Prologo.

Sono in viaggio, da oggi passerò un'anno in Danimarca come studentessa

in una famiglia danese,  l'eccitazione mi assale ma il sonno è più forte,

provai a dormire ma il mio vicino di sedile fastidioso come un brufolo 

in piena fronte il primo giorno di scuola mise a palla la sua stupida musica

con le cuffie della apple che amplificano qualunque cosa.  Accesi il mio Ipod
per distrarmi dal rompi balle e caddi in un sonno profondo a ritmo

del nuovo album di Justin Bieber. Mi risvegliai a pochi minuti dell'atterraggio
con il rompi balle addormentato sulla mia spalla, cominciai

quasi ad odiarlo ma non lo scostai perchè dopo tutto i suoi capelli
mi piacevano, erano ricci e profumavano di Vaniglia. Mai sentito un
maschio così profumato, forse è gay.  Siamo arrivati a Copenaghen, decido
di svegliare il riccio .

-Bella addormentata siamo arrivati- dissi scuotendolo

-Uhm, grazie- disse con la voce impastata dal sonno, la sua voce era roca
e notai che aveva gli occhi verdi più belli che avessi mai visto.

Scesi in aeroporto ,dopo essere stata schiacciata al reparto bagagli e aver preso
le mie valigie trovai un uomo vestito di tutto punto con un cartello in mano con
su scritto 'Wood Styles' ehm Wood sarebbe il mio cognome, Styles penso sia l'altra
ragazza che verrà ospitata con me.

-Ehm scusi, sono Charlotte, Charlotte Wood- dissi un po' insicura, questo
tipo mette ansia.  Ad un tratto il viso cupo dell'uomo vestito di tutto punto

si trasformò in allegria pura lanciandomi un sincero sorriso. 

-Benvenuta in Danimarca- disse cercando di parlare inglese

-La ringrazio, tra quanto andiamo?- dissi guardando l'orologio impaziente
di vedere la mia nuova famiglia. Mi guardò spaesato.

-Benvenuta in Danimarca- ripetè, da quel momento capii che era l'unica risposta
che avrei avuto da lui.  Il ragazzo riccio di prima arrivò con il fiatone verso di noi.

-Scusate il ritardo, un problema con il bagaglio, sono Harry Styles piacere-

disse il riccio che mi aveva fatto impazzire durante il viaggio. 

-Allora non sei femmina- dissi io pensando ad alta voce

-Scusami?- chiese lui 

-Ehm no niente, comunque piacere Charlotte- risposi io imbarazzata

-Sei la tipa su cui mi sono addormentato, sei comoda-  disse con
nonchalance, lo guardai alzando il sopracciglio, comoda? ti sembro

un cuscino? 

-Piacere Harry- disse alla nostra 'guida' 

-Benvenuta in Danimarca!- ripetè rivolto ad Harry

-Sa dire solo questo- dissi facendo le spallucce.

La guida ci fece segno di seguirlo, ci fece entrare in un taxi , ci accomodammo
sui sedili mentre la guida sistemava le valigie sul bagagliaio. 

-Quindi.. passeremo un'anno insieme- disse lui cercando di attaccare discorso. 

-Già.. chissà com'è la famiglia- dissi io un po' ansiosa 

-Staremo a vedere- disse lui.

Arrivammo nella nostra 'nuova casa', era una reggia.  Entrammo per
conoscere tutti ma trovammo solo la moglie non che proprietaria di casa
Hojer e una donna anziana che sembrava un po' fuori di testa.. cominciamo
bene. Dopo esserci presentati ci accomodammo nelle nostre camere, vicino alla
mia c'era quella di Harry. 

-Le nostre strade si dividono- disse ironicamente

-Ah ah sei simpatico Styles- risposi altrettanto ironicamente entrando nella mia
camera,  posai la valigia sul letto per poi svuotarla e posare tutti i miei vestiti nel
mio armadio, presi i CDs di Justin per poi sistemarli sulla scrivania e tirai fuori il mio
cappello della NY viola per dare un  pizzico di 'casa', sono New Yorkese, ma non è per
quello che quel cappello rappresenta la mia casa, quel cappello è un regalo di mio
padre, purtroppo è sempre in viaggio per lavoro ma quando può torna sempre da
me e la mamma. Sorrisi al pensiero di mia madre che adesso si starà guardando
Sex and the city 2 con la sua migliore amica per distrarsi dalla mia assenza. 

Tirai fuori il mio laptop che poggiai sul computer. In men che non si dica si fece
l'ora di cena , mi chiamò la nostra 'guida' che in realtà era il maggiordomo e si
chiamava  Hans, non capiva una parola di quello che dicevo ma sorrideva sempre
quindi lo presi in simpatia. Mi ritrovai a tavola, era enorme, e le persone non mancavano.
La famiglia Hojer è decisamente grande, sono 15 persone di cui non oso neanche
immaginare di come imparerò i nomi, i bambini sono alla fine del tavolo, sono circa 5. 

Harry era seduto di fronte a me, una faccia amica, almeno quella. La vecchietta vicino a
me non la smetteva di fissarmi, ho scoperto che la moglie del sign. Hojer si chiama Mia,
il casino non mancava in quella tavola, cominciai a mangiare quando uno di loro cominciò
a parlare in danese e improvvisamente cominciarono a cantare 'Santa Claus is coming to town'
guardai Harry sbarrando gli occhi.  Manca ancora una settimana a natale ho paura a pensare cosa
faranno quel giorno. 

-Aiuto- dissi sconvolta , la vecchietta mi toccò un seno dicendo 

-Sono vere cara??-  la mia bocca si aprì in una grande 'o'.  Harry scoppiò a ridere,
mentre lui rideva di gusto lo fulminai con lo sguardo. Mi fece cenno

di alzarmi, non me lo feci dire due volte. Andammo nel salotto con lui che
rideva ancora come un pazzo 

-Allora cara sono vere??- ripetè lui imitando la vecchietta.  Presi un cuscino
e glie lo tirai in piena faccia.

-Prendi questo Styles!- dissi, cominciò a rincorrermi per tutto il salotto 

-Tartarugaaaaaaaaaaa- dissi continuando a stuzzicarlo,  riuscì a prendermi

ma cademmo a terra con lui sopra di me che mi stava letteralmente schiacciando. 

-Stai comodo?- dissi ridendo

-Beh non mi lamento- rispose lui sorridendo

-Dai scendi mi schiacci!- dissi io, si alzò poi tese la mano per farmi rialzare.

-Graz.. HARRY!- lasciò la presa della mia mano facendomi cadere, scoppiò a ridere. Testa di rapa . 

-Cretino- dissi, guardai l'orologio il viaggio mi aveva stancata così decisi di andare a dormire. 

-Harry io ho sonno, vado a dormire, buonanotte!- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia.

-Notte Charlotte- disse lui. 

Entrai nella mia camera, scoprì di avere un bagno, un bagno tutto mio.
Non ci posso credere, a New York dividevo il bagno con mia madre, in
realtà avevamo due bagni ma lei diceva di non voler dividere il bagno con
papà perchè i suoi dopobarba la asfissiano, in effetti hanno un odore forte.
Però avrei preferito i dopobarba di papà ai suoi capelli ovunque nel bagno o
il suo modo disordinato di tenere le cose. Indossai il pigiama, mi lavai
i denti, mi struccai e mi buttai nel mio letto avvolta dalle morbide coperte in pile. 

Devo ammettere che Harry è veramente carino, è un'idiota si. Ma è divertente
e dolce e cari.. basta. Smettila, neanche lo conosci.
Mi addormentai cullata dai pensieri.


 

LEGGETEMI SONO ADORABILE!

Allora, per prima cosa, ciao! c: questa è la mia prima fanfitcion
che pubblico, i capitoli saranno più o meno sempre della stessa
lunghezza per non darvi una lettura 'pesante' bensì una piacevole,
spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e che
vi abbia incuriostito tanto da seguire la storia! tranquille, non
pubblicherò un capitolo ogni morte di papa LOL. Comunque
come Charlotte avevo deciso la bellissima Lucy Hale *solo per
fare scena, tanto lo so che immaginerete la vostra faccia sul
corpo della protagonista, vi capisco, lo faccio sempre, crepo.*
la camera di Charlotte invece è questa qui :
http://weheartit.com/entry/43322646/via/SugarCoatedHeart bella roba eh, tanto

la famiglia Hojer è imbottita di soldi tranquille! chissà cosa 
succederà nel prossimo capitolo, anzi io lo so ma non ve lo dico
MUAHAHAH. Ciao bellissime! a presto :)) -Karrysmiles Su twitter: @Karrysmiles