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Autore: Super Mimi_    17/11/2012    4 recensioni
Ma era troppo il dolore per riuscire a dimenticare e perdonare...
Ehilà! Questa è la mia prima fanfiction, quindi vi supplico di essere poco severi, visto che sono alle prime armi!^^ è ambientata pochi mesi dopo il cell game e parla di una sera particolare per Chichi... Spero vi piaccia! Leggete e recensite :) accetto critiche costruttive!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Dolce Incontro

 

Aprì gli occhi di scatto; cos'era stato? Aveva udito un rumore proveniente dal piano inferiore.

Rimase per qualche secondo in ascolto, come per captare qualche “segno di vita” presente all'entrata; la fotografia di lui stretta fra le piccole mani. Nelle orecchie solo il silenzio.

Si comandò di chiudere gli occhi per ritornare a dormire placidamente, ma i suoi buoni propositi furono fermarti da un secondo rumore. Questa volta,la corvina si alzò di scatto dal giaciglio con l'intento di andare a controllare la situazione al piano inferiore.

Dopo aver deposto con cura la fotografia del giovane dai capelli ribelli, uscì dalla stanza. Prima di raggiungere le scale, però, diede una sbirciatina all'interno della camera del figlio: era immerso nel mondo dei sogni, nessuno spuntino notturno.

Una volta scese le scale si appiattì al muro e, armatasi di coraggio, sporse il viso verso il luogo da cui provenivano quegli strani rumori: la cucina.

Vi entrò. Nulla... Tutto in ordine.

Decise di controllare se c'era qualcuno in soggiorno, ma anche lì la calma regnava sovrana.

Nella testa di Chichi,invece, il caos: era certa di aver sentito dei rumori! E lei, di sicuro, non era il tipo di persona che tremava come una foglia per ogni singola sciocchezza.

Nonostante il dubbio, decise di tornarsene a letto. Tirò un sospirò di sollievo per il mancato pericolo e fece qualche passo verso il corridoio, ma finì per urtare contro qualcosa o, meglio dire, contro qualcuno.

Finì al suolo. Spaventata, indietreggiò, non curandosi del dolore provocato dalla botta: era troppa la paura in quel momento.

Lo strano individuo, alto e muscoloso, si girò e mosse, incerto, qualche passo verso la donna, la quale continuava a indietreggiare finché la sua schiena incontrò la superficie legnosa della porta. Non aveva via di scampo!

L'uomo si piegò e avvicinò il proprio viso a quello di lei.

La baciò a fior di labbra... Un bacio innocente. Che venne ricambiato con la stessa delicatezza dalla donna. Non ci poteva credere!

Era proprio lui.

Non si sarebbe mai immaginata un simile gesto da parte di quell'ingenuo guerriero.

Immediatamente calde lacrime cominciarono a rigarle il viso. Lui si scostò e l'aiutò ad alzarsi.

La tenue luce della luna illuminò debolmente quel viso angelico.

-Urca Chichina! Che botta! Stai bene?-

Ed ecco qui il vero Goku!

La risposta, però,non arrivò. Solo un debole singhiozzo uscì dalle sue labbra.

Lui era proprio lì, davanti ai suoi occhi.

Capita la situazione il giovane cercò di scusarsi.

-Chichi io...- non riuscì a finire la frase poiché le sue labbra vennero catturate da quelle della donna, che gli si buttò letteralmente addosso. Si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi. -Non importa...L'hai fatto anche per noi...- il Saiyan la guardò stupito,ma subito un sorriso gli increspò le labbra. Delicatamente le asciugò le lacrime. Si beò di quella carezza, quando il giovane riavvicinò le labbra alle sue per un lungo bacio tanto desiderato, mentre con una mano le cinse la vita. Il dolce contatto divenne sempre più appassionato e la moretta si sentì sollevare da quelle forti braccia. Intuì subito le intenzioni del marito e un sorriso le si disegnò sul volto.

Un sorriso vero.

Raggiunsero la loro stanza e Goku chiuse la porta, attento a non far troppo rumore, non staccandosi da quella bocca di ciliegia che tanto aveva bramato e che non avrebbe più riavuto indietro.

Posò con delicatezza la moglie sul loro letto, che in quella notte sarebbe stato ospite del loro amore.

Si guardarono negli occhi – Sei sicura? -Chiese timoroso

-E' la nostra ultima notte questa...- e risentì la voce melodiosa della sua dea corvina.

Le loro labbra si unirono ancora. I loro sapori si mescolarono.

Prese a baciarle il collo. Adorava il sapore della sua pelle. Scese alla spalla e lentamente iniziò a toglierle la leggera camicia da notte color lavanda. Ella gemette: era piacere puro.

Il profumo dei suoi capelli lo stava inebriando e i suoi baci stordendo.

Quanto gli sarebbe mancato tutto questo?

Con dolcezza si amarono tra quelle candide lenzuola.

Nella stanza il silenzio era rotto solo dai loro gemiti e sospiri.

Sapori, profumi,sensazioni ed emozioni da imprimere nella mente e nel cuore per le tristi notti che avrebbero passato soli e lontani.

Dopo che lui sarebbe sparito per sempre e lei sarebbe rimasta ancora intrappolata nei ricordi, finché la Nera Signora, così come li aveva divisi, li avrebbe ricongiunti, questa volta per l'eternità.

Ma ora non importava,in quel momento c'erano solo loro due.

 

Due esseri di natura così diversa, ma uniti dallo stesso puro sentimento.

Due esseri che per amarsi avevano sfidato il Destino.

Due esseri che avevano solo una notte per dirsi Addio.

 

Il respiro affannato si infrangeva a contatto con le labbra dell'altro.

Si diedero un altro bacio e, sfinito, Goku si stese vicino alla corvina. Ella adagiò la testa sul suo torace.

-Ti amo Chichina... Non sai quanto mi mancherai e scusa se me ne devo andare, ma lo faccio per voi...-

Ma alla donna questo non importava. Aveva tanto desiderato che lui si giustificasse, che le spiegasse il perché delle sue scelte, ma ora si rendeva conto che, in realtà, ciò che aveva davvero desiderato era rivederlo, almeno un'ultima volta.

Interruppe il monologo del Saiyan

-Anch'io ti amo Goku e non c'è bisogno che ti scusi perché io ti ho già perdonato...

Gli prese la mano adagiandola sul suo ventre, dove cresceva la loro piccola creatura. Il giovane le sorrise e si diedero un ultimo dolce bacio a fior di labbra.

Il sonno sopraggiunse ed entrambi si addormentarono.


Le dita intrecciate tra loro, come le loro anime.





Il sole, con i suoi caldi e dorati raggi, illuminò il volto della donna. Stiracchiandosi aprì lentamente gli occhi. Posò lo sguardo dove era disteso il marito, ma non lo vide. Com'era possibile?

Che fosse stato un sogno? Ma no. Si ricordava perfettamente tutto ciò che era successo, sentiva perfino il dolore per la botta presa quando era caduta.

Si distese sul lato opposto, che aveva ospitato il marito per quella dolce notte.

Sul cuscino poteva ancora percepire il suo profumo.

Lacrime di gioia si mischiarono alla tristezza.

Già le mancava, ma sapeva, lo sentiva nel profondo del suo cuore che quello non era un Addio.

Il suo angelo sarebbe tornato a farle provare quelle mere e profonde emozioni.

Doveva solo aspettare e continuare a vivere per lui e il loro piccolo.

Con in volto stampato un sincero sorriso si affacciò alla finestra e sussurrò. -Continuerò ad aspettarti mio folle angelo... Non è venuto il momento di dirci Addio...

 


Dall'alto un eroe stava vegliando sulla sua piccola dea e, nessuno lo vide, ma calde lacrime gli rigarono il volto.

-Hai ragione, Chichina... Aspettami e io tornerò.


Perché questo non è un Addio...

 

 

Fine

 

 



Note dell'autrice:

Ecco la fine! Spero sia piaciuta :) Ringrazio di cuore chi ha recensito, ma anche chi ha semplicemente letto^^

alla prossima

 

Super Mimi_

  
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