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Autore: MrsGreyC    18/11/2012    8 recensioni
Due giovani sorelle vengono divise alla nascita a causa di un incidente. Le ragazze crescono separatamente ma arrivano entrambe al successo.Conoscere gli SHINee per motivi diversi e crescendo sperimentano l'amicizia, la fratellanza e anche l'amore.
Ma riusciranno a ritrovarsi alla fine?
(Storia che riscriverò e aggiornerò in un futuro prossimo dato che fa abbastanza schifo e risale a due anni fa. Per ora la lascio qui a contaminare l'aria (': )
MrsGreyC
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sweet Candy


(Louin ver.)

Oggi sarebbero iniziate le riprese. Le mie emozioni erano alle stelle ed io ero immersa in una eccitazione tale, da mettermi a cantare facendo finta di avere come microfono una delle mie pantofole rosa : -Sono un asso io lo so! Col cricetino ballerò! E il pappagallo che mi stressa, stà lì che mi pressa, oh oh! Anche io il Black Asso mangerò! No, non è vero che lo fò! – e in contemporanea mi inventavo parole senza senso mischiando qualsiasi tipo di discorso e di dialetto locale. Be’ , almeno facevo contenti i miei animaletti, forse. Il mio cricetino mi applaudiva e intanto ballava Gangnam Style tentando di vincere un po’ di mangime; mentre il pappagallo sclerava perché non voleva permettermi in alcun modo di assaggiare le sue prelibatezze.
Il problema non erano loro… ma la vicina. D’accordo, sono un po’ stonata. Ma il fatto è che erano ancora le sette del mattino.
Ho sentito le urla di quella vecchiaccia che tentavano con il loro tono di rompermi le finestre. La povera Himchan ne aveva tutte le ragioni ma dopo mezz’ora di lamenti , ha mandato il mio pappagallo in tilt. Ren sembrava appena uscito da una maratona di canzoni da discoteca e ormai si ritrovava talmente scosso da crearsi un proprio moto di rotazione. Ha iniziato a gettarsi dall’asticella poggiata verso la metà della gabbietta per tentare il suicidio, ma la caduta era troppo breve da non provocarli nulla. In seguito è riuscito a calmarsi per un breve periodo di tempo e poi, ha iniziato a sclerare pronunciando parole inesistenti.
Il criceto , invece, stava facendo qualcosa che non aveva mai fatto. D’un tratto è salito sulla rotella e ha iniziato a correre talmente veloce da non essere più rilevato dall’occhio umano e dunque da mescolarsi con le molecole d’aria. Corse talmente veloce da rompere la rotella e venir schiacciato dal peso.
Fortunatamente riuscii a salvarlo in tempo ma si notava la sua confusione: -Devo andare al gabinetto…- ma lui non è un criceto di classe vip, non può usare il gabinetto.
Dopo questo mio risveglio movimentato , sono finalmente arrivata sul luogo delle riprese. La prima scena del drama ‘Sweet Candy’  doveva essere girata su un campo verde immenso. Il sole era altissimo, non vi erano nuvole. Il cielo era limpido, brillava, mi metteva ansia ma entusiasmo. Non vedevo l’ora di iniziare e con il mio solito ottimismo ero sicura di non sbagliare nessuna parte.
Era il momento di cambiarmi e di prepararmi alle prime prove ufficiali.
Qualche giorno prima, è stato lo stesso Key a chiamarmi segretamente per provare insieme le battute: inizialmente ero molto allegra, ma l’amicizia che si era creata in precedenza tra di noi sembrava essere mutata in qualcos’altro. Iniziai a sentirmi un po’ tesa e agitata , ma l’emozione si trasformò presto in calma e dolcezza. Mi sentii molto a mio agio con lui. Quando parlava sembrava un cavaliere, nonostante in ‘Sweet Candy’ interpreti un personaggio un po’ distaccato. Era davvero bellissimo.
Incrociare il suo sguardo mi faceva stare bene, e mi sarebbe bastato guardarlo, immobile. Il mondo mi sembrava infinito solo guardando i suoi occhi… Peccato che inspiegabilmente arrivò qualcuno a rovinare quel magico momento: era la sua cuginetta che lo costrinse a uscire con lei. Anche se breve, ammetto di averne fatto un bel ricordo.
Dato che il nostro ultimo incontro si concluse in modo improvviso, non ebbi l’occasione di salutarlo a dovere. Durante le prime prove l’avrei rincontrato; per questo ero davvero impaziente.
 La signora Yamada mi accompagnò dalla costumista e dalle truccatrici. In seguito alla preparazione del mio dolce personaggio , fui pronta per registrare. Non mi avevano ancora fatto incontrare Key proprio per rendere la scena più naturale. In quel momento volevo utilizzare il forno che utilizza il povero Onew per cuocere pollo, solamente per il gusto di arrostire il regista che aveva previsto questo particolare.
Giunta sul luogo della tanto attesa 1°scena recitai una piccola introduzione. Dovetti danzare sotto il candido gazebo, posto in quella immensa distesa di verde. Dopo questa prima parte, il copione mi imponeva di inciampare in seguito a un errore della coreografia.  Inciampai, e accecata dal sole alzai gli occhi al cielo: vidi un giovane così brillante da sembrare un angelo. Era lui, Key. Perfino il sole invidiava la sua lucentezza e maestosità.
Dovevo fingere l’emozione, far finta di avere le farfalle nello stomaco, di restare incantata dalla sua bellezza. Dovevo restare immobile e guardarlo negli occhi. Non fu difficile come scena perché ormai non sentivo più il bisogno di fingere: io ero follemente innamorata di lui. Sin dal nostro primo incontro ho iniziato a sognarlo ogni notte e provare una cotta talmente forte da uscire dai limiti umani.  Il cuore palpitava senza accennare a fermarsi.  Ammirarlo senza fermarmi mi rendeva felice e mi faceva sorridere come un’ebete. Anche se durò un breve istante, vederlo brillare di luce propria assieme al sole mi sembrò un’eternità.
 

(Onew ver.)

Dall’assenza di Key, ho tentato svariate volte di occuparmi del pranzo.
Avendo come pasto preferito il pollo, ho chiesto al manager di comprarne un po’. Così, li ho scritto un bigliettino che indicava le quantità.
Peccato che solo all’arrivo della scorta , mi sono accorto di aver sbagliato a scrivere, aggiungendo uno zero di troppo ai kg di pollo. Il manager ritornò al dormitorio con cinquanta confezioni di pollo di 2 kg ciascuna, e arrabbiato mi chiese spiegazioni : -Ma che diavolo combini? Hai invitato una mandria di gnu a pranzo?-
-Devi aver sbagliato a leggere. Io ho scritto 10 kg di pollo da consumare in una settimana!-
-Qui c’è scritto chiaramente 100 kg ! Da quando la lista della spesa è un optional?-
-Mi sarà scivolata la penna! Ma guardiamo il lato positivo: almeno avrò la possibilità di fare più tentativi!- non sapevo più cosa inventarmi per scamparmi un’allucinante predica di tre ore.
Tutte le confezioni di pollo non entravano in cucina e riempirono tutto l’angolo del salotto. Il manager si arrabbiò un sacco ma non finivo più di ridere.
Ho cercato a lungo la ricetta, ma non la trovai. Il pc era sparito dalla circolazione [colpa di Jonghyun], dunque il mio problema era : -E adesso come diavolo cucino del pollo?- Ci pensai per un po’ ed ebbi un idea:
 -Basterà andare a tentativi! Alla fine, con un po’ di fortuna, ci riuscirò in qualche modo!-
Non ho mai cucinato pollo fritto, ma mi sarebbe bastato impanarlo all’italiana.
Ho preso una scodella in cui avrei dovuto sbattere qualche uova. Presi un paio di uova e le lanciai intere nella scodella. Qualcosa non andava, non erano venute liquide come le faceva Key; erano sparsi per la scodella tanti pezzi di guscio. Ho iniziato a ragionare, ma non mi veniva niente. Poi comparve Jonghyun dal nulla dicendo: -Guarda che il guscio và buttato.-
-Accidenti, come ho fatto a dimenticarlo? Non dovrei essere imbranato a tal punto- affermai disperato.
Dopo essere finalmente riuscito a sistemare le uova sbattute ho messo la farina in un sacchetto. Ho diviso il pollo in più pezzi e li ho imbalsamati nelle uova, per poi gettarli nel sacchetto di farina. Ovviamente con l’aiuto di Jonghyun.
Lui ha seguito la ricetta che mi stavo appena inventando, ma almeno ha incontrato meno imprevisti di me. Dopo essersi riempito le mani di farina, ha lasciato il resto a me. Lo pregai di aiutarmi ma lui rispose: -Non eri tu che dovevi occuparti del pranzo? Io devo mettere in ordine!- [come se ne fosse in grado].
A quel punto misi un po’ d’olio nella teglia e sistemai il mio pollo. Non mi sembrò di aver saltato dei passaggi. Sistemai la cottura a una temperatura molto alta e intanto andai nella mia stanza per collegarmi in rete. A un certo punto, sentii Taemin urlare dal salotto: -Hyung puzza!- . Erano passate già due ore di cottura. Mi ero dimenticato di spegnere il forno. Con uno scatto felino raggiunsi la cucina e aprii il forno. Uscì una nuvola di fumo nera , ma tentai di chiudere gli occhi e di afferrare la teglia per poi tirarla fuori : –Ahi! Scotta!- avevo dimenticato di indossare le presine. Il dolore fu talmente forte da farmi lanciare involontariamente in aria la teglia con il pollo all’interno. Mi lacrimavano gli occhi dalla sofferenza.
Mentre continuavo a lamentarmi, l’eroico Jonghyun con il fucile ad acqua giocattolo, tentò di sistemare il fumo, ma finì per allagare la cucina. La teglia che avevo appena lanciato in aria atterrò capovolta interamente sul vaso di fiori. Il vaso venne spinto a terra e si rovesciò tutto il terreno all’interno.
Taemin incuriosito si mise a correre per la cucina e scivolò sul pavimento bagnato.
Conclusione del primo tentativo: la cucina era un completo disastro e senza Key non saremmo durati a lungo…
 

 (Taemin ver.)

Dall’inizio delle riprese del nuovo drama di Key, sono sorti diversi problemi nel dormitorio SHINee.
Onew sembrava impazzito per via del pollo che bruciava continuamente. Lui non sa cucinare affatto e l’unico che ne è in grado, Key , era impegnato con le riprese. Stavamo passando a causa di questo, dei momenti davvero complicati.
Jonghyun non faceva che passare la giornata su Twitter a pubblicare foto assurde o a farmi disegnare per poi pubblicarne gli aggiornamenti sul fansite giapponese, anche se questo implicava lo spacciarsi per me. Quando finalmente si stancava di giocare al pc, veniva a scherzare con me. Con lui mi sono divertito un sacco! Abbiamo a lungo pianificato scherzi da fare a Onew, anche se lui alla fine riusciva a corrompermi minacciandomi di mangiarsi tutti i miei yogurt. Va bene scherzare, ma i miei yogurt non si toccano.
Minho, invece, passava tutta la giornata a spasso con la sua fidanzata, Miharu.  Ad eccezione del fatto che senza lui né Key riuscivamo a mangiare qualcosa di decente, lo preferivo fuori dal dormitorio, perché da quando ha trovato una compagna non fa che parlarne. Quando lo fa sono contentissimo per lui, ma mi fa venire un mal di testa terribile...
Quel giorno ero solo in casa con Onew. Ho acceso la televisione mentre Onew puliva la sua stanza.
In quella trasmissione mostravano una nuova artista, famosa per le strade ma non per il suo nome. Non riuscii a capire il suo nome, ma compresi che da un po’ di tempo si esibiva per le strade, creando attenzione e curiosità nella folla. Aveva un volto angelico, ma mostrava tutto il contrario. Era uscita senza nessun preavviso una nuova versione di Reila dei The Gazette insieme a lei. Suonava la chitarra elettrica in maniera impeccabile. La sua voce era dolce e si muoveva come una fata.
I capelli le coprivano il viso e trasmetteva un’aria fredda e distaccata ma tenera. Ne rimasi affascinato. Aveva i capelli lunghi, biondi e occhi verdi che ardevano di passione. Con il suo sguardo travolgente ma misterioso mi mandava in confusione. Chi poteva mai essere?
Passavano le settimane… Nel dormitorio SHINee c’era una pace irreale.
Ma col tempo si intensificò per tutto il palazzo un viavai continuo. Alla radio, in televisione, per i cortili della SM non si parlava che di quella bellissima sconosciuta.
I direttori della SM volevano ingaggiarla a tutti i costi, ma nessuno conosceva la sua identità. Più passava il tempo, più desideravo incontrarla anch’io. Ammattito da quella consapevolezza passai le giornate nell’ozio.
 

(Key ver.)

Le riprese erano iniziate da un paio di settimane. Il lavoro stava procedendo alla perfezione anche se avevo urgente bisogno di visitare un parrucchiere. Il mio ciuffo preferito era un disastro, e il colore marrone mi aveva stancato. Decisi di schiarirli un po’, anche se questo fece arrabbiare la signora Yamada:
-E questi capelli? Non mi sembra di averti permesso di schiarirli!-
-Ma erano un disastro! Ammettiamolo, un ciuffo così lungo non va più di moda dagli anni ’80 e non si abbina al mio stile!-
-Oh, Key caro , ti prego non farmi questo!-
-Andiamo ‘signorina’ Yamada chiuda un occhio! Le prometto di dare il massimo nel drama.-
-E va bene! Ma solo perché si tratta di te! E mi raccomando: niente sfumature rosa per il momento- non compresi affatto cosa intendesse con quella frase.
Durante le riprese ero contento di aver sistemato i miei capelli, ma mi rendeva ancora più felice recitare con Louin. La sua personalità mi ha molto colpito sin dall’inizio. Mi faceva sempre ridere con gusto. Era l’unica che ci riusciva così di frequente. La sua bellezza senza freni mi lasciava privo di forza. Mi sentivo come se impiegassi tutti i muscoli del mio corpo solo per ammirarla.
Iniziai a provare qualcosa per lei, ma avevo paura di rovinare il rapporto che si era creato tra di noi, perché ritenevo che lei mi considerasse come un amico.
Ho sempre pensato di dichiararmi subito alla persona che amo per evitare fraintendimenti, ma preferii aspettare un po’ per capire cosa le passava per la testa e cosa provavo esattamente nei suoi confronti. Per questo, decisi di aspettare prima di dichiararmi ufficialmente.
 

(Louin ver.)

I giorni passavano e il mio cuore stava per esplodere.
Altro che farfalle nello stomaco! Mi sentivo una mandria di gnu imbestialiti che facevano a gara per mettermi sottosopra le interiora.
Volevo dichiararmi a Key ma mi sembrava ancora presto. Erano passati solo due mesi dal nostro primo incontro. Anche la mia testa era sottosopra. Quando ero con Key cercavo di trattenermi, ma una volta a casa non facevo che liberare battute idiote che mi venivano in mente durante la giornata, e sfogarmi con Ren e con il cricetino senza nome.
Dopo più di due mesi di vita con il cricetino che mi regalò mia nonna in onore della mia carriera, mi ricordai ancora in quel momento che avrei dovuto affibbiarli un nome.
Impiegai l’intera domenica a pensarci ma nella mia mente risuonava un solo nome: -Key, Key, Key, Key, Key, Key, Key, Key, Key, Key, Key, Key…-
Alla fine scelsi il nome con l’aiuto di Ren che , ancora scosso dalla brutta esperienza con la vicina , non faceva che ripetere parole insensate e inesistenti : -Kema, Koba, Lanu, Codu , Simu , Dimu, Kish … Kiba–
Si, Kiba era davvero un bel nome per un cricetino di cui non sapevo nemmeno il sesso.
Il cricetino non appena li presentai il suo nuovo nome, si mise nuovamente a ballare Gangnam style in segno di vittoria.
Mentre la mia cotta per Key cresceva a dismisura, i giorni richiesti per la registrazione del drama diminuivano sempre di più, e i guai che combinavo non facevano che aumentare. Dovevo sbrigarmi a far capire a Key una volta per tutte che lo amavo con tutta me stessa e non facevo che ragionare su come dirli tutto.
Sorridente, mi scese una lacrima di ansia : -Ne succederanno delle belle!- pensai.

 
 
 
  
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