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Autore: Armstrong_44    17/11/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Kakashi e la sua squadra finissero nel mondo di Dragon Ball, senza alcuna spiegazione?
Cosa farebbero in quel mondo? Resterebbero con le mani in mano, o inizierebbero ad esplorare quel mondo a loro sconosciuto?
(Visto che conoscete la risposta, è meglio cambiare la domanda)
Come si mischierebbero le loro vite con quelle dei nostri eroi di Dragon Ball? Riuscirebbero a tornare nel loro mondo? E se ne avessero l’occasione resterebbero con i loro nuovi amici o partirebbero?
Spero di aver attirato la vostra curiosità.
P.s=Goku non è mai partito, e dalla sconfitta definitiva dei draghi delle sette sfere malvagi sono passati due mesi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goten, Pan, Trunks, Un po' tutti, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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6º capitolo- La ricerca continua

 

“Vegeta!!!” urlò Pan.
Subito lei e Sasuke ci si catapultarono sopra per vedere se stava bene, ma l'unico conforto era che riusciva ancora a muoversi, anche se con molta fatica.
Pan gli fece appoggiare il suo braccio destro attorno alle sue spalle e il ninja la aiutò facendo lo stesso col suo braccio sinistro.
Si girarono esitanti per controllare che qualcuno si occupasse di Goten: i suoi vestiti mezzi bruciati e le scottature sulla sua pelle non erano buon segno.
Infine, quando videro che Kakashi e Trunks si stavano prendendo cura di lui, si incamminarono all'interno della navicella: andarono fino alla disordinata stanza dei Saiyan,  e lo appoggiarono sul suo letto.
“Sasuke vammi a prendere qualcosa di bagnato!”
Il ninja obbedì e in pochi secondi era in cucina a bagnare un piccolo straccio per poi ripiegarlo più volte su se stesso.
“Vegeta stai bene?!?”                                              
Nessuna risposta.
“Vegeta...?”
Altro silenzio.
Delle calde lacrime iniziarono a solcarle leggermente il viso.
Era tutta colpa sua.
“Pan...” disse Sasuke che nel frattempo era tornato.
“Grazie...” e così dicendo afferrò lo straccio che le stava porgendo, e lo appoggiò delicatamente sulla sua fronte.
Vegeta era stato come un secondo padre per lei, soprattutto quando Bra era scomparsa: infatti, lei e Goten, erano stati molto vicini ai Briefs in quel momento, come tutti gli altri d’altronde, e avevano imparato quali mosse fare con Vegeta e quali con Bulma, stando attenti a non ferirli usando frasi in riferimento alla principessina di casa..
Anche se, a pensarci, era praticamente impossibile definire il loro rapporto.
Non molto dopo arrivò anche suo zio, e appoggiarono anch'egli sul suo letto.
La ragazza poté vedere Kakashi e Sasuke andarsene, con l'intenzione di regalare a lei e a il lillà un po' di privacy.
“Pan... Io vado ai comandi, dobbiamo cercare di riprenderci le sfere, o almeno cercarne delle altre, solo così non gli regaleremo la vittoria, considerando che ne hanno quattro... Per qualsiasi cosa chiamami.”
La ragazza annuì con la testa e un Trunks distrutto uscì dalla stanza.
 
“Quindi si sono ripresi le sfere?!?” domandò quasi urlando Naruto.
“Esatto...” rispose Kakashi
“Povera Pan, dev'esserci rimasta malissimo per suo zio e Vegeta...” disse Sakura.
“Oh, già è vero...” bisbigliò Naruto, ricordandosi dei feriti “Ma si può sapere perché non ci avete chiamati, avremmo potuto evitare tutto ciò!”
“No, Naruto, non sarebbe cambiato niente…” contraddisse il maestro.
“Ma ora che faremo con le sfere???” chiese la ragazza dai capelli rosa.
“Cercheremo di riprendercele... O almeno ne cercheremo delle altre... È l'unico modo per rincontrarli”
Mentre gli altri continuavano a parlare, Sasuke era rimasto in silenzio a guardare fuori dalla finestra che c'era nella loro stanza.
 
Pan era seduta su una sedia tra i letti di Vegeta e Goten e nessuno dei due sembrava volersi svegliare.
Era lì da ormai sei ore, e dopo quell'estenuante combattimento, il sonno iniziava a farsi sentire.
“Non devo dormire...Non devo dormire...Non devo dormire...Non devo dormire...Non devo dormire...” cercava di comandarsi, anche se la sua testa ciondolava verso il lato sinistro.
“Si da quanto tempo sei lì?!” chiese la bassa voce di Vegeta quasi in un sussurro.
Pan spalancò gli occhi e si girò verso di lui.
“Ti sei ...svegliato...” disse con una faccia impassibile, ignorando la sua domanda, per poi tramutarla in una faccia di felicità e buttargli le braccia al collo:
“Ti sei svegliato, ti sei svegliato!!!”
“Pan fa piano...!”
Subito si spostò per lasciar comparire un rossore sulla sua faccia.
“Non riesci ancora a muoverti giusto?”
“Non molto bene...”
“Beh, non importa vado subito a dirlo a Trunks!”
E corse fuori dalla stanza.
"Quella ragazza non cambierà mai... Ma è davvero rimasta qui tutto il tempo???"
“Vegeta?” chiese con un filo di voce Goten.
“Ti sei svegliato anche tu, moccioso” rispose lui con un ghigno sulla faccia.
 
“Trunks!!!”
“Che succede piccola*???”
“Vegeta si è svegliato!”
“Dici sul serio???”
“Sì, avanti sbrigati invece di perdere tempo in domande inutili!”
“Fantastico!!! Metto il pilota automatico e vado a vedere come sta!”
E così dicendo si alzò in piedi e premette un tasto, per poi dirigersi verso la loro stanza seguito dalla giovane dai capelli corvini.
“Papà stai bene?!” chiese, una volta arrivato nella camera in cui riposavano i due feriti
“Tsk, Con chi credi di parlare??? Sono il principe dei Saiyan, è ovvio che sto bene !”
Pan moriva dalla voglia di ricordargli che i suoi sudditi si erano ridotti a sei, e che quasi nessuno gli dava ascolto, ma si trattenne.
Poi andò ad abbracciare suo zio non appena vide che si era svegliato.
“Pan, mi perdoni???” chiese Goten.
“Per cosa???”
“Per come ti ho trattato oggi...”
La ragazza sorrise.
“Certo zio, ma che domande fai?!?”
“Bene io torno in sala comandi” disse Vegeta.
“Ma papà... Tu...”
“Niente storie!”
“E se andassimo all'obelisco di Balzar???”  chiese Goten.
“Hai ragione! D'altronde non serve molto cercare le sfere in queste condizioni” rispose Pan, facendo riferimento a come erano ridotti.
“Bene imposto subito la rotta!” disse Trunks.
Vegeta lo rimproverò tossendo fintamente.
“Emh... Volevo dire, Tu imposti subito la rotta!”
“Meglio!” rispose alzandosi
“Vengo anch'io” esclamò Goten.
E i tre uscirono.
“Uffa mi hanno lasciata qui da sola! E ora che faccio?!?” si disse tra sé e sé.
"Magari potrei andare da Sasuke..." pensò, per poi dirigersi verso la camera dei ninja.
 
“Ciao Pan!” la salutò Sakura vedendola entrare, e a quella frase Sasuke spostò lo sguardo sulla ragazza dai capelli corvini.
“Ciao...”
“Allora come stanno tuo zio e Vegeta?” chiese Kakashi.
“Beh, si sono svegliati e ora sono ai comandi... Però finché non mangeranno un senzu non staranno benissimo...ma per fortuna li stiamo andando a prendere.”
“Un senzu??? Che cos'é???” chiese Naruto.
“È un piccolo fagiolo che guarisce le tue ferite e ti rende sazio per qualche giorno.” spiegò Pan.
“Forte...!” rispose il biondo.
E mentre i due continuavano a parlare dell’argomento iniziato, il ninja dai capelli pece non potè esitare a domandare all’amica una cosa.
“Pan...” iniziò Sasuke incrociando il suo sguardo “Ho notato che Trunks ... Beh, diciamo che... Quando abbiamo combattuto i suoi capelli sono diventati del colore dell'oro...”
“È una caratteristica dei Saiyan...non so come spiegarlo...diciamo che possiamo aumentare la forza in questo modo... Ma non devono per forza essere biondi! Cioè... Vegeta, per esempio, li ha solo allungati, sono rimasti del suo colore naturale, però era più forte di Trunks”
“Fantastico!! Mi fai vedere???” chiese Naruto.
“Io non posso... Non sono in grado di farlo... Non so perché, ma Vegeta dice che è raro vedere unA Saiyan trasformarsi” disse Pan abbassando lo sguardo.
“Ah... Scusa...”
“Non fa niente” rispose lei sorridendo e socchiudendo leggermente gli occhi.
“Beh, ora vado...” disse poi “Ho ancora una cosa da fare...”
 
TocToc.
Un rumore sordo fece capire ai tre che qualcuno aveva bussato alla porta che faceva accedere ai comandi di guida.
“Uh? Avanti!” disse Trunks, sporgendo la testa indietro per vedere chi era entrato, seguito da Goten: a Vegeta bastava percepire l’aura.
Pan era appena entrata, e teneva in mano il un piccolo vassoio d'argento, su cui erano appoggiati tre panini enormi
“Ho pensato che avreste potuto avere fame...”
“Non dovevi...” rispose il ragazzo dai capelli lilla.
“L'ho fatto con piacere...” disse lei, un po' rossa in viso.
A quel punto, Goten si alzò e le andò incontro:
Le prese il vassoio di mano e lo appoggiò per terra, per poi abbracciare forte la sua nipotina.
A quella vista Trunks fece un gran sorriso e anche Vegeta, seppur non lo diede a vedere, era felice che quei due avessero smesso di litigare.
 
“Ecco l'obelisco di Balzar!” esclamò il lilla.
“Beh, direi che possiamo salire in volo... Sakura, Goten, voi restate qui a guardia della navicella.” disse Vegeta.
“Va bene” risposero entrambi.
“Io porto Naruto” propose Trunks, che ormai iniziava ad essere molto amico del ninja.
“Io vado con Kakashi” rispose Vegeta.
“Uh, allora io con Sasuke.”
E ognuno di loro prese in volo il proprio compagno: quando Sasuke dovette mettere le braccia attorno al collo di Pan da dietro di lei, esitò un po', ma alla fine cedette.
A quel contatto entrambi trasalirono.
Ogni Saiyan si alzò in volo fino ad atterrare sul pavimento dell'obelisco.
“Dove sarà quel gattaccio?!?” esclamò Vegeta.
“Proprio qui!” rispose una voce dietro di lui.
Ognuno di loro si voltò:
Davanti a loro un gatto bianco si ergeva sulle zampe posteriori, tenendo in una di quelle anteriori un bastone dal legno scuro e leggermente ingrossato verso la fine.
“Ascoltaci Balzar... Abbiamo bisogno dei tuoi fagioli Senzu” spiegò Trunks.
“Immaginavo...D’altronde non si viene qui per molte cose… non se si parla di voi…Aspettate qui.”
Il gatto si allontanò fino a sparire, per poi tornare poco dopo con un sacchetto marroncino in mano.
“Dentro ce ne sono dodici, li conservavo da molto...: non ne dò mai tanti a qualcuno, ma mi fido di voi...” disse, consegnandolo un po' titubante a Vegeta.
“Bene, noi andiamo!” esclamò quest'ultimo.
“Grazie di tutto...” ringraziò Pan.
E in fretta e furia tornarono alla navicella:
“È proprio la nipote di Goku...” bisbigliò tra sé e sé il gatto bianco.
 
“Allora... Ne useremo due: uno per zio Goten e uno Vegeta...”
“Sicura di non volerne uno anche tu?” chiese il primo.
“No, posso tranquillamente fare senza: non ho riportato ferite gravi”
I due ne ingoiarono uno a testa.
Si videro subito i cambiamenti: le ferite stavano guarendo e le espressioni
sulle loro facce faceva subito capire che avevano ritrovato la forza perduta durante lo scontro.
“Su mettiamoci in viaggio! Dobbiamo trovare le altre sfere!” esclamò Trunks, e lui e gli altri si misero in viaggio.
Mentre tutti si incamminarono verso la navicella, Pan rimase titubante sotto l’obelisco.
Era ferma a guardarsi le scarpe e i pantaloni stracciati, ancora malridotti dall’ultimo scontro, con aria assente.
”In fondo, sembrano fatti apposta così” si disse mentalmente, cercando di risollevarsi un po’… era stanca morta, non dormiva da ore e i suoi vestiti erano tutti stracciati...
“Pan, prendi” Si voltò verso l’alto, notando che Vegeta si ergeva di fronte a lei con un senzu in mano.
“No, non importa…”
“Prendi, non si discute” e così dicendo “la costrinse” ad alzare la mano e a tendere il dorso in posizione orizzontale, per poi appoggiarle il fagiolo in mano.
“E vedi di mangiarlo, me ne accorgerò se non lo fai” fece cenno alle sue ferite e ai suoi graffi vari, infine se andò alla navicella.
Pan, la quale dopo aver esitato a ingoiare il Senzu, lo seguì senza proferir parola.



 
“Pan, ti posso chiedere un favore???” domandò Naruto.
“Sì certo”
“Potresti dire a Vegeta di lasciar combattere anche noi??? Siamo davvero forti, dovresti vederci! Abbiamo un sacco di tecniche, ne resteresti sorpresa! Un po' come la palla di fuoco di Sasuke!”
“Emh... Beh... Suppongo non ci sia niente di male...” rispose Pan, guardando Sasuke.
“E se ci allenassimo???” propose il ninja dai capelli biondo.
“Si, non sarebbe una cattiva idea...” disse Sakura.
“Beh, non appena troviamo almeno una sfera potremo allenarci...”
“Fantastico!” esclamò Naruto.
Il ninja dai capelli scuri era un po’ titubante all’idea di dover passare del tempo con Pan... ma allo stesso tempo l’idea non gli dispiaceva.
"Questa non ci voleva... Io sono... Sono... Non riesco nemmeno a pensarlo... È vero Pan è molto forte ma non deve intralciare i miei piani... E ora che cosa faccio?!?" pensò Sasuke "No… non è così... non può esserlo...Non deve esserlo!"
“Sasuke??? Ci seeeei?!?” urlò Naruto, facendo passare più volte una mano davanti alla faccia dell'amico.
“Si può sapere che diamine vuoi?!?”
“Datti una calmata... Volevo solo sapere se ti andava di mangiare qualcosa con me, visto che loro se ne sono andate in camera di Pan.” e così dicendo indicò con un pollice una porta oltre le sue spalle.
“Uh? No, grazie...”
“Uffa!”
“Che c'è??? Non mangi se non ci sono io?!?” lo beffeggiò Sasuke con un ghigno.
“Ma chi credi di essere?!? Ci vado eccome a mangiare!”
Poco dopo il ninja dai capelli scuri lo poté vedere allontanarsi verso la cucina.
"Meglio se me ne vado in camera"
 
“Senti Pan, a te piace qualcuno???” domandò Sakura.
“Che cosa?!?”
"Oh no, e adesso che cosa le rispondo?!? Non posso certo dirle chi mi piace!!!" pensò lei impreparata.
“Ti ho chiesto se ti piace qualcuno... Ma per aver agito così la risposta dev'essere ovvia!!! Allora chi ti piace???”
“M-ma guarda c-che ti sbagli!!! N-non mi piace proprio nessuno!!!”
“Su avanti! Si può sapere perché non vuoi dirmelo?!?”
“Non è che non te lo voglio dire è che... Non mi piace nessuno! Basta...e a te chi piace???”
“Beh... A me piace Sasuke... Però non so... Ultimamente è sempre più distaccato... Devo capire se mi piace ancora o no...”
"Sasuke?!?!" urlò mentalmente per poi dire solo:
“Ah...”
“Che cos'hai Pan??? Sicura di stare bene???”
“Sì, sì sto bene...” rispose lei, con noncuranza.
 
Ormai erano passati tre giorni da quando gli avevano rubato le sfere.
La notte scese calma e presto quasi tutti andarono a dormire.
Le cose intorno a loro non si distinguevano più e nella navicella regnavano il silenzio e l'oscurità più totali.
Pan si svegliò di soprassalto: si portò una mano alla fronte leggermente sudata, e si guardò intorno agitata: i letti attorno a lei era vuoti come sempre, poiché i loro proprietari erano ai posti di guida
Rimase a guardarli per un po', chiedendosi perché i suoi compagni non mettevano mai il pilota automatico; poi, il suo sguardo cadde sulla sveglia: 3.07
Pan, che aveva sperato che fosse più tardi, così da potersi alzare tranquillamente, era rimasta sconvolta a quella vista: in un altro momento si sarebbe rimessa a dormire, ma non era mai calma dopo aver fatto un incubo.
Specialmente se non si ricordava quale: sapeva solo di averne fatto uno, ma non a proposito di cosa.
Odiava quei sogni: era da giorni che ne faceva, ma fortunatamente nessuno se n'era mai accorto, d'altronde lei dormiva da sola.
"Meglio rimettersi giù e dormire... Basta chiudere gli occhi... Il resto fa tutto da solo" si disse mentalmente, anche se era certa che non sarebbe stato così semplice.
Pochi secondi dopo li riaprì inconsciamente per poi rendersi conto che anche quella notte non sarebbe riuscita a dormire.
"E ora che cosa faccio??? Se vado in salotto sentiranno la mia aura, ma se l'abbasso se ne accorgeranno sempre che non pensino che io sia morta, cosa decisamente improbabile... Non importa!" pensò.
Sollevò le morbide coperte dal suo corpo con una mano e una volta scesa dal letto si diresse verso il salotto.
Si sedette sul divano e vi ci si aggomitolò abbracciandosi le gambe.
Restò così per qualche minuto finché una voce non la fece sobbalzare:
“Non dovresti essere a letto?!?”
Pan girò la testa di scatto consapevole che ciò sarebbe accaduto:
“Non riesco a dormire zio...”
“Come mai???”
“Non lo so...” mentì, di nuovo.
“Pan è da tre giorni che ti svegli nel cuore della notte, com'è possibile???” 
“Non so che cosa dire...”
“E perché non torni a letto?”
“Non ho più sonno...”
“Pan, non puoi restare sveglia per tutta la notte, non ti fa bene...”
“Tanto voi fate lo stesso...”
“Dai, per sta notte puoi restare in sala comandi “
"E il bello è che non dormito neanche finora, considerando che mi sono addormentata alle 2.51..." ricordò mentalmente l’orario che aveva visto l’ultima volta.
 
"Povera Pan, non ha chiuso occhio neanche mentre era con noi..." commentò mentalmente Trunks, vedendo le occhiaie della ragazza seduta sul divano.
"Quasi quasi vado a farle compagnia..."
“Ehi Pan!” esclamò sedendosi accanto a lei.
“Ciao Trunks...” rispose lei stancamente.
“Senti, perché non vai a riposanti un po'?” le propose.
“Tanto non ho sonno...”
“Dai... Non va bene restare svegli così a lungo...”
“Non ci posso fare niente”
“Umh... E allora che ne dici di fare colazione???”
“Sì, perché no!”
La ragazza mangiò tutto ciò che solo un Saiyan e Choji potevano ingurgitare, per poi tornare in camera sua e addormentarsi sul primo letto che trovò, ossia quello di Vegeta.
 
“Sfera del Drago localizzata! Sfera del drago localizzata!”
“Ahah Fantastico!!!” esclamò Trunks.
“Goten, inserisci la rotta, vado ad avvisare Pan e a vedere che cosa sta combinando...” ordinò Vegeta.
“Sì!!!”
“Uffà, perché lui laa può impostare e io no?!?” domandò il lillà con il tono di un bambino, ma il Saiyan era già uscito.
Quando trovò davanti a se una Pan addormentata non poté fare a meno di sorridere: la sollevò per portarla nel suo letto.
"Sarà meglio che questa mocciosa inizi a dormire come si deve" pensò, anche se in quel piccolo pensiero era nascosto molto affetto.
Poi, tornò in sala comandi, aspettando ansiosamente il recupero della prossima sfera.

*non pensate male, lui nella serie la chiama così xD

  
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