qualche secondo a riflettere.
Cosa potrei dire? Cosa potrei fare?
Non avevo la minima idea di cosa inventarmi, per questo, dopo qualche attimo di esitazione, decisi di entrare.
O la va o la spacca!

“H-Hyung, io non …”
Mi zittii, quando mi resi conto che SungMin si era addormentato, rannicchiato su se stesso.
Mi avvicinai al letto e mi chinai su di lui.
“Hyung … Mi dispiace. Non mi sono mai reso conto di quanto tu fossi importante per me. Io …”

Sospirai, scostandomi una ciocca di capelli dagli occhi. Mi sentivo un idiota a parlargli come se potesse sentirmi, ma volevo davvero chiarire la situazione.
Ero stato un ingrato, un maledetto ingrato.

Notai che la finestra era aperta, come al solito. SungMin dimenticava sempre di chiuderla, anche in inverno inoltrato.
Sorrisi, mentre fissavo le imposte con le sicure e tornavo a posare il mio sguardo sul proprietario della stanza.
Perché adesso mi sembra tutto più difficile?

Ricordai quel giorno in cui pensai che tutto sarebbe finito.
Il boato, le urla del conducente, dei miei compagni che gridavano il mio nome. La voce di EunHyuk, il primo che mi aveva soccorso, la sensazione dell’asfalto e del sangue … Il buio che aveva improvvisamente inghiottito tutto, come un enorme buco nero avrebbe fatto con una nana bianca.
Eppure sono ancora qui …

A volte mi sentivo come se non appartenessi più a questo mondo.
Come se da un momento all’altro, tutto quello che di bello c’era nella mia vita, tutto ciò che avevo costruito con tanta fatica …
Pensavo davvero che sarebbe tutto finito, quel giorno.
Sì può davvero scappare alla morte?
No, non era possibile e io lo sapevo meglio di chiunque altro.

Ricordai quel giorno, quando feci ritorno al dormitorio. Gli abbracci degli hyung, le lacrime di gioia che con tanta fatica repressi. Le parole di LeeTeuk, le battute di HeeChul, la tensione che aveva accompagnato ogni visita all’ospedale che sentivo finalmente sciolta.

Il sorriso di SungMin, le sue braccia che mi stringevano.
“Hyung, sto bene”

Il mio cuore perse un battito quando, all’immagine di quello che era stato il giorno più bello della mia vita, al sorriso di colui che più di tutti mi era stato accanto quando i miei sentimenti erano stati respinti, si sovrappose il ricordo della sua espressione triste, delle lacrime che gli avevano rigato il volto quel pomeriggio.
Mi dispiace così tanto …

“Perdonami, SungMin …” mormorai, prima di uscire dalla stanza.
Nonostante tutto, riuscii ad addormentarmi, cadendo in un sogno senza sogni.

 

***
Mi dispiace! Mi dispiace! Mi dispiace!
Sono in immenso ritardo, come al solito >__<

Allora? Piaciuto il capitolo?
Allegro come sempre, eh? xD Che KyuHyun stia riflettendo su quello che prova? O magari vede Min solo come un fratello? (per quanto figo, eh xD)
La storia dovrebbe concludersi in 3, massimo 4 capitoli...
Non ci credo, ce l'ho quasi fatta! *Si commuove*

Spero tanto che ci sia ancora qualcuno che segue questa storia! ^_^

EunHae


KyuMin


KyuHyun depresso <3


Bene, alla prossima!
Spero il prima possibile ma... Lo sapete xD

San il Distruttore

  
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