Sassolini

I segreti sono come sassolini.
Il primo è talmente leggero che neanche lo senti, quando lo celi alle persone a cui vuoi bene nemmeno ti senti in colpa, perché -ti dici- è uno e di certo è così insignificante che non cambierebbe nulla anche se venisse svelato.
E allora lo mantieni al sicuro tra le pieghe del tuo cuore.
Perché tanto non farà proprio alcun male.
Ma poi arriva inevitabilmente il secondo.
Lentamente si avvicina al primo, ma tu non te ne preoccupi perché è solo uno stupido segretuccio, nemmeno lo senti lì sul cuore, non pesa.
Poi ne arriva un terzo.
Un quarto.
Un ventesimo.
E alla fine ci sono più segreti che parole tra te e le persone a cui vuoi bene, si è creata una voragine e tu la inizi a percepire con una forza quasi fisica.
E ai venti sassolini se ne aggiunge ancora uno.
E uno.
E un altro ancora.
Ormai li inizi persino a sentire gravare su di te, ma ancora ti dici che tutto andrà a posto che sono solo piccole cose rispetto a ciò che in verità sanno di te, che non contano.
Ti convinci di questo.
E vai avanti.
Imperterrito continui ad accumulare segreti -che diventano macigni dentro il tuo cuore ormai colmo.
Segreti, segreti, segreti.
Parole non dette che gravitano nell’aria e che a volte ti stupisci che gli altri non sentano.
Silenzi velati di bugie a riempire i vuoti momenti che ancora devi trascorrere in compagnia di quelli che -circa un migliaio di sassolini fa- erano la tua famiglia.
Segreti che sorgono con tutti.
Con tuo fratello che ti crede un dio, ma che di te non sa nulla.
Quando gli parli quanti sono i sassolini che si accumulano nel tuo cuore?
Quante le cose che gli celi?
E ci sono i segreti per tua mamma che chissà perché continua a fidarsi di te.
Quelli per tuo padre.
Per gli altri, in generale.
A ognuno hai celato qualcosa, per ognuno c’è un sassolino nel tuo cuore che ti separa da loro.
Anche da lui sei separato ormai.
Da quel cugino che sei quasi giunto ad amare.
Questo è forse il più grande dei tuoi segreti, quello che fra tutti ti ha più distanziato dai tuoi parenti.
Il sassolino più grosso.

[«Ti devo parlare»]

Hai deciso di svelare tutto?
Di svuotarti le tasche di questi stupidi sassolini?
Mentre si appoggia, vicino al parapetto del ponte, lui non sa quanti sassolini tu abbia accumulato in questi anni, non può nemmeno immaginarlo -e non provare a dire che non è meglio così.
Tanto meno sa che hai intenzione di ributtarli tutti su di lui.
Ogni. Stupido. Sassolino.

[«Beh? Non parli Itachi-kun?»
«Non so da dove iniziare»]

Come darti torto? Ormai i sassolini si sono accumulati e davvero non puoi sapere da dove partire per gettarli via.
Sono tanti.
Pesano e davvero non riesci più a tenerli tutti per te.
È questo il problema dei segreti.
Non puoi tenerli in eterno e prima o poi dovrai trovare qualcuno su cui riversarli.
Ma se davvero gli dirai tutto -ma proprio tutto- dovrai ucciderlo.
Questo si che sarebbe un segreto terribile.
Sicuramente varrebbe più di cento sassolini.

[«Ecco… io ho intenzione di sterminare il clan, Shisui-kun»]

Li senti quasi -quei dannati sassolini- mentre tintinnano sul terreno ora che sono caduti dalle tasche del tuo cuore.
Lui ti guarda e per la prima volta vedi in degli occhi un senso di confusione.
Ha finalmente capito di non conoscerti.
E allora gli dici tutto, proprio tutto. Da quella volta che avevi rubato una mela al sensei, a quella in cui avevi detto alla mamma di aver aiutato Sasuke negli allenamenti quando in realtà lui era restato fuori a giocare con chissà chi.
Tutto.
Tranne quello ovviamente.
Perché tanto deve morire -ti giustifichi- quindi che senso ha dirgli che dopotutto gli vuoi bene.
Che forse lo ami.
Nessun senso.
E un sassolino resta lì, fermo nel petto.

[«Perché?»
«Perché è giusto così»
«Anche io faccio parte del clan»
«Lo so»]

Ti senti in colpa quando lo spingi giù dal ponte.
E il sassolino nel petto arriva a pesare più di qualsiasi altro.
Ora dovrai davvero ucciderli tutti, sai?
E la cosa buffa è che lo farai solo per proteggere quei sassolini che tieni ancora dentro le tasche del tuo cuore.

Lo sai qual è il problema dei segreti, Itachi-kun?
Una volta che hai iniziato a tenerne semplicemente non puoi più smettere.