17/11/2012
20 recensioni-' No Hope,ti dico che era una cosa troppo eccitante l'altra sera con quel tipo! Merda,volevo vedergli il viso!' le urlai dal bagno
-'Mh,la nostra Des sta crescendo e sta cominciando a scializzare con i soggetti di sesso opposto,interessante' disse con finta aria da ricercatore scentifico
-'Ehi idiota,non stiamo girando un documentario scentifico sugli animali che poi verrà trasmesso su National Geografic.' dissi smerdandola.( si può dire no? Certo che si può dire,ovvio.)
-'Mhmh' rispose con aria disinteressata la mia migliore amica. -'adesso sbrigati o faremo tardi a lezione deficiente' continuò.
Sì,io e lei ci amiamo alla follia.
Scendemmo le scale con aria disinvolta,parlando fra noi,quando trovammo Rebecca (una ragazza della mia classe con cui avevo legato moltissimo negli ultimi giorni) e Charlotte( la sua amica troia,ma proprio troia. Ci avrei litigato da un giorno all'altro,me lo sentivo. Io litigo sempre con ste tizie troie e anche vanitose.) che urlavano come trichechi in preda ad una crisi ormonale,credo di aver reso l'idea. Mentre leggevo un messaggio sul telefono mi ritrovai Rebecca addosso che esultava come se le avessero regalato un milione e un viaggio a Miami ogni estate, tutto pagato con una carta di credito illimitata,naturalmente non a sue spese. Credo aver reso l'idea.
-'Ma che cazzo urli?! Calmati cogliona!' le urlai. Scoppiò a ridere.
-'No che non mi calmo,oggi non faremo lezione e andremo nella scuola con cui siamo gemellati!'
Da quando le scuole si 'gemellano'? Cioè si uniscono? Bah. Che minchia ne so.
-'E quindi? Stai esultando come se avessi vinto alla lotteria!'
-'No che non ho vinto,c'è una cosa addirittura migliore!' Mi si illuminarono gli occhi. Aiuto,magari ha vinto un miliardo e un animale tipo un leone enorme! Sapete che figo? Magari me la faccio ancora più amica così divide con me i soldi. Sì,ok,piano elaborato. L'abbracciai.
-'Oh, Rè,ma è fantastico! Faremo il giro del mondo! Andremo in chile a vedere la piscina più grande del mondo, a Stratford all' Avon Theatre,ad Atlanta,a Toronto, a Miami in estate,magari ci compriamo anche una casa lì! E poi ci sono molti altri acquisti da fare tipo un leone,vero ovviamente,lo alleveremo noi, e poi potremmo anche compr.....' venni interrotta da Rebecca che rideva troppo forte.
-'Ma che ridi?! Con tutti quei soldi possiamo davvero farlo!' dissi con ovvietà
-'Ma sei scema?! Non ho vinto alla lotteria!' sbarrai gli occhi e gridai
-'Vaffanculo ci avevo creduto per un attimo!' con finta aria disperata.
-'Comunque sia mi sento la ragazza più felice del mondo! E sai perchè?! Perchè la sua con cui siamo gemellati è la San Antonio High School!'
-'E quindi? Regalano leoni?' mi si illuminarono gli occhi!
-'Ma no idiota,è la scuola del mio idolo! Lo incontrerò,ti rendi conto?! Lo incontrerò! Mi sento la ragazza più felice del mondo!'. Sorrisi. Rè era una ragazza con un grande cuore,lo meritava. Chissà se un giorno anche io potrò dire la stessa cosa del MIO Kidrauhl. Mi piace chiamarlo così a volte,perchè è un nome che solo noi Beliebers vere conosciamo. E' un nome che mi permette di sentirlo più vicino di quanto io già non lo sento nella quotidianietà di ogni giorno. Preferisco non pensarci,altrimenti scoppio a piangere.
-'e chi sarebbe costui?' chiesi interessata. Rebecca di colpo diventò bianca e cominciò ad abbassare lo sguardo. La guardai con sguardo interrogativo. Fino a cinque secondi fa saltava come un adolescente in preda ad una crisi ormonale dopo la prima scopata(?) no ok,basta con questa volgarità.
Bugia,continuerò a dire parolaccie.
-'Ehm,devo andare in classe. A dopo Des' mi stampò un bacio in guancia e sfrecciò via prima che potessi fermarla. Gurdai Hope e le altre in maniera interrogativa. Ma nessuna di loro mi rispose. Si limitarono a abbassare lo sguardo e facevano finta di allacciare i lacci delle scarpe. E AVEVANO LE BALLERINE.
-'Ma insomma volete dirmi cosa cazzo sta succedendo? Non capisco perchè tutto d'un tratto siete diventate così silenziose? Non volete dirmi il motivo di questo comportamento? Perfetto,ciao.' me ne andai in classe e mi sedetti al banco, mentre aspettavo che Hope si sedesse al mio fianco per costringerla a dirmi cosa stava succedendo. Entrò con lo sguardo basso,ma prima che potessi aprire bocca entrò la madrelingua con cui facciamo lezione ogni mattina e disse: -'Buongiorno ragazzi! Siete pronti a visitare la scuola con noi gemellata?' si sentirono degli urli e dei fischi.
-'Ma cosa c'è di tanto eclatante in questa scuola?!' dissi al compagno di banco d'avanti al mio.
-'Ma come non lo sai? Quella è la scuola del famoso A...' venne interrotto immediatamente da Hope che urlò con agitazione -'del famoso Antonio Rume....Rumentino(?)...... Sì,esatto del famoso Antonio Rumentino!'
Chi era sto tizio? Che poi famoso lo chiamavano? Non l'avevo mai sentito nominare,e lo chiamavano famoso? Mah. I miei pensieri vennero distolti dalla voce della professoressa che chiedeva di prendere gli zaini e uscire per dirigerci in questa scuola.
Nell'autobus che portava a questa scuola, ne Alice, ne Hope,ne Rebecca, ne nessuna delle mie altre amiche aveva spiaccicato parola. Sembravano.... Agitate. E non ne capivo il motivo onestamente. Cercavo di farle ridere,come facevo sempre,ma per la prima volta le vedevo solo sorridere,e mi faceva male come cosa. Mi rattristai. Forse erano arrabbiate perchè prima avevo reagito andandomene? Non credo,onestamente non si sono incazzate per cose peggiori,perchè dovrebbero farlo ora?
-'Cosa succede? Sembrate agitate,mi dite che avete per favore? Mi fa male vervi così...' dissi con aria supplichevole. Ero una stronza,ma ci tenevo a loro,senza di loro non sarei quella che sono oggi. Semplicemente se non avevo mai pensato tanto ai ragazzi ( prima di quello stronzo che nemmeno esisteva,ovviamente.) probabilmente perchè loro colmavano quasi interamente il vuoto che un fidanzato riesce a lasciare quando se ne va.
Si guardarono fra loro,poi vedi Alice e Hope fissarsi e Hope acconsentire con il capo.
-'che sta succedendo?' Ero preoccupata.
-'Lo vedrai quando arriveremo.' disse Hope guardando fuori dalla finestra dell'autobus. Le altre si limitarono a guardarmi quasi con sguardo compassionevole. Non avevo bisogno della compassione cazzo. No ne sapevo nemmeno il motivo di quello sguardo!
Il bus finalmente si fermò,ero ansiosa di capire.
Dai però è una bella scuola,mi piace. Moderna, e anche i tizi che ci passano il tempo sono molto interessanti. Magari mi dimentico di quello lì.
Scesi dal Bus e vidi Hope affiancarmi,fare un sospiro, guardarmi e sorridere. Le altre si misero dietro di me,fecero la stessa cosa.
-'Merda,non devo operarmi! Nemmeno se stessi andando a morire,sorridete dai!' Si lanciarono sguardi preoccupati,mah.
-'Des,che facciamo stasera?' mi chiese Alice cercando di cambiare discorso
-'Non lo so,credo che dato il fatto che le scuole sono distanti ci fermeremo qui,e la cosa mi piace.' dissi guardando dei ragazzi appoggiati al muretto,carini,molto carini.
Vidi tutti dirigersi nella sala teatrale della scuola,probabilmente avremmo ricevuto il benvenuto dalla preside.
Mi sedetti su una sedia delle tante sedie rosse e le altre con me. Poi silenzio totale. Una donna sulla quarantina di anni si schiarì la voce e si mise al microfono.
-'Cari ragazzi visitatori del college americano Matermusi High School. Prima di tutto siamo onorati di avervi qui per questo tempo che speriamo non sarà tanto breve,per il resto,passeremo tante giornate insieme,per aiutarvi a familiarizzare con il posto e con le persone esterne,affinchè possiamo lasciarvi un bel ricordo.' Mh,figo. Mi piaceva questo discorso,la preside sembrava amichevole. -'Ora passo la parola al nostro rappresentante,che sicuramente molti di voi conosceranno!' disse con entusiasmo. Sentii Rebecca sussultare e Hope stringermi la mano. Vediamo quest'Antonio se è veramente bravo e bello come dice Rè. Partirono gli applausi e i fischi.
Ad un tratto vidi una figura avvicinarsi al microfono. Silenzio totale. Non poteva essere lui.
Non ci credo,non lui,non può. Vidi le altre guardarmi con occhi supplicanti. Non mi controllai,e sotto gli occhi attenti di tutti,lui compreso mi alzai di scatto e urlai -'vaffanculo!' andandome con fretta.
TUTTI,CHIUNQUE. MA NON LUI. NON IL RAGAZZO CHE MI AVEVA FATTO PASSARE IL PERIODO PIU' BRUTTO DELLA MIA VITA.
NON AUSTIN MAHONE.