Parte
Quinta
Bisogna
specificare che prima di scrivere quest’altro
mucchio di stronzate il quinto capitolo, sono stato vittima
di una storia
agghiacciante: una mia amica mi ha raccontato di essere rimasta
intrappolata
dieci ore consecutive in una cella frigorifera di una macelleria. E non
sto
scherzando. Quando le ho chiesto come tutto questo potesse essere
possibile, lei
mi ha risposto: “Perchè una volta entrata nel
negozio, mi hanno scambiata per
carne da macello… fuori forma”.
E con questa battuta squallida, si apre ufficialmente un nuovo frammento di storia: l’obesità su Facebook! Quindi, tu, lettore all’ascolto (?), se ti senti particolarmente sensibile all’argomento, ti sconsiglio di leggere, poiché non avendo di questo problemi, ci andrò giù pesante! Tanto oggi è la giornata dell’insensibilità (proprio così, potrai sfogarti nella recensione).
Allora,
allora. Partiamo dalle prime cose che si fanno
una volta iscritti su Faccia Libro. Grazie a Buddy, non
c’è nessun campo dove
si deve specificare il proprio peso, ma altrettanto…
c’è il campo dove bisogna
mettere un’immagine personale. Il che, se possibile,
è ancora peggio. Si,
perché i numeri, bene o male, puoi anche inventarteli, ma la
foto è come uno
specchio: mostra la realtà delle cose (poetic moment). A
meno che non siate
esperti di Photoshop, ma anche quello è un lavoro piuttosto
arduo.
Così,
il mondo ha dovuto assistere ad orrori
incomparabili, a mostri di grandezza biblica (in tutti i sensi), a cose
dell’altro mondo. Una volta capitato in un profilo
“grasso” di Fuckbook puoi
ufficialmente affermare di “aver visto cose che non si
possono nemmeno immaginare”.
Si, è così.
Tuttavia,
bisogna distinguere l’obesità su FB in tre
campi:
1.
“Sono
grasso/a e lo so”. La consapevolezza
è una delle cose peggiori di questo mondo, soprattutto
quando al posto delle
gambe si hanno due simpatici elefanti. Ciononostante, la persona in
questione
non si preoccupa minimamente del suo aspetto e di quello che gli altri
possono
pensare (saggezza), anzi, ad ogni occasione tira fuori la sua chiattosità come perfetto
spunto comico.
Non a caso tali soggetti hanno una vita sociale molto poco rosea.
2.
“Sono
grasso/a e sono secsi”. In poche
parole: la Sindrome del Gatto Obeso. Sono quelle persone cui la propria
fattezza fisica potrebbe sfamare un’intera popolazione del
terzo mondo.
Persone, però, che non solo non riconoscono il loro evidente
elefantismo, ma che inoltre sono
convinte di essere incredibilmente e irrimediabilmente desiderate.
Quando, in
realtà, l’unico desiderio riconducibile a loro
può essere giustificato da un
folle momento di fame cannibale. Gli amici e fidanzati/e affibbiano
gentili
soprannomi, come: Gattona Sexy (evitiamo
commenti), Salsiccione Mio (no, non
è un pene), Panterona Zebrata (non
ha alcun senso tra l’altro), Morbidoso
Cicciottone (davvero: non è un pene). La cosa che
più mi sorprende di tali
elementi sta nel fatto che sono pronti a giudicare fisicamente gli
altri senza
problemi. Alzano il loro ditone grasso e cominciano a sparare sentenze.
E tu,
se non sei palestrato al punto di poterle fronteggiare, puoi solo
subire,
perché sei consapevole che una loro schiacciata di culo
potrebbe provocarti un
perenne trauma cranico. Il mio fratellino Andrea è stato
vittima di certi
avvenimenti… un giorno vi racconterò tutto,
promesso!
3.
“Sono
fotogenica”. Questo è un caso molto particolare,
riconosciuto anche come la
Sindrome della Vagina Grassa. E’ un caso che purtroppo si
verifica soltanto
nelle donne, data la vanità femminile. Questa grave malattia
porta il soggetto
a credere di essere fotogenica, quando in realtà sarebbe
molto più corretto
dire foto-igienica, in memoria della carta che usiamo per pulirci il
culo. Ciò
si verifica in ambito obesità poiché i chili di
troppo offuscano la realtà, e
convincono la persona di avere un fascino particolare.
Queste persone, però, dovrebbero sapere che con le
loro foto stampate, la
gente normale si leva la merda dall’ano.
Per
questa volta finiamo qui. Visto il gran numero di
fan-club su FB, nel prossimo capitolo ritornerà Andrea. Vi
consiglio di non
perdervelo!