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Autore: AlyTae    18/11/2012    1 recensioni
Jessica, di ritorno a casa da una vacanza, scopre qualcosa di terribile riguardo a sua sorella Krystal. Disperata, non può far altro che chiudersi in sé stessa, comportandosi freddamente con chi le sta attorno... e il suo comportamento da Ice Princess farà star male le persone che ama.
**Due voci narranti: Jessica e Hyoyeon**
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hyoyeon, Jessica
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO III

Hyoyeon e Yuri arrivarono alla sala di registrazione. Mentre le aspettavamo ripassavamo un po' il testo della canzone. Ma io non avevo assolutamente voglia di cantare. Era stata una bruttissima giornata e non avevo assolutamente voglia di continuarla. In più, l'operatore mi guardava in modo compassionevole e questo non lo sopportavo.

''gli artisti non lo sanno... tutti gli altri sì'' aveva detto Amber. ''Tranquilla, nessuno ti fermerà per consolarti o parlarti.''aveva aggiunto. Ma quello sguardo... non potevo far altro che ricambiarlo, e poi abbassarlo.

-Ok, - disse Yuri – possiamo cominciare.-

Già subito le prime strofe si capiva che non stavo dando il meglio di me. Si sentiva che non stavo bene. Poi, quando dovevo fare i miei soliti acuti, stonavo o li facevo malissimo.

-Che cos'hai Jess?- mi chiese Tiffany* [n.d.A. ''Tiffany'' è il nome d'arte. Il suo vero nome è Stephanie]

-Sto bene Stephanie.- risposi io. - Solo che... non mi sento molto bene.-

-Non ha voce.- disse TaeYeon al nostro manager, guardandolo con uno sguardo che diceva tutto.

-Oh...- sospirò lui. Aveva capito. Mi sentivo terribilmente a disagio. E male. Sentivo crescermi dentro di me un'angoscia profonda. Per quanto tempo avrei resistito?

-Posso fare io alcuni acuti al posto suo.- propose TaeYeon.

-Per me va bene.- dissi io, non sapendo cosa rispondere. E mentre lei gridava un Don't wanna say goodbye perfetto al posto mio... non potevo che sentirmi peggio.



Dopo la registrazione incontrammo nuovamente Yunho e i suoi compagni. La seconda volta in una giornata. Wow!

-Ciao ragazze.- disse Yunho – Come è andata?-

-Non benissimo.- dissi io. Risposi per prima, non volevo rimanere in silenzio e sentire le altre che parlavano di me. - Non ho voce. Ho cantato da schifo.-

-Oh, mi dispiace.- disse Yunho comprensivo. - Magari te lo faranno rifare quando ti sarà tornata la voce, non preoccuparti.-

Annuii, per ringraziarlo. Che dolce a darmi supporto morale!

-Scusate, ora dobbiamo proprio andare. Dobbiamo fare le ultime cosa, poi avremo il pomeriggio libero.-

-Davvero? Pensa... anche noi!- esclamò TaeYeon

-Davvero?- urlammo in coro noi.

-Oops, mi sono scordata di dirvelo. Bhe... ora lo sapete. Oggi è una giornata davvero fortunata.-

Fortunata? Ah, bella questa. Tae sapeva anche tutto. E giudicava questa giornata fortunata? Ecco, un altro attacco di rabbia... dovevo controllarmi. In fondo aveva giurato di non dire nulla a nessuno, no?

-Pensa che coincidenza.- disse Yunho -Magari possiamo organizzarci per trovarci...-

Vidi Hyoyeon che rideva sotto i baffi. E adesso cosa le prendeva? Respirò, smise di ridere e poi esclamò:- Io non posso. Ho già un altro impegno.-

Anche Changmin rideva.

-Sì, anch'io ho da fare altrove.-

Tutti ci rimasero di stucco. Eccetto me. Per quel che mi riguardava, non me ne importava nulla di cosa doveva fare Hyo e dove doveva andare Changmin.

-Cosa? Come hai fatto a prendere un impegno se non sapevi che avevamo il giorno libero?- le chiese la nostra leader.

Hyoyeon scosse le spalle. Yuri le diede una gomitata e sghignazzò. Ah, queste vanno in giro da sole per dieci minuti e chissà che cos'avevano combinato.

-A parte questi due asociali?- continuò Yunho scherzosamente – Ci state?-

-Per me va bene.- disse TaeYeon – Tutte a favore?- ci chiese.

Stavo per rifiutare, dire che preferivo rimanere a casa e farmi tornare la voce. Poi mi dissi: perché no? E se uscire con degli amici mi avesse tirato su? Se avessi distolto la mente da Krystal solo per un paio d'ore? Mi sentivo un colpa a pensare di dimenticare Krystal per un po'. In più non ero sicura di sentirmi pronta.

D'istinto guardai Tiffany.

Tiffany, che perse la madre tanto tempo fa. Tiffany, che aveva tanto sofferto. Tiffany che non si era arresa, che aveva continuato a vivere e a sorridere. Sorridere un sorriso che solo Tiffany riesce a sfoggiare. Perché è questo che sua madre vorrebbe. Vorrebbe vedere sua figlia viva. Tiffany. Solo Tiffany. Tiffany fu il mio modello.

Grazie a lei, riuscì a dire un -Sì!- convinto. TaeYeon mi guardò e sorrise.

-Perfetto allora.- disse Yunho. Ci salutò. Tutti gli altri suoi compagni ci salutarono.

Ci avviammo verso l'uscita. Non badai che Changmin continuava a girarsi per salutare mille volte Hyoyeon.



-Allora... che ne dici di questo? Mi sembra carino.-

-Non è un po' troppo elegante?-

-Yuri... io voglio essere bella per oggi... capito?.-

-Hyoyeon, tu sei SEMPRE bella. Poi non devi far sembrare questo un appuntamento. Altrimenti dai l'impressione che vuoi andare 'di fretta'. Dagli tempo...-

-Yuri, ma cosa stai dicendo? Io non voglio mica...-

In quel momento tutte le altre ragazze entrarono in camera, sbadigliando.

-Che fate?- ci chiese SeoHyun

-Scegliamo un vestito.- aggiunse Yuri, prima che io potessi rispondere.

-Ah, già... il tuo appuntamento.- disse Seo – Ora però andate in salotto a sceglierlo. Noi vogliamo dormire, prima di uscire. Yuri, meglio se ti riposi.-

-Mi riposerò dopo.-

Andammo in salotto mentre le altre spegnevano la luce e si preparavano per dormire.

-Allora dimmi tu come mi devo vestire.- dissi io.

-Semplice, come fosse un pomeriggio normale.-

-Questo NON sarà un pomeriggio normale.-

-Devi farlo sembrare. Ora, mettiti dei jeans, una maglia elegante e qualche gioiello. Poi truccati come vuoi tu, ma non troppo provocante. Ah, e fatti la coda di cavallo-

-Perché?-

-Stai benissimo con la coda di cavallo. Valorizza il tuo bel visino.-

-Sembri mia madre.-

-Tu prova.-

Trovai dei jeans e una maglia un po' scollata ma non troppo. Mi vestii e mi truccai come mi aveva detto Yuri. Mi pettinai. Avevo dei bellissimi capelli. Biondi, un po' mossi nelle punte. Non volevo farmi la coda di cavallo. Provai. Non mi piacevo. Lo feci notare a Yuri.

-Aspetta...- disse lei. Mi liberò alcune ciocche dall'elastico. Ora avevo due ciuffi biondi che facevano da contorno al mio viso. Ero davvero... wow.

-Allora... come ti vedi?- domandò.

-Sono... sono...- lo ammetto: non volevo darle soddisfazioni.

-Sei fantastica!- disse Yuri soddisfatta.- Ora vai... e stendilo!-

La mandai a quel paese mentre uscivo. Non credo mi avesse sentito.



Yuri entrò in camera e si coricò. Hyoyeon probabilmente era già uscita. Aspettai qualche minuto per assicurarmi che tutte le ragazze si fossero addormentate. Poi mi alzai dal letto e uscii. Erano le tre del pomeriggio. Il sole era ancora alto. Non faceva caldo, anzi, era fresco. Era una bella giornata. Cominciai a camminare, e intanto guardavo il cielo. C'era una sola nuvola bianca, esattamente sopra di me. Dalla forma irregolare. Mi ricordò Krystal. Candida e innocente, sperduta in un cielo azzurro e vuoto. Il vento la trasportava da qualche parte, senza che lei non lo sapesse. Perché lei non poteva saperlo. Lei non ci vedeva. Mia sorella non c'era più. Era come se non ci fosse. La immaginai nel suo letto dell'ospedale, mentre pensava ai suoi bei momenti trascorsi sul palco, con le f(x), alle risate che si era fatta insieme al suo gruppo, a quando provava la coreografia di 'hot summer' e a quante volte ha perso l'equilibrio a causa dei tacchi vertiginosi. E soprattutto sperava di aprire gli occhi e di vedere Amber, Luna, Sulli e Victoria che le portano un bouquet di fiori e le dicono 'bentornata'... ma quando li apre vede il buio. In quel momento il suo mondo era nero e scuro e lei, non sapendo dove andare né come muoversi, l'unica cosa rimanente da fare è piangere. Immaginai Krystal che bagnava il suo cuscino di lacrime. Solo il pensiero fu fatalmente straziante per me. Tanto che mi uscì una lacrima. Una sola, che scivolò giù per la guancia e per il collo, finché arrivò a bagnarmi il petto. Il cuore sentì quella lacrima. Probabilmente fu lui a ordinare agli occhi di far uscir fuori tutta l'acqua che avevo in corpo.
Jessica, piantala di piangere mi dissi. Camminai più decisa ed arrivai ad un bar. No, Jessica, non devi fare così. Devi essere forte. Krystal vorrebbe che... ma i movimenti non rispondevano al cervello.



-Jessica... Jessica. Fatemi passare, per favore. Io la conosco! Jessica...- Una voce mi chiamava e io non sapevo il perché.

Avevo la vista annebbiata e la schiena che mi faceva male. Mi stropicciai gli occhi e finalmente lo vidi. - C... Changmin...-

- Su, coraggio, ti aiuto ad alzarti.- Non appena alzai la testa misi a fuoco la situazione. Io ero sdraiata sul pavimento del bar e davanti a me c'era uno sgabello rovesciato. Ero caduta all'indietro dalla sedia. Non c'era molta gente, ma alcune persone mi fissavano preoccupate o con disprezzo. Changmin mi teneva per mano e stava cercando di svegliarmi.

- Che cosa è successo?- chiesi, più a me stessa che a lui.

- Io sono appena arrivato.- rispose - Dovevo incontrarmi con... ehm... un'amica.-

Con Hyoyeon pensai io. Ma Changmin non poteva sapere che, quando una ragazza riceve un invito dal ragazzo che le piace, lo va a dire a tutte le sue amiche. Quindi rimasi zitta, e ascoltai il resto del racconto.

- Sono entrato nel bar ed ho notato che c'era un po' di trambusto. Mi sono fatto largo tra la folla e ho visto te che litigavi con il barista.-

- Per cosa litigavamo?-

- Tu insistevi per avere un'altra birra. E ne avevi già bevute cinque o sei.-

Mi sbattei una mano sulla fronte. Merda.

- Poi sei svenuta e sei caduta dallo sgabello.- Cercai di tirarmi su. Non appena in piedi ebbi un capogiro.

- Ti aiuto io.- Changmin mi prese il braccio e lo mise sulla sua spalla.

-Devo andare... in ospedale.- mormorai.

- No ce ne sarà bisogno. Sei solo ubriaca. Ti devi riprendere e...-
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-No! Non per quello... io...- dissi, con voce più alta, agitandomi.

-Jessica, calmati.-

- Devo vedere Krystal!- ecco. Mi scappò dalla bocca così, senza preavviso. Ero proprio ubriaca.

- Cosa?- gridò Changmin. - Cosa è successo? Krystal? È in ospedale? -

Rimasi in silenzio per un po'. Ma ormai il danno era fatto.

-Prometti che non lo dirai a nessuno.-

-Lo prometto.-
   
 
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