Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: BelaBimba    18/11/2012    1 recensioni
-Combattiamo per la nostra libertà. Perché non possiamo ascoltare chi ci pare? Perché dovrei ascoltare una cosa che non mi piace solo per essere accettata?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Intervista al futuro: cos’è la musica?

Sono stati scelti cinque ragazzi del paese di Sorbolo per un’intervista sulla musica del passato, del presente e del futuro, ma anche sulle conseguenze che porta ascoltare un certo tipo di band o un certo cantante.

Giornalista: -Secondo voi, cos’è la musica in generale?
Martina: -In generale… Un’arte!
Luca: -Un passatempo: si può suonare, cantare e ballare con la musica.
Rachele: -Un qualcosa che ti accompagna nel corso della vita…
Andrea: -Il sottofondo che usa mia madre quando fa le pulizie!- ride –No, seriamente, sono d’accordo con gli altri, soprattutto con Rachele. È colei che ti fa compagnia, anche se uno è solo.
Giulio: -A mio parere la musica fa riflettere su se stessi, fa capire chi siamo.

Giornalista: -E cos’è la musica per voi giovani?
Rachele: -La salvezza!- gli altri annuiscono.
Martina: -Già… Ci aiuta molto a tutti… O comunque alla maggior parte degli adolescenti su questo pianeta.
Andrea: -Ancora non ho conosciuto un ragazzo o una ragazza che non ascoltano musica. È impossibile!
Giulio: -La musica per noi è… la vita. È difficile da spiegare… Se uno è triste, ha a disposizione un sacco di canzoni malinconiche, alcune addirittura hanno delle parole che sembrano cucite addosso a te.
Luca: -E se uno è felice può ascoltare le sue canzoni preferite, o del suo artista preferito e immaginarsi ad un concerto… Questo ci rende felice.

Giornalista: -Voi che musica ascoltate?
Giulio: -Green Day a vita!
Andrea: -Hip Hop e Rapper! Eminem è il mio idolo!
Rachele: -Justin Bieber, Taylor Swift, Selena Gomez… Pop.
Martina: - Un po’ di tutto… Soprattutto One Direction.
Luca: -Metal!

Giornalista: -Come mai vi piacciono questi generi?
Andrea: -Credo che un perché non ci sia. Uno ascolta la musica che lo fa star meglio, che lo aiuta nei momenti più difficili. Posso immaginare che Rachele ascolti anche Demi Lovato. A me non mi piace la sua musica, ma è una ragazza molto molto importante per tante ragazze di questa generazione.
Rachele: -Hai indovinato caro mio! Demi è il mio idolo. Mi trasmette forza solo guardandola. Quando era più giovane fu vittima di bullismo e iniziò a tagliarsi. Quando i suoi lo scoprirono la mandarono in clinica e lei combatté questa cosa, si rialzò con l’aiuto dei medici, facendo vedere chi era la vera Demetria Lovato. Ora è una delle più grandi cantanti di questi anni, con un sacco di ragazzine come me che la seguono, facendosi forza fra di loro.

Giornalista: -Sbaglio o molte volte ci sono dei pregiudizi fra voi giovani sulla musica che si preferisce?
Martina: -Purtroppo si. Io sono una Directioner e molto spesso i ragazzi intorno a me li offendono dicendo che sono solo cinque gay che non sanno cantare! A me non interessa se loro sono gay o etero, a me interessa la loro musica. Adoro le loro canzoni e mi fa stare male che la gente li offenda senza sapere cosa hanno passato loro prima di diventare famosi. Voglio dire, sono solo cinque ragazzi che prima di X-Factor andavano a scuola come tutti noi, c’era qualcuno che lavorava part-time come tanti giovani fanno in Inghilterra e America… Non hanno ucciso nessuno, ma tutti li criticano.
Giulio: -Questo succede anche a noi fan di musica Punk Rock, Metal o Alternativa. Gli adulti pensano che siamo solo degli svogliati, che ci droghiamo e beviamo allo sfinimento, pieni di tatuaggi e piercing. Ma non è così. Loro ci vedono solo da fuori. Non sanno che forse noi facciamo queste cose perché abbiamo dei problemi in famiglia o cose del genere.  La gente ci disprezza e ci cataloga come “pericolosi”. Tanto per citare uno dei più grandi cantanti di questo genere, Kurt Cobain non ha mai fatto male a una mosca! È vero, si drogava, ma aveva una moglie che amava alla follia e una figlia stupenda che era diventata il centro della sua vita. Uno dei tanti motivi del suo suicidio è stato perché non voleva che la figlia diventasse come lui. Pensava che se lui se ne fosse andato lei sarebbe cresciuta “sana”.
Luca: -Ha ragione Giulio! Tempo fa lessi un articolo del 1993 di un ragazzo punk che è stato ucciso da una guardia in un centro commerciale negli Stati Uniti. Che aveva fatto? Aveva trovato una bambina che piangeva e si era avvicinato. Le aveva chiesto che aveva e lei le disse che aveva perso la sua mamma. Così lui la prese in collo e la stava portando agli uffici per chiedere di fare un annuncio, quando la madre seguita da questa guardia iniziarono a rincorrerlo e a urlargli dietro che doveva lasciare la bimba. Lui si voltò e mise giù la bimba che corse dalla mamma. La guardia iniziò a minacciare il ragazzo perché pensava che volesse stuprare la bimba. Lui gli disse che non era così e si avvicinò alla donna con la bimba, visto che la piccola si stava sbracciando verso di lui per abbracciarlo, ma la guardia premette il grilletto e lo colpì sul petto. Ora quella ragazza è una punk, non vive più con sua madre e ogni mese va sulla tomba del ragazzo e ci lascia una margherita bianca.

Giornalista: -Wow, quindi voi combattete ogni giorno?
Rachele: -Combattiamo per la nostra libertà. Perché non possiamo ascoltare chi ci pare? Perché dovrei ascoltare una cosa che non mi piace solo per essere accettata? Odio questa cosa. Ci sono persone come noi cinque che se ne fregano del pensiero della gente, ma ci sono persone che ci rimangono fregate. Purtroppo ci sono già state molti vittime di ragazzi che si sono suicidati dall’esasperazione.
Andrea: -È vero. È girata per diverso tempo la foto del ragazzo francese che era fan di Bieber e che si è ammazzato. Non riusciva più a sopportare le critiche che gli facevano gli altri ragazzi, quelli che si sentono grandi e padroni del mondo.
Martina: -Questa gente non ha capito niente dalla vita secondo me…

Giornalista: -Credo che abbiate aperto gli occhi a molte persone, fra cui me. Non sapevo che ora ascoltare la musica era pericoloso. Hai miei tempi non si rischiava la vita per queste cose… Ora che ci penso tutti ascoltavamo le stesse cose, ecco perché. Vi ringrazio per avermi dato queste risposte e spero che ne l futuro questa cosa del “ascoltiamo tutti la stessa cosa” finisca.
Luca: -Lo speriamo anche noi.- sorridono tutti e cinque speranzosi in un futuro migliore.


Credo di aver parlato per tutti i giovani di oggi, o almeno per quelli che sono d'accordo con me.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: BelaBimba