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Autore: Estranea    05/06/2007    6 recensioni
Buio. Non una luce. E ricordi. Ricordi sfuggenti che non si riescono a catturare.
Genere: Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi

 

Non so da quanto tempo ormai sono sveglia. Minuti, ore o forse giorni. In realtà non sono neanche pienamente convinta di essere davvero sveglia. Non so che luogo sia questo, è tutto maledettamente buio, non c’è una sola, fioca luce. Qui regna l’oscurità.

Mi sono svegliata qui all’improvviso, di soprassalto, ma non so altro. L’unica cosa di cui sono certa, è di essere una donna… Ma non ricordo il mio nome né tanto meno la mia età. Chi sono? Da dove vengo? Perché mi trovo qui? A queste domande non sono in grado di rispondere. Vorrei poter gridare, ma non so parlare. Tutto ciò che adesso desidero è di poter vedere la luce… So che esiste, ma non la conosco. Ho soltanto vaghi ricordi, sfuggevoli, che la mia mente non riesce a catturare. Ricordi di persone, uomini e donne, animali, paesaggi, ma non riesco assolutamente ad inquadrarli.

Ormai non so da quanto tempo sto vagando, nel buio più totale, ho la sensazione di girare in tondo, ma quello che mi spaventa è che ho la sensazione di non essermi assolutamente mossa. Non sento nulla, non sento caldo né tanto meno freddo, in me regna incontrastata solo questa sensazione: la paura.

Continuo a vagare, ma ora ho sentito qualcosa, credo che si chiami "rumore". Forse dovrei esserne spaventata, invece mi sento improvvisamente rincuorata. Non so la provenienza di quel suono, per cui l’unica cosa che posso fare è continuare a vagare.

FINALMENTE! Vedo una luce! Accelero il passo verso di essa. So che non è una luce particolarmente potente, ma mi ferisce agli occhi. Le sensazioni, i ricordi, da sfuggevoli quali erano, cominciano a farsi più vivi, anche se rimangono ad ogni modo molto sfuggenti.

Sono arrivata infine! Ma sono bloccata, non riesco più a muovermi, ho la sensazione di non essermi mai mossa… La luce si fa via via più forte, mi aggredisce. Ma i miei occhi si stanno già abituando ad essa.

Vedo qualcosa. Si tratta di…PERSONE! Esseri viventi! I ricordi ora sono più forti… Non riesco a capire le loro azioni, ma sono di fronte a me. I loro sguardi però hanno qualcosa di strano, sembrano spaventati, sconvolti. Se solo sapessero come mi sento io in quest’istante…

Continuo ad osservarli, loro mi stanno scrutando, con attenzione. Vorrei poter dire qualcosa, poter capire. Ma non riesco a comprendere il loro atteggiamento. La luce ora investe quasi completamente il mio corpo, sento che mi stanno liberando da quel lungo oblio, ed ora… ho paura. Vorrei poter tornare indietro, ma sono ancora completamente bloccata. Non so il perché, ma darei qualunque cosa per tornare a vivere in quello stato d’oblio in cui ero bloccata, tornare a vivere di ricordi, e solo adesso comprendo il perché…

Già, vivere…

Solo ora i ricordi sono riaffiorati del tutto, più vivi che mai. Ricordi che avevo rimosso. Ricordi che avrei voluto non ricordare.

Vivere…

Ma non posso.

Non si può cancellare il passato. Non si possono modificare gli avvenimenti.

Perché non posso più vivere.

Perché sono morta. Murata viva. Il 2 novembre 1991.

 

 

 

 

 

Questo mio racconto vorrebbe essere un omaggio allo scrittore H. P. Lovecraft. Ringrazio chiunque vorrà leggerlo, anche se so che è un lavoro che non rende molto, inoltre so che è poco chiaro… La protagonista si è svegliata perché si è inconsciamente resa conto che stava per essere liberata. Dunque quelle persone stavano distruggendo il muro per tirarla fuori. Essendo un racconto che si svolge al giorno d’oggi, ed essendo lei morta nel 1991, vi lascio immaginare le condizioni in cui fosse il cadavere…

  
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