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Autore: ehimonchele    17/11/2012    3 recensioni
"Un ragazzo misterioso.
Una ragazza diversa da tutte le altre.
Un solo destino... insieme."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Cause you're my cover, cover girl
I think you're a superstar, yeah you are
Why don't you know
Yeah, you're so pretty that it hurts
It's what's underneath your skin
The beauty that shines within
You're the only one that rocks my world
My cover girl."

 

 

 

 

Appena uscii dai miei pensieri e mi accorsi di quello che avevo combinato mi affrettai nel panico a scusarmi.

«Oddio scusami, non volevo, sono nuova e stavo cercando il mio armadietto e invece guarda che ho combinato » Dissi indicando la macchia di cioccolata calda che gli avevo fatto cadere addosso urtandola, a volte sono così sbadata.

«Mi dispiace, sul serio, se posso farmi perdonare in qualche modo dimmi pure. La fretta e la pressione in un altra scuola non aiuta tanto chi è scordinato sai?» Continuai tutto d'un fiato con lo sguardo basso.

«Nemmeno io sono coordinata, se lo vuoi sapere» Disse la ragazza in seguito ad una piccola risata mentre mi metteva una mano sulla spalla, al che alzai lo sguardo e la trovai con un sorriso dolcissimo che mi trasmise subito sicurezza e tranquillità, come se tutto andasse bene.

«Io sono Mirem» Disse poi allegramente con un tono che mi fece subito cambiare umore, come se cercasse di dirmi che mi potevo fidare di lei.

«Io sono Angela» Risposi anche io con lo stesso tono allegro.

«Hai detto che sei nuova, giusto?» Mi chiese subito dopo.

«Si, sono arrivata una settimana fa, il tempo di sistemarmi, sono italiana» Dissi mentre guardavo attentamente ogni persona che capitasse nel mio campo visivo.

«Bene, allora ora ti faccio conoscere un po' la scuola» Con il solito sorriso stampato in faccia mi prese a braccetto e mi portò a fare il giro della scuola.

«Vedi quei ragazzi vicino alla biblioteca?» Mi chiese indicando un gruppo di ragazzi indaffarati nel leggere libri e prendere appunti. Io annuii.

«Ecco, loro sono il gruppo dei “secchioni” come li chiamano i ragazzi popolari con la puzza sotto il naso» Disse, poi mi fece spostare lo sguardo su un ragazzo. «Lui è David Duston, il capitano della squadra di football, il ragazzo più ambito della scuola. Tutte le ragazze gli vanno dietro, ma sinceramente non capisco cos'abbia di tanto speciale» Disse guardandolo.

Era circondato da ragazze che lo toccavano d'appertutto, e lui non se ne preoccupava.

«Perchè? Insomma, non puoi dire che non sia carino» Ammisi.

Era un ragazzo alto con degli addominali scolpiti che si intravedevano attraverso la maglietta nera aderente che indossava e degli occhi azzurri.

«Certo, non ho mai detto il contrario» Ammise anche lei. «Ma cosa ti servono dei muscoli da Dio greco, se poi nel cvdrvello hai un criceto in prognosi riservata?» Continuò.

Scoppiai a ridere «È davvero tanto stupido?» Dissi cercando di tenere a freno la mia risata.

Rise anche lei. «Già, ma oltre quello, è il solito playboy che crede di avere tutte ai suoi piedi, che si crede il migliore, ed è pure sbruffone»

«Ah bhe insomma... non è proprio il fidanzato fedele che ogni ragazza vorrebbe avere ecco» Dissi innocentemente.

«Esatto, hai centrato il punto» Disse mentre andavamo nella direzione di David per superarlo.

«Ehi bellezze! Che ne dite se più tardi venite a fare un giro al mio armadietto? Numero 198. Possiamo andare a casa mia, ci divertiamo un po'. Possiamo farla diventare una nottata di fuoco» Ci disse con uno sguardo che faceva pensare a tutto tranne che qualcosa di casto mentre gli passavamo a fianco, lo guardai disgustata.

Mi indicò. «Soprattutto tu bella mora» mi disse avvicinandosi. Mi palpò il sedere. «Come te la cavi a letto, piccola?»

Mi allontanai subito e gli tirai uno schiaffo. «Duston, perchè la nottata di fuoco non la passi con i libri? Sai, mi dicono che ne hai bisogno, non vorrai mica diventare un asino?Ah, ma scusami, già lo sei! E poi qualche volta cambia quel criceto in prognosi riservata che hai nel cervello, sarà stanco, che dici?» Gli risposi pronta con un sorrisetto beffardo sul viso, si levò un “Oooooh ooooooh” da parte di tutti coloro che stavano guardando la scena e sotto lo sguardo stupito di tutti presi di nuovo a braccetto Mirem e ce ne andammo.

 

 

«Ma hai visto la sua faccia quando gli hai detto del criceto in prognosi riservata? Mio Dio.» Disse Mirem senza riuscire a smettere di ridere.

«Si, mamma mia, tra un po' gli scoppiavo a ridere in faccia.» Ammetto con le lacrime agli occhi per le troppe risate. «Però ti avrei dovuto dare i diritti d'autore per quello» Dissi ancora con qualche risata che mi scappava di tanto in tanto. Era da tanto che non ridevo così.

«Non mi interessa, aspettavo da tanto che qualcuno gliene dicesse quattro a quello sbruttone, e finalmente qualcuno ha avuto il coraggio, e questo mi basta e avanza, credimi» Disse avendo ormai smesso di ridere.

«Perchè se aspettavi qualcuno che glielo dicesse non l'hai fatto tu?» Gli chiesi.

«Perchè sono un tantino timida, perciò.» Mi disse sorridendo, come sempre.

«Ah, capisco.» Dissi semplicemente.

«Mentre vedo che tu hai carattere ragazza, rimarrai nella storia di questa scuola per aver avuto il fegato di rispondere per le rime a Duston, lo sai?» Mi disse dando un morso alla caramella che gli avevo offerto poco prima.

«Ah bhe, ne sono onorata. Ma vedi, mi hanno insegnato ad essere forte e a far valere i miei pensieri. Da una parte sono determinata e sicura di me, dall'altra invece sono timida, anche se non sembra, insicura e arrosisco anche per una cosa banalissima» Dico dando anche io un morso alla caramella.

«Insomma, hai una doppia personalità, diciamo.» Disse.

«Si, una specie.» Dico ingoiando.

«Quindi qui sei una semplice ragazza di 18 anni, ma in un mondo parallelo sei una spia che combatte i cattivi per salvare il mondo?» Disse seria, ma poi la sua serietà svanì lasciando posto a una risata che non riusciva più a trattenere, provocando di rimando anche la mia.

«Dai scema, alza le chiappe e andiamo, non ti dimenticare che devi presentarmi gli altri “simpaticoni” della scuola.» Dissi scherzando e dandogli un piccola spinta ridendo.

Uscimmo dal bagno dove Mirem si era cambiata la maglia ancora sporca di cioccolato ed entrammo nel corridoio principale della scuola.

«Guarda, lei è Allyson, la capo cheerleader, è lei che comanda qui.» Disse indicando una ragazza poco più alta di me, con un fisico mozzafiato che baciava un ragazzo all'armadietto.

«Dicono sia andata a letto con tutti i ragazzi della scuola, e per passare agli esami... anche con qualche professore»

«Davvero? Oddio che schifo, ma uno normale ce n'è in questa scuola?» Dissi guardandola disgustata.

«Il ragazzo che sta baciando è Eric Liffor, è un ragazzo dolcissimo, fa parte del giornalino della scuola, davvero non so come sia finito fra le grinfie di quella strega» Mi disse con uno sguardo dispiaciuto.

«Le ragazze stronze fanno innamorare gli unici ragazzi bravi che ci sono rimasti e i ragazzi stronzi le uniche ragazze serie che ci sono rimaste» Dissi guardandola.

«Già, ma se è davvero un ragazzo intelligente come sembra, capirà il grande sbaglio che sta commettendo, e la lascerà. Altrimenti non è un ragazzo così apposto come sembra, no?» Disse.

«Esatto» Dissi sorridendo, vedendo che quell'accenno di tristezza nella sua voce era sparito e aveva preso posto il suo bel sorriso.

 

«Buongiorno bellissima!» Dopo due minuti arrivò un ragazzo che abbracciò da dietro Mirem, le cui guancie presero all'istante un tenero colore più roseo di prima; era arrossita.

Il colpo di grazia per la ragazza fu quando lui gli lasciò un dolce bacio sulla guancia, facendogli fare un piacevole schiocco.

«Ciao James.» Disse Mirem ancora rossa in viso mentre sorrideva al ragazzo che si era spostato alla sua sinistra.

«Gli altri dove sono?» Gli chiese mentre continuava a sorridergli.

«Stanno arrivando.» Disse guardandola, i suoi meravigliosi occhi marrone chiaro, quasi verdi, sembravano sorridergli.

Era chiaro che si piacevano, si vedeva lontano un miglio.

Nel frattempo erano arrivati altri due ragazzi, Mirem scostò lo sguardo da James e lo posò sul ragazzo più basso.

«Hei Mir.» Disse questo abbracciandola.

«Hei nanetto.» Lo salutò Mirem ricambiando l'abbraccio, e lui a sua volta gli fece la linguaccia, era dolcissimo.

«Oi Miss. Timidezza, cos'è sta storia che prima saluti lui e poi me, eh?» Parlò questa volta l'altro ragazzo. Come James era alto, ma meno di quest'ultimo.

«Perchè io sono il suo preferito.» Ribattè di nuovo il primo scherzando.

«No, ti sbagli. Il suo preferito è James.» Disse il ragazzo biondo ammiccando guardando Mirem che nel frattempo era sprofondata nella vergogna ed era arrossita di nuovo, mentre James la guardava con un dolce sorriso, anche lui con un leggero rossore sulle guancie: erano dolcissimi.

«Scemi.» Disse Mirem ancora rossa in viso mentre abbracciava anche l'altro ragazzo a cui era scappata una piccola risata nel guardare la scena.

 

 

 

Ma sciao a tutti :3

Sono tornata con un nuovo capitolo c:

Sinceramente ci sono rimasta un po' male :(

Lo so che sono qui da poco, e non dovrei pretendere molto, ma ci tengo a questa ff e vorrei sapere cosa ne pensate.

Ho avuto solo una recensione nel capitolo scorso, e credetemi, in confronto alle visualizzazioni che ci sono state, è poco, molto poco.

Vi prego, lasciate una recensione, ve lo chiedo per favore ç_ç

In ogni caso...

Come vedete, in questo capitolo inizia la vera e propria storia c:

Ma come avete visto, manca un ragazzo per completare la band, giusto?

Bhe, volete sapere chi è, e che ruolo avrà nella storia?

Allora continuate a leggere la mia ff :D

Ora vi saluto, spero che questo capitolo vi sia piaciuto c:

Un bacione enorme,

 

Ciuffo.

  
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