Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: Clairy93    17/11/2012    3 recensioni
Clairy è orfana e da sempre vive in un collegio. Una strana voglia sulla spalla sembra tutto ciò che può in qualche modo collegarla alla sua famiglia. Sembrerebbe una storia comune, se non fosse per la scoperta di un magico armadio che condurrà Clairy in un mondo parallelo, Narnia.
Questa fan fiction è ambientata dopo "Il Principe Caspian", infatti il nostro principe, ancora innamorato di Susan, non sarà così felice dell'arrivo improvviso di Clairy.
Clairy avrà la possibilità di vivere l'avventura che sempre ha sognato e scoprire chi è veramente. Ma è necessario unire le forze perchè gravi ostacoli e nuovi pericoli minacciano Narnia...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tuttavia Caspian non si fece vedere per l’intera giornata.
E se Clairy fino a qualche giorno prima non poteva nemmeno sopportare la vista di Caspian, ora sentiva il bisogno della sua compagnia, del suo dolce sorriso e dalla sua risata contagiosa.
Il pomeriggio passò lentamente, davvero troppo lentamente. 
Neppure a cena Caspian si presentò e Clairy, non capendo il motivo di questa sua assenza tanto prolungata, domandò a Trumpkin qualche spiegazione.
“Capisco, ora vi interessate a lui.” rispose maliziosamente lo gnomo.
Clairy lo guardò minacciosa.
“Scusate. In realtà, non saprei dirvi dove è Caspian.”
Ma chiunque avrebbe capito che lo gnomo le stava mentendo.
“E’ chiaro che mi stai nascondendo qualcosa Trumpkin.”
“No…no assolutamente no!”
Lo gnomo entrò subito in difficoltà e, dopo aver ripreso il controllo, disse:
“Caspian tornerà prestissimo. Non è necessario preoccuparsi Clairy. Buona notte!” e corse via, così che Clairy non potesse rivolgergli altre domande.
Clairy salì nella sua stanza, scontenta di non essere riuscita a scoprire qualcosa riguardo l’assenza di Caspian. Tuttavia Clairy pensò tristemente: Caspian era il principe, poteva andare dove voleva senza dover informare nessuno, tanto meno lei.

La mattina successiva, a colazione, Clairy lo vide seduto insieme ad Alina.
Non era certa però di sedersi con lui quella mattina e volontariamente, cercò di non guardarlo né passargli accanto.
Clairy si sedette a un tavolo assieme a Trumpkin che le lanciava occhiate perplesse e inoltre, percepiva lo sguardo fisso di Caspian su di sé.
Appena Trumpkin si alzò, Caspian corse da loro e si sedette di fronte Clairy.
“Clairy rimane qui con me Trumpkin.” Clairy non poteva ribattere davanti a quel sorriso incantevole.
Trumpkin guardò Clairy compiaciuto e la ragazza lo ammonì con lo sguardo.
”Sei arrabbiata, ho indovinato?” domandò Caspian, appena rimasero da soli al tavolo.
“Sei davvero perspicace.” rispose Clairy sarcastica.
“E tu sei davvero fastidiosa.”
Clairy non colse l’ironia nella sua voce e si alzò dalla sedia per andarsene.
“Dai scherzavo Clairy!” Caspian non le permise di compiere nemmeno un passo bloccandola per un polso “Siediti ti prego. So che sei arrabbiata per la mia scomparsa di ieri.”

Clairy continuò a guardarlo accigliata.
“Non sono arrabbiata.” Clairy si sedette al suo posto “Ero solo…curiosa di sapere dove fossi stato per tutta la giornata. Anzi sai che ti dico? Non mi interessa!”
D’accordo, in realtà per Clairy era esattamente il contrario, ma Caspian non doveva capirlo. Tuttavia il suo piano non andò a buon fine poiché Caspian rise per il broncio di Clairy.
“Non posso dirti cosa ho fatto ieri.” disse Caspian chinandosi verso di lei. “Non ancora almeno. Non ho voluto parlartene solo per proteggerti.”
Sembrava sincero, pensò Clairy, e in ogni caso non ce l’avrebbe fatta a rimanere arrabbiata ancora per molto se Caspian insisteva a osservarla in quel modo.
“D’accordo, perdonami ho esagerato.” disse Clairy.
Caspian le sorrise.
“Mi onora sapere che ti preoccupi per me.”
Clairy arrossì rapidamente.
“Non montarti la testa principe!”
Caspian rise.
“Per farmi perdonare, voglio portarti in un posto. Cosa ne pensi?” propose Caspian con fare misterioso.
“Quale posto?” domandò curiosa Clairy.
“Lo scoprirai.” Caspian le porse gentilmente la mano e Clairy l’accettò sorridendo.
Allontanandosi dal castello, si inoltrarono in un sentiero alberato. Caspian la guardava sorridendo ma Clairy non riusciva a fare altrettanto per più di pochi secondi senza che le sue gambe iniziassero a tremare.
“Siamo arrivati.” Caspian spostò un ramo e Clairy non credette ai suoi occhi. Un’immensa radura con un’erba verdissima, fiori colorati e grandi alberi, si estendeva proprio davanti ai loro.
“Vieni.” la incoraggiò Caspian facendole strada. Scesero una piccola altura piuttosto ripida, senza alcun appiglio. E infatti, Clairy scivolò, tentando di aggrapparsi a qualcosa, ma Caspian fu più svelto. Afferrò Clairy per la vita, tirandola a sé, e la ragazza si ritrovò così tra le braccia di Caspian.
“Il senso dell’equilibrio non è il tuo forte vero Clairy?” disse Caspian ridacchiando.
Una ciocca di capelli le ricadde sul viso. Caspian sorrise dolcemente e gliela scostò delicatamente dal volto. Il suo sguardo si spostò dai capelli agli occhi, e indugiò sulla sua bocca.
“In effetti, non è il mio forte.” rispose Clairy, salda a Caspian.
Caspian le era così vicino, poteva sentire il suo respiro, il suo profumo. Era così buono.
No! Clairy si allontanò svelta da Caspian e si sistemò nervosamente i capelli e l’abito, fingendo di ammirare interessata il paesaggio circostante.
Caspian le sorrise, prendendole la mano, e la aiutò a superare la discesa.
Al centro della radura, fu avvolta da uno spettacolo incantevole. Gli alberi danzavano al ritmo del vento e il cielo era limpido. La brezza le scompigliava i capelli e il vestito e sistemò dietro l’orecchio una ciocca di capelli, che svolazzava ribelle.
“Questo posto è meraviglioso.” disse Clairy, rivolgendosi a Caspian.
“Sei la seconda persona che lo vede.” rispose Caspian.
“La seconda?” domandò preoccupata Clairy, pensando istintivamente a Susan.
“Sì. La prima è Luna.” rispose Caspian sorridendo, notando la preoccupazione nella voce di Clairy.
Si sedettero sull’erba e Caspian posò la spada accanto a sé.
“Stavo pensando, da quando sono qui, ho perso completamente la cognizione del tempo.“
“La sequenza dei giorni è come nel tuo mondo.” le spiegò Caspian “Ma le stagioni e ovviamente gli anni non coincidono.”.
“Oggi quindi che giorno dovrebbe essere?” domandò Clairy.
“E’ il 27 luglio.” rispose Caspian ammirando il cielo.
“Caspian!” sobbalzò Clairy dalla sorpresa “Domani sarà il mio compleanno!”
“Il tuo compleanno?” Caspian era anche più sorpreso di lei “Allora organizzeremo una festa in tuo onore questa sera.“"
"Oh no no! Non sopporto le feste.”

In realtà Clairy non aveva mai partecipato a una festa e ai rari incontri organizzati in collegio prima delle vacanze, la sua presenza non era ben accetta. Proprio per questo motivo, odiava le feste.
“E invece ti piacerà e ti prometto che non sarà niente di troppo sofisticato.”
“Lo prometti?”
“Hai la mia parola.” promise Caspian e le diede un bacio sulla fronte “Domani sarà un giorno importante per te, è giusto che tu lo passi nel miglior modo possibile.”
Clairy gli sorrise e per un attimo chiuse gli occhi, assaporando quel momento, da sola con Caspian.
E fu davvero breve. Appena riaprì gli occhi, Clairy vide Caspian di spalle, in piedi davanti a lei.
“Caspian.” lo chiamò Clairy, ma non rispose. La ragazza si alzò e lo raggiunse.
“Andiamo via.” l’afferrò per un polso e ritornarono nel sentiero alberato. Caspian la trascinava con forza e Clairy riusciva a mantenere con fatica il passo di Caspian.
“Si può sapere cosa succ…”
Ma Caspian la spinse a terra e si nascosero dietro una grande roccia incavata.
Clairy si ritrovò di nuovo tra le braccia protettive di Caspian e tentò di liberarsi dalla sua stretta.
“Possibile che oggi trovi sempre una scusa per stringermi?”
Ma Caspian l’azzittì immediatamente, proprio quando si udirono dei passi. Clairy guardò spaventata Caspian che le fece segno di non fare rumore.
Caspian afferrò la sua spada.
“Resta qui.” le ordinò severo.
“Dove vai?” sussurrò Clairy allarmata.
Tuttavia Caspian se ne era già andato e Clairy rimase immobile, impietrita per la paura.
Dopo qualche secondo, grida atroci squarciarono il silenzio della foresta. Clairy si chiuse istantaneamente la bocca con la mano per evitare di gridare.
Cadde il silenzio. Clairy era terrorizzata, temeva che persino il suo respiro fosse troppo rumoroso. Sentì un tocco sulla spalla e le sfuggì un grido ma, appena si voltò, vide Caspian. E stava bene.
“Cosa…cosa è successo?” Clairy tremava.
Caspian la aiutò a rialzarsi e le mise un braccio sulla spalla, guidandola rapidamente fuori dalla foresta. Ciò nonostante, Clairy riuscì a intravedere le due figure, immobili, stese in una pozza di sangue. Abitanti degli Inferi. Clairy trasalì spaventata e Caspian la strinse a sé.
Per la durata del tragitto, essendo sull’orlo delle lacrime, Clairy non riuscì a pronunciare una parola.
Clairy si liberò dalla presa di Caspian.
“Che cosa hai?” domandò confuso Caspian.
“Non…non devi farlo.”
“Fare che cosa?” chiese Caspian con un sorriso innocente, avvicinandosi a lei.
“Questo!” rispose Clairy allontanandosi “Lo hai detto tu, imparare a conoscerci senza pressioni.”
“Ti sto facendo pressioni?” domandò Caspian avvilito.
Clairy non riuscì a formulare una risposta. Era confusa, ancora scossa per la pericolosa situazione passata e con fatica trattenne le lacrime.
Clairy si voltò per asciugarsi una lacrima e calmarsi senza che Caspian la vedesse.
“Ti sei spaventata prima?” Caspian era alle sue spalle.
“Sì.” Clairy si voltò verso di lui ”Ho avuto paura. Per te. Perché torneranno a cercarti e per quanto tu sia bravo e coraggioso, non…non potrai…”
Clairy non riuscì a finire la frase e abbassò lo sguardo, mentre le lacrime sgorgavano senza alcun controllo.
“Clairy.” Caspian le si avvicinò ma Clairy sfuggì affranta al suo tocco.
“Perdonami. Sono stanca e ho bisogno di riposare. Torniamo al castello per favore.”
Caspian annuì tristemente.
Non appena arrivarono, tutti li accolsero sollevati e preoccupati per la lunga assenza. Clairy si allontanò rapidamente dalla folla.
“Clairy!” la chiamò Caspian.
La ragazza si voltò e notò l’espressione stanca di Caspian. Clairy gli sorrise tristemente, si voltò ed entrò nel castello, diretta nella sua stanza.
Si era preoccupata tanto per Caspian, così tanto da non riuscire ad ammetterlo. E quando la teneva stretta a sé e la faceva ridere, si sentiva così bene come mai era stata nella sua vita.
Ma in quel momento ebbe paura di aver rovinato tutto, di aver sprecato la sua ultima possibilità. E temeva di essersi innamorata.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: Clairy93