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Autore: Havoc_Fan    05/06/2007    2 recensioni
Edward sorrise, stavano per baciarsi ancora una volta, quando delle grida provenienti dal corridoio non li fece separare. La porta si spalancò e una ragazza fece il suo ingresso. -ROY MUSTANG!-. Una scoperta scioccante per tutti.... E la prima ficcy che scrivo spero vi piaccia^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SORELLA E FRATELLO

 

Erano ormai due giorni che Elen dormiva, in seguito al litigio avuto col fratello aveva riportato qualche leggera lesione.

Havoc l’aveva portata a casa di Edward dove suo fratello Alphonse(ormai tornato umano)si occupava di lei.

 

All’inizio del terzo giorno finalmente Elen aprì gli occhi.

 

-Oh! Finalmente ti sei svegliata!-

 

Elen batté le palpebre, davanti a lei si trovava un ragazzo, un bel ragazzo con uno sguardo dolce un po’ da bambino i capelli di un biondo scuro erano legati in una coda alta, i suoi occhi di un grigioverde stupendo.

Elen arrossì e si nascose sotto le coperte.

 

-Io…io dove sono?-chiese timidamente.

 

-Sei a casa mia e di mio fratello Edward, t’anno portato qui tre giorni fa-rispose-Ora gentilmente potresti tirare la testa fuori dalle coperte? Sai vorrei vedere i tuoi occhi-.

 

Elen uscì la testa da sotto le lenzuola-Tu come ti chiami?-

 

Il ragazzo sorrise-Ti dico il mio nome se tu mi dici il tuo!-

 

La ragazza sorrise a sua volta-Elen il mio è Elen-disse sedendosi-Il tuo?-.

 

-Alphose-rispose aiutandola a sedersi e mettendo dei cuscini dietro la schiena di lei-Sono il fratello minore di Edward-.

 

-Mio fratello dov’è?-.

 

Al si sorprese a tale domanda-Ora è a casa sua, dovrebbe venire tra un po’-fece una pausa, poi chiese-Vuoi vederlo?-.

 

-Si! Vorrei vederlo-rispose dopo un attimo d’esitazione.

La porta della stanza si aprì ed entro Jean-Ei! Piccola ti sei svegliata-

 

-PICCOLA A CHI, SOLO MIO FRATELLO PUO’CHIAMARMI COSI’-.

 

Alphonse scoppiò a ridere, quella ragazza aveva lo stesso carattere del suo nii-san.

 

-Ei! Che hai da ridere-chiese lei mettendo il broncio.

 

-E che ti arrabbi come mio fratello-si giustificò lui-Comunque dimmi ai fame?-.

 

La ragazza annuì.

 

-Bene- e uscì chiudendosi la porta alle spalle e lasciandola sola con Havoc che si sedette sul letto accanto a lei.

 

-Sicura di voler vederlo dopo quello che ti ha fatto?-

 

-E’ mio fratello, aveva più che ragione gli ho mancato di rispetto, perché comunque è un mio superiore-rispose lei con lo sguardo basso-Non voleva farmi male, lo conosco-e sorrise, incrociando gli occhi azzurri di Havoc.

 

Alphonse ritornò cinque minuti dopo con un vassoio carico di cibo, buttò fuori dalla stanza il povero Havoc e aiutò Elen a mangiare.

 

-Lo sai-cominciò Al-I tuoi occhi sono di un azzurro stupendo-.

 

La ragazza arrossì-Grazie-

 

Il campanello suonò e un attimo dopo nella stanza entrò Roy, aveva lo sguardo basso. Alphonse sorrise ad Elen e uscì dalla stanza lasciandola sola col fratello.

 

Il silenzio era snervante, ma nessuno dei due spiccicava parola, alla fine Elen decise di parlare.

 

-Perché non ti siedi qui vicino a me?-.

 

Sempre col capo chino Roy si sedette accanto alla sorella.

La ragazza vedendo che il suo fratellone non alzava lo sguardo allungò una mano e gli alzò la testa finché non potè specchiarsi nei suoi occhi.

 

-Fratellone perché non mi parli?-

 

-Mi vergogno di quello che ho fatto-rispose distogliendo lo sguardo.

Allora Elen cominciò ad accarezzargli la guancia.

 

-Guarda che è colpa mia, io non avrei dovuto parlarti con quel tono-disse sorridendo.

Il fratello la guardò negli occhi specchiandosi in quel mare.

 

-No! Scusami tu Elen, ti fa ancora male lo stomaco?-chiese sorridendo a sua volta.

 

-Ma che scherzi? Guarda che sono forte, non mi abbattono tanto facilmente-.

 

Ed entrambi scoppiarono a ridere.

Roy le diede un bacio sulla fronte.

 

-Posso sperare di vederti nel mio ufficio oggi?-.

 

-Signorsì colonnello-rispose con il saluto militare e con un gigantesco sorriso.

 

-Bene a più tardi, la tua divisa è in quella busta-e uscì dalla stanza dopo averle dedicato un altro sorriso.

 

Elen indossò la divisa, legando poi i capelli nella solita coda che era abituata a portare, dopodichè uscì dalla stanza.

Alphonse vedendola gli sorrise.

 

-Sei sicura di farcela a camminare da sola?-.

 

-Non sono stupida!-rispose mettendo il broncio.

 

-Lo so!-rispose Al.

 

Elen lo guardò attentamente, anche lui indossava la divisa.

 

-Tu…tu sei un militare?-chiese sbalordita.

 

-Si! Ma faccio il lavoro d’ufficio, ora forza muoviamoci oppure tuo fratello ci riduce ad un mucchietto di cenere-.

 

-Ok!-disse Elen sorridendo e seguendolo, notando anche come a quel ragazzo donasse la divisa.

 

­­­­­­­­

Erano ormai sei ore che Elen lavorava senza sosta mettendo a posto l’ufficio di Roy.

Riza aveva dato ad entrambi una punizione.

Lei avrebbe messo apposto l’incasinato ufficio di Roy, mentre quest’ultimo in un rapido cinque ad uno avrebbe dovuto indossare abiti da cameriera e soddisfare ogni ordine che gli veniva impartito(cosa di cui Edward fu molto felice evito di dire perché^^).

 

Verso sera Havoc, Elen, Roy e Edward erano chiusi nell’ufficio del colonnello.

Fratello(finalmente in abiti normali)e sorella stanchi come non mai erano seduti sul divano.

La piccola aveva appoggiato la testa sulla spalla del fratello, che le accarezzava gentilmente i capelli.

Dopo un po’ anche Alphonse si unì a loro, Edward notò che evitava accuratamente di guardare Elen, e anche lei faceva lo stesso con lui.

 

-Ei! Elen-disse d’un tratto Havoc-Stasera verresti a cena con me?-.

 

Elen arrossì-Scusami….Ma non posso…io devo già uscire con un altro ragazzo-.

 

Roy la guardò dopo aver polverizzato il povero Havoc-E chi sarebbe costui?-chiese.

 

La ragazza non rispose.

 

-Io penso di sapere chi sia-intervenne Edward-Giusto fratellino?-.

 

Il povero Alphonse diventò peggio di un peperone.

 

Roy rimase sbalordito guardando dalla sorella ad Alphonse.

 

-Lui ti ha invitato a cena fuori?-.

 

Lei annuì.

 

-E tu non mi dici niente?-chiese guardando Al.

Il poverino si spaventò temendo di fare la stessa fine di Havoc.

 

Alla fine Roy sorrise-Che dici Edward ci uniamo a loro?-.

 

Elen scattò in piedi-SCORDATELO!-

 

Anche Roy si alzò-PERCHE’?-

 

-PERCHE’ NO!-

 

Roy sorrise-E va bene vuol dire che non verremo!-disse con aria rassegnata, poi sul suo volto si aprì un sorriso che non prometteva nulla di buono-Sorellina che indosserai stasera?-chiese guardandola con malizia.

 

-Un pantalone è una maglietta-rispose lei spaventata a tale sguardo.

 

-MA NON SE NE PARLA PROPRIO!-urlò Roy-FORZA SORELLINA VIENI CON ME-.

 

Una volta vicini alla porta guardò Alphonse-Tu! Vestiti in maniera elegante e fatti trovare alle otto al “Casal del Sole” lì vi aspetterà una magnifica serata-e sorrise, dopodichè trascinò via sua sorella con chissà quale piano in mente.

 

BENE ANCHE QUESTO CAP E’ FINITO.

RINGRAZIO COLORO CHE LEGGERANNO E CHE HANNO LETTO.

MI SCUSO ANCHE PER LA VIOLENZA DEL PRECEDENTE CAPITOLO MI E’ PRESA UN PO’ LA MANO.

SPERO CHE QUESTO CAP VI PIACCIA AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO^^KISS HAVOC-FAN.

 

 

 

 

 

 

 

  
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