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Autore: moonguardian    18/11/2012    14 recensioni
Il rimorso è una bestia malvagia, lo ha corroso dentro, Stefan lo sa...
Riusciranno le note di un valzer oscuro e l'amore di un fratello a liberarlo?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO: Tutti i personaggi di questa fic sono maggiorenni. I fatti e i personaggi non sono esistiti o esistenti. Questa storia non ha alcun fine di lucro. Qualsiasi riferimento a fatti o persone esistenti o realmente esistiti è puramente casuale


Scritta per un contest in cui si chiedeva di creare una storia da un immagine.
ossia questa

ho legato l'immagine alla mia long ZAM! Colpo di Fulmine e alla canzone Dark Waltz che personalmente adoro.
Potete trovare la canzone QUI
Vi consiglio di ascoltarla leggendo la fic
Spero vi piaccia

 

Waltz of Memories



Sangue ovunque, come un lago in cui affondo, e la sua voce che mi grida
"Perché Stefan… PERCHÉ?"
 
Mi sveglio, ansante
 
Questo sogno mi ha riportato alla mente tanti ricordi... i miei amici, la mia vecchia casa.
Il mio fratellino.
 
"Christian..."
 
Dopo che si è suicidato perché le persecuzioni nei suoi confronti erano diventate insostenibili, abbiamo provato ad andare avanti, ma dopo due anni la situazione non era cambiata e allora...
Penso a papà, che si è fatto forza e mi ha portato via, prendendo questa villetta sulla costa.
Penso alla mamma, che non ha retto la notizia e ora ha deciso di dimenticare e farsi una vita col suo nuovo compagno.
Penso a me stesso, che ho scaricato tutto sulle spalle del mio migliore amico per poi abbandonarlo senza dire una parola.
 
"Sono proprio un bastardo..."
 
Mi alzo: anche se sono le due di notte non riesco a stare qui; esco di casa e prendo un sentiero che passa vicino al mare, proprio dietro la spiaggia. Ultimamente ci vengo spesso.
La pace che avvolge questo luogo,
il suono delle onde,
sono come balsami per la mia anima, ma purtroppo il rimorso è troppo forte.
Se gli fossi stato più vicino,  mi sarei accorto prima di quello che stava per succedere.
E invece...
 
Il ricordo mi assale.
 
Ritornare a casa e trovare la sua lettera, le sue ultime parole.
La corsa, quella corsa per tentare di fermarlo, un disperato tentativo.
L'angoscia di vedere l'ambulanza davanti a casa sua.
Le urla strazianti di mia madre.
 
"No! Basta... basta vi prego!!!"
 
Disperato, mi prendo la testa fra le mani e inizio a barcollare.
Senza accorgermene metto il piede in fallo e cado lungo il pendio che separa il sentiero dalla spiaggia.
Dolore, atroce dolore, poi il buio mi inghiotte.
 
Mi ritrovo in un luogo strano.
Una spiaggia grigia, dove il silenzio regna incontrastato, nemmeno le onde risuonano...
Tutto tace, non un alito di vento scompiglia gli alberi che sovrastano le tetre pareti di roccia intorno alla spiaggia.
Perfino la luna, seppur pulsante di luce argentea, sembra addormentata... come se qui tutto fosse fermo.
 
Ad un certo punto dal mare si leva una melodia,
triste, malinconica, tanto che il mio cuore sembra ribellarsi a me, riempiendosi di tristezza e tentando in ogni modo di fuggire.
 
"Ah..."
 
La luce della luna si è fatta improvvisamente più intensa ma, incredibilmente, una zona dell'acqua sembra respingerla.
In quel punto, poco a poco, si delinea un'ombra dalle fattezze indiscutibilmente umane...
Una donna con lunghi capelli neri e un abito leggero, mossi come spinti da una brezza che non c'è.
 
Alla musica si aggiunge una voce, anch'essa carica di una tristezza infinita... sento come se il cuore volesse uscirmi dal petto e fuggire, ma non posso muovermi
 
"We are the lucky ones
We shine like a thousand suns
When all of the colour runs together"
 
Improvvisamente il mio petto si illumina, da esso cominciano ad uscire piccole sfere di luce dai mille colori che si tuffano nel mare, muovendosi in cerchio intorno alla figura e diventando sempre più grandi
 
"I'll keep you company
In one glorious harmony
Waltzing with destiny forever"
 
Tende una mano verso di me e dall'acqua si sollevano grandi colonne luminose che pulsano al ritmo della melodia,
ad un cenno della figura in esse compaiono delle immagini:
sono i miei ricordi...
La nascita di Christian,
il mio fratellino che mi abbraccia dopo che l'ho aiutato a muovere i primi passi,
il suo sorriso,
la luce che lo riempiva, e tanti altri... a perdita d'occhio
 
"Dance me into the night
Underneath the full moon shining so bright
Turning me into the light"
 
Ad un tratto mi ritrovo accanto a lei, non riesco a vederle il viso, è in ombra dietro i lunghi capelli.
Insieme ci muoviamo attraverso il labirinto creato dalle colonne, guardando di tanto in tanto un particolare ricordo, avvicinandoci sempre di più alla luna,
ma man mano che ci avviciniamo la sua figura diventa sempre più cupa.
 
"Time dancers whirling past
I gaze through the looking glass
And feel just beyond my grasp is heaven"
 
Ora il paesaggio è cambiato,
alle colonne piene di colori si sono sostituiti obelischi neri che riflettono immagini che mi riempiono d'angoscia:
la separazione dei miei genitori,
il dolore nel sapere che mia madre mi ha lasciato, portando con se il piccolo Christian, l'immagine del suo dolore quando hanno iniziato a tormentarlo perché si era dichiarato ad un altro ragazzo.
Mi copro gli occhi, lei allora alza un braccio e grandi pannelli di vetro compaiono tra me e gli obelischi, bloccando in qualche modo quella scarica di malignità.
Mi abbraccia, io sussulto a sentire il contatto fra noi, allo stesso tempo freddo come la neve e caldo come il sole.
 
"Sacred geometry
Where movement is poetry
Visions of you and me forever"
 
Intorno a noi si forma un cerchio di colonne e obelischi, in ciascuno un ricordo, ruotano intorno a noi e io inizio a piangere...
Ogni lacrima che cade nell'acqua fa illuminare la figura di colei che mi abbraccia, i suoi capelli diventano più luminosi, come se il nero stesso emettesse luce.
Si scosta da me, vedo che indossa una maschera piangente,
nei suoi occhi è riflessa un immagine.
Sono io su quella spiaggia triste, e vicino a me qualcun altro, indistinto, etereo, come fatto di nebbia.
 
"Dance me into the night
Underneath the full moon shining so bright
Turning me into the light"
 
La luce della luna lo illumina di scatto, avvolgendosi intorno a lui e a me, e all'improvviso lo vedo
 
"Christian..."
 
"Dance me into the night
Underneath the full moon shining so bright
Let the dark waltz begin
Oh let me wheel - let me spin
Let it take me again
Turning me into the light"
 
Mi lascio sfuggire il suo nome, nel riflesso vedo che mi poggia una mano sul cuore, dando inizio a tutto...
Poi, così come è comparso, il riflesso svanisce, ma ora la donna che mi sta davanti non piange più, mi sorride serena e si volta verso la luna.
Seguendo il suo sguardo vedo una farfalla bianca che vola verso l'astro luminoso.
 
"Addio fratellino"
 
Sussurro, guardandolo. Ne ho la certezza: Christian ha voluto liberarmi dal mio rimorso.
Mi giro per ringraziare la dama mascherata, ma anche lei è sparita.
Mi ritrovo di nuovo sulla spiaggia, pian piano la nebbia sta coprendo il mare.
Tutto tace ancora, la luna sta diventando sempre meno luminosa, la nebbia avanza... mi ritrovo nel buio, quando all'improvviso
 
"...an..."
 
Che cos'è?
 
"Stefan!"
 
Una voce?
 
"Eccolo! Venite presto! È qui!"
 
Poi di nuovo tutto nero.
 
 
 
Mi sveglio con un emicrania da record
 
"Stefan! Finalmente sei sveglio.
Ero preoccupatissimo"
 
"Papà per favore non gridare, ho mal di testa..."
 
Realizzo di essere in una camera d'ospedale, ho la testa fasciata.
Vedo avvicinarsi un medico.
 
"Finalmente sta meglio, signor Harse, ha perso i sensi per quasi ventiquattro ore dopo essere precipitato lungo il pendio"
 
Mi torna tutto alla mente, non penso che sia stato un sogno... o almeno così credo.
Vengo distratto da una voce
 
"Dottore? Potrebbe firmarmi questi fogli?"
 
Assomiglia a...
Mi giro, non ci posso credere... è lei! La donna del mio sogno, o almeno credo, ha gli stessi capelli, indossa un abito nero e grigio e...
Un ciondolo a forma di farfalla bianca.
 
"Capiti a proposito, Veronica.
Visto che il tuo stage termina fra un'ora, faresti compagnia a questo giovanotto?"
 
Lei sorride e si siede vicino a me
 
"Nessun problema"
 
Mi guarda, ha degli splendidi occhi azzurri, poi abbassa lo sguardo e arrossisce, forse l'ho intimidita fissandola troppo intensamente.
Sorrido e le scosto una ciocca di capelli mentre chiedo
 
"Tu credi nelle coincidenze?"
 
Lei sorride, "il suo stesso sorriso" e posa una mano sulla mia
 
"No, ma credo al destino"

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La canzone "Dark Waltz" appartiene ai suoi autori e a Hayley Westenra.
Io non possiedo in alcun modo i diritti di tale brano musicale

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Spero vi sia piaciuta e vi abbia toccato i cuori tanto quanto l'ha fatto a me scrivendola.
Aspetto i commenti

  
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