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Autore: kogarashi    04/06/2007    7 recensioni
Cassidy...che legame può avere una bambina con il campione di pokèmon Ash? e che cosa sta nascondendo con tanta paura e gelosia da non riuscire nemmeno a capire se i suoi sentimenti sono di odio o di affetto?
Genere: Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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***ALLE PORTE DEL PARADISO***

***ALLE PORTE DEL PARADISO***

 

Cap. 16

 

 

 

“Cosa vuol dire? Chi hai ucciso Cassidy?” chiese spaventata Chris vedendo l’amica sconvolta.

 

“La mamma!!!” gridò Cassidy perdendo totalmente il controllo e urlando come una pazza per il dolore.

 

“L’ho uccisa! L’ho uccisa!!!

 

Fu un attimo, Kenji andò da lei e le diede un forte schiaffo sulla guancia che in meno di 5 minuti le diventò viola.

 

“NON DIRE PIU’ UNA COSA SIMILE, SONO STATO CHIARO?!!!

 

Cassidy rimase interdetta e fissò il fratello come se lo vedesse per la prima volta.

 

“COME PUOI DIRE UNA COSA…del genere…” e il tono della sua voce si calmò mentre le lacrime gli scendevano sulle guance.

 

“La mamma…ti amava più di qualunque altra cosa al mondo…ti amava più della sua stessa vita” strinse i pugni mentre diceva così, fino a conficcarsi le unghie nella carne.

 

“Kenji…”

 

“La mamma…lei…ti voleva bene…e non sarebbe contenta di vederti stare così male per lei…TORNA AD ESSERE LA CASSIDY DI UN TEMPO!!!” gridò il ragazzo scoppiando a piangere ed abbracciando la sorella che rimase pietrificata dalla sorpresa.

 

“Rivoglio indietro la sorella che amavo così tanto…rivoglio indietro la Cassidy che somiglia così tanto alla mamma…ti prego…”

 

Le parole di Kenji arrivarono come una supplica alle orecchie della ragazzina, che non potè fare a meno di scoppiare a piangere anch’essa, aggrappandosi con tutte le sue forze alla felpa del fratello, che la strinse ancora più forte.

 

Anche Franny iniziò a piangere, seguita a ruota da Chris e da Mega. Vera si asciugò gli occhi, riuscendo a nascondere la tristezza che quelle parole così piene di disperazione avevano provocato al suo cuore.

 

“Ma che scenetta commovente!” disse una voce sarcastica, Kenji mollò la presa da Cassidy e si voltò, dal nulla apparve l’Ash del futuro, che applaudiva sarcasticamente mentre si dirigeva verso di loro.

 

“Papà…” sibilò Kenji.

 

“Che diavolo ci fai qui Ash?” urlò Brock prendendo Franny e nascondendola dietro di lui.

 

L’uomo lo guardò gelidamente.

 

“Vedo che non ci hai messo neppure un battito di ali a tradirmi, e pensare che ti consideravo il mio migliore amico, tutto per una stupida mocciosa…”

 

“E’ mia figlia Ash! Devo tutelarla e proteggerla! Come dovresti fare tu con Cassidy e Kenji!!

 

L’Ash del futuro finse di grattarsi un orecchio, trattenendo una leggera risata di scherno.

 

“Sai Brock, in questi anni mi sei stato di grande aiuto, mi hai aiutato a diventare ancora più potente, ma vedi…ora non mi servi più”

 

“Cosa?” disse il Brock del futuro.

 

“VAI CHARIZARD!!!

 

Un enorme drago rosso si librò in cielo, mandando a fuoco tutta l’area circostante.

 

“CHE DIAVOLO STAI FACENDO ASH???” gridò inviperito Brock.

 

“Blocco solo ogni tipo di sommossa, ma prima…”

 

L’Ash del futuro scioccò le dita e il Charizard planò velocemente verso il gruppo, strappando Misty dalle spalle del ragazzo e portandola da lui.

 

“Bene, ora che ho ciò che voglio puoi anche farne ciò che più desideri Charizard, ma mi raccomando, lascia vivo il me stesso del passato”

 

“RIDAMMI MISTY!!!” gridò l’Ash del presente cercando di oltrepassare la colonna di fuoco che il pokèmon aveva creato, ma senza risultato.

 

“Ridarti Misty? Ma non farmi ridere! Sei ancora un bamboccio che non sa ancora dare un nome ai sentimenti”

 

Detto ciò l’uomo si voltò per tornare alla villa.

 

L’Ash del presente abbassò la testa stringendo i pugni talmente forte che iniziarono a tremare.

 

“Invece si che so dare un nome a ciò che provo”

 

“Ash?” chiese Gary avvicinandosi all’amico.

 

“HAI CAPITO? IO SO DARE UN NOME A CIO’ CHE PROVO!!!

 

Respirò profondamente e urlò con quanta voce aveva in corpo, per farsi sentire da tutti, ma soprattutto da lui che ormai si era allontanato parecchio.

 

“NON TI LASCERO’ MAI MISTY!”

 

L’Ash del futuro si voltò verso di lui.

 

“Cosa?”

 

“HAI CAPITO BENE! NON TI LASCERO’ MAI PORTARMI VIA LA PERSONA CHE AMO!!!

 

“Cosa?” disse l’Ash del futuro sorpreso.

 

“Cosa???” dissero tutti gli altri rimanendo a bocca aperta.

 

“E così…me ne sono reso conto solo quando mi è stata portata via…ma io…ho sempre amato Misty…e sono stato uno stupido a non accorgermene prima”

 

Misty che teneva gli occhi chiusi a causa del fatto che si sentiva veramente male li aprì leggermente sussurrando il suo nome.

 

“…Ash…”

 

L’Ash del futuro scoppiò a ridere di gusto.

 

Questa si che è bella! Pensi che ora che hai detto a tutti ciò che provi, io te la lasci? Sei proprio uno stupido!”

 

“…Ash…non è uno stupido…” disse Misty con un filo di voce.

 

“Eh?” disse l’uomo guardando la ragazza che si era lasciata andare tra le sue braccia.

 

“…Gyarados…Idropompa…”

 

Senza che nessuno si accorgesse Misty era riuscita a prendere la sfera pokè contenente il drago d’acqua e l’aveva lasciata cadere a terra facendo uscire il pokèmon che scagliò il potentissimo getto d’acqua contro le fiamme che stavano attanagliando i suoi amici, spegnendole.

 

“Charizard! Fa fuori quel pokèmon!”

 

Il pokèmon di fuoco si scagliò contro il pokèmon d’acqua, afferrandolo e scaraventandolo contro un albero che cadde a terra.

 

“Sei una sciocca, in queste condizioni non puoi dare degli ordini al tuo pokèmon” disse l’Ash del futuro.

 

“Questo lo dici tu! Gyarados Iperaggio!!!” gridò una voce, l’uomo alzò lo sguardo verso gli altri e notò con immenso orrore che Cassidy aveva smesso di piangere e stava impartendo gli ordini a Gyarados che obbedì all’istante.

 

“Ma come?”

 

“Sono la copia della mamma no?” disse lei in un sogghigno che a tutti ricordò quello di suo padre.

 

“LUGIA!!!!!!”

 

Il sole venne improvvisamente oscurato dal gigantesco pokèmon psichico che iniziò a sorvolare l’intera zona.

 

“LUGIA! OCCUPATI DI LORO!!! NON VOGLIO CHE NE RIMANGA NULLA!!!

 

Il pokèmon bianco fece un lungo stridio di affermazione, iniziando la sua discesa.

 

“Maledizione!!!” gridò Jay.

 

Mega guardò il cielo, mentre Lugia stava distruggendo il territorio sottostante per aver abbastanza spazio per raggiungerli.

 

“Le uova!” gridò improvvisamente Franny.

 

“Cosa?” chiese Max che si trovava poco distante da lei.

 

Franny lo ignorò tirando fuori dallo zaino il suo uovo che aveva iniziato a pulsare quasi violentemente per la furia della battaglia.

 

“Franny vuoi veramente?” chiese Jay guardando la ragazza che stava alzando l’uovo verso il cielo.

 

“Si! Ricordi cosa ci hanno raccontato i nostri genitori? Di ciò che è accaduto 20 anni fa?”

 

Jay sgranò gli occhi ricordando le storie che suo padre gli aveva raccontato quando era piccolo.

 

“Franny ha ragione…” disse il Brock del futuro guardando i ragazzi che ricambiarono indecisi il suo sguardo serio.

 

Chris rimase in silenzio per diversi minuti prima di scrollare la testa come per cacciare via quel senso di indecisione che provava e prendere con decisione l’uovo che aveva con se e alzarlo alto nel cielo.

 

A quella vista, anche Jay e Mega decisero di appoggiare gli amici alzando anch’essi le loro uova.

 

“Pronti? UOVA! ADESSO!!!” gridò Franny con forza, mentre il suo uovo iniziava ad emanare una luce accecante ed iniziando a sgretolarsi fra le sue mani.

 

Ciò che accadde dopo fece restare quasi tutti di sasso, in cielo apparvero dei giganteschi pokèmon leggendari.

 

“Ma quelli sono Zapdos, Moltres, Articuno e…Celebi!!!” disse max non riuscendo a capire che pokèmon fosse il terzo.

 

“Potevate aspettarmi!!!” gridò Jamie alzando anch’ella il suo uovo e sprigionando un bagliore meno forte del precedente, quando la luce si dissolse apparve un bellissimo Jirachi.

 

“Ma com’è possibile? Come possono avere simili pokèmon?” disse sconvolto Tracey.

 

“Perché sono i nostri figli…” disse il Brock del futuro restando impassibile.

 

“Cosa???” urlò Vera.

 

“Voi…noi da giovani abbiamo salvato talmente tante volte il mondo che come ringraziamento da parte di tutti i pokèmon, ci furono donate delle uova, che noi decidemmo di donare a nostra volta ai nostri figli, in modo che potessero prendere un giorno il nostro posto”

 

I ragazzi erano sbalorditi.

 

“Ma Cassidy e Kenji?” chiese Max.

 

“Oh anche loro li hanno” disse l’uomo voltandosi verso di loro che stavano gia tirando fuori le loro uova.

 

“ANDATE!!!” gridarono all’unisono.

 

Dalla luce accecante fuoriuscirono un dolcissimo Mew ed un altrettanto spaventoso Mewtwo.

 

“KYAAAAAAA!!!” gridò Franny facendo spaventare Cassidy quando se la vide arrivare di corsa e abbracciare in una morsa stritolante Mew.

 

“Franny lascialo!!!” gridò Cassidy che doveva occuparsi anche del Charizard del padre che stava tornando all’attacco di Gyarados.

 

“E’ troppo carino!!!” disse Franny ormai nel mondo dei sogni, fu come rivedere una scena gia rivissuta, Jay prese l’orecchio di Franny e la trascinò via lasciando tutti perplessi mentre la ragazza urlava a squarciagola di lasciarla andare, mentre con le mani cercava a tentoni di poter toccare per un’ultima volta Mew.

 

“E’ completamente pazza…” disse Gary.

 

“Bhe…è mia figlia” disse Brock.

 

Nel frattempo la battaglia imperversava in cielo, Lugia cercava invano di sfuggire alla collera dei 7 pokèmon leggendari, che lo attaccavano senza dargli possibilità di rispondere, varie volte cercò di usare l’Iperaggio, ma riuscì solo una volta a fare capitolare al suolo come un proiettile Celebi che fu subito soccorso da Mega.

 

“Ehi! Ma dov’è finito Ash?” chiese Tracey guardandosi attorno senza riuscire a vedere l’amico e il suo Pikachu.

 

Il ragazzo infatti era corso verso la villa, deciso più che mai a salvare Misty. Correva a perdifiato, mentre il suo sguardo a volte andava verso il cielo, illuminato a volte dagli attacchi potentissimi dei pokèmon.

 

“Devo sbrigarmi!” disse lanciando un fugace sguardo verso la colonna di energia, dove l’Ash del futuro si stava dirigendo per tornare nel suo mondo assieme a Misty. Il futuro.

 

“Kenji!!! Dammi una mano! Non riesco a sconfiggere Charizard da sola! E’ troppo forte!” disse Cassidy guardando il fratello che annuì lanciando in campo la sfera pokè contenente Salamance.

 

Il pokèmon dragone si unì alla feroce battaglia insieme agli altri due pokèmon drago, ormai il campo di battaglia era completamente messo a ferro e fuoco, le fiamme si estendevano per metri e metri, e tutto intorno la vegetazione era stata completamente rasa al suolo dai pokèmon leggendari.

 

“Dovete trovare assolutamente un riparo! Stare qui è pericoloso!” disse il Brock del futuro prendendo Vera per un braccio.

 

“Ma gli altri?”

 

“Non preoccuparti! Dovete andare alla villa da Ash! Non ce la farà mai da solo contro di voi!”

 

“Contro di noi?” chiese Max.

 

“L’Ash del futuro ha portato qui anche gli altri! Ovvero i voi stessi del futuro!” disse l’uomo cercando di farsi capire tra le esplosioni che ormai si susseguivano a tempo troppo ravvicinato per rimanere li.

 

I ragazzi annuirono e corsero verso la villa, che sembrava come protetta da un sottile scudo energetico. Quando furono abbastanza vicini poterono notare infatti che a guardia della villa c’erano tutti i pokèmon di Ash, che creavano una barriera per proteggere il portale e la villa dalla battaglia, entrarono nella barriera come se niente fosse, i pokèmon erano infatti troppo impegnati a proteggere la villa e non si degnarono neppure di fermarli.

 

Ormai pensavano di essere vicini a trovare Ash, ma si sbagliavano di grosso. Di fronte a loro si parò Pikachu, intenzionato a non farli avanzare oltre.

 

Intanto il Team Rocket era rimasto come al solito in mezzo ai guai…troppo affascinati dallo spettacolo e dai pokèmon che avevano di fronte…

 

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Nel frattempo l’Ash del futuro era giunto nella stanza da dove si apriva il portale e somministrò l’antidoto a Misty che però ci mise un po’ a riprendersi, in quel preciso momento entrò nella stanza anche Ash, affaticato dall’estenuate corsa.

 

“Ridammela!” disse tendendo la mano.

 

“Scordatelo! Non penserai mica che me ne torni a casa senza di lei?”

 

“Tu hai gia Misty! Lasciala!” gridò Ash.

 

“IO L’HO PERSA PER COLPA DI CASSIDY!!!” gridò l’uomo tremando dalla rabbia.

 

Ash ammutolì.

 

“Come credi che ci si senta a perdere qualcuno che si amava più della tua stessa vita?”

 

Ash non seppe cosa dire.

 

“In questi anni, vedere Cassidy crescere felice, nonostante abbia ucciso la madre mi ha fatto odiare questo mondo! Il mio mondo che ho salvato svariate volte e che mi ha ripagato togliendomi ciò che avevo di più caro al mondo…l’amore”

 

“Piantala di dare la colpa a Cassidy! Era una bambina!!!” gridò Ash.

 

“TACI!!!”

 

“ORA SMETTETELA!!!” gridò una voce, dal buio uscì una donna, e stavolta si fece vedere, ignorando la faccia di stupore che si stava delineando sul volto di Ash, aveva i capelli castani e gli occhi di un incredibile azzurro.

 

“Vera…” sussurrò.

 

La donna si avvicinò all’Ash del futuro e lo guardò seria.

 

“Cassidy non ha colpa di ciò che è successo, non poteva sapere che sarebbe sopraggiunta una macchina! Avresti preferito vedere morire tua figlia Ash?”

 

L’Ash del futuro a quelle parole sbiancò, spalancando gli occhi.

 

“O avresti preferito vedere il suo dolore e quello di Misty davanti al fatto che non erano riusciti a salvare Togepi? Misty ha ragionato col cuore Ash, ha preferito la felicità di Cassidy alla sua vita senza di lei, o attanagliata dal dolore per avere causato sofferenza a quella piccola bambina”

 

“Ma Misty non c’è più!”

 

“Misty! Misty…vivrà sempre nel cuore di tutti noi…non distruggere ciò che Misty ha creato, non distruggere la se stessa bambina, e la se stessa che rivive negli occhi di Cassidy”

 

A quelle parole l’Ash del futuro lasciò andare Misty che si lasciò andare, e rischiò di crollare a terra esausta, se non fosse stato per Ash che la prese prontamente, evitandole la caduta.

 

“…Ash…”

 

“Sono qui, stai tranquilla” disse Ash abbracciandola dolcemente.

 

“Cassidy…ti vuole bene, nonostante tutte le volte che l’hai ferita, sia fisicamente che emotivamente, lei ti vuole bene, nonostante il fatto che lei odi se stessa perché si sente in colpa per ciò che è accaduto…ma è troppo altruista per far preoccupare gli altri, per questo ha sempre quel falso sorriso sulle labbra”

 

“Ma ha detto che mi odia”

 

Questa volta fu la stessa Misty appoggiata al petto di Ash a ridere dolcemente.

 

“Quante volte…quante volte dopo un litigio ho detto che ti odiavo…”

 

Entrambi gli Ash la guardarono sorpresi, e l’Ash del futuro abbassò la testa soffocando un singhiozzo.

 

“Cosa…devo fare…?” chiese.

 

“Va da lei…va da Cassidy…” disse Vera posandogli dolcemente una mano sulla spalla.

 

“Perché dovrei?”

 

Vera guardò fuori dalla finestra e sospirò tristemente.

 

“Perché se non fermi tutto questo…non ti limiterai ad aver perso solo Misty…”

 

 

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In quel momento poco lontano da li si stava consumando una battaglia epica tra i pokèmon leggendari, Celebi era rimasto ferito, e Mega aveva prontamente deciso di non farlo più combattere, nonostante il pokèmon cercasse a stento di ribellarsi.

 

Sei troppo debole! Vuoi che ti uccida?”

 

“Cele…”

 

Mentre Kenji e Cassidy erano impegnati a tenere a bada Charizard, gli altri stavano cercando di seguire le mosse dei loro pokèmon che stavano combattendo contro Lugia, che dopo un primo momento, ora sembrava dovesse avere la meglio, infatti anche il piccolo pokèmon stella Jirachi era andato al tappeto.

 

“Dobbiamo trovare una soluzione! Nonostante il vantaggio numerico quel pokèmon è comunque più forte! Ma come fa?” disse Jay.

 

“E’ il rancore di Ash a dargli tutta quella forza!” disse Jamie seria guardando il suo pokèmon che volava veloce il cielo cercando di scansare all’ultimo momento i feroci attacchi di Lugia.

 

 

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“Pikachu! Ti prego facci passare!” disse Brock facendo un passo verso il pokèmon che gli bloccava la strada, ma per tutta risposta ricevette solo una scarica elettrica di avvertimento che s’infranse a pochi centimetri da lui.

 

“Pika!”

 

“Possibile che tu non riesca a capire! Dobbiamo salvare Misty e Ash!” disse Gary, ma il pokèmon era irremovibile.

 

In quel momento dalla villa uscì l’Ash del futuro, accompagnato dalla donna.

 

“Maledetto! Dove sono Ash e Misty?” gridò Tracey.

 

“Non ho tempo per perdermi in chiacchiere con voi! Ho una cosa importante da fare! Pikachu andiamo!” disse l’Ash del futuro superando il gruppo che rimase interdetto a quella risposta.

 

“Ehi!” disse Gary cercando di fermarli.

 

“Non è possibile…” disse Vera sbalordita strabuzzando gli occhi.

 

“Che c’è?” gli chiese max vedendo la sorella sorpresa.

 

“Quella…quella donna…sono io…”

 

 

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“Come ti senti? Stai meglio?” chiese Ash tenendo ancora tra le braccia Misty, che pian piano stava riacquistando il suo colorito originale e le sue forze.

 

“Si…” annuì lei aprendo gli occhi e sorridendo debolmente ad Ash che vedendo i suoi splendidi occhi così vicini arrossì lievemente.

 

“Dobbiamo uscire…e andare dagli altri”

 

“Non c’è fretta…” disse Ash stringendo di più la presa come se avesse paura che Misty potesse scapparle via.

 

Rimasero così in silenzio per alcuni minuti, mentre le esplosioni all’esterno della villa erano ormai talmente ravvicinate e potenti da rendere difficile qualsiasi tipo di comunicazione verbale, nonostante questo fu Misty la prima a parlare.

 

“Prima…dicevi la verità…o era solo un modo per fermare l’Ash del futuro?”

 

“Di che parli?” chiese ingenuamente Ash.

 

Misty arrossì: “Quando…quando hai detto di amarmi…”

 

Ash arrossì violentemente ricordandosi improvvisamente ciò che aveva detto all’Ash del futuro.

 

“NON TI LASCERO’ MAI PORTARMI VIA LA PERSONA CHE AMO!!!

 

“Oh…bhe ecco io…”

 

Misty rise imbarazzata.

 

“Scusa…che sciocca che sono stata a chiederti una cosa del genere…è solo che…io pensavo che…”

 

Ash impallidì. Sulle guance della ragazza stavano scorrendo delle lacrime, che gli provocarono una fitta al petto.

 

“Misty io…”

 

“Non preoccuparti, va tutto bene, amici come prima…”

 

Fece per alzarsi, ma vedere Misty in quelle condizioni, imbarazzata e al tempo stesso ferita lo fecero reagire, la fermò proprio nel momento in cui lei stava raccogliendo tutte le sue forze per alzarsi in piedi e l’abbracciò, lasciandola interdetta.

 

“Ash…cosa…?”

 

“Ssssh…”

 

Il ragazzo le prese il viso con le mani, guardandola dolcemente in quei bellissimi occhi verde smeraldo e si decise a prendere l’iniziativa. Un bacio, un tenero bacio al sapore delle lacrime che ancora scorrevano sulle guance di Misty, un bacio impacciato, ma forte del significato che portava con se…

 

Quando la lasciò andare lei lo guardava stranita, insicura se credere o no a ciò che era appena successo. Ash l’aveva baciata.

 

Ash appoggiò la sua fronte contro quella di Misty e le sussurrò due parole che rimasero impresse indelebili nella memoria della ragazza, scuotendo il suo cuore come mai prima d’ora.

 

“Ti amo”

 

Le lacrime iniziarono a scorrere violentemente sulle guance di Misty che si allontanò di poco dal ragazzo per coprirsi il viso paonazzo.

 

“Ehi! Che ti prende? Ho detto qualcosa che non va?” chiese lui allarmato dalla sua reazione.

 

Misty scrollò la testa negativamente.

 

“Sei uno stupido!”

 

“Cosa?”

 

Misty si asciugò gli occhi e si lanciò al collo di Ash che rimase imbambolato e pietrificato dal gesto della ragazza.

 

“Ti amo anch’io…da sempre…stupido…”

 

Ash arrossì diventando talmente rosso che sembrava essersi preso improvvisamente l’influenza, prese Misty per le spalle e la guardò, poi i due si misero a ridere consci finalmente del loro sentimento reciproco.

 

 

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“Ma è uno sfacelo!” disse la Vera del futuro arrivando sul luogo della battaglia, ormai qualsiasi cosa che poco prima viveva li, come piante, fiori e quant’altro, era diventato solo un bel ricordo.

 

“Dove diavolo è?” chiese l’Ash del futuro guardandosi in giro, poi la vide, stava combattendo insieme a Gyarados per fermare Charizard.

 

Strinse i pugni e gridò: “CHARIZARD! LUGIA! ORA BASTA!!!

 

I due pokèmon rimasero sorpresi da un simile ordine e indecisi sul da fare planarono davanti al loro allenatore, guardandolo confusi.

 

“Basta con questa stupida guerra”

 

I ragazzi lo guardarono sorpresi.

 

“Che cosa sei venuto a fare? Vuoi aizzarci contro qualche altro pokèmon?” disse adirata Cassidy guardando male l’uomo che sorrise tristemente.

 

Sospirò e si diresse da lei, fermandosi di fronte a Cassidy che inconsciamente arretrò di un passo.

 

“I tuoi occhi…non sono quelli di una ragazzina…”

 

Le sfiorò una guancia, ma Cassidy si ritrasse come se a quel contatto si fosse scottata, solo allora l’uomo capì.

 

“Perdonami, solo ora capisco tutta la sofferenza e il dolore che hai provato…e che io ti ho causato per colpa della mia impotenza di non essere riuscita a salvarla”

 

L’abbracciò teneramente, come non aveva mai fatto, se non ai tempi in cui Misty era ancora viva, e finalmente Cassidy pianse, pianse tutte le sue lacrime, per un amore perduto e per un affetto ritrovato, dopo anni di odio…

 

“Papà…”

 

I pokèmon leggendari tornarono a terra, stanchi ma felici, ritornando ad essere uova…in fondo loro non erano altro che proiezioni dei pokèmon leggendari, che ancora dovevano nascere da quelle speciali uova donate con amore.

 

Kenji senza rendersene conto prese per mano Chris che arrossì lievemente e ricambiò la stretta della sua mano, mentre gli altri guardavano la scena finalmente sereni.

 

In quel momento arrivarono anche gli altri, che vedendo quella scena trattennero il respiro, come per paura di rovinare quel momento, anche Pikachu sorrise, e si fiondò tra le braccia di Cassidy, che per la prima volta sorrise nel modo più dolce e spensierato che una ragazzina di 11 anni poteva fare, una vera ragazzina ora, tornando ad essere quella che era, senza più rancore, ne paura.

 

“Cassidy, ecco…se vuoi, puoi diventare un’allevatrice di pokèmon” disse l’Ash del futuro imbarazzato grattandosi la testa.

 

Cassidy si guardò in giro e sorrise rivolgendo quello splendido sorriso al padre.

 

“No, voglio seguire le orme della mamma…diventerò la migliore allenatrice di pokèmon baby della storia! E mi occuperò quando sarà il momento della palestra di Cerulean City”

 

A quanto pare è finito tutto bene!” disse Max ostentando un sorriso.

 

“Gia, è proprio un lieto fine” disse Vera lanciando un’occhiata a Misty e ad Ash che si stavano tenendo teneramente per mano.

 

“Ehi! Il portale! Ora che tutto si è risolto dobbiamo tornare a casa!!!” disse Jay.

 

“Accidenti! E’ vero!!!” gridarono Mega e Franny.

 

Tutti si precipitarono alla villa ritrovandosi nel cortile adiacente, che dava sulla porta di servizio.

 

“Bhe, è ora di partire allora” disse Jamie.

 

“Addio” dissero Jessie e James.

 

Jamie si voltò verso di loro ridendo divertita.

 

“Oh no, questo non è un addio…è un arrivederci!”

 

Tutti scoppiarono a ridere, capendo le parole della ragazza, in quel momento una persona che li stava guardando da lontano sospirò sollevata mettendosi una mano sul petto.

 

“E’ andato tutto bene…meno male”

 

Nessuno si accorse di quella figura, nessuno a parte il Brock del futuro che guardò nella sua direzione e fissò la figura dolcemente, che appena lo vide gli sorrise e svanì nel nulla con una bellissima luce bianca.

 

“Ora finalmente puoi riposare serenamente in pace…Misty”

 

I ragazzi entrarono uno alla volta nel vortice, svanendo nel nulla, risucchiati nel futuro.

 

“Ah, ehm, papà di Cassidy” disse Jay prima di varcare il portale.

 

“Dimmi Jay”

 

“Ecco…sono innamorato di sua figlia!” disse saltando nel vortice e lasciando sconvolti Ash, Kenji e Cassidy.

 

“TU!!! NON CREDERE CHE TI LASCI MIA FIGLIA!!! NON VOGLIO CHE CASSIDY SI IMPARENTI CON GARY OAK!!! CON QUELLO SCIUPAFEMMINE!!!” gridò gonfio di rabbia saltando nel vortice.

 

“Ehi!” disse Gary sentendosi preso in causa, poi strabuzzò gli occhi capendo solo in un secondo momento le parole dell’uomo.

 

Quando tutti furono partiti Cassidy si avvicinò ad Ash e a Misty.

 

“Grazie infinite…state attenti quando verrà il giorno dell’incidente”

 

Ash alzò la mano, che era ancora congiunta a quella di Misty.

 

“Non preoccuparti, non commetterò lo stesso errore, starò sempre con lei!”

 

Cassidy sorrise e si avvicinò al vortice.

 

“Arrivederci…mamma…e papà”

 

 

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Passarono gli anni e una vivace bambina dai capelli rosa correva felice nel prato, nei pressi di una stupenda villa, seguita da un bambino poco più grande di lei e da un’altra bambina.

 

“Avanti fratellone! Franny! Provate a prendermi!” gridò la bambina ridendo.

 

“Cassidy aspetta!”

 

La bambina si buttò a terra, rotolando felice tra i fiori e ridendo nonostante il fiatone.

 

“Ma guarda che vitalità che ha addosso Cassidy” disse una donna con degli splendidi capelli rossi come il tramonto.

 

“Gia, sembra ieri da quando la Cassidy del futuro è venuta a trovarci” disse un uomo con i capelli corvini.

 

“Non vi state dimenticando di qualcuno?” disse una voce alle loro spalle.

 

Era Tracey, accompagnato da una bambina della stessa età di Cassidy.

 

“Tracey! Da quanto tempo! Come va con Daisy?” chiese Ash.

 

“Bene grazie, Mega, vai a giocare con i tuoi cuginetti”

 

La bambina, che portava uno strano cappellino annuì correndo dagli altri bambini.

 

“Max e Vera li avete più sentiti?” chiese Brock.

 

“Si, nonostante i rapporti con loro siano sempre difficili a causa della distanza, so che Max è diventato un grande ricercatore, e che Vera ha finalmente trovato l’amore, mi pare che si sia messa con Drew, ti ricordi quel ragazzino che la prendeva sempre in giro?” disse Ash.

 

“Ma davvero? Incredibile! Chi l’avrebbe mai detto!”

 

“Dov’è Lily?” chiese Misty a Brock.

 

“E’ dovuta andare a fare delle commissioni” rispose assente Brock.

 

“La cosa che mi ha stupito di più sono Jessie e James, chi avrebbe mai pensato che quella scatenata di Jamie fosse loro figlia!” disse Tracey.

 

Ash guardò il cielo per un attimo, poi scoppiò a ridere.

 

“Bhe, il caratteraccio di Jessie ce l’aveva in fondo!”

 

“Ci sono novità!!!” gridò Daisy correndo da loro.

 

“Che c’è?” chiese Tracey alzandosi.

 

“Vi ricordate di Vera e Max? Bhe hanno deciso di trasferirsi entrambi qui vicino, e indovinate un po’? Vi ricordate di quella pazza scatenata di Casey? Dopo il matrimonio con Giorgio e la finale della squadra degli Electrabuzz ha deciso di comprare una casa al lago vicino a voi! Per lei e la sua famiglia, infatti ho appena scoperto che ha una figlia che dovrebbe avere all’incirca la stessa età di Cassidy!”

 

“Davvero? E come si chiama?” chiese Misty, nonostante un pensiero le dicesse che in fondo al cuore sapeva gia il nome della bambina.

 

“Si chiama Chris…”

 

Ash sorrise guardando i bambini che giocavano allegramente fra di loro. Il sole era alto nel cielo, e la giornata primaverile aveva portato oltre che al buonumore anche una serie di bellissime notizie. Quei meravigliosi bambini che avevano incontrato ormai quasi 15 anni prima erano li, davanti a loro, che giocavano allegramente con tutto il loro splendore e la loro voglia di vivere…nuovamente con loro, stavolta per sempre.

 

 

FINE

 

 

Sigh sigh…è finita…la prima ficcy che finisco…e quella alla quale sono + affezionata…sigh sigh…che dire…sono stati dei momenti fantastici quelli passati a scrivere questa ficcy, che sicuramente mi rimarrà nel cuore…vorrei ringraziare tutti per il calore con il quale avete recensito questa ficcy…ringrazio YA-CHAN x i primi consigli che mi ha dato, quando ero ancora in alto mare e non sapevo a che santo votarmi x iniziare la storia, ringrazio FEDINA che ha pazientemente commentato ogni singolo cappy, dandomi la forza e la voglia di continuare, ringrazio SHUN, ILA, KOWALSKI, DARKLIGHT92, DARKSELENE89NOEMI, SIYAH, BUTTERFLY89 E SPALFING che hanno recensito, cosa che mi ha fatto davvero tanto piacere, e ringrazio anche tutti quelli che l’hanno letta soltanto! Un grazie di cuore e alla prossima ficcy!!! Ciao *KOGARASHI*

 

 

 

  
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