È sempre cresciuto con le bugie, lui.
“Sto bene, non preoccuparti.”
“No, non ti lascio solo.”
“Smettila di piangere, andrà tutto bene.”
Bugie.
Ne ha sentite talmente tante che anche lui le sa dire alla perfezione, se vuole, in modo talmente perfetto, talmente naturale, che sembra impossibile siano solo parole vuote, false.
lo sa fare. Ma, quando può, evita, perchè sa quanto fanno male.
Però le preferisce.
Tutti preferiscono sentire un abbraccio falso, piuttosto che essere rifiutati.
Le bugie sono belle, come una festa piena di luci, come il profumo inebriante di una donna.
La verità è fredda, spoglia.
Come un cadavere ben ripulito dal sangue e sbattuto gelidamente sul tavolo dell’obitorio.
Il problema è che prima o poi le luci si fulminano, le donne invecchiano.
Un morto, invece, resta morto per sempre.