I capelli biondi adagiati su un morbido cuscino di seta, gli occhi celesti rivolti in alto, verso il cielo azzurro e limpido, e il suo corpo disteso sulla soffice erba. Era il 1 Agosto e Diana era sdraiata all’ombra del pesco del giardino di Villa Malfoy. Amava uscire presto di mattina e godersi la calma e la tranquillità o in alcuni casi catturare immagini del paesaggio circostante, tramite l’arte del dipingere; un passatempo tipicamente babbano ma che con il passare degli anni era stato assimilato anche nella tradizione del mondo magico. Era da sola in casa o almeno pensava di esserlo; il padre era stato arrestato e imprigionato ad Azkaban per colpa di Potter e così la madre era stata costretta a difendere se stessa e il resto della famiglia cercando anche di discolpare il marito e toglierlo dalle accuse. Per quanto riguardava Draco invece avevano trascorso moltissimo tempo insieme durante l’estate ma da circa due settimane che scompariva improvvisamente lasciando lei sola. Soltanto alcuni giorni a cena, aveva l’onore di mangiare sia con la madre che con il fratello dove però regnava un silenzio assoluto. La mancanza del padre si sentiva lasciando posto alla rabbia e alla frustrazione. E come se non bastasse Draco e la madre si rinchiudevano nella camera da letto a parlare e la maggior parte delle volte a discutere su qualcosa che ovviamente lei non riusciva a comprendere. L’atteggiamento da loro assunto era molto strano, era come se la stessero evitando o le stessero nascondendo qualcosa e per questo che tendeva ad isolarsi sempre di più. Odiava quando la trattavano come se fosse ancora una bambina cosa non vera visto che tra Draco e lei c’era la differenza di qualche mese.  La sera prima infatti, arrivata al culmine dell’esasperazione, entrò in camera della madre e la trovò nuovamente a litigare con Draco. Chiese spiegazioni del loro comportamento perché lei ne aveva abbastanza di sopportare tutto questo nascondersi, il padre che non c’era e ritrovarsi sempre da sola. La madre le rispose freddamente che non erano affari suoi e così Diana se ne uscì sbattendo la porta. Amava la sua famiglia, con tutta se stessa, e così loro amavano lei anche se all’apparenza potevano sembrava individui freddi e maligni, anche se non era così eccetto quando litigavano!

Fu distratta da quei pensieri da alcune nuvole che provenendo da Est si spostarono in gran velocità verso nord formando strane figure o oggetti: due nuvole si stavano unendo per formare un.. dissennatore! Sorrise e si mise a sedere, a gambe incrociate prendendo la pergamena e la sua piuma magica per ritrarre quella buffa nuvola..

-”Diana”. La ragazza fu interrotta da una voce maschile. Si voltò e vide in lontananza arrivare suo fratello, Draco. Aveva un’andatura lenta ma..come mai era in casa?

- “Draco che ci fai qui? Pensavo fossi uscito..”.

- “ In realtà sono appena tornato..Ho bisogno di dirti una cosa..”. Draco si accovacciò e si sedette accanto alla sorella, prese un gran sospiro e disse :- “..In questi giorni siamo stati molto assenti e penso tu stessa te ne sia accorta..e.. non posso tenerti all’oscuro di quello che sta accadendo..”. Il volto della ragazza da sereno cambiò improvvisamente. Draco aveva un tono di voce instabile e sembrava quasi cercasse di calmare il respiro.

-“Su dimmi” lo incalzò lei.

-“Senza molti giri di parole.. il Signore Oscuro ha un compito per me!” . Diana rimase immobile e sconvolta da quelle parole..Ma come era possibile?! Lui un ragazzo di soli sedici anni al cospetto di uno dei più potenti maghi? – “Ma..cosa può volere Lui da te? Non..non puoi!”. Lo interruppe la ragazza. “..Per questo mamma ti ha cacciato dalla stanza l'altro giorno..Però lui ha scelto me, capisci? Un compito così importante, per me! ”. Draco abbracciò la sorella sussurrandole: -“ ...Addio”. Diana annuì :-“ Ok, ma sta attento..”. Ora tutto era chiaro eccetto una cosa: a quale scopo servirsi di un ragazzino quando poteva avere a disposizione qualsiasi mago di gran lunga più potente?  Il ragazzo sciolse l’abbraccio e alzandosi, con un puff si smaterializzò, lasciando la ragazza sola, a fissare il punto in cui il secondo precedente stava parlando con il fratello. Avrebbe rivisto Draco solo il mese successivo.