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Autore: fedfaith_    18/11/2012    1 recensioni
El, ragazza semplice, timida è sempre stata messa sotto i riflettori della sua scuola visto le sue grandi abilità di organizzare eventi.. Crede di aver trovato l'amore, ma cosa succede se scopri che il tuo unico amore c'è l'avevi da sempre sotto gli occhi??
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prepararsi per un ballo, è la cosa più estenuante che ti possa mai capitare! Mancavano ancora 3 mesi, ma l'ansia e la stanchezza iniziavano già a farsi sentire, per non parlare della mia situazione. Eccomi qua: Ellen Berry, non una cheerleader, non una ricca figlia di papà, solo una ragazza normale a cui viene chiesto dal primo anno di organizzare qualsiasi evento della scuola. Al dire dei miei compagni, ero una fuoriclasse, perché riuscivo sempre ad organizzare qualsiasi cosa con estrema facilità, e ottenendo dei risultati fantastici.
Tutti, chi più chi meno, mi apprezzava nella mia scuola, non che fossi popolare come le cheerleader, c'è da dirlo! Ma come persona normale, non passavo tanto facilmente in secondo piano, soprattutto grazie anche al ragazzo di cui mi ero presa una cotta. Una cotta, diciamo anche una sbandata bella e buona.
Zayn, capitano della squadra di football, sembrava volesse concentrare sempre l'attenzione su di me, peccato che fosse sempre, nel peggiore dei modi: mi avevano preso di petto e buttato nel cassonetto, rovesciato la granita alla stile 'glee', messo insetti schifosi nel mio armadio e cose del genere.
Non riuscivo a capire il perché, ma sembrava che ci provasse gusto a farmi sminuire davanti a tutta la scuola, cogliendo i grandi consensi da parte delle cheerleader e del capo cheerleader, Sidney, la quale mi odiava.
Però poi, mi prendeva in disparte, e mi chiedeva scusa con quella sua espressione da cucciolo, e io come una cretina, lo perdonavo sempre, e dopo nemmeno 5 minuti la storia ricominciava. Passavo la maggior parte del tempo o nel bagno della scuola, cercando invano di risistemarmi, o al comitato di organizzazione, o direttamente a casa.
'Di nuovo El!? Quando capirai che è un coglione, sarà sempre troppo tardi!'
meno male che c'era lui a risollevarmi nel momento del bisogno: il mio miglior amico di sempre, Harry. Ci conoscevamo da quando avevamo 3 anni, e da allora siamo sempre stati inseparabili.
Con lui ogni segreto era al sicuro, con lui una giornata storta prendeva subito una piega diversa, diventata stupenda; con lui riuscivo ad essere semplicemente me stessa. Lo ero con tutti, ma sapevo che lui era veramente uno, tra le poche persone, a cui andavo benissimo così.
'E lo so, ma che ci posso fare..' dissi prendendogli la mano, che gentilmente mi aveva porto per aiutarmi ad alzare.
'Ne sono innamorata. Ma valà, quello non è amore, è provare gusto nell'autolesionarsi! Sei una emo incallita, con la differenza che, invece di tagliarti, ti fai del male credendo che Zayn sonounsuperfigo Malik, sia un ragazzo da sposare!' disse scherzando.
Ma il problema è che ci azzeccava sempre: prevedeva ogni singolo atteggiamento, ogni singolo dialogo, e devo dire che, nella maggior parte delle volte, riusciva anche a spaventarmi.
'Ah ah ah spiritoso! Tanto questa volta è l'ultima, non ho più intenzione di perdonarlo.' la mia pazienza aveva un limite, e lui stava iniziando a scherzare con il fuoco.
'Si come no El, non dire fesserie come al solito. Eccolo qui, adesso 'accidentalmente' cadrà sopra di te, ti metterà sempre 'accidentalmente' un bigliettino dentro la tasca posteriore del jeans, a giudicare da come ti guarda sarà la destra. Poi ti guarderà con sguardo disgustato, prima di aspettarti fuori, per chiederti scusa con un bacio per l'ennesima volta.' asserì gesticolando nervosamente e mimando il segno delle virgolette con le mani, lo odiava, non riusciva nemmeno a vederlo stampato su un muro, se avesse potuto, gli avrebbe spaccato la faccia già da un bel pezzo.
Ma per amore mio, e della nostra amicizia, cercava sempre di controllarsi. I miei pensieri, come anche la nostra discussione, vennero interrotti da qualcuno che inciampò su di me, caddi a terra, così come la persona in questione.
'Ahi, Berry ma vuoi stare attenta a dove ti metti?!' riconobbi subito la sua solita voce spavalda, Zayn si rialzò quasi subito, prima di guardarmi con sguardo totalmente disgustato. Harry, mi porse la mano per l'ennesima volta, e riguardando i suoi occhi verdi ricordai quello che aveva affermato qualche secondo prima.
Così, misi le mani nelle tasche, e in quella destra posteriore trovai un bigliettino con su scritto - Fuori, al solito posto tra 5 minuti <3 Zayn xx- .
'Ok Harold, tu mi metti paura. Ma si può sapere come cacchio fai?!' dissi con tono piuttosto sbigottito, non capivo davvero come riuscisse a sapere tutte quelle cose.
'Basta osservare, mia cara El, basta davvero solo osservare. Comunque, adesso ho lezione di matematica, e tu hai un 'impegno' quindi, in caso si ci vede all'uscita ok?'
'Uhm ok, grazie Harold' corsi ad abbracciarlo.
Abbracciarlo, mi metteva sempre di buon umore, riusciva a trasmettermi quella sicurezza e tranquillità che nessuno mai era riuscito a regalarmi, ecco anche perchè gli volevo così bene. Ricambiò l'abbraccio, diventando improvvisamente più tranquillo.
'Stai attenta, lo sai che lo dico per il tuo bene!' mi sussurrò all'orecchio, con la sua voce profonda e tranquilla.
'Sisi lo so Harold, lo so. Love ya, a dopo' mi sciolsi svelta dall'abbraccio, prima di scoccargli un bacio sulla guancia, e dirigermi verso il cortile per l'incontro.

'Ti giuro, non l'ho fatto a posta. Mi dispiace Ellie' disse Zayn, non appena mi vide avvicinare, con la sua solita espressione dispiaciuta. E no caro mio, la mia pazienza aveva un limite, e tu l'hai superato da mo'.
'Sai Malik, non sembrava tanto casuale quel finto insetto nel mio armadietto, come neanche le reazioni delle cheerleader, specialmente quella di Sidney.' restai impassibile, a fissarlo.
Era vero, era bellissimo -alto,scuro, capelli quasi neri, occhi color nocciola-, ma aveva un carattere orribile, o almeno solo quando era in comitiva.
Io, fin da piccola, ho amato il cartone animato -La bella e la bestia-, quindi sapevo che, dietro una facciata dura e antipatica, si poteva nascondere un vero gentiluomo.
Peccato che, ogni volta che pensavo a questo, venivo sempre fregata. Infatti i miei ex erano tutti, dal primo all'ultimo, degli stronzi colossali, e lui logicamente non faceva eccezione.
'Lo so, ma che ci posso fare, sono stato costretto. Ti giuro che io non lo volevo fare.' si lamentò, avvicinandosi, e cercando disperatamente un contatto visivo, che non gli fu difficile trovare.
Iniziai a vacillare, ma non volevo mollare.
'Non attacca Zayn, tu mi fai del male. E questo è quanto'
'Dai Ellie, lo sai che sono sincero. Non riuscirei a farti del male, neanche a volerlo, davvero mi dispiace' mi prese di peso dai fianchi, prima di far affondare la sua fronte sulla mia e guardarmi ancora più a fondo con quei due abissi color nocciola.
Stato confusionale tra 5-4-3-2.. NO, dovevo resistere, porca banana, lo dovevo fare per me, per il mio bene.
'Ti ho già detto, Malik, che non attacca, e smettila di chiamarmi Ellie, lo sai che non sopporto essere chiamata così' dissi quelle parole con difficoltà, sentendo già una gran confusione in testa.
Non disse niente, mi prese il viso con una mano, mi avvicinò alle sue labbra e li mi baciò. Ricambiai subito il bacio, chi volevo prendere in giro, io lo amavo e questo era tutto.

'Allora, sono stato perdonato?' appoggiò il suo naso color caramello al mio color latte, prima di scrutarmi con sguardo felice.
'Può essere, a patto che verrai con me al ballo.' dissi con l'affanno, mi faceva davvero un brutto effetto quello stronzo di merda.
Volevo che almeno al ballo, avesse le palle di far vedere a tutti con chi stava sul serio, che al ballo potessi, almeno una volta, fare la cenerentola della situazione.
'Perchè? Cioè, non possiamo incontrarci direttamente li?' si staccò nervoso, incominciò a guardarsi attorno, quasi a vedere se qualcuno nelle vicinanze mi avesse sentito.
'No, perchè prima o poi dovrai dire in giro con chi stai sul serio. E allora, perchè non iniziare proprio dal ballo?' avevo capito che si stava solo arrampicando sugli specchi, beh se voleva ancora un minimo di confidenza con la sottoscritta, doveva venire a quel fottuto ballo, o non mi avrebbe mai più visto.
'Hai ragione, ma..'
'Queste sono le condizioni Malik, sennò, la strada è quella e puoi anche andartene da Sidney sonounatroia Monroe, a sbattertela quanto vuoi.' dissi, sciogliendomi 'rumorosamente' dall'abbraccio, girandomi mettendomi a braccia conserte.
Mi abbracciò dai fianchi, prima di posare il suo naso sul mio collo, sorrisi lo sapevo che non era una persona cattiva, in fondo, MOOOLTO in fondo.
'Ok Ellie, accordato' mi sentii onnipotente, finalmente la ruota girava nel senso giusto, fuck yeah.
'Perfetto, ora ho lezione. Cortesemente, evita di buttarmi giù dalle scale, sai, avrei un ballo da organizzare' dissi in tono divertito, prima di sciogliermi da quell'abbraccio, dargli un tenero bacio a fior di labbra, e rientrare in classe.


I mesi trascorsero, e io ero sempre più impegnata ad organizzare quel ballo, del resto, mancavano solo due settimane. Raccontai ad Harry di quella famosa chiacccherata, e ne sembrò un pò turbato, per poi ricredersi nel vedere che Zayn si era davvero prodigato a non farmi più scherzi idioti.
E beh Malik, non sapevo se fosse l'avvicinarsi del grande evento, sembrava sempre più carino nei miei confronti, anche perchè ormai mi difendeva in pubblico, gran passo avanti.
Finalmente arrivò l'atteso giorno: quello di scegliere il vestito per il ballo. Ad accompagnarmi c'era sempre lui, l'unica persona di cui mi fidavo ciecamente, Harry. Tutto sembrava filare liscio, quando però ricevetti uno strano messaggio -Dear, non posso accompagnarti al ballo, mi dispiace love ya Zayn xx-.
Lessi quel messaggio più volte, con nervosismo e ansia. Mi tolsi il vestito, prima di uscire con passo deciso e incazzato dal camerino, rimisi tutti i vestiti a posto e uscii definitivamente dal negozio. Che senso aveva andare al ballo ormai? Il coglione, perchè solo così si poteva chiamare, non mi voleva accompagnare. Tanto valeva starsene a casa, come ormai era consuetudine in quegli ultimi due anni. Continuai a camminare, anzi a correre, fin quando non venni bloccata al polso da qualcuno.
Solo allora ricordai, con chi ero andata a comprare i vestiti, mi voltai senza persarci due volte, lo abbracciai con forza. Affondai il viso nel suo petto, sapevo che non sarei scoppiata a piangere tanto facilmente, ma mi sentivo così delusa da me stessa, e l'unico che avrebbe potuto confortarmi era già al mio fianco.
Ricambiò l'abbraccio, mi strinse talmente vicino a se, tanto che riuscì a sentirgli i battiti del cuore.
'Ti ha detto che non poteva venire al ballo, vero?' annui, non volevo parlare, mi sentivo una deficiente ad aver creduto in una così cosa stupida.
Lo sentii digrignare i denti, ma cercò subito di calmarsi.
'Dai andiamo a sederci, così mi racconti tutto e vediamo di trovare una soluzione.' disse sempre con tono pacato, sapevo che odiava vedermi così, e per colpa di quel coglione per giunta.
Ci sedemmo in una panchina poco distante, io non lo lasciavo andare, non volevo alzare lo sguardo, sapevo che i suoi occhi color smeraldo avrebbero letto tutto, tutta la mia stupidità immensa. Mi sentivo come una bambina, alla quale era stato detto che Babbo Natale non esisteva, mi sentivo illusa fino all'ultima cellula del mio corpo.
Non parlò, rispettava il mio silenzio.
'Sono una stupida lo so, ci sto male e questo è ancora più stupido. Sono una cogliona!' dissi quelle parole tutte d'un fiato, ero in collera con me stessa, non riuscivo a credere di essere stata così deficente e cretina e stupida.
Mi alzò il viso, prima di prenderlo amorevolmente tra le sue grandi mani
'No, tu non sei ne stupida, ne una cogliona. Tu ci credevi sul serio, tu provavi qualcosa di vero per lui. Ma alla fine lui, sicuramente avrà scelto di accompagnare qualche cheerleader, magari proprio Sidney. Dai non dire così, la soluzione si trova, ma non ti devi sentire stupida, perchè non lo sei! Sei una persona speciale, e credimi, se ti dico che lui non merita nemmeno un briciolo dei tuoi pensieri e delle tue attenzioni.' non sapevo come facesse, ma ogni volta che mi guardava così, la calma si impossessava del mio corpo.
'In caso, stiamo a vedere un film a casa, come ogni anno, io non ho nessuna accompagnatrice, tutte mi hanno dato buca. Faremo un bel pigiama party, anzi un anti-ballo, che ne dici?' disse cercando di cambiare discorso, con un sorriso ingenuo che tralasciava vedere le sue tipiche fossette, per far allontanare tutti quei pensieri dalla mia mente.
Ma io leggevo dell'altro in quello sguardo, un grande velo di tristezza e malinconia. Era il ragazzo più dolce che avessi mai incontrato, e vederlo soffrire anche lui per amore, mi faceva salire la bile al cervello, come si faceva a far soffrire un angelo del genere?
Lui, come anche la sottoscritta, si meritavano più di tutti ad andare a quel ballo, ad essere felici almeno una santa volta nella nostra vita.
'IDEA!' urlai improvvisamente, colpita da un'illuminazione geniale. Ma certo, non ci accompagnava nessuno, perchè non potevamo andarci insieme? Del resto, ci conoscevamo da tantissimo tempo, e poi avremmo fatto vedere a tutti che bei bocconcini si erano persi.
Ok, quel pensiero era un pò esagerato, ma c'entrava l'argomento in pieno.
'Cosa?' chiese stralunato, guardandomi in cerca di una risposta.
Scattai subito in piedi, con un sorriso vittorioso in volto.
'Allora, tutti loro, da Malik, alle ragazze per te, ci hanno dato buca, giusto? Beh, invece di piangerci addosso, come ogni anno, che ne dici se andiamo al ballo io e tu? Così gli faremo vedere che cosa si sono persi, e principalmente, come c'è la spassiamo lo stesso. Ci stai?' dissi tutto d'un fiato, con tono euforico, prima di soffermarmi a guardarlo.
Si sistemò i ricci, cosa che faceva abitualmente quando rifletteva su qualcosa, prima di aprire le sue labbra in uno dei suoi soliti sorrisi fantastici.
'Sei un genio El, ecco perchè sei la migliore, il mio piccolo genio' disse scattando in piedi, prima di venirmi ad abbracciare.
Lo abbracciai stretta, si, avremmo fatto vedere i sorci verdi a tutti, Zayn compreso.
'Ma aspetta, manca la fatidica proposta!' disse lui, interrompendo nuovamente i miei pensieri.
Mi prese la mano, e con aria drammatica, iniziò a parlare.
'Ellen Berry, ti andrebbe di accompagnarmi al ballo scolastico?'
'Oh, ma certo che si! Adesso, torniamo al negozio, dobbiamo pensare a DUE vestiti, adesso' dissi con voce calma, prima di offrirgli la mia mano, che subito venne presa da Harry, e dirigermi insieme al mio accompagnatore, di nuovo al negozio.


Trovammo quello che stavamo cercando, e la settimana passò velocissima. Mi allontanai da Zayn, del resto, mi aveva ferita e anche tanto, e preferii passare tutto il tempo o al comitato o a casa, a finire di organizzare le ultime cose. Arrivò il fatidico giorno, avevo passato tutta la mattinata, aiutata da Harry, ad appendere i festoni, e il pomeriggio dall'estetista e parrucchiera. Una volta aver finito di aver indossato il vestito, le scarpe e gli ultimi accessori, decisi di scendere, visto che anche il mio accompagnatore, al dire dei miei, era già arrivato.
Scesi le scale, sembrava la classica scena da film: la ragazza con il suo solito vestito per il ballo, scende lentamente le scale, sotto gli sguardi contenti dei genitori, e lo sguardo sbigottito del ragazzo, che in uno smocking semplicemente perfetto, aspettava la sua principessa alla fine delle scale. Vedere Harry in quello stato, con quello smocking, che mi sfoggiava uno dei suoi soliti sorrisi incredibili, mi fece sussultare il cuore, anche se non capivo bene il perchè.
Ci dirigemmo verso la scuola, ero stranamente nervosa, non saprei, dopo aver visto Harry così, e dopo la mia strana sensazione, iniziai a sentire dei strani brividi lungo tutto il collo. Sarei stata all'altezza del tutto? Sarei stata capace di divertirmi una buona volta, senza pensare a Zayn?
'Secondo te, andrò bene? Cioè, ho paura.' dissi interrompendo quel lungo silenzio, che aveva accompagnato me ed Harry durante tutto il viaggio.
'Sei bellissima, e SI, sarai capace di divertirti, del resto, sei con il re delle feste. Adesso entriamo?' chiese, prima di porgermi la mano guardandomi con sguardo profondo. Il cuore accelerò di nuovo, che cazzo mi stava prendendo? Presi la mano, e dopo aver preso un bel respiro, Harry aprì la porta. Le facce dei miei compagni parlavano da soli: erano tutti sbigottiti, le cheerleader erano paonazze in viso dalla rabbia, Malik aveva mimato un 'wow', e beh SIdney, se mi avesse potuto uccidere in quel preciso momento, l'avrebbe fatto con piacere.

Harry:
Erano tutti sconvolti, e certo con una visione angelica come quella, e chi non rimaneva sconvolto?! Risposta: solo un cieco.
El era strepitosa, era più bella del solito: i capelli lunghi e rossi, ricadevano in morbide onde sulla schiena scoperta; i suoi teneri occhi castani da cerbiatta erano contornati da un filo di trucco leggero, come anche le sue guance piene di lentiggini e le labbra; il vestito, di un azzurro color mare, aveva la scollatura a forma di cuore prima di ricadere morbido ma sempre molto stretto lungo il suo corpo snello. Più mi soffermavo a guardarla, più pensavo che lei era bellissima, lo era sempre, ma quella sera sembrava una principessa, la MIA principessa.
Beh, diciamo che dalla seconda media, speravo che lei diventasse la mia principessa, ma a causa della mia paura di perderla e dei diversi due di picche ricevuti dalle altre, avevo preferito tacere.
Le stavo accanto, ma come miglior amico, la consolavo quando dei ragazzi coglioni la trattavano di merda, ridevo con lei quando diceva una delle sue battute buffe, insomma cercavo di esserci, sempre.
Ma quella sera, quella sera sarebbe cambiato tutto, non sarei rimasto a guardarla ancora per finire di nuovo che qualcuno me la rubasse, quella sera mi sarei finalmente dichiarato.
I 'se' e i 'ma' erano un vortice continuo nella mia testa, troppe domande mi accompagnavano da quando l'avevo vista scendere dalle scale. 'E se mi snobba come le altre? E se mi ride in faccia?' ecco cosa ero arrivato a pensare, grazie anche al mio cervello troppo razionale, che di certo non voleva darla vinta al suo acerrimo nemico, ovvero il mio cuore.
'Andiamo a sederci?' la sua voce, come sempre mi distolse dai miei pensieri, facendomi ritornare alla realtà. Annuì e facendomi spazio tra la folla a suon di spallate, riuscimmo a trovare un tavolo vuoto, che occupammo subito.
La guardai, era diventata bordeaux per colpa di quelli sguardi così diversi dal normale, lei odiava che gli altri la fissassero per più di 5 secondi.
Mi scappò un sorriso, nonostante fosse una delle ragazze più popolari della scuola, non per suo volere sia ben chiaro, odiava da morire essere messa al centro delle attenzioni, era così semplice e genuina, che proprio non sopportava neanche gli sguardi cattivi e pieni d'invidia di Sidney.
Si, chissene se mi ride in faccia, io stasera glielo dirò, ho troppe cose da buttare fuori, che mi tengo dentro da ben 6 anni.
'Andiamo a ballare?' le porsi la mano, volevo distoglierla da tutti quei pensieri troppo ingombranti, che purtroppo, come sempre, si impadronirono di quel dolce visino.
'Con piacere' mi sorrise, e intrecciando la mia mano con la sua, mi seguì in pista.
Iniziammo a ballare come tanti forsennati, a ridere, scherzare, ma soprattutto a far venire l'invidia a tutti i presenti.
Zayn e la puttana di Sidney ci guardavano con sguardo di puro odio misto ad invidia, ciò che si meritavano finalmente, ecco cosa si perdeva a dire di no a Styles e Berry cari miei.
Dopo diversi minuti, arrivò il momento del lento, li ci immobilizzammo entrambi, sentendo come sottofondo la canzone di Ed Sheeran 'Kiss me'. Eravamo sempre migliori amici, era normale che in situazioni del genere si creasse un pò di imbarazzo tra i due.
'Mi concede questo ballo?' chiesi un pò insicuro, avvicinandomi a lei, che come risposta mi annui e sfoderò uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Le misi le mani nei suoi fianchi, e nel contempo sentii le sue avvolgermi con dolcezza infinita il mio collo, ci avvicinammo l'una all'altra e iniziammo a muoverci all'unisono.
Sembravamo essere una cosa sola, essere solo noi, insieme, senza nessun altro in quella cazzo di palestra addobbata a tema ballo principesco. Solo io e la mia El, solo noi, due amici, che forse sarebbero diventati anche altro.
Nella mia mente tutti scomparirono, c'era solo lei, era giunto il momento.
'Sei riuscita nel tuo intento El, guarda Malik come ti sta fissando!' lo avrei ucciso per come la fissava con prepotenza, ma cercai di stare calmo, era con me e lui sarebbe rimasto a bocca asciutta.
'SIAMO, mio caro Styles, ti ricordo che anche tutte le  ragazze presenti questa sera, ti stanno leggermente sbavando dietro'
il suo tono di voce era diverso, notai sarcasmo, ma anche qualcos'altro.
'Beh, gli rimane solo quello: guardare da lontano'
'Già, stessa cosa per Malik..'
Momento di silenzio, cazzo dovevo agire prima che me ne sarei pentito. Sospirai sonoramente, perchè ero dannatamente impacciato quando dovevo parlare dei miei sentimenti?
'Grazie Haz' la sua voce cristallina, interruppe quel silenzio così assordante.
'Per cosa?'
'Beh, per esserci sempre, per incitarmi e per supportarmi. Grazie a te, sono al ballo, grazie a te sto passando una serata fantastica.. Grazie a te, sto ballando il mio primo lento..' calò il viso, sapevo quanto desiderasse essere con qualcun'altro, che quel coglione patentato la portasse al ballo, che ballasse con lei, che la facesse sentire speciale, che facesse tutto quello che stavo facendo io, insomma.
Però, solo dopo colsi che, in quello sguardo, non c'era malinconia, ne tristezza, ma qualcosa che non riuscì a decifrare. Le alzai il mento con la mano, costringendola a guardarmi negli occhi, ancora nulla.
Le sue guance avevano assunto un tono rosato, non eccessivamente rosso, i suoi occhi sembravano luccicare, non perchè stesse per piangere, semplicemente erano come dei fari che riuscirono a stregarmi, il suo sorriso non era uno dei soliti, sembrava diverso, sincero, impacciato. Non l'avevo mai vista così bella, non sapevo cosa stesse provando, ma tutto ciò la rendeva incredibilmente stupenda.
'..E scusami, ti sto facendo perdere la possibilità di stare con qualcun'alt...'
Non la lasciai finire, non doveva nemmeno pensare una cosa del genere, io volevo solo stare con LEI, LEI E NESSUN'ALTRA.
'Non dire cazzate El, io non voglio passare una sera del genere con quelle povere oche che vivono nella nostra scuola, brutte e senza cervello. Non scusarti, credimi, anche io sto passando una serata fantastica, e sai perchè?'
'Perchè?' i suoi occhi cominciarono a luccicare ancora di più, spostai una mano nel suo viso, mi avvicinai, e la guardai amorevolmente. Sentii il suo cuore battere all'impazzata, e anche il mio non era di certo deciso a diminuire i battiti. Presi un bel respiro profondo, prima di tornarla a guardare, forza Styles, dille che è lei l'unica con cui vuoi stare, l'unica con cui hai sempre desiderato andare al ballo, l'unica di cui sei pazzamente innamorato da 6 anni.
'Perchè io s...' non ebbi il tempo di concludere, che mi chiese scusa, e si diresse verso il bagno, lasciandomi da solo in pista.
Ma che cazz?! Un momento migliore per andare in bagno non lo poteva scegliere, porca banana?? Donne, quando pensi di averle capite, ti sconvolgono sempre.
Magari, sarà solo andata a sistemarsi, si tranquillo, sarà andata a risistemarsi, e tornerà più bella di prima, e tu riuscirai a finire la tua dichiarazione.
Beh, non fu così. Dopo diversi minuti, la vidi comparire fuori dal bagno, mano nella mano, con Malik, sorridente come una bambina a Natale.
Lo sapevo, lo sapevo che ci avrebbe riprovato il bastardo, lo sapevo che sarebbe andata a finire così, me lo sentivo. Lei è troppo buona, lei lo ama davvero e non riesce a capire che lui la sta solo usando per rendersi credibile agli occhi di Sidney.
Guardai la scena dal centro della sala, i pugni serrati credo che diventarono quasi bianchi dal nervoso, per l'ennesima volta, qualcuno me la stava portando via. La guardai, lei si voltò e mi mimò un -Scusa-, dire che mi sentivo ferito e illuso era dire poco. Io credevo davvero che lei potesse essere quella giusta, ma come poteva essere, se continuava a dirmi che sarebbe cambiata e invece tornava sempre da quel coglionetestadibanana di Malik??
Si posizionarono per fare una foto ricordo, quando, quando vidi comparire alle loro spalle Josh, co-capitano della squadra, e Niall, capitano in terza, con in mano la coppa del.. PONCHE?!!
Cazzo, sapevo che non sarebbe finita bene, neanche il tempo di pensare a ciò che stesse per succedere, vidi quei coglioni rincitrulliti rovesciare il contenuto sulla testa della mia povera El. Lei dapprima rimase sconvolta, per poi iniziare a guardarsi intorno, accorgersi delle risa da parte di Malik e Sidney, la quale le mimò -Questo per sfidare la sottoscritta, mai mettersi contro di me Berry- e del resto della comitiva, e infine cominciare a piangere, notando che la stavano anche fotografando.
Perchè non mi doveva mai ascoltare? Se mi avesse dato ascolto, se non fosse andata in quel cazzo di bagno e mi avesse lasciato finire quel discorso, tutto quello schifo non sarebbe mai successo.
La odiavo con tutto me stesso, ma solo perchè l'amavo da morire, e ogni volta vederla così mi faceva un male assurdo.
Ma no, non sarei restato con le mani in mano quella volta, avrei dato una lezione a quel coglione e poi non l'avrei più cercata, era giusto così, del resto, lei non avrebbe mai provato la stessa cosa per me, tanto valeva chiudere anche la nostra amicizia.

El:
Cogliona, cogliona e ancora COGLIONA, perchè mi ero fidata di nuovo di Malik? Perchè avevo lasciato quello spettacolo di ragazzo in mezzo alla pista per andare in quello stupido bagno? Perchè mi ero fatta abbindolare e adesso mi ritrovavo derisa da tutti? Ah già, perchè sono una COGLIONA!!
'Questo per sfidare la sottoscritta, mai mettersi contro di me Berry' civettò la cogliona di Sidney, ormai aveva ottenuto tutto ciò che voleva, era riuscita a farmi sentire una merda colossale.
Piansi, piansi perchè credevo come al solito che tutto potesse essere diverso, che Malik fosse diverso, credendo più al mio cuore che alla realtà.
Malik rideva come un pazzo, e mi sfoggiava davanti a tutti come se fossi un pezzo da museo, come se fossi il suo ennesimo trofeo vinto, come se fossi una di quelle troiette che si scopava negli spogliatoi durante le ore di lezione.
Mi sentivo vuota, ma soprattutto mi sentivo uno schifo, perchè avevo deluso tutti, a cominciare da me stessa.
Mi prese il polso, e iniziò ad urlare 'Guardate Berry, adesso non potrai più sentire all'altezza, fai schifo ecco cosa fai'
Lo stritolò, mi faceva un male cane, lo odiavo, quella serata perfetta si era rovinata nel giro di qualche parola, di qualche scusa di Malik.
La presa svanì improvvisamente, quando riaprì gli occhi, trovai un Malik agonizzante accasciato a terra che si teneva il naso sanguinante; un Harry incazzato nero con ancora in aria il pugno con cui, qualche secondo prima, aveva finalmente raggiunto il suo scopo: vendicarsi su Malik.
Il silenzio piombò in sala, il dj spense anche la musica, tutti ci guardavano, e io guardavo lui, quello che fino a pochi secondi fa era il mio cavaliere, che ormai non mi guardava più neanche in viso.
'Questo per vendicarmi di tutte le volte che hai maltrattato El, per tutte le volte che l'ho vista piangere, e per dirti che sei una merda ambulante' il suo sguardo carico di odio mi terrorizzò, non l'avevo mai visto così, non credevo ne fosse capace.
Il suo volto angelico, ormai era duro, corrugato da una profonda espressione di disprezzo, che sapevo, non l'avrebbe lasciato facilmente.
Si voltò verso di me, si incamminò verso la sottoscritta, e con sguardo distaccato mi disse
'Questo te lo dovevo, da adesso in poi non mi cercare più, abbiamo chiuso' prima di rigirarsi verso la porta e allontanarsi con passo spedito dalla palestra.
La folla sembrava l'acqua del Mar Rosso con Mosè, appena lo vedeva avvicinarsi, si divideva a metà. La musica ricominciò, ma io non sentivo nulla, solo dolore, dolore di qualcosa che si fosse rotto.
Corsi via, ne avevo abbastanza di tutti e tutto, per colpa di un coglione avevo perso un amico, per colpa di quel coglione adesso avevo perso la dignità, per colpa mia avevo perso qualcuno di estremamente importante per la mia vita.
Tornai a casa in men che non si dica, i miei genitori erano già a letto, quindi non si accorsero della mia presenza, chiusi la porta con cautela, e solo li, mi lasciai cadere a terra con le ginocchia, prima di iniziare a singhiozzare come non mai.
Piansi, ero stata una cogliona, avevo creduto a un coglione fatto e finito, e adesso mi ero lasciata scappare una persona davvero importante.
Non era un semplice amico, era un confidente, colui che sapeva prendermi anche durante i giorni tristi, i giorni in cui ero nervosa per colpa del ciclo, colui che con un abbraccio mi faceva sentire bene, colui che con quel ballo mi ha fatto capire davvero cosa provassi per lui.
Si perchè, durante quel lento, capii che non era solo amicizia, io non lo volevo solo come migliore amico, lui mi trattava bene, semplicemente perchè gli andavo bene così come ero, non dovevo cambiare, ero perfetta per lui.
Poi i suoi occhi mi mettevano sempre a disagio, perchè sapevo che mi scrutavano e che magari un giorno, si sarebbero accorti di qualcosa che, fino a qualche ora fa, non sapevo nemmeno che esistesse dentro di me.
E adesso era tutto andato a fanculo, per colpa mia, della mia gentilezza, per colpa di un coglione che neanche lontanamente mi trattava come il mio Hazza, per colpa di un coglione, per colpa mia, mia e basta.
Per forza di inerzia, mi trascinai sul letto, piansi ancora, fin quando non decisi di ascoltare un po' di musica, per cercare di placare i singhiozzi.
Presi l'album di foto, piene delle NOSTRE foto, piansi ancora ricordando tutti i vari avvenimenti, ormai era tutto perso, tutto era finito.
Fin quando una canzone, una canzone in particolare mi fece balenare un'idea in mente, Better than revenge, voltai la testa verso la scrivania e notai la mia webcam vecchia, ormai in disuso che mi fissava e sembrava mi volesse dire
'Dai, sarà meglio di una semplice rivincita, sarà pura VENDETTA, e così potrai avere di nuovo Hazza tutto per te', grazie Taylor, non avrei gettato tutto al vento, mi sarei vendicata e poi avrei chiesto scusa nel migliore dei modi a lui, glielo dovevo.
Il giorno seguente mi lavai, mi truccai, indossai i miei soliti vestiti casual e andai a scuola. Tutti mi guardavano dall'alto in basso, prima di iniziare a ridere come forsennati, a fare commenti poco carini, ma non ci badai, avrebbero avuto rispetto per me nel giro di qualche ora.
Ed eccolo li, il mio Hazza che andava verso la sua lezione di matematica, mi passò di fronte, alzò lo sguardo, prima di riabbassarlo e allontanarsi. Il cuore si raggelò nelle vene, persi diversi battiti, ma poi mi scrollai e continuai con il mio piano, dovevo tentare, dovevo riuscirci.
Finite le ore di lezione, incontrai Malik nel retro della scuola, come gli avevo scritto.
'Ellie, ti giuro, non volevo è stat...'
'Si lo so Malik tranquillo, ti perdono. TI andrebbe di passare a casa mia, questo pomeriggio, per ecco.. Una ripetizione di anatomia' cercai di essere il più suadente possibile, anzi no, cercai di essere maliziosa, e devo dire che non fu molto difficile, visto che il pesce abboccò tempo niente.
'C-cosa? Ne sei sicura? Mi avevi dett...'
'Malik, se non vuoi basta dirlo eh!'
'No, no che scherzi?? A che ora?'
'Alle 5, mi raccomando, PUNTUALE'
Annuì, mordendosi il labbro inferiore, lo baciai con molto trasporto e poi tornai dentro.
Il pomeriggio non tardò a venire, e le 5 arrivarono quasi in un baleno, e anche Malik sembrò quasi spaccare il secondo.
'Malik, prego accomodati'
Lo feci entrare, prima di richiudere la porta dell'ingresso, prenderlo per la felpa e trascinarlo in camera mia, chiusi anche questa porta.
Lo baciai come quella mattina, cercando di far capire le mie intenzioni, e devo dire che Malik si eccitò alquanto. Passai a torturargli il collo, lasciandogli diversi segni violacei.
'Wow Ellie, non ti facevo così diretta'
'Mai giudicare un libro dalla copertina, Malik' mi avvicinò al suo bacino, sentii che il mio piano stava funzionando fin troppo bene. Lo spinsi leggermente, andai nel comodino e tirai fuori una benda, la mostrai al moro, che subito diventò un po' insicuro al riguardo.
'Ch-che vuoi farci con quella?' sembrava un cucciolo smarrito, e ancora non avevo iniziato a fare nulla, vedrai Malik come ti combinerò.
'Un piccolo giochetto' dissi avvicinandomi con fare sexy, prima di mettergli la benda sugli occhi.
'Ma così non ti vedo'
'Ssssh lascia fare a me' quelle furono le ultime parole che dissi, lo posizionai davanti alla web, che mandava tutto il video direttamente nella chat della scuola, nella quale avevo lasciato un annuncio dicendo di collegarsi tutti alle 5.
Iniziai a spogliarlo con fare lento e sexy, iniziò a sorridere compiaciuto del giochetto. Arrivata ai jeans mi inginocchiai e glieli slacciai con fare lento, a stento trattenevano la ehm scarsa dotazione che si ritrovava. Risi sotto i baffi, sapevo che uno montato come lui, non poteva di certo possedere un bel strumento, ecco!
Presi un piunino e iniziai a toccarlo e a ridere come una cretina, vendendo che stava ansimando di brutto, fin quando decisi che i giochi si potevano definire finiti.
'Ecco ragazze e ragazzi, questo è lo ehm 'puledrino' del povero Malik, raccogliamo un euro ciascuno e offriamogli una bella operazione per fargli aumentare le misure. Non siate tirchi, le cheerleaders reclamano a gran voce un amichetto più dotato con cui giocare.' iniziai a ridere come una pazza, Malik non capendo a cosa mi riferissi, alzò la benda, prima di trovarsi davanti al computer, e alla chat di tutti che lo stavano prendendo per il culo.
D'istinto si copri la sua 'lucertola' e iniziò ad indietreggiare con sguardo confuso, smarrito e impaurito.
'Ecco come si ci sente ad essere sbeffeggiati davanti a tutti, Malik, qualcosa da dire alle telecamere??'
'Sei una PUTTANA'
'UUUH che colpo basso, non sai fare di meglio??'
'INGANNA UCCELLI!'
'Ah quello me lo chiameresti uccello?! A stento è una lucertola, e voglio proprio farti un complimento!' risi da matti, avevo attuato la mia vendetta, sarei stata l'eroina di tutte le ragazze umiliate, e tutti mi avrebbero guardato con rispetto adesso.
'Fottiti Berry'
'Fai da te Malik, tanto non mi sembra così difficile' mugugnò qualcosa, ma era troppo indaffarato a rivestirsi che nemmeno ci badai, ora era arrivato il momento di chiedere scusa, ad una persona in particolare.
'Harry, se sei in ascolto, volevo chiederti scusa per tutto quello che ti ho fatto passare, lo so, sono una persona ignobile. Ti ho lasciato solo a centro di pista, per andare con un coglione patentato come Malik, ma adesso voglio rimediare, non solo con la vendetta che hai appena visto. Vediamoci stasera alle 7, al solito posto.'
Detto questo, spensi la web, mandai via Malik a calci in culo, dicendogli tutto quello che mi tenevo dentro da due anni, e richiusi la porta alle mie spalle. Mi sentivo onnipotente, libera, IMPORTANTE.
Mi preparai in fretta, e andai li, al mio, anzi NOSTRO, solito posto: la nostra casetta sull'albero dietro casa mia.
Li avevamo passato la nostra infanzia a giocare a guerre galattiche o ad inventare storie senza senso, la nostra adolescenza parlando dei nostri amori non corrisposti, e anche gli ultimi tempi, quando uno dei due era triste ci davamo appuntamento li, e parlavamo, parlavamo, per ore e ore, come se il mondo circostante non esistesse.
Salii sopra, guardai in giro, riconobbi le nostre iniziali intagliate nella casa, le avevamo fatte a 12 anni, 'H&E TOTHE INFINITY AND BEYOND' sorrisi guardando quella scritta e al ricordo che mi derivò.
Passò poco tempo, prima che sentissi uno strano rumore, fin quando non capii che qualcuno si stava arrampicando. Il cuore iniziò a battermi alla velocità della luce, sentendo quella voce così bella e angelica che pronunciava il mio nome.
'El?!' sorrisi ingenuamente, si era lui, cercai di calmarmi, dovevo riuscirci, dovevo dirgli cosa avevo capito, cosa provavo davvero.
'Si, sono qui' dissi sbucando da dentro la porticina, era più bello del solito, ma che dicevo, era sempre bello, i suoi occhi si immersero nei miei e io non potei far altro che sorridere, e lui di rimando.
'Pensavo non venissi' abbassai lo sguardo, lo temevo davvero, ogni secondo che passava, quella domanda mi tormentava il cervello, 'E se poi non viene?'
'Non potevo mica perdermi la possibilità di complimentarmi per la fantastica riuscita di quella vendetta, anche se prima stavo rischiando di chiudere.. Cazzo, non credi di aver un po' esagerato con i baci??' ahah il solito vecchio gelosone Hazza
'Nah, visto che comunque non c'era neanche un briciolo di sentimento dentro quei baci, piuttosto avrei preferito baciare una mucca, che non Malik'
Rise alla mia battuta, e vederlo così calmo e felice mi fece sentire ancora meglio, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, peggio di prima.
'Grazie comunque per i complimenti, l'hai detto tu stesso che sono un genio'
'Già, mai pensato il contrario' silenzio imbarazzante, dovevo dire qualcosa, all'istante, ma cosa?
'Ti ricordi che qui è stata la prima volta dove ci siamo baciati?'
'Cosa?! El ma stai bene?! Noi non ci siamo mai baciati!!'
'Ma come no?! Eravamo in seconda media, e la Collins te la ricordi, ti disse che eri gay perchè non avevi mai baciato nessuna. Io mi arrabbiai, piangevi da almeno 10 minuti buoni continuando a dire che eri gay e che facevi schifo, cosi ti urlai -Tu non sei gay e non fai schifo- e ti baciai, prima di continuare -Ecco ora puoi dirlo a tutti che hai dato il tuo primo bacio, e che è stata una a dartelo-, non te lo ricordi proprio?? E poi abbiamo intagliato le nostre iniziali in quello stipide..' mi guardava interrogativo, davvero non se lo ricordava??
I suoi occhi assunsero una sfumatura di verde diversa dal solito, brillavano come due smeraldi, non l'avevo mai visto così, era davvero perfetto, le sue guance divennero leggermente rosse e un sorriso incredibile gli si impossessò di tutto il suo viso.
'Davvero non lo ricordo' ma come?! Cioè io lo ricordavo e lui no??
'Vabbe te lo ricordo io.. Aspetta solo un attimo' andai allo stereo e misi su la canzone con la quale ci eravamo lasciati la sera scorsa 'Kiss me'.
Mi avvicinai a lui, gli presi il viso tra le mani, lo guardai per un istante interminabile, e infine poggiai le sue labbra sulle mie. Il bacio più dolce che avessi mai dato, niente di passionale, niente di anormale, semplicemente un bacio ricco di sentimento, di amore.
Ricambiò il bacio, sorridendo sulle mie labbra, prima di avvicinarmi ancora di più a lui. Sentivo le farfalle nello stomaco, la testa girava da morire, tutto sembrava andare finalmente nel verso giusto.
Mi appoggiai al suo naso e, non appena aprii gli occhi, lo trovai che mi fissava già, sorrisi e lui ricambiò.
'Devo dirti una cosa.. Lo ricordavo eccome! Ti amo El, ti amavo da quel primo bacio, ti amo dopo questo e ti amerò per sempre'
Sorrisi ingenuamente, mi sentivo bene, anzi benissimo, sapevo che non sarei stata più triste, non sarei stata più sola, perchè adesso stavo con lui.
'Baciami, Haz' mi prese in parola, e al suono di quella bellissima canzone, diventammo qualcosa di più di semplici amici, diventammo due ragazzi, che si amavano.

RIECCOMIIIIII :D
ALTRA OS QUESTA VOLTA SU HAZZA E MALIK :D
GRAZIE SE PASSATE/LEGGETE/RECENSITE
XOXO
-Fed
  
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