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Autore: magic mellah    18/11/2012    10 recensioni
Nel primo capitolo farò vedere quello che succede nell'episodio 40 o 41,però modificato da me,Yuma incontrerà Hart il fratello di Kaito,poi Kaito e Yuma si incontreranno (si sposano e vivranno felici e contenti,magari...) e bhe... vi lascio leggere...
E' una [Yuma x Kaito]
La trama non è ancora precisa dunque scusate se non do informazioni,vi basta solo sapere però chi sono i protagonisti cioè Yuma e Kaito, e anche il piccolo Hart. Non vi stupite se non vedete comparire molto Kaito nel primo capitolo,come ho già detto esso è basato su un episodio incentrato su Yuma e Hart.
[Yuma x Kaito]
Sana-chan
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Christopher Arclight/ Five, Kaito Tenjo/Kite Tenjo, Yuma/Yuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci tengo a precisare per alcune persone che io conosco i nomi originali, però userò quelli italiani sia per questione di comodità, che per facilitare la comprensione ad alcune persone.
Per chi non avesse visto l'episodio 40 o 41, Yuma incontra casualmente Hart, ovvero il fratellino di Kaito. La storia parte da questo incontro, modificando ovviamente gli eventi.


 
 
01 - Incontro con Hart.


-Heartland city.


«Ho sentito che la modalità Photon Change è arrivata già al cinquanta per cento. Se continua così, quel ragazzo farà decisamente una brutta fine.» esclamò qualcuno, una delle guardie all'interno di quell'edificio.
«Già, ma il signorino Kaito non vuole sentire ragioni. Non vuole fermare la sua ricerca alle carte numero.»
Hart camminava tranquillamente per i corridoi dell'edificio, quando sentì la discussione. La prima cosa che gli venne da pensare, fu che quella fosse tutta colpa sua, se suo fratello aveva sempre malori, e a fine giornata era molto stanco.
Sera arrivata, Kaito entrò nella camera del fratello, accorgendosi che era scappato. L'unica cose che fece, fu urlare il suo nome, disperato.

 


Intanto da un'altra parte...

«Hai visto? Oggi ero al massimo, non ho perso un duello! Beh, quasi.» disse Yuma, sussurrando le ultime due parole.
«Sei stato bravo,  Yuma! Se mi prometti che domani vincerai tutti i duelli, andremo di nuovo in quel posto.» aggiunse la ragazza al suo fianco, dai capelli verdi.
Tori si accorse che Yuma non l'aveva ascoltata, poiché non aveva ricevuto risposta.
«A cosa pensi?»
«Ma quello non è il fratello di Kite? Hart? Sta passando col verde!»
Di fronte a loro infatti c'era Hart il fratello di Kaito che stava attraversando col verde, senza neanche guardare se ci fossero macchine o meno. Infatti, stava rischiando di essere travolto da un camion. Il ragazzo senza esitazioni corse verso Hart e si buttò su di lui, ma quale fu la sua sorpresa, quando vide il camion che ora era ribaltato.
«Eh?! Ma che... piuttosto tu stai bene?» chiese il maggiore, riferendosi al bambino.
«E tu chi sei? Uno spirito?» chiese il più piccolo, guardando Astral, accanto a Yuma.
«Eeeeh? Tu lo vedi?»
«Certo»
«Cosa sai su di me? Sai da dove provengo?» chiese, quasi avendo il sospetto che fosse un nemico. Era un bambino quello, sì, ma doveva sempre essere in guardia.
Si sentirono le sirene della polizia, e Yuma decise che forse quello non fosse il posto migliore per parlare.
«Dobbiamo andare ora.»
«Aspetta, Yuma. Forse lui sa qualcosa sul mio passato.»
«Glielo chiederai dopo.»
Yuma prese in braccio Hart, e con Tori e Astral andò a casa sua.
Appena arrivati, ci fu la sorella a sgridarlo, e a fargli una lunga ramanzina, su quanto fosse pericoloso andare in giro di sera, e chi ne ha più ne metta.
«Yuma!» esclamò la sorella, arrabbiata «Dove sei stato tutto questo tempo? A duellare, vero?»
«No no, te lo giuro Kari!»
«Per questa volta farò finta di crederti, comunque, tu sai qualcosa del camion che si è ribaltato?»
«D-D-Di che cosa parli?» chiese, con finta innocenza.
«Lascia stare... piuttosto... chi è quel bambino che sta dietro di te?»
«Ah... lui si chiama Hart! Suo fratello è mio amico e mi ha chiesto se potevo tenerlo per qualche tempo, i suoi genitori sono in viaggio, mentre lui deve andare a Shangai per uno scambio culturale. Può stare con noi, vero?» chiese il ragazzo, con la voce più gentile possibile.
«Okay, ad una condizione. Niente duelli questa settimana.»
«Okay...» disse anche se a malincuore.
«Bene,ora si può cenare. Tu Tori vuoi restare qui per cena?» chiese la sorella maggiore, all'altra ragazza presente.
«Vorrei, ma non posso. A casa mia ci sono ospiti stasera e i miei genitori contano sulla mia presenza, dunque devo proprio andare, si sta facendo tardi!» parlò con Yuma altri due minuti su qualcosa che riguardava la scuola e sul vedersi domani, e se ne andò, salutando tutti.
Finiti i saluti, Yuma si sedette e avvicinò la sua mano per prendere quello che sembrava del sushi. Kari, ovviamente, non c'era una volta che non si arrabbiava a cena.
«Devi prima lavarti le mani! E anche tu!» disse lei, indicando anche Hart.
Dopo che si furono lavati le mani, il ragazzo si fiondò di nuovo a tavola, con l'intento di prendersi con le bacchette il sushi, ma la nonna, ovviamente, non smetteva di ricordargli che prima di ogni pasto si ringraziava prima il signore.
«Grazie signore!» urlò Yuma, e incominciò a rifocillarsi con tutto quello che era presente sul tavolo.
«Yuma non cambierà mai... oramai ha incominciato a mangiare, dunque iniziamo anche noi.» esclamò la ragazza esasperata, a sua nonna.
Hart guardò lo spirito astrale che fluttuava, e quest'ultimo gli fece segno di prendere le bacchette, e come maneggiarle per mangiare il riso. La prima cosa che fece, appena finita la porzione, fu dire "un altro, per favore."
«Ma certo.» gli disse amorevolmente l'anziana nonna di Yuma.
«Per fortuna che lui ringrazia almeno, non come a certe persone...» inutile dire che a parlare fosse sempre Kari, che ogni minuto doveva dire qualcosa sul fratello.
«Eh? A chi ti stai riferendo?» chiese Yuma con la bocca di riso, guardandola leggermente male.
«A nessuno in particolare.» disse lei voltando lo sguardo e chiudendo gli occhi.
«Era per caso riferito a me?!»
Kari decise di ignorare suo fratello, e volse lo sguardo verso Hart. Sorrise alla vista del bambino che stava mangiando la sua terza ciotola di riso.
Sera inoltrata, Yuma portò Hart in camera, mettendolo sull'amaca, e coprendolo con un leggero lenzuolo. Il ragazzo, anche lui assonnato, prese un futon e poi anche lui cadde tra le braccia di morfeo.


 

Yuma si svegliò di notte, infreddolito, e notò che Hart era scomparso, e la finestra era aperta.
Il ragazzo si calò dalla finestra e corse fino ad arrivare vicino al fiume dove di solito andava per fare la strada per la scuola, e il bambino era lì.
«Hart! Dove stai andando?» chiese, quasi senza fiato, a causa della corsa.
«Devo trovarla, trovarlaaa!» disse urlando l'ultima parola, ed emanando un fascio di luce.
Cadde rovinosamente per terra, e poi gli domandò «Vuoi trovare tuo fratello, vero?»
Hart annuì.
«Allora andiamo! Ti seguirò.»
Hart prese per mano Yuma e ricominciarono a camminare, per una mezz'oretta. Il minore aveva condotto Yuma fino alla terrazza di un palazzo abbandonato.
«Qui non c'è.» disse Hart, facendosi scappare qualche lacrima.
Sembrava che Hart stesse per emanare un altro fascio di luce, ma Yuma a quel punto cacciò qualcosa dalla sua tasca.
«Tieni.» Yuma porse al bambino una caramella, che lui prese titubante.


flashback.

Hart e Kaito erano su una terrazza abbandonata. Pioveva.
C'era un piccolo riparo lassù, e Kaito posò Hart là sotto.
«Su, non piangere, ti do una cosa bella guarda. Si chiama caramella, ha il potere di far diventare felice i bambini.»
Hart osservò quella che suo fratello definiva "caramella".
«Andrà tutto bene, non ti preoccupare.»
All'improvviso furono colpiti da una stana luce: due elicotteri. E Kaito sapeva che le persone dentro quei elicotteri non avevano intenzioni buone.  Appena atterrarono, un ragazzo dai capelli azzurri lunghi prese in braccio Hart, mentre un uomo diede una scossa al fratello dai capelli biondi.

fine flashback.


«Ti prometto che troveremo tuo fratello, forse non oggi, ma ti prometto che un'altro giorno lo vedremo.»
Hart abbracciò Yuma, piangendo, ma allo stesso tempo fece un piccolo sorriso.
«Ti voglio bene, oni-chan Yuma.»




Angolo autrice pazza.

Piacere a tutti potete chiamarmi Sana-chan.
Prima volta che scrivo in questa sezione, e spero non ultima.
Scusate gli errori, so già che ce ne saranno tanti, magari avvertitemi, boh.

Sana-chan. ♥
   
 
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