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Autore: fredlove    18/11/2012    2 recensioni
Morgana gli era ancora più vicino, ed al diavolo l'etichetta di corte.
- Merlino -
Lui la guardò e qualcosa cambiò, si ruppe, dentro di lui. La castellana gli stava offrendo l'appoggio che tanto desiderava, ma che non voleva chiedere.
Il dolore per la perdita oltrepassò l'argine che aveva tenuto saldo fino a quel momento. E l'abbraccio di Morgana, per lui, sembrava la riva su cui naufragare.
Non seppe quando cadde in ginocchio, e lei lo seguì. Non seppe come si ritrovò a piangere calde lacrime, di dolore e rabbia, con il viso nascosto contro il seno di lei. Si sentiva, lentamente, svuotare.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Merlino, Morgana, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Morgana
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap 5




Le mani legate dietro la schiena, e le fascine di legno facevano sanguinare la pianta dei piedi.
Il cuore che batteva forte contro la gabbia toracica, ed il respiro accelerato.
Poi, un uomo. Qualcuno senza volto, accese una fiaccola e la portò ai piedi della catasta.
Le fiamme, divamparono alte.
Qualcuno gridò.






Morgana balzò seduta nel letto. Gridando quasi forsennata, fino a sgolarsi. Sentiva, tremando, tutte le sensazioni di quel sogno appena fatto.
Era sola nella sua stanza.
"Merlino" si trovò a chiamarlo, piangendo.
Un bussare, qualche minuto dopo, e la voce conosciuta che voleva sentire. - Milady, aprite. Morgana, sono io... -
Tremante, scese dall'enorme letto, aprendo poi la porta.
Merlino era lì, davanti a lei. Gli si buttò tra le braccia, che non era nemmeno entrato nella stanza.
- Mi hai chiamato... - la trascinò dentro, guardandola alla luce della luna che penetrava da una finestra. - Tutto bene?-
- No. Ero legata... e poi.. il fuoco. Bruciava. - disse sconnessa. - Mi sentivo bruciare. -
- Era solo un sogno. -
- Merlino, i miei sogni sono premonitori!-
- Non questa volta. - la guardò, e si azzardò ad asciugarle le lacrime sulle guance. - Non questa volta, fidati di me. -
- D'accordo. -
- Mancano solo due ore all'alba, Morgana. Torna a dormire, ora. -
Lei si strinse nelle spalle, affondando il viso contro il suo petto. - Non lasciarmi sola. -
- Non vorrei... - ammise - Ma...sono sempre un servo. -
- Ti... prego, Merlino. - si morse il labbro - Resta, con me. -
Lui l'accompagnò fino al letto, costringendola dolcemente a rientrare sotto le coperte. - A notte fonda... verrai con me. Ti porto, da qualcuno che può aiutarti. - le disse.
- Dove?-
- Druidi. I Druidi nella foresta al valico della montagna. Loro sapranno...-
- Ma.. tu, non...-
- Morgana, sono un giovane mago anche io, ma non possiedo la saggezza di chi pratica la magia come i Druidi. Loro sono... da chi vorrei, io stesso, degli insegnamenti. -
Sì, le aveva confessato di essere un mago. Non le aveva ancora confessato il suo amore, cosa che riteneva più difficile.
- Loro sapranno darti le risposte che cerchi. Ora dormi. Resto fuori dalla stanza. -
- Sei testardo, lo sai?-
- Sono il servo di Artù, ricordi?-
Morgana sorrise - In caso, ritengo tu sia un santo. Non ti viene mai voglia di... -
- Dormi, Morgana. -
Lei fece un broncio - Okay, okay. - ma lo fermò prima che uscisse dalla porta - Grazie, Merlino. -

Quando Morgana aprì gli occhi, fu solo per un rumore lieve che Gwen fece vicino al suo letto.
- Gwen... -
- Perdonatemi, mia signora... - la guardò con dolcezza - Non avete dormito molto, vero?-
Morgana si portò le mani al viso, prima di riavvivarsi i capelli. - Non molto... si nota?-
- Veramente, sì. I rimedi di Gaius, non funzionano più?-
Morgana si era alzata dal letto, camminando verso la finestra. Voleva aria fresca sul viso.
- Non molto.... oh, santo cielo! Merlino!- si ricordò improvvisa.
- Dormiva, davanti alla vostra porta. -
Morgana si intenerì. Merlino era rimasto veramente tutta la notte, davanti alla sua stanza.
- Grazie Gwen... Oggi vorrei mettere il vestito rosso... - si acconciò i capelli in modo morbido, e cadente. Voleva sentirsi la testa leggera.
Una volta finita la colazione, e la toeletta, Morgana lasciò la sua stanza. L'abitudine di andare da Uther per la buona giornata, le pesava in quel momento.
Voleva solo vedere Merlino. Per lo meno, ringraziarlo.
- Merlino, datti una mossa. Oggi sei più lento!-
La voce di Artù, interruppe poco i suoi pensieri.
- Merlino, datti una mossa. -
- Arrivo, arrivo...- ed apparì, celando uno sbadiglio dietro la mano. - Milady, buongiorno... -
- Buongiorno. -
- Merlino! Oh, sei qui! Ciao Morgana, scusa Merlino è un pò lento, oggi... - si rivolse verso il ragazzo - Datti una mossa... Hai da fare parecchio. Devi...-
- Lucidare la mia armatura, la mia spada, rassettare la mia stanza, dar da mangiare ai cavalli... - Merlino disse esattamente le stesse parole di Artù.
- Che fai, mi prendi in giro?-
- Noo. - ma un'occhiata del principe lo riportò alla serietà - Vado. Mia signora...-
Si allontanò.
- Sei stata da nostro padre?-
- Non ancora. Perchè?-

L'andar avanti ed indietro della donna, non lo disturbava. Di solito. Morgana, però stava andando avanti ed indietro da ... almeno quattro volte la lucidatura della spada. E lui la stava lucidando per la quinta. Artù voleva specchiarsi. Vanesia, testa di fagiolo!
Non era questo il punto, ma... Morgana era in quella stanza con lui.
- Milady, perchè non vi sedete?-
- Mi si sporca il vestito!-
Merlino sollevò un sopracciglio. Si era seduta altre volte, durante quei mesi, accanto a lui. In quella stanza... non molto pulita.
- Potete parlare, almeno?-
- Salazar. -
- Salazar. - ripeté Merlino.
- Sì. Merlino. Re Salazar. - si morse il labbro - Uther... mi caldamente consigliato di presentarmi al meglio domani... a mezzogiorno, solo per accoglierlo. -
- Come una sposa felice. -
- Non prendermi in giro. -
- Scusate. - le sorrise - Ma adesso, vedo tutt'altro che una sposa felice...-
- Merlino - assottigliò lo sguardo, prima di sorridere e rilassare le spalle. - Può... darsi, che al momento sembri... -
- Una... donna isterica?- azzardò.
- Merlino! -
- Non volete sposare Salazar e sinceramente non vi invidio. Perchè non ne parlate con Uther?-
- Tanto vale che gli dica : Uther, sono una strega!- lo guardò - Certo può funzionare, è sicuro che non sposerò nessuno!-
Merlino le sorrise apertamente - Siete melodrammatiche, voi donne. Sapete?- Ma sussultò allo sguardo che Morgana gli lanciò. - Perdonatemi, milady. Mi è sfuggito...-
- Ti sfugge qualsiasi cosa ti passi per la testa, ultimamente... -disse con nonchalance.
Merlino fece spallucce. - Mi sento... a mio agio con voi, dopo tutto... Credo sia un bene, no?-
Morgana, rimase per il modo schietto. Si schiarì la voce, prima di parlare - ... Volevo ringraziarti. -
- Per cosa?-
- Per.. stanotte.-
Merlino rimase un attimo in silenzio, poi - Potete passarmi il fodero per favore?-

   
 
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