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Autore: _Emma    17/11/2012    1 recensioni
La giovane Lauren, come al solito, stava leccando il suo prezioso, preziosissimo anello regalatole dal suo amato Lance. Ogni volta che assaporava quell'intenso sapore di fragola, ricordava l’uomo a cui teneva di più.
[Risultato di uno sclero momentaneo][889 parole][Sì, si tratta di Lauren Paups]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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La giovane Lauren, come al solito, stava leccando il suo prezioso, preziosissimo anello regalatole dal suo amato Lance. Ogni volta che assaporava quell’intenso sapore di fragola, ricordava l’uomo a cui teneva di più.
In realtà… a volte si chiedeva se il loro amore fosse veramente puro e sincero.
Dopotutto, Lance aveva cospirato contro di lei, cercando di farla finire in prigione per omicidio. L’omicidio di suo padre…
Lauren scosse la testa.
La loro passione avrebbe sfondato ogni ingiusto muro costruito dalla legge. E comunque, Oliver (o doveva chiamarlo Colin? La giovane non ne aveva la minima idea) non era mai stato un vero e proprio padre per lei. A quanto ricordava, passava tutto il tempo a lavorare sul suo aereo.
Non le aveva mai insegnato ad andare in bicicletta, non le aveva mai organizzato grandi feste di compleanno, non aveva fatto quasi nulla per lei.

Eppure… a volte dei ricordi inaspettati, nascosti in angoli bui della sua mente, uscivano fuori.
E lei si rivedeva, sulle spalle del padre, ridendo, con un palloncino rosa in mano.
Oppure si osservava mentre accettava dalle sue mani forti un gelato alla fragola e cioccolato. Poi lo faceva cadere e terra e scoppiava a piangere. Pochi secondi dopo, veniva raggiunta dal suo papà, che le passava un altro gelato e la abbracciava, dicendole che era davvero una dolcissima imbranata.
In tutte quelle occasioni, lei si sentiva dannatamente felice.
Lanciò un’occhiata all’anello.
Appariva quasi blando, al cospetto della figura di suo padre. Per un attimo, la ragazza sentì il folle impulso di strapparselo dal dito e di lanciarlo nel mare, come aveva fatto con la pistola.

Scosse la testa, ripetendosi quelle parole che continuava a dire nella sua mente per restare forte.
Lance mi ama. Non mi lascerà mai. Anche se è in prigione, nulla potrà separarci.
Più calma, sospirò pesantemente.
Guardò con aria malinconica la dolcissima caramella che adornava la sua mano piccola e delicata. Si stava consumando. Certo, sapeva che quel confetto non era eterno, ma era comunque triste vederlo scemare con quell’esasperante lentezza.
Involontariamente, Lauren si ritrovò a pensare che quell’anello assomigliava molto a Lance.
Un pegno d’amore che sbiadisce, si consuma, e poi… sparisce.
Di nuovo, cercò di scacciare quegli orribili pensieri dalla mente.
Doveva concentrarsi su qualcos’altro.
Si guardò intorno, ma non vide nulla di interessante.

Si trovava su una panchina all’uscita del parco dei divertimenti. Attorno a lei c’erano i soliti oggetti. Un Badger si trovava davanti al cancello del parco, salutando tutti gli essere viventi che passavano, che fossero vecchi pazzi, bambini con macchine fotografiche modernissime, cani che abbaiavano furiosamente o formiche.
La fontana sprizzava acqua che, allegramente, rimbalzava qua e là, spargendo gocce attorno ad essa. Gli spruzzi, incontrando i raggi del sole, brillavano formando bizzarri e affascinanti giochi di luce.
E la panchina? Beh, era una semplice panchina di legno. Piuttosto vecchia, per di più. Almeno, questo fu ciò che dedusse Lauren vedendo la vernice scrostata che la ricopriva.
Quel posto era così noioso.

Lauren doveva ammetterlo.
L’amore le mancava.
Non si trattava solo di Lance, bensì di tutte quelle cotte che lei spesso si prendeva per l’una o per l’altra persona.
Il suo fidanzato era in galera da due mesi, e lei non si era praticamente mai mossa da quelle panchina. La mattina usciva di casa e si sedeva, rialzandosi solo quando faceva sera. Gli unici uomini che vedeva erano strani otaku che sbavavano ovunque, parlando in un linguaggio incomprensibile, e padri di famiglia che accompagnavano i figli strepitanti a vedere i Badgers.
Insomma, non era esattamente l’ambiente più adatto per il romanticismo.

Le mancavano le palpitazioni folli e incontrollabili, quella sensazione di imbarazzo mista a piacere, le gote in fiamme, gli sguardi lanciati furtivamente.

Lauren, senza sapere bene cosa fare, iniziò a dondolare le gambe.
Avanti, indietro, avanti, indietro…
Era così concentrata a seguire il movimento dei suoi piedi che scomparivano sotto la panchina e poi uscivano innumerevoli volte che non vide che una persona si era fermata davanti a lei.
Restarono in quella posizione per un po’.
Lei a muovere le gambe, lui a stare fermo.

Finalmente, Lauren alzò lo sguardo, probabilmente attirata dal respiro leggero dell’uomo.
Vide dei pantaloni alla caviglia grigi che vestivano due gambe magre.
Vide una maglietta coperta di disegni  una giacca di un arancione brillante, con una delle maniche che finiva, insieme alla mano, nella tasca dei pantaloni.
Alzò un altro po’ il viso, incontrando così la faccia dell’uomo.
Aveva un’espressione serena e un po’ divertita. Sfoggiava un sorriso smagliante e sicuro di sé.
I due si fissarono per qualche secondo, poi lui prese la parola, rompendo il silenzio.

-Ehi, Splendore! Io sono Larry, Larry Butz! Ti ho vista lì tutta sola e ho pensato che non fosse giusto lasciare senza compagnia una ragazza bella come te! Che ne dici di alzarti? Potremmo fare un giro! E perché porti quell’ingombrante anello? Dai, toglitelo, ti è solo di impiccio!-

Senza aspettare alcuna risposta, il ragazzo corse via. Quando si trovò a una decina di metri da Lauren si girò verso di lei, e, vedendo che era ancora seduta, con un’aria piuttosto confusa e gli occhi spalancati, le gridò:

-Allora? Vieni o no?-

Lauren guardò il ragazzo, poi il suo anello e di nuovo Larry.
Senza alcuna esitazione, si strappò l’anello dal dito, si alzò e corse verso di lui.

Note:
Ecco a voi la fic più insensata che abbia mai scritto. E' decisamente improbabile e piuttosto orrenda, lo so... Insomma, non ci sono molte probabilità che Lauren incontri Larry e che così, di colpo, decisa di seguirlo! Allora, vi chiederete "Ma perché cavolo hai postato la fic, se la pensi così?". Semplice. Perché a me questa coppia piace. Trovo che, in un certo senso, i due personaggi che ho usato siano simili. Entrambi facili all'innamoramento, insomma! 
Lasciatemi ammettere una cosa, però. Quando mi è venuta in mente questa roba, ho pensato "ci scrivo una fluff!". Ma no. Il mio animo non mi permette di scrivere cose carine e coccolose. Io posso parlare solo di fidanzati bugiardi, padri scomparsi e noia. Ok, mi sto deprimendo, sul serio. 

Questa è Lauren Paups. L'immagine è per quelli che non hanno giocato ad AAI, gioco nel quale appare lei ;3 A me sta simpaticissima, sinceramente xD 
Però c'è una cosa che non capisco:
Perché Lauren porta solo abiti rattoppati in stile Cenerentola?
Davvero, non riesco a capirlo.
Mah. La mente della Capcom è troppo complessa per me. Oddio, sto scrivendo più note che fic. Ora me ne vado, smetto di rompere.
Ci vediamo alla prossima!
Emma
PS:Mi mancava scrivere fic su Ace Attorney...
PPS:Un commento, anche se negativo, sarebbe gradito... ho davvero bisogno di consigli!
  
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