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Autore: MrsGreyC    11/11/2012    8 recensioni
Due giovani sorelle vengono divise alla nascita a causa di un incidente. Le ragazze crescono separatamente ma arrivano entrambe al successo.Conoscere gli SHINee per motivi diversi e crescendo sperimentano l'amicizia, la fratellanza e anche l'amore.
Ma riusciranno a ritrovarsi alla fine?
(Storia che riscriverò e aggiornerò in un futuro prossimo dato che fa abbastanza schifo e risale a due anni fa. Per ora la lascio qui a contaminare l'aria (': )
MrsGreyC
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Absolutely perfect


(Louin ver.)

Assolutamente perfetto.
Il mio viso, naturalmente; mi ci erano volute ore ma l’abile uso del make up aveva fatto il suo dovere e perfino me stessa, la più impalcabile giudice sull’argomento, non riusciva a trovarsi un solo difetto. Avevo fatto le cose bene, per una volta.
-Forza Louin! Ora sì che sei fantastica! - pensai tra me e me soddisfatta. Avevo impiegato circa un’ ora solo per decidere quali vestiti indossare. Ero nel panico, ma super eccitata ed esaltata all’idea di ciò che stava per capitarmi. Tra tutte le proposte ricevute, questa era la miglior cosa che potesse mai succedermi.
(3 ore prima…)
Erano circa le sei e mezzo del mattino . Stavo ancora in stato di ‘dormiveglia’ ed ero concentrata sul pensiero delle crepes alla nutella che avrei mangiato più tardi : - Così dolci … così invitanti… –  avevo la bava che colava giù per il viso e andava a raggrupparsi in un bacino appiccicoso. Stavo dando di matto nel sonno e, intanto, violentavo il cuscino che, arrabbiato e esterrefatto, mi faceva la predica: - Su , dai Louin lasciami andare … oh Dio, non dirmi che quella è bava, ti prego! – si , esatto, il mio cuscino parlava … e be’, non solo il cuscino.
Poco più tardi suonò la sveglia :  “Driin driin driin , è morto il gatto! Driin driin driin, è morto il gatto!”  
Sono davvero addolorata di ciò, ma non ho scelta. Utilizzare la sveglia la mattina mi rattrista, dato che ogni volta causo una strage di gatti. Figurarsi che il servizio specializzato nella sepoltura di animali mi aveva già richiesto l’abbonamento giornaliero.
Erano circa le sette. Mi sono presa il tempo di mangiare le mie tanto sognate crepes e stendermi sul divano. Gli occhi si chiudevano da soli, perciò tentavo di ingozzarmi di nutella. Mi ero sdraiata un attimo, cercando di riprendermi dalla sbornia della sera prima. Non avevo fatto che bere alcolici con gli amici e fare a gara a chi ne resistiva di più. Era una sensazione orrenda e se avessi potuto mandare avanti quella scena, come in un film, l’avrei fatto senza alcun dubbio. Avevo da vomitare, ma cercavo costantemente di trattenerlo pensando: - Ma se vomito poi non la smetto più di vomitare perché mi fa venire da vomitare guardarmi vomitare (?)- Chiedo scusa per il ragionamento contorto. La mia era una situazione disperata.
Mentre tentavo di calmarmi, iniziai a fissare la finestra. Sul davanzale bianco che dava al balconcino dietro stante, scorsi un batuffolo di un nero luccicante che si arrampicava sulla mia amata edera a cui avevo dedicato due interi mesi, fino a sputare sangue, per farla crescere in salute e in una comoda posizione. Stava saltellando qua e là, tentando di strappare tutte le mie piantine. Mi portò all’escandescenza e iniziai a urlargli contro: - Tu lurido gatto, preparati a morire!- e mentre mi fermai un attimo a cianciare un mare di scemenze, quella palla di pelo mi sfuggiva tra le mani portandosi dietro tutta la mia bella edera. -Dannati gatti, mettetevi l’anima in pace, un giorno vi sterminerò tutti quanti. Arrendetevi: un solo passo falso e non uscirete mai più da questo quartiere!- urlai mentre i miei occhi andavano a fuoco. Il lavoro effettuato con tutti i miei sforzi, andava a morire in un centesimo di secondo.
Ho sempre amato guardare i gatti. Fin da piccola ritenevo che fossero davvero carini. Però, se erano nati tutti bastardi non era certo colpa mia! Perciò, dato che ne avevo già abbastanza di avere il cuore a pezzi per degli uomini bastardi, non me lo sarei mai fatto più frantumare da nessun’altro, anche se si trattava di un gatto.
 
Ma almeno non ero l’unica a pensare tutto ciò. Sentivo il mio criceto marroncino cantarmi l’inno dalla gabbietta : - Noona fighting! Alee oh oh! Muori gattino cattivo!- In effetti caratterialmente eravamo molto simili. Forse era per questo che lo tenevo sotto le mie cure.
Dopo aver pensato alle mie solite sciocchezze, mi addormentai nuovamente. Questa volta, fu il mio telefono a svegliarmi. Vibrava da circa dieci minuti ma ancora non ci facevo caso. Ripensai velocemente alla possibilità di essermi dimenticata di qualche impegno, ma niente… La mia carriera di attrice era alquanto stressante ma allo stesso tempo mi portava a guadagnare divertendomi. Direi che un impiego migliore di questo non lo avrei potuto trovare.
Quella mattina ero libera da ogni appuntamento. Perciò mentre un mare di idee insensate mi affioravano per la testa, decisi di non perdere altro tempo e afferrai il mio cellulare. Trovai un elenco infinito di chiamate perse da uno stesso numero sconosciuto. Dovevano essere almeno venti chiamate in mezz’ora. Chi poteva mai essere così insistente?
Tentai di effettuare la richiamata, ma l’utente sconosciuto riuscì ad anticiparmi. Così risposi: -Si, chi parla?-
-Salve, lei è la signorina Louin Park? Qui è la SM Town!-
-Si, sono io. La prego di scusarmi per averci messo tanto a rispondere- ribattei perplessa.
-Non si preoccupi. La chiamo per dirle che la SM Entertainment ha finalmente preso la decisione di mettere in scena una commedia che vede come protagonista maschile Key degli SHINee. Abbiamo bisogno della protagonista femminile e vorremo proporle il ruolo. E’ interessata?- domandò il mittente sconosciuto.
-Mi faccia capire meglio: lei vuole che io interpreti un personaggio protagonista?-  risposi sorpresa.
-Non solo un personaggio protagonista! Lei, signorina ha avuto la fortuna di essere stata scelta per interpretare colei che formerà una vera coppia con quel belloccio! E’ sicura di non voler accettare?-
Ero nell’agitazione più grande. Io avrei dovuto interpretare la ragazza di Key, uscire con Key, magari baciare Key… Ero talmente eccitata all’idea che dissi: -SI! SI! ACCETTO!! NON SONO MAI STATA INDECISA FIN DALL’INIZIO!-  e contemporaneamente saltavo qua e là , mentre vedevo il criceto congratularsi dalla gabbietta : -Vai Louin! Anche il gatto è contento!- . In quel momento stavo perfino iniziando ad amare i gatti .
Dopo una piccola pausa, seguita da normali urla da fan, l’addetto al centralino della SM riprese la conversazione dicendo: -Potrebbe presentarsi alla SM Town a mezzogiorno? La aspettiamo nella sala provini.-
-D’accordo, sarò puntualissima!- riattaccai contenta.
E così a mezzogiorno in punto mi sarei dovuta presentare alla SM Town. Non ci potevo ancora credere. Quale fortuna mi stava capitando. Purtroppo però erano già le undici... Avevo ormai perso la cognizione del tempo e al quel punto dovetti affrettarmi.
Ci misi un po’ a prepararmi, ma alla fine riuscii a rendermi impeccabile in tempo. Indossai un bel tubino bianco e blu di Coco Chanel e delle scarpe di decolleté con un tacco medio. Mi feci un chignon e lo fermai con un fermacapelli comprato in Cina, nella città di Chongging, situata in prossimità del Chang Jiang (Fiume Azzurro). Fui finalmente pronta.
Mancavano meno di cinque minuti all’appuntamento. Uscii di casa correndo e pregando di non rovinare le mie scarpe. Riuscii a trovare un taxi e costrinsi l’autista a portarmi al palazzo in qualche secondo.  
Mi trovavo finalmente davanti il maestoso edificio. Aveva un’aria maestosa ed elegante, ma allo stesso tempo pensai fosse davvero chic.
Entrai. L’appuntamento era stabilito nella sala provini. C’era un solo piccolo problema: -Dove diavolo si trova la sala provini?- pensai preoccupata. Iniziai a chiedere alla security, ma mi scambiarono per una fan vestita da intellettuale. A quel punto iniziai a urlarli contro e a far capire loro quale artista stavano tentando di cacciare via. Finalmente mi fecero passare, indicandomi la sala provini.
All’interno mi ritrovai di fronte a un grande atrio. In fondo ad esso, dopo aver girato a destra, essere entrata nel corridoio e superata la penultima porta che mi ritrovai dinanzi, vi era la famosa sala in cui dovevo entrare. Ero davvero agitata. Avevo il cuore nelle scarpe. Le scarpe erano imbestialite e urlavano: -Non c’è posto, non c’è posto! Albergo pieno!-
Ho ignorato i battibecchi tra il mio cuore e le mie scarpe, e sono entrata nella sala con gli occhi chiusi. Quando aprii gli occhi , mi trovai dinanzi un signore di mezza età e una donna altissima che si sarebbero occupati del mio provino.
Salutai timidamente: -Salve, il mio nome è Louin Park. E’ un piacere fare la vostra conoscenza.- La donna si diresse verso di me e con aria stupita rispose :- Wow! Già dal tuo aspetto si denotano grandi capacità in qualità di attrice. Come ben sai, ti abbiamo chiamato per interpretare la protagonista del drama intitolato ‘Sweet Candy’ e il tuo partner sarà Key. Sono stata io stessa a sceglierti tra tutte le attrici capaci. Il mio nome è Sakura Yamada, ho origini giapponesi ma sono nata a Pusan. Dovresti aver già sentito il mio nome.–
Non ci credevo ancora. Ero di fronte alla mitica Sakura Yamada, una scrittrice di commedie famosissima. Ho sempre amato leggere i suoi libri e guardare drama scritti e diretti da lei. Io sarei stata la protagonista di un suo nuovo capolavoro! In quel momento mi sentii molto più realizzata che fortunata: –Non posso crederci! Davvero lei è la fantastica Sakura Yamada?! Adoro le storie che scrive! Sono davvero fiera di prendere parte a questa commedia. La ringrazio tantissimo!-
La signora Yamada mi sorrise e con un cenno annuì e rispose entusiasta:
-Sono io che devo ringraziarti. Mi hanno parlato molto bene di te e mi aspetto grandi cose, quindi mi raccomando. Lavoreremo sicuramente benissimo insieme. Ma adesso è il momento del provino.-
-Sono pronta!- risposi commossa. Interpretai una scena d’amore, una scena depressiva, una scena comica e una scena d’azione. Avrei continuato all’infinito, ma venni bloccata dalla Yamada che con un caldo sorriso mi assegnò la parte.
Esattamente tre giorni dopo, mi sarei dovuta presentare per conoscere gli attori e per predisporci per le riprese. Dunque, quel giorno avrei incontrato Key. Ovviamente ero calmissima. Lo si poteva notare dal caffè che stavo preparando in quel momento… tutto a terra. Ero in un momento di profondo sclero. E intanto, il mio criceto mi applaudiva.
In un certo senso ero contenta, ma iniziai a entrare in panico. L’idea mi attirava e non ne vedevo l’ora. Tuttavia il pensiero di non fare una buona impressione mi spaventava. Ho cercato di pensare positivo e per calmarmi ho iniziato a parlare col mio pappagallo Ren:
-Tu credi che io possa farcela davvero?-
-Louin , Key-sso!- accennò Ren.
-Eh? Che diavolo hai detto?- risposi perplessa.
-Key-sso, -sso, -sso!- Ren lo ripeteva in continuazione ma non capivo. E mentre iniziavo a fantasticare sulla mentalità perversa di Ren immaginandomi intendesse ‘Ci farai sesso!’ , ecco che completa la frase : -Key Asso!- rivolgendosi alla scatola del mangime per uccelli chiamata ‘Black Asso’. Aveva praticamente fuso i due discorsi. Scoppiai in una risata profonda e allo stesso tempo non ne rimasi affatto stupita. Alla fine lo accontentai e li sistemai il cibo che addentò in breve tempo.
Per quella mattina scelsi di indossare una camicia a righe bianche e blu, e una gonna cortissima e stretta di un bel blu avio. Scelsi tra la mia collezione infinita di scarpe un paio di sandali cenere e blu.
Arrivata nel luogo stabilito per le presentazioni, incontrai la signora Yamada fuori dal locale, avvolta in una nuvola di fumo, che mi invitò a entrare. Era una specie di caffetteria privata dove potevano accedere solo i VIP e in cui regnava una privacy assoluta. Non c’era personale, né una reception,  esattamente come i love hotel.
Entrata nel ritrovo segreto mi trovai davanti a tutti gli attori che avrebbero partecipato al drama. Key era in mezzo al gruppo e sorrideva con aria accogliente. Era il più calmo di tutti, ma ovviamente era normale.
Seduta accanto a lui c’era una ragazza che non faceva che fissarlo. Il suo nome era Yoon In Sa : anche lei una brava attrice che avrebbe interpretato l’antagonista. Mi sedetti accanto a lei e mi presentai fiera alla compagnia: -Piacere di conoscervi! Io sono Park Louin.-
-Oh, tu interpreterai la protagonista vero? Io sono In Sa. E’ la prima volta che ti vedo dal vivo ma già ti adoro! Ho sentito molto parlare di te, devi essere davvero brava.- rispose lieta In Sa. Non sapevo se interpretare il suo intervento come da ragazza dolce o calcolatrice. Non mi aspettavo una risposta di quel genere, ma ho voluto darle fiducia e le sorrisi calorosamente.
-Quindi tu sei la famosa Dea Nazionale di cui ho tanto sentito parlare? Wow, che carina! Devi sapere che sono un tuo ammiratore. Mi piace il tuo entusiasmo e la tua spensieratezza. Sei davvero brava.- mi disse Key. Rimasi sbalordita da quella frase. Non avrei mai immaginato che l’oggetto di ammirazione di tutta la mia vita, mi conoscesse, mi seguisse e mi ammirasse. Ero senza parole ma cercai di sembrare più naturale possibile: -Lo pensi sul serio? Ti ringrazio tanto! Anche io seguo voi SHINee, sin dalla vostra formazione. Vi trovo fantastici!-
-Sono onorato. Sento che lavoreremo benissimo insieme.- rispose come incantato dalla mia immagine. E intanto In Sa mi squadrava come in preda alla gelosia. Ma feci finta di non essermene accorta e iniziai a mostrare tutta la mia ironia, facendo ridere l’intero gruppo.
E’ stato bello come primo incontro; le parole di Key mi rassicuravano tantissimo e mi infondevano fiducia. La paura che avevo di non riuscire a instaurare un rapporto con Key si trasformò ben presto in sicurezza creata in me da lui stesso. Non lo dimenticherò mai.
Quello stesso giorno conobbi oltre a Key e In Sa tutti gli altri partecipanti alle riprese: Kim HyunJoon , nei panni del migliore amico del personaggio di Key ; Choi Bong Cha, nel ruolo di una studentessa modello sempre in mezzo agli eventi più equivoci; Lee Chin Ho , come compagno di stanza di Key; e Chung Hee, come rivale indiscusso.
Ovviamente non erano gli unici attori, ma quelli che sarebbero apparsi più di frequente e con ruoli fondamentali. Erano tutti molto simpatici e ben educati.
Le riprese sarebbero iniziate due settimane dopo. L’attesa fu stancante. Ero molto ansiosa, infatti, non vedevo l’ora di inscenare la parte e iniziare le riprese. Ammetto però che ciò che mi attirava di più era rivedere Key. Dal primo incontro non ho fatto che pensare a lui e alla mia infatuazione che si sarebbe ben presto trasformata in qualcos’altro.
 
  
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